Problema sessuale

Buongiorno,
non so se questa sia la sezione più adatta e qualora non lo fosse, scusatemi.
Vengo al dunque: ho avuto circa 3 incontri piuttosto intimi con un ragazzo della mia età. Fin da subito grande attrazione e alla prima occasione di restare soli abbiamo avuto solo rapporti orali (per mia scelta) tranquillamente per 2 ore
. a distanza di 4 mesi poi da questo incontro ho rivisto questo ragazzo in altre 2 occasioni a distanza di un mese l'una dall'altra ed entrambe le volte lui ha avuto problemi di eiaculazione precoce, semplicemente facendo petting per di più vestiti. Occore precisare che la prima volta eravamo in casa, quindi un ambiente più tranquillo, mentre le altre 2 volte in auto e quindi magari l'e.p. si può attribuire all'ambiente...ma la mia domanda è un'altra: ora mi trovo nella situazione che lui non vuole più vedermi...la causa può essere ricondotta a quello che è successo negli ultimi 2 incontri? mi attrae molto fisicamente e credo che la cosa sia reciproca...quindi come dovrei comportarmi?
Grazie tutto l'aiuto e il tempo che ci dedicate
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
è probabile che ci sia da parte di questo ragazzo ansia da prestazione o un'altra forma di disfunzione sessuale che non è possibile diagnosticare on line.
Da quello che ci racconta sembra che ci sia una conoscenza superficiale quindi posso suggerirle di parlarne con lui, ma se non c'è un livello profondo di confidenza è difficile che lui sia disposto a parlarne con altri, quindi ci rifletta bene perché potrebbe chiudersi sulla difensiva e la cosa si tradurrebbe in un boomerang.
COrdialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Utente
Utente
La ringrazio per la sua celere risposta.
Capisco quanto possa essere limitato un consulto online e come non sia possibile diagnosticare una disfunzione sessuale, che magari è episodica,per quanto possa contare il mio parere. E infatti il motivo del mio consulto non era tanto capire se avesse una disfunzione o meno, ma quanto quei due episodi possano averlo influenzato. Come ha intuito è una conoscenza superficiale (pur vedendolo tutti i giorni a lavoro) e se prima dei due incontri mi salutava, ora neanche più quello. L'atteggiamento che ora ha questo è proprio quello difensivo, mi evita, se mi incontra per caso fa finta che io non esista e naturalemente non risponde a sms e chiamate in cui semplicemente gli propongo di uscire. Quindi secondo Lei non posso far niente?
Grazie ancora dell'aiuto
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Amica,

forse il ragazzo è rimasto mortificato per l'accaduto e per questo cerca di evitarla.
Non escluderei anche che possa attribuire a lei la causa dell'e.p., forse per difendersi da spiegazioni che lo riguarderebbero più da vicino.

In ogni caso se lei ha cercato di mantenere aperto un contatto gli ha dimostrato che non lo giudica male (poco virile ecc.) per l'accaduto, e si potrebbe quindi pensare che non voglia più avere a che fare con lei non perchè si vergogna ma per altri motivi (come appunto l'attribuizone a lei della "colpa" per le sue defaillance).

Immagino che se lui le piace molto non sia facile lasciar perdere, ma se la evita e non le risponde al telefono non credo ci sia molto altro da fare - e credo anche che potrà trovare qualcun'altro che apprezzi maggiormente le sue attenzioni.

Saluti,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile utente,
concordo con la collega sottolineando come, in una conoscenza così limitata, trattare vis a vis tematiche vissute e vivibili come estremamente personali e intime possa rivelarsi controproducente.

Deduco, ma le chiedo anche, come mai lei si chiede cosa può fare. Desidera riallacciare un rapporto con questo ragazzo? Desidera proseguire la conoscenza instaurando una relazione più intima? O in realtà si sta ponendo delle domande sulle reazioni cche questo ragazzo ha avuto di fronte alle sue scelte?

Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Gentile Utente,
mi associo alle colleghe che le hanno già risposto.
Un uomo che va in contro ad una disfunzione sessuale, anche se transitoria, vive la disfunzione identificandosi totalmente nella disfunzione , confondendo la parte(disfunzione), con il tutto(relazione).
Un dialogo sano, senza inquisizioni ed un approfondimento della vostra relazione, potrebbe essere il primo passo, per una futura diagnosi sessuologica.
Cari auguri

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#6]
Utente
Utente
Grazie per tutte le risposte.

