Disagio al centro dell'attenzione
Salve,sono un ragazzo di 20 anni,vorrei porgere a voi il mio problema che mi impedisce di vivere al meglio.
Arrossire,quando sono al centro dell'attenzione,quando mi trovo in luoghi pubblici pieni di gente,ad esempio al ristorante ma anche nei contesti familiari,solo che le persone possano guardare me mi porta a stare in ansia..anche quando ci sono parenti a casa,questo capita anche a lavoro,se tipo mi trovo seduto con qualche persona alle mie spalle mi fa sentire sotto pressione.Tutto questo per me è insopportabile!
Cosa posso fare per far cio' non accada,per star meglio??Grazie mille
Arrossire,quando sono al centro dell'attenzione,quando mi trovo in luoghi pubblici pieni di gente,ad esempio al ristorante ma anche nei contesti familiari,solo che le persone possano guardare me mi porta a stare in ansia..anche quando ci sono parenti a casa,questo capita anche a lavoro,se tipo mi trovo seduto con qualche persona alle mie spalle mi fa sentire sotto pressione.Tutto questo per me è insopportabile!
Cosa posso fare per far cio' non accada,per star meglio??Grazie mille
[#1]
Gentile utente,
qualche seduta, magari con un terapeuta ad orientamento strategico (che utilizza cioè un intervento breve focalizzato all'estinzione dei sintomi), potranno aiutarla a superare il suo stato di disagio e ad acquisire maggiore fiducia in se stesso...
Molti auguri.
qualche seduta, magari con un terapeuta ad orientamento strategico (che utilizza cioè un intervento breve focalizzato all'estinzione dei sintomi), potranno aiutarla a superare il suo stato di disagio e ad acquisire maggiore fiducia in se stesso...
Molti auguri.
Dr.ssa Graziella Tornello
Psicologa - Psicoterapeuta individuale, di coppia, di famiglia.
www.psicoterapeutatornello.it
[#2]
Caro ragazzo,
secondo te la gente cosa pensa quando ti guarda?
Il disagio in questi casi nasce da pensieri negativi circa quello che gli altri possono vedere in noi quando ci osservano.
E' così anche nel tuo caso?
secondo te la gente cosa pensa quando ti guarda?
Il disagio in questi casi nasce da pensieri negativi circa quello che gli altri possono vedere in noi quando ci osservano.
E' così anche nel tuo caso?
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#3]
Ex utente
Dr. Flavia Massaro,secondo me la gente quando mi guarda mi giudica per la persona che vedono,per come mi comporto in quell'occasione..
e questo crea in me disagio,sensazione che mi fa sentire sotto pressione e che pensandoci mi crea ancor piu problemi.
Pero' sto pensando se alla fine sono sole mie fissazioni , che mi faccio troppi problemi riguardo le attenzioni che ho verso la gente,che mi portano ad arrossire,e non so se veramente mi fanno arrossire.
Grazie in anticipo per le informazioni che mi dara'.
e questo crea in me disagio,sensazione che mi fa sentire sotto pressione e che pensandoci mi crea ancor piu problemi.
Pero' sto pensando se alla fine sono sole mie fissazioni , che mi faccio troppi problemi riguardo le attenzioni che ho verso la gente,che mi portano ad arrossire,e non so se veramente mi fanno arrossire.
Grazie in anticipo per le informazioni che mi dara'.
[#4]
Forse sei troppo concentrato su quello che gli altri pensano di te quando ti guardano, e per questo ti senti pressato a non fare brutte figure.
Se di base ti senti un po' insicuro potresti trarre beneficio da un percorso psicologico volto a migliorare la tua autostima, che ti aiuterebbe a sentirti più sicuro di te quando sei in mezzo alla gente.
Pensaci!
Se di base ti senti un po' insicuro potresti trarre beneficio da un percorso psicologico volto a migliorare la tua autostima, che ti aiuterebbe a sentirti più sicuro di te quando sei in mezzo alla gente.
Pensaci!
[#5]
Psicoterapeuta, Psicologo
caro ragazzo,
la mia impressione è che si tratti di un disturbo per lei che la limita fortemente nei rapporti con l'altro. Non so, da quanto mi espone, se si possa classificare come un sintomo di una vera e propria fobia (eritrofobia); resta tuttavia il fatto che il suo corpo, in particolare il suo viso, "risponde" all'ambiente vampando in uno stato di rossore. Da un punto di vista simbolico, mi fa pensare a ciò che lei trattiene, non dice, o non esprime a gesti e nei suoi comportamenti.O ancora, si potrebbe ipotizzare un senso di vergogna. Che la pervade, a partire da una radice di inadeguatezza, probabilmente, che nei confronti con l'altro, emerge prepotentemente alal ribalta, invece che a continuare a, per così dire, "sonnecchiare" al suo interno. La invito quindi a un processo di introspezione, almeno all'inizio, di un pò di autoanalisi sui punti che le ho illustrato. Se la comprensione non fosse sufficiente a estinguere il sintomo, credo che per lei sia necessario un ciclo di incontri di approfondimento e comprensione di se stesso.
