Le ho piu anche se sono rimasta un pò piu sensibile all'ansia
salve sono una ragazza di 29 anni ed ho un problema di tipo ansioso, ultimamente x varie cause tipo lavoro troppo stressante e organizzazione x il mio matrimonio mi sento sempre ansiosa agitata, da premettere che sono una tipa ansiosa e che in passato all'età di 25 x un breve periodo ho sofferto di crisi di panico che ho curato con tanta pazienza e forza di volonta sono parecchi anni che non le ho piu anche se sono rimasta un pò piu sensibile all'ansia.il lavoro e finito x scadenza di contratto quindi mi dovrei sentire piu rilassata mentre invece oggi mi capita di avere paura di ingoiare ho la sensazione che il cibo mi rimanga incastrato in gola ed a volte riesco a sentire se qualche pezzetto di cibo mi è sceso o meno mi si blocca il respiro e anche se riesco a gestire il panico ogni voltà che devo sedermi a tavola e un dramma!!! io direi assurdo, ultimamente una dott. mi disse che avevo la gola gonfia, e che dovevo fare una ecografia avendo mia mamma che è ipotiroidea mi disse che non è solo un fatto ormonale gli esami dovrei farli a breve, ma mi chiedo e possibile che ci sia in relta un problema inerente a questo o è solo un fatto d'ansia vorrei farcela da sola anche questa volta e so di potercela che consiglio mi date???
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Gentile ragazza,
per quanto riguarda le questioni mediche si rivolga al proprio medico di medicina generale che le prescriverà gli accertamenti del caso.
Per quanto riguarda l'ansia lei potrebbe cercare di uscirne da sola, come ha già fatto in precedenza, ma forse sarebbe più opportuno che effettuasse una consulenza psicologica visto il momento stressante che sta affrontando: il lavoro, il matrimonio...
Inoltre presenta alcuni sintomi che fanno pensare ad una strutturazione del sintomo, quindi sarebbe meglio se evitasse ancora il "fai da te" tipico a volte di queste problematiche.
Cordialmente,
per quanto riguarda le questioni mediche si rivolga al proprio medico di medicina generale che le prescriverà gli accertamenti del caso.
Per quanto riguarda l'ansia lei potrebbe cercare di uscirne da sola, come ha già fatto in precedenza, ma forse sarebbe più opportuno che effettuasse una consulenza psicologica visto il momento stressante che sta affrontando: il lavoro, il matrimonio...
Inoltre presenta alcuni sintomi che fanno pensare ad una strutturazione del sintomo, quindi sarebbe meglio se evitasse ancora il "fai da te" tipico a volte di queste problematiche.
Cordialmente,
Dott.ssa Giselle Ferretti Psicologa Psicoterapeuta
www.giselleferretti.it
https://www.facebook.com/giselleferrettipsicologa?ref=hl
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente,
ho notato con soddisfazione due sue affermazioni che vorrei riprendere: nella prima afferma di aver avuto precedenti esperienze di tipo ansioso che è riuscita a superare con tanta pazienza e forza di volontà; nella seconda, afferma di voler superare anche questa prova.
Mi sembrano due buoni presupposti per fare qualche considerazione mantenendo viva questa certezza: lei ha la possibilità di farcela ancora.
Mi capita spesso di incontrare una casistica come la sua e di solito, ancor prima di ricorrere ad una diagnosi, cerco di legittimare il vissuto del/la paziente chiedendomi e chiedendole che cosa stanno esprimendo quei sintomi.
Ogni comportamento (e, per esteso, ogni sintomo) è un messaggio. Chissà cosa vorrà dire. Che cosa sta comunicando l'ansia e l'angoscia (panico) che sta vivendo in questi momenti?
A me sembra che la situazione attuale che sta vivendo, legittimi pienamente lo stato psichico in cui si trova. Chi potrebbe rimanere del tutto tranquillo di fronte a un futuro incerto? E' vero che ci si può anche rilassare alla conclusione di un contratto di lavoro; immagino però che si possa essere abbastanza in ansia pensando al dopo. Se a tutto questo ci aggiungiamo le tensioni legate alla organizzazione del matrimonio (che sarà sicuramente un momento di grande felicità nella sua vita, tuttavia rimane oggettivamente un evento molto stressante sia per l'evento in se che per il complesso della sua organizzazione) credo che si possa ritenere del tutto comprensibile il groppo in gola.
