Carenza dei rapporti sessuali

Salve. Sto insieme alla mia ragazza, che ha 18 anni, da un anno e mezzo circa.
In tutto questo tempo abbiamo avuto rapporti solo una decina di volte, e mai completi poichè lei dopo un certo periodo prova dolore. Rapporti avuti tutti nella seconda metà della relazione, con io vergine e lei no.
Facevamo con frequenza del petting nei primissimi mesi, che è andato calando.
Ci sono state tante problematiche all'interno della coppia e in linea di massima posso dire che mi son sempre un po' represso per cercare di andarle incontro. Ora trovo la situazione insostenibile.
Lei dice che certe volte possiamo avere voglia entrambi, che altre si deve sforzare, e che altre ancora mi devo trattenere. Si lamenta perchè, quando siamo nel letto soli abbracciati e a far niente, a me viene voglia, mentre lei se ne starebbe a sonnecchiare senza spiaccicare una parola. Il fatto è che non viviamo assieme, quindi quando mi faccio la non poca strada per raggiungerla, mi piacerebbe far qualcosa. Sesso sicuramente, ma se non ha voglia andrebbe qualunque cosa che mi tenga distratto o comunque attivo. Quando accade la situazione esposta sopra, mi alzo poi da letto e me ne torno a casa rabbioso. Quando invece abbiamo rapporti mi si ricarica un po' la dose di fiducia, ma vedo che funziona sempre meno.
Vorrei principalmente sapere tre cose. Primo, se sono un erotomane. Nel senso che farei sempre l'amore con lei. Penso sia una cosa normale ma certe volte lei me lo fa pesare con strani giri di parole. Secondo, una frequenza così bassa di rapporti sessuali è indice di una storia al capolinea? In una coppia normale come dovrebbe essere la frequenza? Non tanto per aver dei numeri, ma per capire se il problema è solo mio e devo intervenire. Terzo, sono un tipo rancoroso, che rimugina parecchio e perdona poco. M'è stato detto che devo pensare meno e farmi scivolare le cose addosso, ma non ci riesco. Colpa solo mia, oppure c'entra anche l'altra persona che non mi mette nelle condizioni di farlo?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile ragazzo i quesiti che pone sembrano l'espressione di un'idea del rapporto che utilizza come parametro l'intesa sessuale. Tanti rapporti buona la relazione pochi rapporti non buona la relazione. Questo è un errore poichè la relazione è fatta anche di una capacità di comprendere le ragioni dell'altro , anche quelle ragioni che spingono a ridurre la frequenza dei rapporti sessuali. Si è mai chiesto perchè prova dolore la sua ragazza? nella donna (se non ci sono problemi medici) è sinonimo di ansia, di incertezza, di timori che andrebbero affrontati. Inoltre il suo essere "rancoroso" non le permette di ragionare sul fatto che la sua ragazza potrebbe avere qualche difficoltà. Cosa fare? parlarne e, se non vi è soluzione, rivolgervi ad uno specialista di coppia.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
premesso che non è corretto fare delle valutazioni diagnostiche attraverso una consulenza on line, intanto suggerirei alla sua ragazza di fare un controllo ginecologico per escludere eventuali disturbi.
In secondo luogo potrebbe esservi utile recarvi presso il Consultorio familiare della vostra ASL per una consulenza di coppia con uno psicologo.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2013
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazzo,
da quello che ho capito quando parla di problemi nella coppia si riferisce anche ad altro "Il fatto è che non viviamo assieme, quindi quando mi faccio la non poca strada per raggiungerla, mi piacerebbe far qualcosa. Sesso sicuramente, ma se non ha voglia andrebbe qualunque cosa che mi tenga distratto o comunque attivo" oltre che alla sfera sessuale, giusto? o ho capito male?
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Utente
Utente
Dott.essa Bonucci, intendo altro oltre la sfera sessuale, certamente. Televisione, gioco, qualunque cosa.

