Disturbi specifici dell'apprendimento
Vorrei un suo parere in proposito.Grazie.
so che la casa editrice Erikson ha degli strumenti didattici specifici (libri e software) per i disturbi dell'apprendimento, magari può scegliere quello più adatto alle sue esigenze e consigliare alla famiglia del bambino di acquistarlo e se possibile utilizzarlo in classe o a casa.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Nel primo caso sarebbe necessario un percorso psicopedagogico ben preciso, nel secondo un percorso psicoterapico. Purtroppo, lei, in classe, non può certo inventare qualche strategia. Comprendo che la situazione che deve affrontare non è semplice ma il problema va necessariamente allargato ad altri contesti.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
mi occupo da tempo di DSA nelle scuole e concordo con la collega della asl che il bimbo non deve essere trattato come un portatore di handicap. tuttavia posso dirle che un intervento sinergico scuola-famiglia è indispensabile.
I bimbi con tale diagnosi devono infatti seguire dei percorsi che mirino sia all'acquisizione di strategie didatttiche sia di potenziamento dell'autostima (elemento spesso minato....)
Rendere partecipe la classe di un'eventaule introduzione di elementi compensativi spiegando non le problematiche del piccolo ma le difficoltà che egli incontra al confronto degli altri (magari fatevi aiutare dalla psicologa scolastica o quella che lo segue)può essere d'ausilio a tutti.
Per quanto riguarda l'insegnante di sostegno concordo pienamente con quanto da lei esposto!
Cari saluti
Dr.ssa LARA PUGLISI
non ho ben compreso se l'alunno è o meno certificato, cioè se ha ricevuto una diagnosi funzionale. In questo caso dovrebbe essere stata seguita una certa prassi che lei conosce certamente - elaborazione P.D.F - P.E.I.(GLH operativo).
Com'è la situazione? Se il ragazzo non è certificato la situazione cambia, perlomeno sotto gli aspetti formali.
Cordialmente
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

Ringrazio di nuovo tutti.
Cordiali saluti.
pur sapendo di poter risultare impopolare, condivido la sua opinione riguardo al senso di impotenza che si prova avendo in classe ragazzi con diagnosi di DSA, perchè la Scuola purtroppo non è solitamente in grado di sostenere ed aiutare i docenti che si devono occupare di loro e spesso tutto è nelle mani della buona volontà dei singoli. A ciò si aggiungono problematiche correlate, come i delicati rapporti con le famiglie di questi alunni che hanno, a volte, aspettative irrealistiche nei confronti dei docenti; o i ragazzi medesimi, che in alcuni casi "usano" la diagnosi di DSA come copertura e giustificazione a ogni loro inadempienza o mancanza di volontà.
Per fortuna non tutte le situazioni sono così...
Inoltre, penso che anche noi psicologi dovremmo ogni tanto fare un po' di autocritica in proposito (mi riferisco soprattutto a commenti poco lusinghieri che talvolta sento fare da colleghi nei confronti degli insegnanti...).
Le indico due siti che possono esserle utili per reperire informazioni e materiale utile al suo lavoro:
- Associazione Italiana per la Ricerca e l'Intervento nella Psicopatologia dell'Apprendimento
www.airipa.it
- Associazione Genitori, Insegnanti e Amici della Dislessia
www.agiad.it
Buon lavoro
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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