Odio
Tre mesi fà il mio fidanzato mi ha lasciata senza una reale motivazione (io ho 26 anni lui 25). Ha detto di voler stare da solo. Il nostro era un rapporto abbastanza normale, spesso fatto di routin ma anche di emozioni, viaggi ecc e condividevamo moltissime passioni comuni tra musica preferita, passione per i film e lavoro (siamo musicisti). Lui ha deciso di staccare improvvisamente dall'oggi al domani quando il giorno prima mi baciava dicendo che mi amava. Avevamo problemi risolvibili ma lui non vuole sentire ragioni. Io ho insistito un pò ma poi mi sono arresa al suo volere (diceva di essersi disinnamorato).Nell'ultimo mese ho mandato 3 rose a lui anonime come gesto d'amore con una distanza di 2 settimane circa. Lui ha detto ad altri che gli faceva piacere riceverle mentre a me dice che me le potevo risparmiare, solo che questo era davvero l'unico gesto che facevo per "riconquistarlo", dico questo perchè ha pensato fossi io a fare telefonate anonime nei suoi riguardi oppure crede che amici comuni o gente che conosco parli di me e che le mandi io e se la prende anche con queste persone. La famiglia dice che ha un problema, che è triste e nervoso, invece a me e alla mia famiglia(che ora odia senza motivo) dice che finalmente vive e sta benissimo. Sul suo facebook mette i nostri video e poi non dice che ci siamo lasciati anzi lo fà credere agli altri e alla famiglia allargata (nonni,zii ecc) non l'ha detto noi eravamo fidanzati in famiglia quindi io incontro i parenti e spesso mi mettono a disagio chiedendo di lui. Non so cosa pensare, io lo amo ma più mi avvicino e più mi tratta male e mi respinge. E' molto immaturo forse, ha un problema? Perchè mi odia così tanto se io gli sono stata fedelissima e amata da tutti compreso lui in maniera davvero unica? Spero possiate rispondere alle mie domande.
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Gent.le ragazza,
purtroppo l'unica persona che può rispondere alle sue domande è il suo ex ragazzo, lei accenna a problemi risolvibili nel vostro rapporto potrebbe dirci qualcosa in più al riguardo?
purtroppo l'unica persona che può rispondere alle sue domande è il suo ex ragazzo, lei accenna a problemi risolvibili nel vostro rapporto potrebbe dirci qualcosa in più al riguardo?
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#2]
Ex utente
Diciamo che i problemi spesso non erano di coppia, erano personali (suoi e miei). Noi andavamo molto d'accordo, dialogavamo e se c'era qualche malinteso si risolveva in armonia sempre, eravamo estremamente rispettosi l'un l'altra in tutto tanto che erano davvero rare le scenate di gelosia, anzi quasi assenti se non 2 volte in 3 anni e mezzo! Avevamo occhi solo per noi, ma stavamo davvero bene compreso il sesso che era particolarmente intenso e appagabile per entrambi al 100 % soddisfavamo i bisogni dell'altro in maniera estrema. Lui ora mi odia tutto dopo aver come dice lui "assaporato la vita da solo" che tanto voleva.
Forse abbiamo sbagliato a dormire spesso insieme, a vederci sempre, a non litigare agguerritamente come gli altri... non so, so solo che comunque lui dice di non amarmi e mi odia profondamente, ma ha certi gesti contrastanti come dice un vostro articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/760-il-disturbo-bipolare-minore-e-le-personalita-associate.html
Non è che si tratta di questo tipo di disturbo? Lui si comporta esattamente così da esaltato e conquistatore ma nervosissimo e dice molte menzogne, come appunto spiega il disturbo bipolare di cui sopra.
Forse abbiamo sbagliato a dormire spesso insieme, a vederci sempre, a non litigare agguerritamente come gli altri... non so, so solo che comunque lui dice di non amarmi e mi odia profondamente, ma ha certi gesti contrastanti come dice un vostro articolo: https://www.medicitalia.it/minforma/psichiatria/760-il-disturbo-bipolare-minore-e-le-personalita-associate.html
Non è che si tratta di questo tipo di disturbo? Lui si comporta esattamente così da esaltato e conquistatore ma nervosissimo e dice molte menzogne, come appunto spiega il disturbo bipolare di cui sopra.
