Psicologia

Salve sono un ragazzo di 28 anni che lavora fuori regione e sto con i miei circa 10 giorni al mese e vi scrivo in quanto sono fidanzato con una ragazza di 21 anni non accettata dai miei genitori.
Io con i miei genitori sono stato sempre una persona molto schiva e vaga per via del loro carattere critico nei miei confronti infatti non hanno mai conosciuto i miei amici le mie ragazze e cosa facevo durante le mie uscite. In questo modo mi sono creato uno scudo che mi proteggeva dai loro occhi. Il risultato è stato una vita povera di amici, ho un carattere introverso e ho difficoltà nel dialogare ed intraprendere un discorso con gente nuova. Fino a quando non mi sono deciso e ho detto ai miei di avere una relazione sentimentale a cui tengo molto. Subito mi hanno tempestato di domande: Che lavoro fa?? che fanno i suoi genitori ; dove abita? addirittura ;passeggiavano davanti al negozio dove lavora. quando ho detto che lavoro fa (parrucchiera) i miei si sono rivelati ostili ... incuranti del rispetto nei miei confronti, dicendo frasi fuori luogo e asserendo che non e' una ragazza alla mia altezza. Ora questa situazione mi fa stare male a tal punto che odio i miei genitori e me ne andrei definitivamente di casa senza dire dove.... Cosa devo fare? io non ci sto tanto Bene spero in un vostro aiuto ... Distinti saluti
[#1]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo, da quello che racconta sembra che vi sia un sorta di invischiamento della sua famiglia dove non vi sono ben delineati i confini dell'altro. Situazioni del genere, purtroppo, potrebbero protrarsi anche dopo un eventuale allontanamneto dal proprio nucleo famigliare. Solo elaborando questo stato è possibile scrollarsi di dosso determinate pressioni psicologiche. Le consiglio di discuterne con un terapeuta specializzato in dinamiche famigliari.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks