Un neurologo che mi ha prescritto zoloft 50 mg,sembra meglio,solo che ci sono periodi,come

Salve è da un anno che soffro di stati d'ansia,e da un paio di mesi sono seguita da un neurologo che mi ha prescritto zoloft 50 mg,sembra meglio,solo che ci sono periodi,come in questi giorni,che ho senso di svenimento,un pò di umore basso,può essere dovuto al fatto che ho assunto antibiotici e tachipirina per l'influenza che mi hanno debilitata?
Come posso superare questa sensazione che mi rende un pò debole?
Aspetto vs risposta
Grazie
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le ragazza,
per quanto riguarda eventuali interazioni tra psicofarmaci e antibiotici la cosa migliore è far riferimento allo specialista che la sta seguendo... per quanto riguarda l'ansia e il tono dell'umore sarebbe indicato integrare la terapia farmacologica con una psicoterapia.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23

Gentile Utente,

Le consiglio di farsi vedere da uno psicologo ed eventualmente iniziare una psicoterapia per affrontare alla radice i problemi dell'ansia.

Cordiali saluti ed auguri.

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Dr.ssa Cristiana Chiej Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 12
Gentile ragazza,
le consiglio di rivolgersi al suo medico per fare chiarezza sull'interazione fra i vari farmaci: è molto importante che il medico sia informato su tutti i farmaci che assume, in modo da gestire al meglio le eventuali interferenze ed effetti collaterali.
Per quanto riguarda i suoi sintomi d'ansia tenga presente che i farmaci non costituiscono una cura a lungo termine del problema nè agiscono sulle sue cause, ma servono a diminuire i sintomi nel periodo in cui li assume. Per affrontare in maniera più efficace il disturbo sarebbe indicata una psicoterapia, naturalmente informando lo specialista della cura farmacologica che sta assumendo.
Cordiali saluti,

Dr.ssa Cristiana Chiej
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
www.cristianachiej.com; cristianachiej@yahoo.it

[#4]
Utente
Utente
Grazie mille per le vs risposte....

Si anch'io sono convinta che i farmaci sono solo un conforto psicologico,ma senza la ns buona volontà non si riesce a superare....

Parlerò con il mio medico e mi farò indirizzare per iniziare una psicoterapia...

Ma perchè vengono queste sensazioni di svenimento e paure,paura che mi succeda qualcosa,che possa avere qualcosa di brutto che non sò,tutte queste paure mi sono venute da quando ho la mia bambina,ho paura che mi succeda qualcosa e non potrei più esserle vicina e crescerla,magari xchè lei è molto legata a me...

Cmq grazie di nuovo....
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Amica,

le sensazioni che lei elenca possono essere di natura ansiosa: è davvero importante che lei si rivolga ad uno psicologo per chiedere quanto meno una valutazione della situazione.

Le faccio presente che la "buona volontà" non c'entra con la soluzione dei disturbi d'ansia e depressivi, chi ne soffre non se li procura certo volontariamente e l'unica buona volontà che serve da parte sua è quella di recarsi dallo specialista più opportuno.
Le faccio anche presente che per la gestione degli psicofarmaci lo specialista d'elezione è lo psichiatra e non il neurologo, per quanto entrambi possano prescriverli (come qualunque altro medico del resto) lo psichiatra ha una formazione più specifica.

Se la situazione è sorta o è peggiorata dopo il parto è possibile che lei soffra di una forma di disagio legata alla maternità. E' una condizione tutt'altro che rara ed è fondamentale che lei vi ponga rimedio per garantire alla bambina una crescita serena, oltre che per garantire a sè stessa un po' di tranquillità.
Cerchi anche di chiedere più supporto da parte delle persone intorno a lei (parenti e amici), sentire la loro vicinanza le sarà sicuramente d'aiuto.

Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 86
Gent.le sig.ra,
ho letto i suoi precedenti consulti e l'aspetto che emerge è la sua difficoltà a mettere in discussione le sue convinzioni:
-i rimedi naturali sono da preferire ai farmaci;
- posso farcela grazie alla forza di volontà;
- il farmaco deve darmi un sollievo pressoché immediato ecc..
La rigidità di queste convinzioni sta decisamente allungando il percorso verso la soluzione del problema e la sta esponendo ad un notevole stress e frustrazione.
Come le è già stato consigliato diversi mesi fa dai colleghi, la psicoterapia anche se integrata dalla terapia farmacologica, è l'intervento d'elezione in questi casi.
E' comprensibile che lei cerchi razionalmente di trovare delle cause (timori per sua figlia,) ma questo è solo l'ennesimo tentativo di spostare l'attenzione su eventuali fonti di ansia che siano ESTERNE a lei, perché in questo modo ha individuato una giustificazione razionale al suo disagio.
Cordialmente