Domanda..

Buonasera a tutti,dopo aver cercato tra gli altri consulti mi sono decisa a scrivere per chiedere un vostro consiglio.
Sono un ragazza di 27 anni,sono studentessa di Medicina.
Ultimamente..forse un pò più..mi trovo in una situazione strana.
Per un periodo mi sono trovata a fare uso di cannabis e questo è stato l'errore più grande che io abbia mai fatto.Fortunatamente ho aperto gli occhi,da sola aggiungerei,e da più di tre mesi ormai non vedo niente del genere neanche da lontano,e non ne sento neanche il bisogno,e fortunatamente non ho avuto nessun problema particolare dovuto al distacco.
Spero non mi giudichiate in maniera negativa per questo;adesso vi spiego qual'è il mio problema.
Mi manca la voglia di studiare,nonostante il mio obiettivo sia uscire il prima possibile dall'università(conto di farlo entro quest'anno accademico).Più non riesco a concludere nulla,e più mi sento persa,confusa,triste,scoraggiata.Mi sembra di essere l'ultima,mentre poi mi rendo conto che così non è,confrontando la mia storia universitaria con quella di altri colleghi,e questa cosa mi sta fa stare davvero male!ho persino cominciato a cercare notizie sul web per capire se poteva essere una forma di depressione,nonostante io abbia già studiato queste cose.
Questa cosa mi scoraggia davvero molto,e non so come spiegarmi bene..ma mi sento in un circolo vizioso.
Mi viene spesso da piangere,anche quando sono sola e mi trovo a pensare o quando mi capita di prendere questo argomento con il mio ragazzo,perchè non sto bene per questa cosa,e non sono mai stata così quindi questo mio stato mi preoccupa un pò.Mi alzo triste,non ho voglia di parlare con nessuno..specialmente di questo problema,perchè mi vergogno.
Per il resto..sono una ragazza normale,ho un ragazzo da un anno e mezzo col quale sto benissimo,e nelle cose che mi piacciono riesco a trovare gioia e interesse;il problema è che non posso dedicarci molto tempo perchè dovrei concentrarmi sullo studio anche se magari poi passano le giornate senza che io abbia concluso nulla.Sono a dieta da novembre con un nutrizionista con il quale sto ottenendo ottimi risultati,ho perso 14 kg e sono molto contenta di qst perchè sinceramente non credevo che sarei riuscita,e invece ce la sto facendo...lo devo al mio ragazzo che me lo ha fatto conoscere...o forse solo a me stessa che ha metabolizzato la cosa e ha deciso di farcela..
Un'altra cosa,la mattina dormirei sempre e durante la notte mi capita di svegliarmi spesso ma di riprendere subito sonno;per un periodo ho anche fatto incubi frequenti,che io ho attribuito allo stress.
Aggiungo un'ultima cosa:ho una famiglia bellissima,i miei genitori si aspettano molto da me,anche se magari mia madre,in particolare,mi fa pesare il fatto di essere in ritardo con l'università,e il pensiero di deluderli mi distrugge;inoltre stiamo affrontando un periodo un pò difficile a causa di alcuni problemi al lavoro di mio padre.
Spero di essermi spiegata bene..attendo un vostro consiglio..grazie davvero.
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Dr.ssa Lucia Montesi Psicoterapeuta, Psicologo 9
Gentile amica,
lei scrive che il suo obiettivo è uscire prima possibile dall'Università...ma dopo? Cosa le piacerebbe fare?Come immagina la sua vita una volta conclusa l'Università?

Dr.ssa Lucia Montesi
Psicologa Psicoterapeuta

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Aggiungo un'ultima cosa:ho una famiglia bellissima,i miei genitori si aspettano molto da me,anche se magari mia madre,in particolare,mi fa pesare il fatto di essere in ritardo con l'università,e il pensiero di deluderli mi distrugge
>>>

Gentile ragazza, quindi, se non capisco male, lei avrebbe una famiglia bellissima, che però la sta distruggendo.

Quanto, secondo lei questo potrebbe avere un peso nel demotivarla? Voglio dire, lei sta dedicando la sua vita ad accontentarli, ma loro la squalificano di continuo...

