Problemi di relazione

Egregio Dr buongiorno,sono una ragazza di 31 anni e volevo chiedere un parere su delle situazioni che mi tiro dietro da molto tempo.Non ho avuto una vita ne facile ne felice.Anche se è impossibile riassumere tutto in poche righe lo farò lo stesso perché ho bisogno di un parere.
La mia infanzia non è stata facile...non ricordo precisamente l'età ma tra i 6/7/8 anni sono stata vittima di "abusi" sessuali da parte di 3 ragazzi,che all'epoca avevano dai 16 ai 20 anni,figli di amici di famiglia.Nessuno oltre a noi ha mai saputo niente,ne i miei genitori ne i loro,poi per altri motivi le due famiglie si sono divise e fortunatamente la cosa è finita lì.Riguardo a questa cosa io dentro di me mi sento in colpa quanto loro perché io ci "stavo"....
All'età di 8/9 anni io dormivo in camera con mio fratello,che ha 8 anni più di me, e tutte le sere quando rientrava in camera lo sentivo "tirare di coca"...io sapevo benissimo cosa stava facendo ma non dissi mai niente a nessuno...una volta l'ho beccato che rubava i soldi dal portafoglio di mia madre e lui prendendomi alla gola mi minacciò di morte quindi mi cucii la bocca...
Gli anni dopo ho dovuto sopportare tutte le situazioni che un tossicodipendente porta alla famiglia...periodi non felici...
All'età di 15 anni quando ormai ero alle superiori con un mio amico feci una cosa sbagliatissima:in un centro commerciale rubai una cassetta di musica,mi beccarono (MAI PIU' FATTO),quando tornai a casa raccontai tutto subito a mia madre e lei al posto di darmi un bel ceffone(che avrei preferito)"amorevolmente" mi tranquillizzò dicendomi che non era colpa mia ma che era il diavolo che si era impossessato di me e per 3/4 volte mi portò alle messe di un prete esorcista famosissimo(contro la mia volontà),dove ne vidi di tutto i colori....In particolare mi è rimasta impressa una Domenica:le mie amiche mi suonarono il campanello per chiedermi di uscire e io in lacrime gli dissi che non potevo...mi ribellai con i miei genitori dicendo che io non ci sarei andata,così mio padre accompagnò mia madre..dopo poco ritornò da solo a riprendermi e mi costrinse ad andare e in macchina mi disse che se avessi fatto ancora una cosa così me ne avrebbe date tante da farmi rimanere sulla sedia a rotelle..fortunatamente dopo quelle 3/4 volte quel prete non venne più...!!!
Gli anni dopo ancora uno schifo e ho avuto ancora molti problemi...e ne ho ancora...Alla luce di tutto questo voglio chiederle due cose:il mio compagno ha una figlia adolescente e io sono gelosa in una maniera allucinante,ogni carezza ogni bacio,ogni coccola non riesco proprio a vederla pulita...non riesco a vedere l'affettuosità di un papà ma solo quella di un uomo!!Perché non riesco,perché vedo solo il marcio??Seconda cosa perché non riesco ad avere un rapporto d'amore con i miei genitori??Sono io che non voglio,non voglio baci,abbracci niente!!Neanche il dialogo..mio padre parla poco,mia madre fin troppo ma non gli do neanche quasi mai risposta..Cordiali Saluti e grazie..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Gentile Amica,

la sua lunga dolorosa storia sta sicuramente influenzando la sua vita odierna e impedendole di essere serena.

Gli abusi che ha subito non devono essere messi fra virgolette, fa un torto a sè stessa se li sminuisce o ne parla come di qualcosa di trascurabile: qualunque contatto sessuale fra ragazzi delle superiori e una bambina delle elementari non può che essere un abuso.
E' normale che lei si senta in colpa, perchè questo è il modo in cui i bambini di solito reagiscono alle situazioni di maltrattamento e abuso, ma immagino che razionalmente lei sappia benissimo di essere stata al 100% una vittima di 3 ragazzi che hanno approfittato di lei.

Quello che si è tenuta dentro tutti questi anni oggi la porta a distorcere i contatti amorevoli fra il suo compagno a la figlia, perchè le sono rimaste impresse le sensazioni che visse all'epoca degli abusi subiti e il suo modo di percepire i rapporti affettivi ne ha risentito pesantemente.