la mia impressione è che si tratti di un disturbo per lei che la limita fortemente nei rapporti con l'altro. Non so, da quanto mi espone, se si possa classificare come un sintomo di una vera e propria fobia (eritrofobia); resta tuttavia il fatto che il suo corpo, in particolare il suo viso, "risponde" all'ambiente vampando in uno stato di rossore. Da un punto di vista simbolico, mi fa pensare a ciò che lei trattiene, non dice, o non esprime a gesti e nei suoi comportamenti.O ancora, si potrebbe ipotizzare un senso di vergogna. Che la pervade, a partire da una radice di inadeguatezza, probabilmente, che nei confronti con l'altro, emerge prepotentemente alal ribalta, invece che a continuare a, per così dire, "sonnecchiare" al suo interno. La invito quindi a un processo di introspezione, almeno all'inizio, di un pò di autoanalisi sui punti che le ho illustrato. Se la comprensione non fosse sufficiente a estinguere il sintomo, credo che per lei sia necessario un ciclo di incontri di approfondimento e comprensione di se stesso.
[#6]
Ex utente
Dr. Flavia Masssaro,
le do le mie ragioni,mi faccio troppi problemi su quello che la gente puo pensare di me quando mi guarda,come potrebbe essere andar al supermercato e trovandomi alla cassa dove la gente ti guarda,o mentre sei alle poste e mentre paghi hai alle spalle un po di persone.
cosa dovrei modificare nei miei pensieri per far si che io abbia autostima e sentirmi sicuro di me stesso?devo dire a me stesso che le mie sono solo immaginazioni che non dovrei fare?
Grazie per le vostre risposte
le do le mie ragioni,mi faccio troppi problemi su quello che la gente puo pensare di me quando mi guarda,come potrebbe essere andar al supermercato e trovandomi alla cassa dove la gente ti guarda,o mentre sei alle poste e mentre paghi hai alle spalle un po di persone.
cosa dovrei modificare nei miei pensieri per far si che io abbia autostima e sentirmi sicuro di me stesso?devo dire a me stesso che le mie sono solo immaginazioni che non dovrei fare?
Grazie per le vostre risposte
[#7]
Quando il disagio supera una certa soglia, come mi sembra che sia, non è affrontabile per conto proprio.
Da solo puoi analizzare quello che credi che gli altri pensino di te per focalizzare meglio le tue insicurezze, e con questa accresciuta consapevolezza potrai rivolgerti di persona ad uno psicologo.
Da solo puoi analizzare quello che credi che gli altri pensino di te per focalizzare meglio le tue insicurezze, e con questa accresciuta consapevolezza potrai rivolgerti di persona ad uno psicologo.
[#9]
Gentile ragazzo, non cada anche lei nel paradosso di tanti, che chiedono: "Come posso fare a meno degli psicologi?" proprio AGLI psicologi! O lo psicologo può aiutarla oppure no, non ci sono vie più comode.
Non esiste qualcosa come la psicoterapia online, se ha bisogno d'aiuto deve cercarlo dal vivo. Ma naturalmente, la sua paura dell'esposizione le rende impossibile farlo, vero?
Cordiali saluti
Non esiste qualcosa come la psicoterapia online, se ha bisogno d'aiuto deve cercarlo dal vivo. Ma naturalmente, la sua paura dell'esposizione le rende impossibile farlo, vero?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#10]
"cosa dovrei modificare nei miei pensieri per far si che io abbia autostima e sentirmi sicuro di me stesso?"
Gent.le ragazzo,
lei non è un computer che può essere resettato e configurato con un nuovo software...è un essere umano che non ha una bassa considerazione di sé e questo la induce a cercare conferme negli altri. Probabilmente lei immagina che anche lo psicologo come tutti gli altri sta lì pronto a giudicarla e questo la induce ad evitare un eventuale colloquio.
In realtà il compito dello psicologo è quello di promuovere attraverso il rapporto di fiducia, il recupero del suo potere personale al fine di potenziare la sua autostima e renderla meno vulnerabile al giudizio dell'altro.
Gent.le ragazzo,
lei non è un computer che può essere resettato e configurato con un nuovo software...è un essere umano che non ha una bassa considerazione di sé e questo la induce a cercare conferme negli altri. Probabilmente lei immagina che anche lo psicologo come tutti gli altri sta lì pronto a giudicarla e questo la induce ad evitare un eventuale colloquio.
In realtà il compito dello psicologo è quello di promuovere attraverso il rapporto di fiducia, il recupero del suo potere personale al fine di potenziare la sua autostima e renderla meno vulnerabile al giudizio dell'altro.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 7.9k visite dal 09/02/2011.
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