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Buonasera dottoressa Montesi...quando conseguirò la laurea..voglio fare la scuola di specializzazione in anestesia e reanimazione...questo è il mio sogno...e la mia è stata una scelta molto riflettuta...!Ho anche fatto più di un anno di internato presso il reparto di medicina d'urgenza che ha contribuito a farmi capire che la mia vera vocazione è quella di fare la reanimatrice/anestesista...le assicuro con il camice e in reparto mi sento viva..per questo non vedo l'ora di poter fare questo mestiere..che credo di fare proprio con il cuore..
E poi sogno un matrimonio..una famiglia felice...e dei figli..!!!!Sono troppo ambiziosa?!? :)
Grazie per il suo interessamento..
aspetto sua risposta..
A presto...
[#4]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Dottor Santonocito buonasera..
la mia è una bella famiglia..una famiglia normale..non come quella del Mulino Bianco,per intenderci,ma viste le famiglie di oggi posso ritenermi fortunata..
I miei mi hanno sempre appoggiato nelle mie scelte..mi hanno dato responsabilità..anche se la mia scelta di fare medicina li ha sempre lasciati un pò così..ma non perchè non credessero che io fossi capace..ma più che altro perchè è un percorso molto lungo e faticoso..
La mia carriera scolastica è sempre stata brillante..e sono sempre riuscita molto bene nei miei obiettivi..purtroppo l'università non è la stessa cosa..e anche io ho avuto i miei intoppi universitari..però sono sempre andata avanti e sono arrivata dove sono...il fatto però di essere in ritardo..so che a loro pesa..e d conseguenza pesa a me..perchè non vorrei mai deluderli..e vorrei che fossero sempre orgogliosi...
Forse così mi sono spiegata meglio..
Voi cosa pensate che sia..?
Grazie per l'attenzione..
A presto...
[#5]
Dr.ssa Lucia Montesi Psicoterapeuta, Psicologo 9
Le famiglie "bellissime" sono di solito quelle da cui è più difficile uscire...per quanto lei abbia delle idee chiare su cosa vuol fare della sua vita, e si senta che la sua aspirazione è viva e autentica, qualcosa la trattiene sulla soglia a un passo dalla sua autonomia.Ci dice che i suoi genitori sono particolarmente esigenti e che lei non vorrebbe mai deluderli.I genitori a volte hanno davvero delle pretese impossibili. Ma potrebbe essere che sia anche lei a coltivare dentro di sè questa immagine dei suoi genitori, per evitare la responsabilità di una vita davvero autonoma e adulta?Per evitare un distacco che sente doloroso?
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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Dottoressa Montesi...ri-buonasera..
Non vedo l'ora di poter essere indipendente..di laurearmi per poter cominciare a lavorare..poter avere uno stipendio mio e potermi mantenere da sola...vorrei prendere casa da sola..quando sarò indipendente..se non sarà al momento per andare a mettere su casa con il mio ragazzo.Voglio essere indipendente..e vedere questo traguardo così lontano..mi fa stare ancora peggio..ma perchè sto vivendo questo momento..?!
Altre volte lungo il percorso mi sono trovata in momenti di sconforto..ma mi sembra adesso di non riuscire a uscire da questo stato..e invece vorrei tanto reagire...
Lei crede che sia qualcosa di più serio...o dirlo così con questi elementi non è proprio facile..?
Sempre grazie per la sua attenzione...e mi dia del TU liberamente..
Buonanotte
[#7]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
da quanto ci scrive sembra che lei si sia prefissata degli obiettivi che la vedono impegnata su più fronti: universitario, personale, familiare ecc. ma che dentro di lei ci sia una demotivazione che ostacola e vanifica i suoi sforzi; forse è arrivato il momento di fare chiarezza dentro di sé e potrebbe esserle utile un colloquio con uno psicologo per avere la possibilità di condividere il suo vissuto e riuscire a riconquistare maggiore fiducia in sé stessa.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#8]
Dr.ssa Lucia Montesi Psicoterapeuta, Psicologo 9
Gentile ragazza,
accolgo il tuo invito a darti del tu. La mia impressione è che le tue difficoltà attuali siano simili a quelle di altri giovani della tua età che fanno fatica ad uscire completamente dalla prorpia famiglia. Magari a un passo dalla laurea, o da un incarico di lavoro, o di un matrimonio, all'improvviso si bloccano e non riescono a procedere. Razionalmente i loro obiettivi sono fortemente voluti e visti come traguardi felici e desiderabili, ma emotivamente non è proprio così: c'è qualcosa che spaventa o che preoccupa in qualla autonomia apparentememte tanto desiderata. Perciò si manifesta un sintomo che fa in modo di ritardare quell'autonomia. Uno psicoterapeuta, magari ad orientamento familiare, potrebbe aiutarti a mettere a fuoco quelle resistenze inconsapevoli che al momento non ti permettono di fare la tua strada.
Un caro saluto
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> il fatto però di essere in ritardo..so che a loro pesa..e d conseguenza pesa a me..perchè non vorrei mai deluderli..e vorrei che fossero sempre orgogliosi
>>>

