Gelosia ossessiva e amore non corrisposto
Salve , vorrei sottoporvi il mio problema :da circa un anno e mezzo ho conosciuto un ragazzo che dirige un circolo in cui ci si incontra settimanalmente per discutere dei problemi politici economici sociali e via dicendo.La relazione che si è istaurata sin da l'inizio consisteva semplicemente nelle frequenti chiamate per invitarmi a dette conferenze. Chiamate rivolte non solo a me ovviamente.Sin dall'inizio però mi è sembrato di notare un qualche interesse da parte sua ,che si rivelava in un sua attitudine ad essere più gentile più attento accondiscendente ecc nei miei confronti,cosa che io ho ricollegato al fatto che sono una ragazza abbastanza carina.Nel corso dei mesi io mi sono innamorata di questo ragazzo e ,pur non rivelandoglielo direttamente ,non ho fatto nulla per nascondergli il mio forte interesse .Da qui sono iniziate le ''stranezze '' in quanto a me sembra che sia sia instaurato da quel momento una sorta di tacito dialogo mediante il quale mi si ribadiva che per quanto carina ecc non potessi essereint altro intesa che frequentatrice del circolo.(nn siamo mai usciti insieme per intenderci).Dopo un interruzione di qualche mese sono tornata a frequentare tale circolo .In questi mesi in cui non l'ho ne sentito ne rivisto mi sembrava che la cotta per quanto profonda fosse ormai superata e ho ritenuto che fosse per me quasi un modo per esorcizzare i miei sentimenti continuare a frequentarlo in tale ambito.Ultimamente però ho capito che non ho superato affatto la mia cotta e che anzi essa abbia assunto dei caratteri quasi patologici poichè benchè io abbia accettato,pur con dolore ,il fatto che il mio amore nn sia corrisposto,io ho la NECESSITà di vederlo anche in modo surrogato,pur ritenedo i suoi difetti sembre più sgradevoli e intollerabili e sopratutto sono gelosissima.Questa gelosia ha assunto dei caratteri preoccupanti secondo me .Il ragazzo in questione è uno di quelli che aimhè non capiscono più nulla quando vedono una bella ragazza. Il fatto scatenante che mi ha portato a scrivere è questo:in seguito all'arrivo di una ragazza molto bella al circolo e in segiuto alle attenzioni a lei rivolte , io ho provato un dolore viscerale ,fisico ,ho avuto una crisi di respirazione dei momenti di panico e piango da giorni e giorni senza riposo e niente mi sembra possa consolarmi ,niente se non la sua morte .Vorrei tanto che morisse ,che sparisse per sempre perchè il solo pensiero che abbia questo atteggiamento con altre ragazze anche quando non posso controllarlo mi uccide.Dunque perchè pur avendo metabolizzato che questo ragazzo non sia interessato a me ho questa reazione così violenta ?Perchè lo odio eppure è necessario ?Perchè sono ossessionata dal controllarlo ripetendomi ossessivamente gli atteggiamenti che assume nei suoi confronti e che non ha assunto con me in un paragone costante? Aggiungo che mi infastidisce vedere anche come si comporta con le ragazze bruttine ,il modo di snobbarle .Continuarlo a vederlo per esorcizzarlo ?
[#1]
Gentile ragazza,
lei stessa ha definito "ossessiva" la sua gelosia: in effetti esiste una gelosia per così dire "sana", che consiste nel timore di perdere qualcosa o qualcuno a cui teniamo molto e che per noi è prezioso; un'altra gelosia è invece "patologica" perchè è una reazione esagerata e soprattutto irrazionale all'esperienza negativa vissuta, che interferisce con la possibilità di far evolvere le cose in modo costruttivo e con la propria capacità di adeguamento.
La invito a rivolgersi ad uno psicologo che potrà aiutarla a cercare di scoprire quali motivazioni la portano a vivere emozioni così negative ed esasperate e a (uso le sue parole) metabolizzare davvero ciò che sta vivendo.