[#3]
Non è possibile fare diagnosi di una terza attraverso una consulenza on line, né sarà una diagnosi a restituirle il rapporto che aveva con questa persona.
E' evidente che il suo ragazzo ha assunto una posizione ben definita che non può essere modificata attraverso un processo di persuasione/seduzione da parte sua, se davvero vuole comprenderne le ragioni della rabbia da parte del suo ragazzo dovrebbe essere disposta ad ascoltarle senza preoccuparsi di etichettarle come patologiche.
E' evidente che il suo ragazzo ha assunto una posizione ben definita che non può essere modificata attraverso un processo di persuasione/seduzione da parte sua, se davvero vuole comprenderne le ragioni della rabbia da parte del suo ragazzo dovrebbe essere disposta ad ascoltarle senza preoccuparsi di etichettarle come patologiche.
[#4]
Ex utente
Ho ascoltato e accettato la sua rabbia, ma lui non vuole parlarne o altro. Io ho attutito tutti i colpi possibili anche senza alcuna reazione per vedere se fosse solo uno sfogo o un momento da parte sua. Non le etichetto assolutamente come patologie, ma comprendo da me senza alcun titolo o esperienza in merito che non è frutto di un comportamento da persona RAZIONELE.
Grazie comunque per le risposte in merito.
Grazie comunque per le risposte in merito.
[#5]
Gentile signorina,
se non ho capito male lui l'ha lasciata di colpo ma non l'ha detto ai parenti. Ha capito come mai? Agli amici ha detto la verità?
Mi pare inoltre di capire che vi frequentate comunque e che lei vede i suoi parenti quasi come se nulla fosse successo.
Non so se il fidanzamento in casa ha fatto sentire alle strette il ragazzo, se si è sentito sulle spalle il peso di aspettative che non condivideva fino in fondo. Certo è che qualunque sia la spiegazione (che non sia più innamorato o che abbia dei disturbi psicologici) non si tratta di qualcosa che può essere sopravvenuto da un giorno all'altro.
Lei dice che non litigavate mai, e quindi non vi chiarivate nemmeno in caso di dissapori: forse lui ha accumulato del malcontento che ha avuto il coraggio di esternare solo nel momento in cui si è sentito troppo a disagio per continuare come niente fosse, visto che magnifica la ritrovata libertà che ora può assaporare.
Forse stavate facendo dei progetti (convivenza, matrimonio) o qualcos'altro era cambiato o in procinto di cambiare?
Non credo che lei possa riconquistarlo con gesti concreti e penso anzi che così rischi solo di irritarlo e farlo sentire ancor più pressato.
Cerchi al contrario di mettere della distanza fra sè stessa, lui e i suoi familiari: se lui sentirà la sua mancanza non dubiti che si riavvicinerà a lei quando si sarà chiarito le idee.
Cari auguri,
se non ho capito male lui l'ha lasciata di colpo ma non l'ha detto ai parenti. Ha capito come mai? Agli amici ha detto la verità?
Mi pare inoltre di capire che vi frequentate comunque e che lei vede i suoi parenti quasi come se nulla fosse successo.
Non so se il fidanzamento in casa ha fatto sentire alle strette il ragazzo, se si è sentito sulle spalle il peso di aspettative che non condivideva fino in fondo. Certo è che qualunque sia la spiegazione (che non sia più innamorato o che abbia dei disturbi psicologici) non si tratta di qualcosa che può essere sopravvenuto da un giorno all'altro.
Lei dice che non litigavate mai, e quindi non vi chiarivate nemmeno in caso di dissapori: forse lui ha accumulato del malcontento che ha avuto il coraggio di esternare solo nel momento in cui si è sentito troppo a disagio per continuare come niente fosse, visto che magnifica la ritrovata libertà che ora può assaporare.
Forse stavate facendo dei progetti (convivenza, matrimonio) o qualcos'altro era cambiato o in procinto di cambiare?
Non credo che lei possa riconquistarlo con gesti concreti e penso anzi che così rischi solo di irritarlo e farlo sentire ancor più pressato.
Cerchi al contrario di mettere della distanza fra sè stessa, lui e i suoi familiari: se lui sentirà la sua mancanza non dubiti che si riavvicinerà a lei quando si sarà chiarito le idee.
Cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#6]
>>> Lui ha deciso di staccare improvvisamente dall'oggi al domani quando il giorno prima mi baciava dicendo che mi amava.
>>>
Gentile ragazza, forse non le piacerà sentirselo dire, ma se lui è un immaturo credo che la stessa cosa possa dirsi anche per lei. Voglio dire che amare e desiderare qualcuno non è di per sé garanzia di successo della relazione, purtroppo. Col senno di poi è più facile ripensare a tutti i piccoli segnali che possono esserci sfuggiti, ma le persone non lasciano di punto in bianco senza aver fatto trapelare almeno qualche volta che ciò sarebbe potuto succedere.
Iniziare a sospettare la malattia di qualcuno che ci ha lasciato (guarda caso dopo) è una scelta abbastanza diffusa. Se fa un giro per i consulti in questo sito se ne renderà conto. Certamente facilità le cose, perché scarica in parte dalla responsabilità del fiasco, ma le assicuro che non serve a niente. Infatti, anche se riuscisse a determinare con assoluta certezza che lui ha un disturbo di personalità, che cosa ne ricaverebbe? Anzi, risulterebbe ancora più immatura, per essersi lasciata trascinare in una relazione con un individuo patologico senza nemmeno essersene resa conto.
Anche regalare rose all'uomo che ci ha lasciate per riconquistarlo non è una buona strategia. Figuriamoci se poi l'uomo in questione fosse davvero narcisista: non farebbe altro che rendere meno probabile un riavvicinamento.
No, lei è stata lasciata e quindi è lei che deve farsi riconquistare, semmai e se ce ne fossero le condizioni, non lui. Non mi pare proprio il caso di abbassarsi e umiliarsi "attutendo tutti i colpi possibili". Così facendo riuscirà solo a rendersi meno desiderabile.
Mi perdoni per essere stato così diretto.
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, forse non le piacerà sentirselo dire, ma se lui è un immaturo credo che la stessa cosa possa dirsi anche per lei. Voglio dire che amare e desiderare qualcuno non è di per sé garanzia di successo della relazione, purtroppo. Col senno di poi è più facile ripensare a tutti i piccoli segnali che possono esserci sfuggiti, ma le persone non lasciano di punto in bianco senza aver fatto trapelare almeno qualche volta che ciò sarebbe potuto succedere.
Iniziare a sospettare la malattia di qualcuno che ci ha lasciato (guarda caso dopo) è una scelta abbastanza diffusa. Se fa un giro per i consulti in questo sito se ne renderà conto. Certamente facilità le cose, perché scarica in parte dalla responsabilità del fiasco, ma le assicuro che non serve a niente. Infatti, anche se riuscisse a determinare con assoluta certezza che lui ha un disturbo di personalità, che cosa ne ricaverebbe? Anzi, risulterebbe ancora più immatura, per essersi lasciata trascinare in una relazione con un individuo patologico senza nemmeno essersene resa conto.
Anche regalare rose all'uomo che ci ha lasciate per riconquistarlo non è una buona strategia. Figuriamoci se poi l'uomo in questione fosse davvero narcisista: non farebbe altro che rendere meno probabile un riavvicinamento.
No, lei è stata lasciata e quindi è lei che deve farsi riconquistare, semmai e se ce ne fossero le condizioni, non lui. Non mi pare proprio il caso di abbassarsi e umiliarsi "attutendo tutti i colpi possibili". Così facendo riuscirà solo a rendersi meno desiderabile.
Mi perdoni per essere stato così diretto.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.9k visite dal 12/02/2011.
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