Bambina di 30 mesi

Buon giorno sono il papà di un a bimba di 30 mesi nata prematura e trasportata in altro ospedale in incubatrice quindi con u distacco materno di 4 gg,la bambina e molto intelligente e super attiva solo che è morbosamente attaccata alla mamma,non stà con nessuno tranne me o la madre,quando stà con me si comporta benissimo è calma ,ubbidiente e autonoma ma appena torna la mamma la bimba cambia completamente atteggiamento chidendo tutto quello che vuole alla mamma dai giochi ai dolci ecc. e se la mamma non la accontenta fa delle scenate di pianti e urla ,inoltre non lascia un attimo di spazio alla mamma nemmeno per andare in bagno,la segue ovunque e per finire vuole dormire nel letto con noi.
non riusciamo a capire perchè di questo comportamento,cosa possiamo fare ?può essere legato al distacco dalla madre nel momento del parto?
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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signore, quale che sia il motivo del comportamento di vostra figlia ormai non è possibile "tornare indietro" e cambiarlo.

Quello che da genitori potete provare a fare è cambiare l'"oggi", e questo è già un bel compito!

Questo comporta una strategia generale di "accompagnamento" della vostra bambina nelle prove che la crescita le impone.

Nella fase di sviluppo in cui si trova, l'esplorazione del mondo è centrale: vive sua moglie come una sorta di "porto sicuro", cui ritornare e da cui allontanarsi per brevissimi momenti, per sperimentare cosa c'è "fuori".

Qual è l'atteggiamento di sua moglie nei confronti della bambina? Riesce a sopportare il fatto di non accontentare subito le sue richieste o reagisce ai pianti della piccola, cercando di accontentarla per non farla star male?
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Dr.ssa Lucia Montesi Psicoterapeuta, Psicologo 9
Gentile amico,
lei ha notato che la sua bambina ha un comportamento diverso con ognuno di voi genitori e che appare particolarmente attaccata alla mamma e si domanda se ciò possa dipendere dalle circostanze della nascita. La nascita prematura di per sè è una esperienza stressante per i genitori,che può determinare, a seconda anche della gravità e del rischio di salute per il piccolo, delle particolari dinamiche di relazione genitore-bambino, a volte verso l'iperprotezione e altre volte verso il distacco. D'altra parte, comportamenti come quelli della sua bambina sono comuni e non necessariamente legati a una prematurità. Potrebbe trattarsi di una questione di regole educative non condivise tra la mamma e il papà: ad esempio, la vostra bimba intuisce che con la mamma può ottenere di più e naturalmente ne approfitta. Oppure, consideri che quando un bimbo è morbosamente legato ai genitori questo può dipendere anche da una difficoltà dei genitori a separarsi da lui. Potrebbe essere utile un colloquio con uno psicologo che vi aiuti a mettere a fuoco il vostro modo di rapportarvi alla piccola e soprattutto a creare un saldo fronte comune.
Un cordiale saluto.

Dr.ssa Lucia Montesi
Psicologa Psicoterapeuta

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
gentilissimi dottori vi ringrazio per le risposte,per il dottor Calì alla domanda:
Qual è l'atteggiamento di sua moglie nei confronti della bambina? Riesce a sopportare il fatto di non accontentare subito le sue richieste o reagisce ai pianti della piccola, cercando di accontentarla per non farla star male?

mia moglie tende a soddisfare quasi subito le richieste della bambina per evitare le crisi di pianto ,ora proveremo ad essere un pò più rigidi.

per la dottoressa Montesi,volevo chiederle se una pedagogista può essere utile in queste situazioni? visto che abbiamo un amica che fà questo di lavoro.
ora proveremo una-due settimane con un approccio diverso e se non cambia la situazione pensavamo di rivolgerci a questa amica,grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile signore,

è normale che i bambini facciano i capricci: servono a verificare la tenuta delle regole che l'ambiente impone loro, a mettere alla prova i genitori e a capire fin dove è possibile spingersi. Imparano infatti in fretta da chi possono ottenere cosa e si comportano di conseguenza, come del resto si fa a qualunque età.