Per la Dr.Massaro: Proprio per fargli capire che non lo giudico male, lo sto continuando a cercare, ma senza alcun risultato. Ma scusi la domanda perchè dovrebbe attribuire a me la causa dell'e.p.? Purtroppo mi è difficile metterci una pietra sopra proprio perchè c'è questa forta attrazione e sintonia fisica, cosa che avverto anche da parte sua. Soprattutto senza una spiegazione.

Per la Dr. Meriggioli: Non vorrei aver capito male, ma Lei ritiene controproducente provare a parlarci? Mi chiedo cosa poter fare perchè penso che se c'è attrazione da parte di entrambi il problema, ammesso che sia quello di quei 2 episodi, si può superare. Vorrei riallacciare i rapporti con questo ragazzo e conoscerlo meglio, ma a questo punto temo non sia più possibile e quindi vorrei soltanto non lasciare la situazione in sospeso, dal momento che lo vedo tutti i giorni. E vorrei spiegargli che da parte mia non c'è nessun giudizio negativo nei suoi confronti. Mi dispiace doverrinunciare a qualcosa di potenzialmente bello senza nanche un momento di confronto.

Per la Dr. Randone: Posso chiederle in che senso un uomo che ha avuto una disfunzione si identifica in essa? Da parte mia non c'è stato mai un atteggiamento inquisitorio, ma piuttosto ho cercato di fargli capire che avrei avuto interesse a vederlo ancora. Credo parlandoci la questione si sarebbe risolta, in un senso o nell'altro, rapidamente, ma lui non mi risponde e non vuole alcun dialogo.

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Si tratta ovviamente di un'ipotesi, e come le dicevo 2 cause possibili del suo allontanamento possono essere la vergogna per l'accaduto e il fatto che ne incolpa lei. Visto però che lei ha tentato più volte di riallacciare il discorso lui sa che non lo sta giudicando male, e di conseguenza mi viene da pensare che in qualche modo attribuisca a lei la causa dell'accaduto per evitare di cercare cause che riguardino solo lui. In pratica è possibile che dia la colpa a lei per non pensare di averla lui.

Se fra voi non è successo altro che possa motivare un allontanamento del ragazzo è probabile che questo sia legato ai 2 episodi di e.p., e se è arrivato a far finta di non vederla in qualche modo magari la considera parte del problema.
Non che questo sia vero, ma potrebbe pensare che gli spiacevoli episodi erano legati a lei e che evitando ulteriori contatti intimi con lei non si ripeteranno.
Dico questo perchè ci dice che nient'altro è accaduto, e se lui non vuole più parlarle deve aver ragionato e tratto delle conclusioni, giuste o sbagliate che siano.

Se vuole fargli arrivare un messaggio chiaro di quello che pensa glielo scriva, in modo tale che lui possa leggerlo senza sentirsi obbligato a rispondere.
Se però neanche questo servisse ad ottenere una risposta da parte sua direi che non le rimarrebbe altro da fare, se non lasciar perdere.
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3
Gentile ragazza,
parlare con una persona e chiarire eventuali malintesi e fraintendimenti di solito non risulta controproducente.
Quello che mi sento di specificarle è che, data la delicatezza dell'argomento per un uomo, cerchi prima di chiarire a se stessa e anche a lui quale tipo di rapporto desiderate mantenere, così che il dialogo e il confronto possano essere portati avanti in modo costruttivo e sensibile rispetto ai sentimenti dell'altro.

Cordialmente
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317
Nel senso, che un uomo che ha una disfunzione sessuale, si scompagina sul piane psichico, e non ama affrontare le cause che lo hanno portato a tale sintomatologia.
L'identità sessuale maschile, è fortemente connessa alla potenza e durata dell'erezione.
Saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
è possibile che questo ragazzo sia molto in imbarazzo e non sappia come gestire la situazione e quindi eviti di affrontarla, ma dato che lo conosce da poco credo sia sbagliato dare per scontato che le sue difficoltà siano iniziate di recente, in realtà non lo sappiamo.
Per il resto se lui per ora non se la sente di avere contatti con lei non le resta che rispettare la sua decisione.