Auguri.
lei stessa ha definito "ossessiva" la sua gelosia: in effetti esiste una gelosia per così dire "sana", che consiste nel timore di perdere qualcosa o qualcuno a cui teniamo molto e che per noi è prezioso; un'altra gelosia è invece "patologica" perchè è una reazione esagerata e soprattutto irrazionale all'esperienza negativa vissuta, che interferisce con la possibilità di far evolvere le cose in modo costruttivo e con la propria capacità di adeguamento.
La invito a rivolgersi ad uno psicologo che potrà aiutarla a cercare di scoprire quali motivazioni la portano a vivere emozioni così negative ed esasperate e a (uso le sue parole) metabolizzare davvero ciò che sta vivendo.
Auguri.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
[#2]
Gentile signorina,
mi sembra che in fondo le sia già chiaro che il problema è il diverso trattamento che il ragazzo ha riservato a lei rispetto a quello che riserva a questa nuova ragazza, o meglio il fatto che questa situazione suscita in lei un'enorme rabbia, fino a parlare di odio per lui.
Lei scrive di aver "accettato, pur con dolore,il fatto che il mio amore non sia corrisposto".
Forse non l'ha poi davvero accettato, perchè un conto è la razionalità (che può portarci a prendere decisione sagge) e un altro i sentimenti.
Non si stupisca quindi del fatto che sta reagendo male anche se pensava di aver "archiviato questa pratica", evidentemente non si trattava di un capitolo chiuso e soprattutto si tratta di qualcosa che in lei tocca determinate corde, sollecitando insicurezze e punti deboli provocandole un gran dolore.
La reazione negativa in sè è quindi comprensibile e anche comune nelle situazioni in cui l'amore non è corrisposto e la persona amata rivolge le sue attenzioni a qualun'altro.
Quello di cui dovrebbe preoccuparsi è l'intensità della reazione e l'ossessività con la quale la sta affrontando: farebbe un'ottima scelta se decidesse di intraprendere di persona un percorso psicologico, ne guadagnerebbe sicuramente in serenità.
Non saprei consigliarle se continuare a vederlo o meno, non sapendo se lei passerebbe comunque il tempo a pensare a lui e al suo comportamento.
Penso che se si affiderà ad uno psicologo potrete parlare assieme di quale condotta sia più opportuna e meno dannosa per la sua tranquillità.
Cari auguri,
mi sembra che in fondo le sia già chiaro che il problema è il diverso trattamento che il ragazzo ha riservato a lei rispetto a quello che riserva a questa nuova ragazza, o meglio il fatto che questa situazione suscita in lei un'enorme rabbia, fino a parlare di odio per lui.
Lei scrive di aver "accettato, pur con dolore,il fatto che il mio amore non sia corrisposto".
Forse non l'ha poi davvero accettato, perchè un conto è la razionalità (che può portarci a prendere decisione sagge) e un altro i sentimenti.
Non si stupisca quindi del fatto che sta reagendo male anche se pensava di aver "archiviato questa pratica", evidentemente non si trattava di un capitolo chiuso e soprattutto si tratta di qualcosa che in lei tocca determinate corde, sollecitando insicurezze e punti deboli provocandole un gran dolore.
La reazione negativa in sè è quindi comprensibile e anche comune nelle situazioni in cui l'amore non è corrisposto e la persona amata rivolge le sue attenzioni a qualun'altro.
Quello di cui dovrebbe preoccuparsi è l'intensità della reazione e l'ossessività con la quale la sta affrontando: farebbe un'ottima scelta se decidesse di intraprendere di persona un percorso psicologico, ne guadagnerebbe sicuramente in serenità.
Non saprei consigliarle se continuare a vederlo o meno, non sapendo se lei passerebbe comunque il tempo a pensare a lui e al suo comportamento.
Penso che se si affiderà ad uno psicologo potrete parlare assieme di quale condotta sia più opportuna e meno dannosa per la sua tranquillità.
Cari auguri,
[#3]
Ex utente
Ringrazio molto per la risposta praticamente immediata.
