Ansia...ce la posso fare?

Gent.mi Dott.ri,
Mi scuso per la lunghezza di questa richiesta. Ho posto gia' due consulti su questo utilissimo sito ma, a questo punto, mi trovo a fronteggiare una realta' nuova: l'ansia.
Premetto che sono sempre stata un soggetto ansioso (soffro da moltissimi anni di sindrome del colon irritabile, che ho sempre tenuto sotto controllo con farmaci quali spasmex e debridat, senza mai lasciarmi condizionare piu' di tanto), ma grazie alla mia personalita' solare, allegra ed ottimista ho sempre affrontato abbastanza serenamente le difficolta' (tante!) della mia vita.
Gli ultimi due anni sono stati i piu' felici della mia vita: il matrimonio con l'uomo dei miei sogni, l'acquisto della nostra casa, soddisfazioni nel lavoro...sono sempre stata tendenzialmente allegra, mi alzavo la mattina sorridendo e cantando, pensando che ero fortunata e che amavo la vita. Fino a qualche mese fa.
Come potete leggere dai miei precedenti quesiti, tutto ad un tratto ho iniziato ad avere dei problemi fisici, iniziati con un'infezione dentale, poi fortissime allergie sfociate in una sinusite debilitante.
Ho passato mesi in cui non riuscivo a fare niente, ero costantemente sotto antibiotici, cortisoni ed antistaminici, passavo le giornate stesa sul divano con mal di testa lancinanti che m'impedivano di lavorare, leggere, guardare la tv, stare al computer. In pochissimo tempo mi sono trasformata dalla persona allegra e spensierata di sempre, in un'ombra di me stessa, sempre stanca e dolorante, e piu' le terapie dei dottori non aiutavano, piu' nasceva in me lo scoraggiamento. La paura che nessuno stesse capendo davvero quello che avevo, che non riuscisse a curarlo in modo giusto, il terrore di non tornare mai piu' ad essere quella di sempre. Una persona amata da tutti, inclusa da me stessa.
Ho iniziato allora un iter spaventoso di medici, esami, senza arrivare a niente. Tutti gli esami del sangue sono nella norma, anche quelli per la tiroide.
Finche', qualche settimana fa, mi e' stata diagnosticata una cefalea muscolo-tensiva e ho iniziato ad effettuare esercizi di fisioterapia che mi hanno aiutata tantissimo e che, in poco tempo, hanno migliorato decisamente i miei mal di testa. Nel frattempo, pero', ho iniziato ad avvertire dei fastidiosissimi acufeni ad entrambi gli orecchi, quelli al sinistro accompagnati anche una sensazione come di vibrazioni interne all'orecchio, che mi hanno gettato nuovamente in uno stato d'ansia fortissimo.
Ho iniziato a non riuscire piu' a dormire la notte, a visitare ulteriori medici, e ho anche effettuato un esame audiometrico e timpanometrico dall'otorino, da cui e' risultato tutto nella norma, solo una leggera perdita di decibel all'orecchio sinistro, secondo l'otorino temporanea...la sua risposta al problema degli acufeni e' stata che "devo abituarmi" e che "col tempo il cervello si abitua", risposta che mi ha angosciata ancora di piu'.
Ho persino effettuato una RNM dell'encefalo per escludere patologie serie, da cui e' risultata un'atrofia cerebellare e corticale, diagnosi che mia ha ulteriormente gettata nel panico piu' totale, gia' mi vedevo demente e sulla sedia a rotelle nel giro di pochi mesi.
Il neurologo mi ha poi rassicurata, poiche' il cervello non presenta lesioni di alcun tipo, per cui l'atrofia non e' da considerarsi patologica o degenerativa, ma dopo tutti questi mesi trascorsi dai medici e lottando contro un malessere fisico dopo l'altro, adesso mi ritrovo di fronte ad un nemico ancora piu' potente: l'ansia.
Mi sono resa conto che molti dei sintomi che attribuivo a chissa' quale malattia, erano invece di origine ansiosa: le palpitazioni, le occasionali vertigini, la nausea permanente, la stretta alla nuca, il nodo in gola che m'impediva di deglutire, il petto chiuso e la difficolta' di respirazione, i tremori, i formicolii improvvisi...