Dott.essa Camplone, si, mi sono chiesto perchè provi dolore, e non appena l'ho saputo, ho premuto affinchè si facesse visitare, ma siccome non ne voleva parlare ai suoi famigliari, ci sono voluti mesi e mesi prima di convincerla.
Non voglio farle del male, per questo io potrei anche evitare i rapporti sessuali completi. Basterebbe anche un pò di petting, che lei non disdegna, e raggiungere l'orgasmo. Non le ci vorrebbe molto perchè so un pò controllare l'erezione quindi trattenermi se voglio durare, o lasciare libero sfogo affinchè la cosa finisca presto.

Dott. De Vincentiis. Penso che la relazione non utilizzi il rapporto sessuale come metro, o almeno, dietro ci sta il rapporto d'intesa. Nonostante non fosse più vergine, io e lei abbiamo avuto il primo rapporto all'ottavo mese. Ero abbastanza zerbino, insicuro ( tuttora probabilmente ), incapace di prendere l'iniziativa, quindi si faceva quando andava a lei.
Il problema è che la storia è degenerata quando ho cominciato a fare richieste, o in un qualche modo a voler essere compreso. Si sono susseguiti tanti scontri, e lei ultimamente sembrava più vogliosa ma ovviamente ho scoperto che si sforzava. Se le cose devono essere fatte per far contento l'altro e poi rinfacciargliele quando si tiene una discussione sul problema, allora sarebbe meglio non farle. Del resto, se devo andar da lei per fare niente, star fermo a guardarla mentre è al computer, o andare a letto a sonnecchiare, allora posso starmene a casa mia a farmi le mie cose.

Aggiungo che il più grande motivo di contrasto in precedenza è stato il fatto che non accetto che abbia avuto rapporti molto giovane. Non riesco a mandarlo giù perchè me l'ha detto al secondo mese, facendomi crollare un'immagine idilliaca. Quando sento lei vicina, mi passa, quando la sento lontana, mi ritorna prepotentemente.
Aggiungo che prima che esponessi il mio dolore, lei cercava sempre del petting ( mi veniva a cavalcioni e mimava l'atto ). La repressione mia portata per tutto questo tempo mi ha reso impaziente e sempre meno tollerante. Scrivo perchè, anche se la mia anima mi dice che dovrei cercare qualcuna con un'affinità maggiore, temo che la mia paranoia possa portarmi a fare un errore madornale.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
se dalla visita ginecologica non sono emersi particolari problemi, le difficoltà della sua ragazza sono di natura psicologica e forse c'è una scarsa autoconsapevolezza da parte sua.
Un altro aspetto da considerare è la sua difficoltà ad accettare che lei abbia avuto rapporti sessuali precedenti.
Sarebbe consigliabile una consulenza di coppia con uno psicologo eventualmente anche presso il Consultorio familiare della sua ASL siete maggiorenni quindi potete rivolgervi alla struttura senza coinvolgere i genitori.

http://www.ausl.pr.it/page.asp?IDCategoria=625&IDSezione=3689&ID=83614
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Utente
Utente
Gentilissa Dottoressa, la visita non è ancora stata effettuata poichè l'apertura al dialogo coi genitori s'è creata solo da poco.
E' un enorme ostacolo il mio non accettare l'evento accaduto, lo so.
O sono io che sono duro ( e lo sono assolutamente ), o anche la mia ragazza ci mette del suo. Purtroppo sono stato sempre solo fino a quando è arrivata lei e quindi mi si sono venuti a creare alcuni meccanismi e idee controproducenti: il sentirmi in ritardo, il voler scoprire la sessualità assieme con una persona etc
Cose che a lungo rimuginare mi fanno perdere la bussola, nel senso che sto più attaccato a ricordi o immagini che al momento attuale.
Detto questo, terrò ben a mente il consulente di coppia e mi informerò su come è messa la mia ASL
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazzo,
anche la visita ginecologica può essere effettuata presso il Consultorio familiare quindi il coinvolgimento dei genitori non è necessario.
Sarebbe preferibile che tale visita precedesse il colloquio con lo psicologo che può essere individuale (per entrambi) e di coppia, parlatene insieme così potrete valutare l'opzione più adatta alle vostre esigenze.
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