Gentile dott.ssa Massaro sicuramente come ha detto nonostante sia naturale che ad un rifiuto segua dispiacere trovo oggettivamente che il grado del dispiacere in questa situazione sia veramente arrivato a livelli eccessivi e sicuramente proprio perchè questa situazione come ha appunto scritto, mi tocca determinate corde.
Sono una ragazza un pò sui generis ,poichè, benchè la mia età non ho avuto nessun tipo di relazione con l'altro sesso se non di amicizia; ho saltato le tappe e non per un intenzione precisa ma perchè così è capitato .Spesso sono io che ho corteggiato(senza successo ) poichè ho un carattere molto forte nel senso deciso :io so cosa voglio.
Spesso noto che ragazzi provano ad approcciarsi a me ma inspiegabilmente dopo poco essi rinunciano ,si stancano,si stufano .é un fatto assai curioso perchè in vent'anni si è sempre ripetuta con puntualità questo fatto.Oppure vedo che mi studiano,mi osservano prima con interesse e poi via via sempre più annoiati. Ho pensato tante volte ad il perchè e sono arrivata ad una conclusione : probabilmente sono io che inconsciamente non voglio essere approcciata o approcciare realmente. Ho una famiglia splendida ,e provo sopratutto nei confronti di mia madre un amore profondo,simbiotico e tanto ho amato la mia infanzia che è come se faticassi ad abbandonarla ,ad abbandonare un mondo per abbracciarne uno nuovo ,fatto si dagli stessi affetti ma allo stesso tempo diverso,di relazioni adulte.Io non ho mai avuto il bisogno di sentirmi più grande : ad esempio sono una dei pochi casi al mondo di ragazzina che ,pur sapendo che babbo natale non esisteva ,ha fatto finta di crederci fino gli undici anni poichè capivo che fingermi ancora piccolina valeva più del mio orgoglio di mostrare ''l'inganno''. Ogni piccola cosa per molti irrilevante per me è un trauma . Insomma credo che inconsciamente io non voglio avere un approccio adulto con dei ragazzi poichè so che ciò segnerebbe inevitabilmente l'inizio di una nuova fase,la fase adulta. Per questo son convinta che,poichè l'essere umano è un animale,i ragazzi percepiscono questa paura questa ''puzza di latte'' e si spaventino.
ma paradossalmente tutto ciò innesca un circolo vizioso poichè io mi sento rifiutata e vorrei sentirmi corteggiata come tutte le mie coetanee.
Aggiungo che i ho moltissime paure o meglio fisime più o meno fondate:ho paura di perdere i capelli ho paura di non essere adeguata,ho paura di essere sproporzionata ,sempre più brutta delle altre ragazze ,difettosa eppure allo stesso tempo ho una grande stima di me stessa, so ciò che mispetta e lo pretendo e mi sento diversa nel senso più positivo che negativo.
Questo ragazzo si è inserito in questo quadro in qualche modo stravolgendolo: infatti è stato il primo a guardarmi come nessuno mai mi aveva guardato (ha quattro anni più di me):sono diventata all'improvviso un oggetto dotato si sessualità ,ho provato il piacere di essere ''mangiata ''con gli occhi da una persona di cui ero(sono?) innamorata ,e tutto il mio corpo mi è sembrato all'improvviso bello,femminile ,anche le parti che più odio , ho visto i suoi occhi disegnarmi la bocca ,mi ha fatto sentire bella perchè ero io,ed improvvisamente mi è sembrato che tutti quei finti pudori fossero superabili.questo ragazzo mi ha trattato come tutte le mie coetnee non solo con ''lo sguardo''ma anche parlandomi e trattandomi da adulta .Mi sembrava la chiave per poter finalmente crescere pur ritrovando una nuova ''culla'',rassicurante,protettiva ,come quella famigliare .Ed io mi sentivo innamorata di lui in tutto ,i suoi difetti fisici e non .Insomma pur rendendomi conto ben presto che non si sarebbe trasformato in niente altro ,io stavo bene.