Ho cercato di uscirne da sola, mi sono accorta che gli acufeni si acuiscono quando ci penso, piu' li sento e piu' il cuore mi batte a mille, il fatto di non riuscire a dormire bene la notte (mi addormento senza difficolta', ma poi mi sveglio ad ogni ora) mi sta facendo perdere la testa, il letto e' diventato il mio nemico (io che sono sempre stata una pigrona e ho sempre amato alzarmi tardi la mattina) e cerco di fare training autogeno su me stessa, dicendomi che si tratta solo di una fase passeggera, causata da tutti i problemi fisici.
Il mio dottore mi ha prescritto Xanax 0.25 al bisogno, e per ora lo prendo solo quando inizio a sentire la sensazione di stretta la collo e le palpitazioni, di solito un giorno si' ed uno no. Per dormire la notte prendo melatonina 3mg, ma continuo lo stesso a svegliarmi in continuazione, soprattutto per colpa degli acufeni che s'intensificano tantissimo la notte (anche se dormo col sottofondo del ventilatore e di una fontanella artificiale).
Il neurologo mi ha prescritto un antidepressivo (amitriptilina, 10mg) da prendere prima di andare a letto per un mese, ma sono riluttante ad iniziare la terapia perche' non voglio diventare schiava dei farmaci e vorrei davvero riuscire a farcela da sola come ho sempre fatto in passato. Non sono depressa, non ho pensieri negativi, ho solo saltuari attacchi d'ansia dettati dalla paura di tornare a provare i fortissimi mal di testa che avevo fino a poco fa, e l'ansia mi aumenta per colpa degli acufeni che, a volte, sono davvero insopportabili.
Voglio solo tornare ad essere quella di una volta, sorridente, allegra, spensierata, soddisfatta di tutto, innamorata della vita, FELICE. So che ce la posso fare, perche' SO che, se guarisco fisicamente (mal di testa, allergia, sinusite, acufeni) allora andra' via anche la mia ansia mentale. Gia' quando mi sveglio la mattina senza sentire gli acufeni mi sento allegra e positiva, per poi crollare di nuovo nello scoraggiamento quando torno a sentirli. Mi chiedo se tornero' mai quella di prima, e la paura di non farcela mi getta nello sconforto. Quando mi prendono questi pensieri e le palpitazioni lo Xanax mi aiuta perche' mi rilassa, ma davvero vorrei non entrare nel circolo degli ansiolitici e degli antidepressivi.
Vorrei provare con la meditazione ed il training autogeno insieme ai fiori di Bach (aspen e agrimonio)...so che la loro efficacia medica non e' dimostrata e non m'illudo, ma in questo momento ho davvero bisogno di credere che posso farcela senza antidepressivi.
Premetto che al momento vivo all'estero e che mi e' davvero impossibile iniziare una psicoterapia perche' i costi qui sono improponibili e non posso permettermelo. Che cosa posso fare? Sono in una fase in cui posso farcela da sola?
Ringrazio per l'attenzione e mi scuso ancora per la prolissita', ma era importante dire tutto.
[#1]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente,
lei così come lo descrive è affetta da un importante stato d'ansia, ma per curarlo in fase acuta servono necessariamente gli antidepressivi.
Capisco la paura ad assumere questi "tremendi" farmaci, ma lo Xanax che prende non è di certo migliore.
Non abbia paura a consultare uno psichiatra, più che un neurologo, che le saprà consigliare una cura adatta per la sua ansia e vedrà che ne troverà grande giovamento, anche perchè in atto la qualità della sua vita ne sta molto risentendo e perchè l'ansia non è una patologia che si risolve con la sua forza di volontà perchè, in questo caso, credo che lei l'avrebbe già risolta.

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

[#2]
Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicoterapeuta, Psicologo 648 21
Gentile Utente,
la situazione è complessa, le consiglio richiedere una visita specialistica.

Cordialmente
Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

[#3]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
sono in accordo con il collega psichiatra Dr. Paternò: i farmaci sono in questa fase indispensabili.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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Cefalea è il termine che descrive tutte le diverse forme di mal di testa: sintomi, cause, diagnosi e terapie possibili per le cefalee primarie e secondarie.

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