Provi a riflettere. Se questo momento particolarmente teso della sua condizione attuale rappresenta in qualche modo il "rovescio della medaglia", occorrerà al più presto scoprire quale è la "medaglia" di questo rovescio. Cosa c'è (o, che cosa ipotizza possa accadere) di positivo in queste sue esperienze attuali?
ho notato con soddisfazione due sue affermazioni che vorrei riprendere: nella prima afferma di aver avuto precedenti esperienze di tipo ansioso che è riuscita a superare con tanta pazienza e forza di volontà; nella seconda, afferma di voler superare anche questa prova.
Mi sembrano due buoni presupposti per fare qualche considerazione mantenendo viva questa certezza: lei ha la possibilità di farcela ancora.
Mi capita spesso di incontrare una casistica come la sua e di solito, ancor prima di ricorrere ad una diagnosi, cerco di legittimare il vissuto del/la paziente chiedendomi e chiedendole che cosa stanno esprimendo quei sintomi.
Ogni comportamento (e, per esteso, ogni sintomo) è un messaggio. Chissà cosa vorrà dire. Che cosa sta comunicando l'ansia e l'angoscia (panico) che sta vivendo in questi momenti?
A me sembra che la situazione attuale che sta vivendo, legittimi pienamente lo stato psichico in cui si trova. Chi potrebbe rimanere del tutto tranquillo di fronte a un futuro incerto? E' vero che ci si può anche rilassare alla conclusione di un contratto di lavoro; immagino però che si possa essere abbastanza in ansia pensando al dopo. Se a tutto questo ci aggiungiamo le tensioni legate alla organizzazione del matrimonio (che sarà sicuramente un momento di grande felicità nella sua vita, tuttavia rimane oggettivamente un evento molto stressante sia per l'evento in se che per il complesso della sua organizzazione) credo che si possa ritenere del tutto comprensibile il groppo in gola.
Provi a riflettere. Se questo momento particolarmente teso della sua condizione attuale rappresenta in qualche modo il "rovescio della medaglia", occorrerà al più presto scoprire quale è la "medaglia" di questo rovescio. Cosa c'è (o, che cosa ipotizza possa accadere) di positivo in queste sue esperienze attuali?
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"vorrei farcela da sola anche questa volta e so di potercela che consiglio mi date??? "
Gent.le ragazza,
se fosse sufficiente qualche consiglio per risolvere ansia e attacchi di panico le assicuro che noi non saremmo qui a svolgere questo servizio di consulenza on line.
Qualsiasi disagio nasce da una scarsa autoconsapevolezza delle proprie emozioni che se sono negative spesso vengono razionalizzate, così cerchiamo di darci una spiegazione plausibile: lo stress, il matrimonio; ma forse c'è dell'altro che vale la pena di approfondire se vuole evitare una cronicizzazione del sintomo.
Si rivolga ad uno psicologo-psicoterapeuta non solo per superare il sintomo ma per individuare il suo significato, come mai nella sua vita le sta accadendo tutto ciò in questo momento? La risposta a questa domanda la troverà attraverso un percorso terapeutico che le consentirà di riconquistare il suo potere personale.
Gent.le ragazza,
se fosse sufficiente qualche consiglio per risolvere ansia e attacchi di panico le assicuro che noi non saremmo qui a svolgere questo servizio di consulenza on line.
Qualsiasi disagio nasce da una scarsa autoconsapevolezza delle proprie emozioni che se sono negative spesso vengono razionalizzate, così cerchiamo di darci una spiegazione plausibile: lo stress, il matrimonio; ma forse c'è dell'altro che vale la pena di approfondire se vuole evitare una cronicizzazione del sintomo.
Si rivolga ad uno psicologo-psicoterapeuta non solo per superare il sintomo ma per individuare il suo significato, come mai nella sua vita le sta accadendo tutto ciò in questo momento? La risposta a questa domanda la troverà attraverso un percorso terapeutico che le consentirà di riconquistare il suo potere personale.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Utente
innanzi tutto grazie a tutti x l'interessamento,devo dire che mi sento ancora più confusa e che mentre scrivo mi viene da sorridere sono certa che la psicoterapia possa sicuramente aiutare le persone ma non bisogna innanzi tutto aiutare le persona ad essere più forti ed a camminare da soli??? cmq volevo chiedere al Dr. Vittorio Tripeni che mi parlava del roverscio della medaglia devo ammetere che la metafora non mi è chiara!!! ma la sua risposta è quella che mi ha dato più coraggio rispetto ad altre.
grazie ancora
grazie ancora
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
Un modo di dire ..
Capita di alludere al comportamento di un nostro amico dicendo che sta vedendo solo il "rovescio della medaglia", intendendo con questo la sua inclinazione a considerare solo gli aspetti non positivi (il rovescio) gli aspetti critici, della sua vicenda. E' un po' come se dicessi che invece di considerare il "bicchiere mezzo pieno", considera solo il "bicchiere mezzo vuoto".
Chiedo scusa per la banalità degli esempi, sono tuttavia convinto che le immagini possono aiutarci anche a sdrammatizzare..
Capita di alludere al comportamento di un nostro amico dicendo che sta vedendo solo il "rovescio della medaglia", intendendo con questo la sua inclinazione a considerare solo gli aspetti non positivi (il rovescio) gli aspetti critici, della sua vicenda. E' un po' come se dicessi che invece di considerare il "bicchiere mezzo pieno", considera solo il "bicchiere mezzo vuoto".
Chiedo scusa per la banalità degli esempi, sono tuttavia convinto che le immagini possono aiutarci anche a sdrammatizzare..
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Gentile Amica,
lei dice "ho sofferto di crisi di panico che ho curato con tanta pazienza e forza di volontà", ma conclude "sono rimasta un po' più sensibile all'ansia".
Questo è perfettamente normale, perchè l'ansia non curata diviene ciclica: può sembrare che scompaia per periodi più o meno lunghi, ma poi ricompare al momento meno opportuno, riportando la persona di fronte al problema che non ha risolto e che sta alla base del sintomo (o dei sintomi).
A tal proposito può leggere questo articolo:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/507/Ansia-e-depressione-la-buona-volonta-non-basta
Esistono dei limiti a quello che una persona può fare per stare meglio, e quando si tratta di disturbi psicologici spesso è dannoso tentare di arrangiarsi da sè. Si rischia solo di non risolvere nulla e di rimandare l'inizio della vera cura.
Anche se i problemi sul lavoro sono risolti le faccio notare che lei sta organizzando il proprio matrimonio, il che implica l'idea di un forte cambiamento (concreto, se già non convive, e comunque simbolico e sociale). Questo tipo di passaggio è fra quelli che suscitano maggiormente ansia nelle persone, e chi ha già una base ansiosa ne risente maggiormente rispetto ad altri.
Il suo sintomo in particolare ha una forte componente simbolica (fatica ad inghiottire = c'è qualcosa che "non si riesce a mandar giù" e/o a comunicare agli altri), probabilmente legata al matrimonio, che però può essere meglio compresa in una consulenza condotta di persona - cosa che le consiglio davvero di richiedere.
Cari auguri per la sua prossima vita matrimoniale,
lei dice "ho sofferto di crisi di panico che ho curato con tanta pazienza e forza di volontà", ma conclude "sono rimasta un po' più sensibile all'ansia".
Questo è perfettamente normale, perchè l'ansia non curata diviene ciclica: può sembrare che scompaia per periodi più o meno lunghi, ma poi ricompare al momento meno opportuno, riportando la persona di fronte al problema che non ha risolto e che sta alla base del sintomo (o dei sintomi).
A tal proposito può leggere questo articolo:
www.medicitalia.it/fmassaro/news/507/Ansia-e-depressione-la-buona-volonta-non-basta
Esistono dei limiti a quello che una persona può fare per stare meglio, e quando si tratta di disturbi psicologici spesso è dannoso tentare di arrangiarsi da sè. Si rischia solo di non risolvere nulla e di rimandare l'inizio della vera cura.