Date queste premesse Il suo rifiuto non mi sembrava tanto diverso dalle delusioni precedenti nonostante questa sia stata la prima volta che io ho provato date emozioni e dato coinvolgimento emotivo e ripeto per quanto ,proprio per questo,in modo assai doloroso io mi sento di aver superato questo aspetto.
Ma la gelosia ossessiva di cui parlo rimane perchè il suo atteggiamento sicuramente va a toccare delle corde appunto :viene preferita una ragazza a me solo perchè è più / o bella (la conosce pochisssimo). é questo che mi uccide ,mi strazia.Ho un rapporto con la bellezza difficile .Da più piccola ero oggettivamente bellissima,ero trattata come una piccola dea ,tutti mi coccolavano e mi riempivano di coplimenti ( fino ai 14 anni ) poi sono diventata un pò più bruttina ( anche per un piccolo incidente chirurgico:ho una guancia un pò più grossa).Questo cambiamento repentino chiaramente mi ha provocato non poche turbe.Da allora ho abbracciato la causa di paladina( :) ) dei veri valori :litigo spesso con i miei amici che commentano con chirurgica spietatezza corpi di ragazze senza soffermarsi minimamente sul loro carattere ,la loro simpatia ecc ecc. Cercando di sviluppare altre doti .Commento come una vecchia e incallita femminista le pubblicità con ragazze bellissime e discinte .
é questo che non sopporto :proprio colui il quale ho amato ed amo senza soffermami sulla sua bellezza esteriore come non mi è mai successo , che ho sentito simile ,ho sentito vicino ,preferisce in modo anche così grossolano un altra solo per la bellezza(proprio lui peraltro che non può vantarsi di essere un grande adone)?
Mi sento tradita ,triste depressa pessimista e stufa :posso accettare di non piacergli ma non ,o non solo per motivi estetici ( su cui sono peraltro così suscettibile.O forse non sopporto che una persona che stimavo tanto si comporta in un modo che io non approvo ? Forse sono delusa poichè i fatti hanno messo in dubbio le mie idee,le mie proiezioni?
Mi scuso per la lunghezza eccesssiva volevo fare un quadro di quella che sono per far capir meglio cosa mi ferisce della vicenda poichè, sebbene sono assolutamenete d'accordo ad intraprendere un percorso di psicotereapia per sciogliere alla base i nodi della mia storia quanto prima,sarei molto grata se mi offriste una vostra opinione per l'immediato riguardo il quesito precedente : è opportuno che continui a frequentare questo contesto affrontando tutti i dolori del caso traendone una lezione di crescita o che per il mio bene io scappi da questa situazione ?
Gentile dott.ssa Massaro sicuramente come ha detto nonostante sia naturale che ad un rifiuto segua dispiacere trovo oggettivamente che il grado del dispiacere in questa situazione sia veramente arrivato a livelli eccessivi e sicuramente proprio perchè questa situazione come ha appunto scritto, mi tocca determinate corde.
Sono una ragazza un pò sui generis ,poichè, benchè la mia età non ho avuto nessun tipo di relazione con l'altro sesso se non di amicizia; ho saltato le tappe e non per un intenzione precisa ma perchè così è capitato .Spesso sono io che ho corteggiato(senza successo ) poichè ho un carattere molto forte nel senso deciso :io so cosa voglio.