Credo che la sua fosse una famiglia particolarmente problematica, viste le dinamiche che ha descritto nel suo post: probabilmente i suoi genitori hanno tentato a modo loro di aiutarla, ma evidentemente il suo disagio non era materia da esorcismo.

Ora che è adulta è il momento che si prenda finalmente cura di sè stessa, e faccia qualcosa per rimediare ai danni delle brutte situazioni che ha vissuto.
Le consiglio sentitamente di contattare uno psicologo e di intraprendere un percorso che le consenta di rielaborare l'accaduto (gli abusi, il clima di violenza in famiglia, la tossicodipendenza di suo fratello) per poter diventare finalmente una donna serena.

Tanti cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile Dr Massaro la ringrazio per la sua pronta risposta...lei ha assolutamente ragione ora sarebbe il momento che mi prendessi cura di me ma sto facendo l'esatto contrario mi sto lasciando andare sempre di più sopratutto fisicamente...continuo a mangiare e ingrassare e il brutto è che non me ne frega proprio niente..
Il peso delle colpe che porto è grande sopratutto quando oltre a questo le persone che ti sono vicine,e che dovrebbero sostenerti,fanno tutto il contrario addossandoti altre colpe....nessuno ha mai capito nulla e purtroppo mai lo capirà perché sono degli ottusi...Ad esempio per loro è stata una cosa normalissima il fatto dell'esorcista...anzi mi ci porterebbero ancora visto che sono piuttosto aggressiva...ma non potevano farmi cosa peggiore...
Io tante volte penso di avere superato tutte queste cose,penso che queste situazioni mi siano scivolate addosso ma così non è perché comunque sono dei fantasmi...non si vedono ma sono sempre presenti....anche se andassi da uno psicologo per le persone che ho accanto,compreso il mio compagno,sarebbe solo "buon tempo"....
tanti cari Saluti anche a lei..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' normale che fatti così lontani nel tempo siano ancora presenti come fantasmi nella sua vita: si tratta di traumi ed episodi spiacevoli che il tempo non cancella, ai quali si può rimediare solo con un lavoro psicoterapeutico mirato.

Il tema della colpa parrebbe essere molto presente nella sua famiglia, e mi sembra che lei non si senta responsabile solo per gli abusi che ha subito, ma anche per non aver detto ai suoi di essersi accorta che suo fratello maggiore stava facendo uso di cocaina.
Oltre al fatto che lei non ha queste colpe, penso che con questo tipo di logica non si vada da nessuna parte e direi che si sta assumendo delle responsabilità per fatti che non sono dipesi da lei, per i quali altre persone hanno delle responsabilità che non si sono mai assunte.

Dovrebbe in ogni caso cercare di concentrarsi più su se stessa: non ha importanza cosa le persone accanto a lei penserebbero se andasse da uno psicologo, ha importanza solo che lei prenda una decisione e si faccia aiutare da un professionista (essendo piuttosto evidente che dalle persone vicine, il cui comportamento la fa star male, non può aspettarsi un supporto).

Spero che almeno il rapporto con il suo compagno abbia caratteristiche differenti rispetto a quello con i suoi famigliari, e che possa essere per lei una presenza positiva ed un sostegno.
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Dr.ssa Cristiana Chiej Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 12
Gentile ragazza,
il suo doloroso racconto mi ha molto colpita.
E' comprensibile, data la sua esperienza di abuso da un lato e la mancanza di un atteggiamento di affetto e amorevole cura in famglia dall'altro, che lei legga le manifestazioni da padre amorevole del suo compagno come atteggiamento inadeguato.
La presenza di sensi d colpa, cosa comune a tutte le vittime di abusi, è acuita dall'atteggiamento delle persone che la circondano, che non sembrano capaci di prendersi adeguatamente cura di lei e delle difficoltà che sta attraversando. Probabilmente portarla dall'esorcista è stata per loro l'unica soluzione possibile, l'unica strategia che avevano a disposizione per far fronte a qualcosa che non capivano e non sapevano come gestire. E questo non ha fato altro che peggiorare le cose. Mi rendo conto che per i suoi famigliari sia inconcepibile l'idea di ricorrere ad un terapeuta per far fronte alle sua attuali difficoltà, ma credo, come la collega, che sia per lei giunto il momento di prendere in mano le redini della sua vita, per quanto doloroso e faticoso sia, facendosi accompagnare e sostenere da una persona capace e preparata nel percorso di ricerca di un nuovo benessere e una maggiore serenità. Come lei stessa ha sottolineato, i fantasmi sono sempre presenti, anche se ci si sforza di non guardarli, e solo affrontandoli è possibile liberarsene. Cerchi di non restare sola di fronte a questo difficile compito.
Cari saluti,