Anche se i problemi sul lavoro sono risolti le faccio notare che lei sta organizzando il proprio matrimonio, il che implica l'idea di un forte cambiamento (concreto, se già non convive, e comunque simbolico e sociale). Questo tipo di passaggio è fra quelli che suscitano maggiormente ansia nelle persone, e chi ha già una base ansiosa ne risente maggiormente rispetto ad altri.
Il suo sintomo in particolare ha una forte componente simbolica (fatica ad inghiottire = c'è qualcosa che "non si riesce a mandar giù" e/o a comunicare agli altri), probabilmente legata al matrimonio, che però può essere meglio compresa in una consulenza condotta di persona - cosa che le consiglio davvero di richiedere.
Cari auguri per la sua prossima vita matrimoniale,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#7]
Utente
vi ringrazio sempre l'attenzione che mi date, e ci tengo a precisare che non ho remore o pregiudizi verso chi pratica la psicoterapia, anzi io sono letteralmente affiscinata da essa. le mie remore provengono da un punto di vista "celebrare" magari e una situazione di passaggio che dovrà fare il suo corso come in passato. e pur vero che chi effettua psicoterapia non esclude ricadute come chi si fa forza da solo, detto ciò volevo includere dei particolari al mio vissuto non convivo e per me il matrimonio e DAVVERO un cambiamento totale , in più alcuni mesi fa ho scoperto tramite il cellulare del mio ragazzo alcuni sms compromettenti che mi hanno fatto stare male ma che hanno incanalato una rabbia che tutt'oggi non credo di avere scacciato via..... forse è x questo che ne risento di più e che tutto diventa difficile....
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"sono certa che la psicoterapia possa sicuramente aiutare le persone ma non bisogna innanzi tutto aiutare le persona ad essere più forti ed a camminare da soli??? "
Infatti è proprio questo l'obiettivo della psicoterapia non a caso ho parlato di potere personale.
Infatti è proprio questo l'obiettivo della psicoterapia non a caso ho parlato di potere personale.
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E' vero che anche sottoponendosi a terapia non si possono scongiurare al 100% ricadute, ma queste si presentano sicuramente in misura molto minore rispetto a chi non ha ricevuto alcun trattamento per la propria ansia.
Non crede?
E' abbastanza contraddittorio che lei non voglia andare di persona da uno psicologo, ma poi chieda aiuto a degli psicologi tramite questo sito: non penso che le serva solo qualche informazione o consiglio, perchè se sta somatizzando il suo disagio nella forma fastidiosa che ci ha descritto dovrà trovare il modo di elaborare le emozioni negative che le causano tutto ciò.
La sua risposta sul fatto che ha scoperto una situazione relativa al suo fidanzato che le crea molta rabbia è in linea con la lettura del nodo in gola come rappresentazione corporea della presenza di qualcosa che non si riesce a mandar giù.
Di conseguenza per prima cosa parli al suo fidanzato e cercate di chiarirvi e di risolvere la faccenda, ma se non ci riusciste sarebbe davvero indicato un intervento psicologico (magari di coppia) per evitare che la situazione peggiori.
Non crede?
E' abbastanza contraddittorio che lei non voglia andare di persona da uno psicologo, ma poi chieda aiuto a degli psicologi tramite questo sito: non penso che le serva solo qualche informazione o consiglio, perchè se sta somatizzando il suo disagio nella forma fastidiosa che ci ha descritto dovrà trovare il modo di elaborare le emozioni negative che le causano tutto ciò.
La sua risposta sul fatto che ha scoperto una situazione relativa al suo fidanzato che le crea molta rabbia è in linea con la lettura del nodo in gola come rappresentazione corporea della presenza di qualcosa che non si riesce a mandar giù.
Di conseguenza per prima cosa parli al suo fidanzato e cercate di chiarirvi e di risolvere la faccenda, ma se non ci riusciste sarebbe davvero indicato un intervento psicologico (magari di coppia) per evitare che la situazione peggiori.
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 2.2k visite dal 28/02/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.