Quindi il tuo senso di soddisfazione in ciò che fai dipende più da cosa loro pensano di te, che da cosa tu pensi di te stessa e da quanto ti piace ciò che fai (molto, a quanto ho capito).

Da una certa età in poi, rimettere la stima di se stessi nelle mani di qualche altro, fossero pure i genitori, è una trappola pericolosissima e purtroppo diffusa. Nessuno meglio di noi stessi può sapere quale sia il giudizio corretto su noi stessi. Consegnarlo a qualcun altro, anche per amore, pone tutte le premesse per generare delusioni, prima nell'altro e di conseguenza in se stessi.

Il tuo è un problema di crescita affettiva ed emotiva prima ancora che di studio o professionale. Stai facendo l'università, ma probabilmente ti senti ancora più figlia che qualsiasi altra cosa. Dei colloqui con uno psicologo psicoterapeuta a indirizzo familiare-relazionale o strategico sarebbero indicati.

Cordiali saluti
[#10]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Grazie a tutti per le vostre risposte...Mi rincuorate facendomi capire che non è nulla di così grave..
Appena possibile cercherò di seguire i vostri consigli.
A presto
[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Mi rincuorate facendomi capire che non è nulla di così grave.
>>>

Per quanto mi riguarda però l'intento non era cercare di rincuorarla né tanto meno sminuire l'importanza di ciò che sta sentendo, anzi al contrario. Non dovrebbe sottovalutare il suo problema come "solo" psicologico/affettivo/emotivo. Nel senso che tali questioni possono influire in modo pesante sulla vita di una persona, che si sia disposti o meno a riconoscerlo. Pertanto, se io fossi al suo posto e avessi un'autostima così dipendente dal giudizio che gli altri hanno di me, cercherei a tutti i costi di far qualcosa per cambiare.

Cordiali saluti
[#12]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Dottor Santnocito..non credo di essere dipendente dal pensiero che gli altri hanno di me..molte volte sono stata criticate e non condivisa(mi riferisco a conoscenti..amici)eppure ho tirato dritto per la mia strada..Me ne sono sempre un pò fregata del giudizio della gente..
Forse questa cosa mi fa stare così..perchè forse io stessa per prima sono rattristata da non aver ancora raggiunto il traguardo che vorrei..e questa cosa inconsciamente mi fa stare ancora peggio..
Non sottovaluterò il problema..cmq..per adesso devo dedicare le mie energie,o per lo meno quelle che riesco a racimolare,ad un esame..ma nn appena mi libererò..sperando bene..conto di mettermi in contatto..con qualcuno..ho un'amica psicologa e chiederò consiglio a lei su chi rivolgermi..e avevo anche pensato di prendere contatto con gli psicologi del servizio del centro orientamento universitario..
Grazie ancora..
[#13]
Dr.ssa Lucia Montesi Psicoterapeuta, Psicologo 9
Concordo pienamente con il collega nell'invitarti a non sottovalutare il problema.
Buona fortuna!