Spesso noto che ragazzi provano ad approcciarsi a me ma inspiegabilmente dopo poco essi rinunciano ,si stancano,si stufano .é un fatto assai curioso perchè in vent'anni si è sempre ripetuta con puntualità questo fatto.Oppure vedo che mi studiano,mi osservano prima con interesse e poi via via sempre più annoiati. Ho pensato tante volte ad il perchè e sono arrivata ad una conclusione : probabilmente sono io che inconsciamente non voglio essere approcciata o approcciare realmente. Ho una famiglia splendida ,e provo sopratutto nei confronti di mia madre un amore profondo,simbiotico e tanto ho amato la mia infanzia che è come se faticassi ad abbandonarla ,ad abbandonare un mondo per abbracciarne uno nuovo ,fatto si dagli stessi affetti ma allo stesso tempo diverso,di relazioni adulte.Io non ho mai avuto il bisogno di sentirmi più grande : ad esempio sono una dei pochi casi al mondo di ragazzina che ,pur sapendo che babbo natale non esisteva ,ha fatto finta di crederci fino gli undici anni poichè capivo che fingermi ancora piccolina valeva più del mio orgoglio di mostrare ''l'inganno''. Ogni piccola cosa per molti irrilevante per me è un trauma . Insomma credo che inconsciamente io non voglio avere un approccio adulto con dei ragazzi poichè so che ciò segnerebbe inevitabilmente l'inizio di una nuova fase,la fase adulta. Per questo son convinta che,poichè l'essere umano è un animale,i ragazzi percepiscono questa paura questa ''puzza di latte'' e si spaventino.
ma paradossalmente tutto ciò innesca un circolo vizioso poichè io mi sento rifiutata e vorrei sentirmi corteggiata come tutte le mie coetanee.
Aggiungo che i ho moltissime paure o meglio fisime più o meno fondate:ho paura di perdere i capelli ho paura di non essere adeguata,ho paura di essere sproporzionata ,sempre più brutta delle altre ragazze ,difettosa eppure allo stesso tempo ho una grande stima di me stessa, so ciò che mispetta e lo pretendo e mi sento diversa nel senso più positivo che negativo.
Questo ragazzo si è inserito in questo quadro in qualche modo stravolgendolo: infatti è stato il primo a guardarmi come nessuno mai mi aveva guardato (ha quattro anni più di me):sono diventata all'improvviso un oggetto dotato si sessualità ,ho provato il piacere di essere ''mangiata ''con gli occhi da una persona di cui ero(sono?) innamorata ,e tutto il mio corpo mi è sembrato all'improvviso bello,femminile ,anche le parti che più odio , ho visto i suoi occhi disegnarmi la bocca ,mi ha fatto sentire bella perchè ero io,ed improvvisamente mi è sembrato che tutti quei finti pudori fossero superabili.questo ragazzo mi ha trattato come tutte le mie coetnee non solo con ''lo sguardo''ma anche parlandomi e trattandomi da adulta .Mi sembrava la chiave per poter finalmente crescere pur ritrovando una nuova ''culla'',rassicurante,protettiva ,come quella famigliare .Ed io mi sentivo innamorata di lui in tutto ,i suoi difetti fisici e non .Insomma pur rendendomi conto ben presto che non si sarebbe trasformato in niente altro ,io stavo bene.
Date queste premesse Il suo rifiuto non mi sembrava tanto diverso dalle delusioni precedenti nonostante questa sia stata la prima volta che io ho provato date emozioni e dato coinvolgimento emotivo e ripeto per quanto ,proprio per questo,in modo assai doloroso io mi sento di aver superato questo aspetto.
Ma la gelosia ossessiva di cui parlo rimane perchè il suo atteggiamento sicuramente va a toccare delle corde appunto :viene preferita una ragazza a me solo perchè è più / o bella (la conosce pochisssimo). é questo che mi uccide ,mi strazia.Ho un rapporto con la bellezza difficile .Da più piccola ero oggettivamente bellissima,ero trattata come una piccola dea ,tutti mi coccolavano e mi riempivano di coplimenti ( fino ai 14 anni ) poi sono diventata un pò più bruttina ( anche per un piccolo incidente chirurgico:ho una guancia un pò più grossa).Questo cambiamento repentino chiaramente mi ha provocato non poche turbe.Da allora ho abbracciato la causa di paladina( :) ) dei veri valori :litigo spesso con i miei amici che commentano con chirurgica spietatezza corpi di ragazze senza soffermarsi minimamente sul loro carattere ,la loro simpatia ecc ecc. Cercando di sviluppare altre doti .Commento come una vecchia e incallita femminista le pubblicità con ragazze bellissime e discinte .
