Lei mi fa male,ma mi piace.perchè?

Salve a tutti,
sono una ragazza di 29 anni alle prese con un'emotività che non riesco a gestire.In alcuni periodi della mia vita la si può tenere benissimo sotto controllo,in altri,come in questo,è come avere una bomba ad orologeria in corpo.Qualsiasi mia emozione viene letta,trapela dai miei occhi.Io stessa sento il bisogno di esternare tutto.Vorrei far capire alla gente,ad esempio alle mie colleghe,COSA penso,QUELLO che penso,il rimuginìo SU QUELLO che penso.E una volta svuotato il sacco,mi sento in mano loro.Ed ho poi paura di farmi veder diversa,quando poi ho quei(rari) momenti di serenità e lucidità.
In particolare mi è capitata una situazione strana con una mia collega,mia coetanea.Il fatto che fosse molto "dura",un po' bulla,ed aggressiva,mi ha enormemente affascinato.E in più che fosse laureata in psicologia(anche se con me fa un altro lavoro,che non c'entra nulla).Mi sono aperta moltissimo,le ho raccontato tutto di me,sapendo che andavo a mettermi nelle mani del Lupo,ma io questo Lupo credevo di cambiarlo,di ammorbidirlo.Da questo Lupo volevo prendere la forza,e volevo farlo innamorare di me.Questo Lupo credo si sia invaghito un po' di me,ma poi,come da copione,è tornato sui suoi passi,dal suo ragazzo.
Lei è politically scorret(si può dire?),maleducata,cruda.Mi fa male.Ora utilizza le confidenze sulle mie paure per farmi star male o offendermi.Ha capito che la cosa che più mi frantuma la testa è dirmi "non sei capace" e quando litighiamo(tra di noi c'è un rapporto o di abbracci continui sul lavoro e bacetti o di liti distruttive)lei mi ripete queste cose"non sei capace" che mi distruggono,perchè lei è psicologa,laureata in psicologia e quindi penso che non dovrebbe,sapendo che sono in psicoterapia da tempo per paure legate ad un'autostima sotto i tacchi,dirmi così.Se me lo dicesse un imbianchina o un'archeologa non mi farebbe altrettanto male.Boh,a me piace tantissimo anche se la odio,forse la idealizzo perchè nello psicologo vedo una figura di riferimento?
Grazie mille,scusate il disturbo,ma la mia mente scompone questi quesiti senza sosta.
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le raagazza,
dato che + già da tempo in psicoterapia come mai non ha sentito l'esigenza di affrontare questi aspetti del suo vissuto con lo specialista che la sta seguendo?
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
"Questo Lupo credo si sia invaghito un po' di me,ma poi,come da copione,è tornato sui suoi passi,dal suo ragazzo."

Mi sembra che la sua attrazione verso questa ragazza abbia generato delle aspettative di instaurare una relazione affettiva che non sono state soddisfatte, di qui forse l'idealizzazione è diventata l'unica soluzione possibile per lei e in questo senso il condizionamento derivante dal fatto che la sua collega abbia una laurea in psicologia, ha svolto un ruolo determinante. Che ne pensa?
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Mi sono aperta moltissimo,le ho raccontato tutto di me,sapendo che andavo a mettermi nelle mani del Lupo,ma io questo Lupo credevo di cambiarlo,di ammorbidirlo.
>>>

Gentile ragazza, questo indica che c'è un problema di controllo, di sensazione forte di mancata accettazione e quindi di ricerca d'identificazione. Se la sua autostima è "sotto i tacchi" è comprensibile che cerchi vicinanza con figure che lei percepisce come forti e assertive (che lo siano davvero, questo è un altro discorso). Lei sta solo cercando disperatamente di riempire il vuoto che sente dentro di lei.

Da quanto tempo è in psicoterapia per questi problemi? Che tipo di psicoterapia è?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2011 al 2013
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile ragazza,
come la collega le chiedo perchè se sta seguendo una psicoterapia non ne parla con la sua psicoterapeuta tanto più che scrive che vede nello psicologo una figura di riferimento "forse la idealizzo perchè nello psicologo vedo una figura di riferimento".
[#5]
Utente
Utente
Dunque,grazie 1000 per le risposte.
Rispondo in ordine.
dott.ssa Camplone: ho provato ad accennare qualcosa al mio psicoterapeuta,ma mi accorgo che su questo tema provo un po' d'imbarazzo.Da questo medico vado da circa un anno,una volta al mese.E' uno psichiatra.Prima sono stata per 7 anni in cura da uno psicologo,con il quale mi vedevo 1 volta ogni 2 settimane.Con lui non avevo così imbarazzo,e riuscivo a parlare liberamente.Poi,è finito il transfert(insomma una cosa del genere,tipo che il rapporto si era esaurito) e insieme,abbiamo deciso pian piano di far scemare le sedute,anche perchè stavo meglio,e mi aveva fornito "i trucchi"per contrastare le mie paure,i miei modi di fare sbagliati.Solo che poi,avendo una ricaduta l'anno scorso,non ho voluto disturbarlo e ho intrapreso la strada con questo psichiatra.Di lui mi fido molto,ma più dal punto di vista medico che umano.Non riesco ad aprirgli il cuore,a parlargli di queste cose così intime,mi sembra bravissimo ma freddino ed ho paura mi giudichi una ragazza da romanzo Harmony se gli parlassi nel profondo delle delusioni che provo sia con questa ragazza che con le ragazze etero di cui mi invaghisco in generale.Penso lo annoierei.
@dott.Santocito..Infatti,io non ho capito che psicoterapia è...So solo che lo vedo una volta al mese, mi ha diagnosticato un DOC e mi chiede di solito una sorta di riassunto del mese passato,addentrandosi per capire se il mio modo di pensare è un arabesco,rigirato su se stesso o se ogni tanto penso lineare(mai)
Il problema di controllo c'è.Questa sorta di mania di confessare ogni cosa.Di dire tutto,come per togliere un confine tra me e gli altri.E con lei così ho fatto.
Ma se io so i miei errori,perchè non imparo?
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Ma se io so i miei errori,perchè non imparo?
>>>

Se mi permettesse una battuta le direi: perché fra il dire e il fare c'è di mezzo il mare.

Quello che lei sta facendo è molto probabilmente un sostegno psicologico, non una psicoterapia, che è ciò di cui magari avrebbe bisogno. Si rivolga a uno psicologo psicoterapeuta, facendo una ricerca aiutandosi con questi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html

Cordiali saluti
[#7]
Utente
Utente
Ho letto.Lei dottore quale mi consiglierebbe?Sono motivata a non farmi più storie e paranoie,e a dedicarmici davvero.Non capisco bene la differenza tra sistemico e strategico,mi sembrano simili.Comunque mi dia un suo consiglio,mi fido.
[#8]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
La terapia strategica è un'evoluzione successiva della terapia sistemica tradizionale, che comunque si è evoluta anch'essa seguendo altri percorsi. Entrambe hanno in comune l'attenzione per gli aspetti relazionali, d'interazione con le altre persone. La strategica è indicata per i disturbi rigidi e invalidanti e per quelli ossessivi in particolare, quelli che fanno rimuginare molto e dove si è sempre preoccupati di qualcosa. È una forma di terapia breve, che deve produrre risultati già a partire dalle prime sedute, pertanto il rischio d'iniziare un percorso che non la porterà da nessuna parte è minore.

Cordiali saluti
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