A volte i genitori per vari motivi stabiliscono una regola e poi cedono, ma in questo modo agli occhi del bambino le norme perdono di senso e di valore perchè i fatti le contraddicono.
Se avete intenzione di cambiare registro sarà fondamentale la coerenza fra i comportamenti di entrambi voi 2 genitori, e anche la coerenza interna del comportamento di ognuno di voi, in modo tale che la piccola capisca quali sono le nuove regole e vi si adegui.
Forse essendo nata prima del termine ha necessitato di attenzioni particolari ed è stata un po' viziata, ma ha solo 2 anni e mezzo e la situazione è tutt'altro che irrimediabile.

Iniziate a fare questo tentativo, e se non dovesse dare frutti chiedete aiuto alla pedagogista di vostra conoscenza.
Se però anche il suo intervento fosse inefficace vi consiglierei di chiedere un consulto ad uno psicologo dell'Età Evolutiva, perchè ci potrebbero essere dei fattori dapprima non considerati sui quali intervenire.

Cordialmente,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2010 al 2016
Psicologo, Psicoterapeuta
>>mia moglie tende a soddisfare quasi subito le richieste della bambina per evitare le crisi di pianto ,ora proveremo ad essere un pò più rigidi

Da questa risposta, sembrerebbe che l'alternativa a "soddisfare quasi subito le richieste" sia "essere più rigidi".

Se una mamma che pensa che si debbano soddisfare subito le richieste dei figli non lo fa, rischia di pensare di essere rigida, e quindi di sentirsi "in colpa".

Forse, più che "rigidi" potreste provare a valutare con maggiore flessibilità quando è opportuno rispondere tempestivamente alle richieste di vostra figlia, quando può aspettare, e quando invece le sue richieste, per il suo bene, non vanno proprio accolte.

Mi associo alle indicazioni delle Colleghe, precisando però che, quando si tratta di consulenze psicologiche e psicoeducative, è inopportuno e poco utile rivolgersi agli amici o ai parenti, per quanto qualificati possano essere.

E' preferibile rivolgersi ad un professionista cui vi leghi solo questo tipo di rapporto, non "complicato" da altre eventuali relazioni (come quelle amicali) che rendono paradossalmente il lavoro più difficile e meno efficace.

Cordialmente
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119
"volevo chiederle se una pedagogista può essere utile in queste situazioni? visto che abbiamo un amica che fà questo di lavoro"

A mio parere potrebbe esservi utile consultare uno psicologo/psicoterapeuta familiare (indicato l'orientamento sistemico-relazionale) per mettere a fuoco le dinamiche relazionali che sostengono le difficoltà in atto e trovare soluzioni efficaci.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
grazie per le vostre risposte ,seguiremo i vostri cosigli partendo da un nostro cambiamento verso la bimba e nel caso di assenza di risultati ci rivolgeremo ad uno psicologo dell'età evolutiva,comunque riconosciamo di aver sbagliato dando troppi vizi e attenzioni per i problemi avuti alla nascita.
GRAZIE!!!
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Dr.ssa Lucia Montesi Psicoterapeuta, Psicologo 9
La vostra amica pedagogista può certamente fornirvi dei preziosi consigli per migliorare il vostro stile educativo, mentre uno psicologo, magari ad orientamento sistemico, può aiutarvi a far luce sui motivi e i bisogni personali e di coppia che portano ad adottare un comportamento piuttosto che un altro.
Un caro saluto
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile signore, non si tratta tanto di riconoscere di aver sbagliato finora, ma di capire cosa fare d'ora in poi. E questo, se non siete riusciti a individuarlo da soli, potrebbe essere difficile capirlo anche con i suggerimenti molto generali che è possibile darle da qui.

Sono d'accordo con le valutazioni espresse dai colleghi e in particolare con l'indicazione di rivolgersi a un professionista. Propenderei più per uno psicologo psicoterapeuta a indirizzo familiare-relazionale, perché dovrete cambiare voi per cambiare vostra figlia.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com