Ma l'amore no

Come si fa a volersi bene? Come si fa a guidare la propria vita? Come si supera la fame?
Ho 30 anni. Sono carina,ho un lavoro stabile in un ambiente che mi piace,vado in piscina 3volte la settimana,faccio psicoterapia 2volte la settimana,ho parecchie conoscenze ed alcune importanti amicizie.Di recente ho anche iniziato un corso di cucina con un'amica.
6anni che mi prendo cura del mio corpo e della mia testa con impegno,fatica e soddisfazioni.Sono cambiata tanto;mi sono ritrovata e sorpresa delle mie capacità..del coraggio e della tenacia. Ma mi sento sola,ed è una sensazione che non passa.Mi manca l'amore come l'aria:un compagno che mi abbracci,che mi perdoni,con cui ci siano risate e passione,un'anima leggera che stia nella mia vita e con cui fare cose.
La mia vita affettiva non va,e non riesco a trovare la chiave per sbloccarla.Mi sembra che nulla sia ancora abbastanza;sento il ticchettio del tempo e mi vedo di anno in anno sempre lì,da sola,con un bilancio negativo alle spalle e tutto ancora da costruire mentre intorno a me tutto scorre e cambia.
Sono innamorata da 3anni di un ragazzo che fa avanti e indietro nella mia vita,con cui ci sono sicuramente dei sentimenti importanti che valeva la pena esplorare,ma che non resta. Di recente una relazione fatta di attrazione,complicità e affetto ma che non si è avviata in una relazione di coppia. E così via: pochi incontri,inizialmente reciproci,e l'abbandono.
Le cose si ripetono,quindi mi chiedo di continuo cosa sbaglio e perchè non riesco a farmi amare...qualcosa ci sarà.Come ci riescono gli altri?Sono nati tutti “imparati”?

Ho voglia di innamorarmi ed essere amata ed avere la possibilità di sperimentarmi come donna accompagnata,senza troppi progetti ma con un presente certo.Nel frattempo vorrei smettere di sentire l'assenza e piangere.

Sono tutte domande e pensieri già espressi in terapia ma per i quali non ricevo e non trovo risposta.Chissà se sono io che sbaglio l'approccio o se è questa terapia che non riesce più ad illuminarmi.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> o se è questa terapia che non riesce più ad illuminarmi.
>>>

Gentile ragazza, questa potrebbe essere una possibilità. Dipende con quali obiettivi l'ha iniziata, che aspettative le ha dato il terapeuta, di che tipo di terapia si tratta e da quanto tempo la sta facendo.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Buongiorno,sono 6anni 2volte/sett..Ho iniziato per imparare a conoscermi, a legittimarmi e ad esprimere la mia vitalità nei vari campi.Per capire cosa mi piace,quali sono i bisogni,cosa mi muove.. Ci sono abbastanza riuscita,tranne che in amore,dove volere..continua a non essere potere.

La mia terapeuta all'epoca mi disse solo che ci si poteva lavorare;in pratica accettò di fare questo viaggio assieme a me.Naturalmente non è stata in grado di dirmi quali cose avrei realizzato e quali no e in che tempi...anche se mi piacerebbe saperlo.Tra alti e bassi mi sono fidata,ho stretto i denti e sono andata avanti.E se mi guardo indietro son contenta di averlo fatto perchè il ritorno è stato assolutamente positivo. Avessi mollato mi sarei persa tanto di me.

Non mi dice mai dove stiamo andando,mi fa viaggiare.Dal setting credo sia psicoanalisi.Dico "credo" perchè non ha mai risposto alla mia domanda diretta e, devo dire, che non è più così importante sapere esattamente.

In questi anni ci sono stati diversi momenti di sconforto o di stallo miei,dove mi son chiesta(e chiedevo) se eravamo arrivati al massimo ottenibile ma lei non mi ha mai mollato.In effetti poi si sono sbloccati.

La sento abbastanza onesta da lasciarmi andare se necessario,è che rispetto all'amore,alle cose che vorrei io,adesso non mi sento abbastanza curata e non so come vivere senza,senza pensarci troppo e con la stessa grinta con cui affronto il resto.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Alcune psicoterapie consistono più in viaggi di scoperta dove si scava, si trova e s'interpreta, senza porsi dall'inizio mete precise. Questo può avere dei vantaggi ed è possibile che il suo percorso, durato 6 anni, l'abbia fatta crescere.

Altre forme di terapia sono invece più dirette, brevi e focalizzate. Si definisce un problema insieme al paziente e poi si lavora per risolverlo attraverso indicazioni precise. Può darsi che, dopo tante scoperte, ora le resti da fare una cosa di questo tipo.

Legga intanto qui, per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Cordiali saluti
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza,
lavorare all'interno di un setting psicoterapeutico sugli aspetti legati alla propria affettività va ben oltre esprimere desideri, aspettative e speranze.
Vuol dire integrare nella propria immagine di sé gli aspetti che ci sono meno graditi, ma che ci appartengono per poterli accettare e soltanto dopo modificare.
Lei sta cercando all'esterno delle indicazioni perché ha delegittimato il suo passato come fallimento, ma è proprio da quel fallimento, e quindi da sé stessa, che dovrebbe partire perché è lì che troverà la chiave di lettura.
Sei anni per una psicoterapia sono davvero molti forse è arrivato il momento di fare il punto della situazione per evitare di continuare a navigare "a vista".

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Grazie molte, buon lavoro