Paura dell'abbandono

Gentile Dr./D.ssa
la mia è solo una richiesta d'aiuto perchè spiegare tutto è difficile.
Ho un compagno da 4 anni, viviamo insieme da quasi 3 io ho lasciato tutto per lui: un figlio in sicilia, famiglia, amici, lavoro.
Litighiamo come tutte le coppie ma ogni volta, che io sia nel giusto o nello sbagliato, se nn chiedo scusa o non riapro il discorso si potrebbe stare in casa senza parlarci per settimane.
Più volte gli ho detto che il suo "gioco del silenzio" mi fà soffrire,da un pò credo che sia un suo modo di punirmi, più volte ho lamentato il suo essere poco affettuoso.
Io ho tanti difetti e lui è una brava persona e un bravo padre (si prende cura del mio figlio più piccolo che vive con noi come se fosse suo ed io della sua nello stesso modo) ma mi manca la carezza, il bacio le coccole che anche se nn fanno parte del suo carattere dovrebbe sforzarsi a darmi come io per lui ho cambiato tante cose del mio carattere e di questo gli e ne sono grata perchè ho migliorato me stessa prima di farlo per lui.
Ma soffro nel vivere una vita così dove si condivide solo la cena e quello che riguarda la casa perchè aldilà di ciò dopo una giornata di lavoro io guardo la tv lui sta al pc e nn condividiamo nulla se nn la stanza in cui avvengono entrambe le cose.
Il sesso c'è e le coccole solo in quel caso ma manca il calore, il dialogo, una vita sociale il sabato e la domenica, mancano troppe cose.
Discorsi fatti e rifatti decine di volte dopo i quali si cambia per qualche settimana ma poi tutto torna come prima.
Qualche giorno fà ennesima discussione per futili motivi, ovviamente con conseguente "gioco del silenzio" che per la prima volta nn ho intenzione di interrompere perchè sono stanca...
Allora mi chiedo, perchè continuo ancora ad essere legata a quest'uomo?
Sono ancora innamorata o la mia è paura di rimanere sola visto che nn ho nessuno dove vivo?
E' solo dipendenza, attaccamento?
E' senso di colpa nei confronti di mio figlio che lo adora e che ho costretto a seguirmi staccandolo dall'amore dei miei genitori che lo hanno cresciuto e che lui ama?
Sono tanto confusa e impaurita.
Andare da uno psicologo mi aiuterebbe a capirmi dentro o se mi sono già capita a darmi la spinta per lasciarlo?
Aspetto una risposta, grazie.




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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Signora,
andare da uno Psicologo a questo punto mi sembra una scelta quasi obbligata, anche perchè probabilmente tutto il Suo dolore si ripercuote anche sul piccolo.

Per cui adesso c'è bisogno di fare chiarezza, evidentemente da sola non ci sta riuscendo, allora è strategico avere accanto un Professionista in grado di aiutarla a capire.

Come succede in tutte le coppie si arriva a certi punti dopo una sorta di "concorso di colpa", nel quale è difficile capire chi per primo ha iniziato, ma è anche superfluo. Lei può modificare di certo il Suo modo di comunicare con il compagno, proprio per questo ha bisogno di aiuto.

Vedrà che si sentirà subito meglio dopo il primo colloquio: non c'è niente di peggio che sentirsi soli quando si deve affrontare un problema.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le sig.ra,
è evidente che l'assenza di condivisione e la frequente conflittualità sono segnali da non trascurare e che all'interno di una psicoterapia possono essere adeguatamente elaborati. La psicoterapia di coppia potrebbe essere un'opportunità per lasciare emergere all'interno di un'atmosfera non giudicante disagi e frustrazioni che si stanno accumulando sia in Lei sia nel Suo partner e che vi stanno allontanando l'uno dall'altro.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
Gentile signora,
ci sono passaggi nella sua mail che mettono in evidenza alcune dinamiche disfunzionali del suo rapporto, nel quale lei pare si percepisca in qualche modo in una posizione di svantaggio - "che io sia nel giusto o nello sbagliato, se nn chiedo scusa o non riapro il discorso si potrebbe stare in casa senza parlarci per settimane...Io ho tanti difetti e lui è una brava persona".

Esprime inoltre mancanza di condivisione e di dialogo e un gioco relazionale che, come spesso accade, resiste ai tentativi di cambiamento: ad esempio "il gioco del silenzio", attraverso il quale vengono riconfermate le vostre regole di relazione.
Fa inoltre riferimento ai rispettivi figli e a temi inerenti alla famiglia ricomposta.

A mio parere le sarebbe utile rivolgersi ad un terapeuta di coppia/familiare (indicato l'orientamento sistemico-relazionale) allo scopo di fare luce sulle dinamiche che mantengono in atto la situazione e affrontare in modo efficace le problematiche che ha esposto.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it