é questo che non sopporto :proprio colui il quale ho amato ed amo senza soffermami sulla sua bellezza esteriore come non mi è mai successo , che ho sentito simile ,ho sentito vicino ,preferisce in modo anche così grossolano un altra solo per la bellezza(proprio lui peraltro che non può vantarsi di essere un grande adone)?
Mi sento tradita ,triste depressa pessimista e stufa :posso accettare di non piacergli ma non ,o non solo per motivi estetici ( su cui sono peraltro così suscettibile.O forse non sopporto che una persona che stimavo tanto si comporta in un modo che io non approvo ? Forse sono delusa poichè i fatti hanno messo in dubbio le mie idee,le mie proiezioni?
Mi scuso per la lunghezza eccesssiva volevo fare un quadro di quella che sono per far capir meglio cosa mi ferisce della vicenda poichè, sebbene sono assolutamenete d'accordo ad intraprendere un percorso di psicotereapia per sciogliere alla base i nodi della mia storia quanto prima,sarei molto grata se mi offriste una vostra opinione per l'immediato riguardo il quesito precedente : è opportuno che continui a frequentare questo contesto affrontando tutti i dolori del caso traendone una lezione di crescita o che per il mio bene io scappi da questa situazione ?
[#4]
Penso che se a causa di questa frequentazione e, probabilmente, della sola vista del ragazzo lei prova rabbia, dolore, delusione e così via, forse farebbe meglio ad evitarlo.
Più che altro non vedo quali vantaggi potrebbe trarre dal vederlo ancora: non credo che insistendo a "stare" in una situazione per lei così negativa potrebbe ricavare qualcosa di buono.
Questo è solo un suggerimento basato su quello che ho potuto leggere, e la decisione deve essere ovviamente sua perchè non conosco di persona la situazione.
Spero che prenderà contatto con uno psicologo perchè è chiaro che l'accaduto non le consente di essere serena, e che ci sono alcuni aspetti sui quali sarebbe meglio lavorare per permetterle di diventare più calma e meno suscettibile a questo genere di situazioni e di delusioni che potrebbero anche ripresentarsi, provocandole ulteriore disagio.
Se vuole ci tenga aggiornati sulla situazione!
Più che altro non vedo quali vantaggi potrebbe trarre dal vederlo ancora: non credo che insistendo a "stare" in una situazione per lei così negativa potrebbe ricavare qualcosa di buono.
Questo è solo un suggerimento basato su quello che ho potuto leggere, e la decisione deve essere ovviamente sua perchè non conosco di persona la situazione.
Spero che prenderà contatto con uno psicologo perchè è chiaro che l'accaduto non le consente di essere serena, e che ci sono alcuni aspetti sui quali sarebbe meglio lavorare per permetterle di diventare più calma e meno suscettibile a questo genere di situazioni e di delusioni che potrebbero anche ripresentarsi, provocandole ulteriore disagio.
Se vuole ci tenga aggiornati sulla situazione!
[#6]
Non so se un percorso di gruppo potrebbe fare al suo caso perchè quello che ci ha raccontato mi fa ipotizzare che dovrebbe affrontare dei nodi specifici legati strettamente alla sua esperienza individuale, e non una singola difficoltà specifica che può essere condivisa in un setting gruppale.
Le faccio presente che spesso i partecipanti a percorsi di gruppo seguono anche psicoterapie individuali, per quanto questo non accada nel 100% dei casi.
Immagino che lei lo chieda perchè avrebbe la possibilità di accedere ad una terapia di gruppo: è così? Può dirci di più al riguardo?
Le faccio presente che spesso i partecipanti a percorsi di gruppo seguono anche psicoterapie individuali, per quanto questo non accada nel 100% dei casi.
Immagino che lei lo chieda perchè avrebbe la possibilità di accedere ad una terapia di gruppo: è così? Può dirci di più al riguardo?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 6.8k visite dal 13/02/2011.
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