Dr.ssa Cristiana Chiej
Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa
www.cristianachiej.com; cristianachiej@yahoo.it

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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile Dottoressa Massaro purtroppo anche il rapporto con il mio compagno non è bello ed è molto problematico...Ha 8 anni più di me e siamo insieme ormai da 11 anni ma è sempre stato piuttosto burrascoso.Quando mi sono messa con lui si stava separando dalla moglie e aveva due figli piccoli,un maschio e una femmina e aveva un sacco di problemi per una separazione molto incasinata!Io a 22 anni sono rimasta in cinta ma lui viveva a casa con i suoi e io a casa con i miei...anche quando poi è nato il mio bambino io mi sono ritrovata a vivere le gioie e le preoccupazioni di un neonato con i miei genitori e non con lui.Lo vedevo molto poco,un paio di volte a settimana perché lui doveva stare dietro agli altri due figli che erano stati affidati a lui e ai suoi genitori.Mi sono sentita molto sola e abbandonata sopratutto quando io facevo le mie passeggiate da sola col bambino e vedevo invece altre coppie felici insieme..io invece ero sempre da sola anche quando avevo bisogno di lui non poteva mai perché,sopratutto la bambina,non voleva che venisse,faceva i capricci...Nel frattempo per me era una tortura anche stare a casa con i miei perché c'era mio fratello e non si respirava una bella atmosfera,mia madre l'ha sempre coperto in tutto,io a casa col bambino non potevo fare casino perché lui dormiva e così via e se per questo tornava a drogarsi era colpa mia...Razionalmente capisco poi che dentro di me è cresciuto un odio e un rancore per i figli del mio compagno,che non hanno colpa,e non riesco a scrollarmelo di dosso perché troppe volte quando io lo cercavo perché avevo bisogno di lui mi sono sentita messa da parte con la stessa risposta:la ...... non vuole,la ...... fa i capricci,la ..... vuole che sto a giocare con lei....e io??Anche adesso che viviamo insieme(solo grazie a una disgrazia)i suoi figli hanno deciso di stare con la madre lui,anche se dice che scherza ma io so che in fondo lo pensa altrimenti non lo direbbe,dice che sono scappati per colpa mia!!!Manco fossi un mostro,mi sono sempre comportata bene anche se provavo un forte rancore,non gli ho mai fatto mancare niente e l'unica cosa che pretendevo era il rispetto...che non ho avuto!!Ogni volta che c'è qualcosa deve essere sempre colpa mia...!!
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Purtroppo le donne che da piccole hanno vissuto brutte situazioni in famiglia tendono a trovare compagni con i quali è difficile costruire un futuro sereno.
Lei è stata però molto coraggiosa a portare avanti la gravidanza ad un'età così giovane e senza nessuno su cui contare, e deve essere orgogliosa di sè stessa.

Forse l'indipendenza economica le potrebbe permettere di prendere le distanze da tutto quest'ambiente che sembra essere molto negativo: lei ha un lavoro o ha la possibilità di cercarne uno?
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Dr.ssa Cristiana Chiej Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 12
A quanto ho potuto leggere la sua situazione è molto difficile anche nella sua nuova famiglia e immagino che questo la faccia sentire ancora più sola e, naturalmente, in colpa. Dev'essere molto faticoso farsi carico anche di questo ulteriore problema.
Anche rispetto a questo ulteriore disagio, credo che sia necessario per lei rivolgersi ad un terapeuta che la sostenga in questo momento di grande difficoltà e la aiuti a trovare un nuovo equilibrio nella sua vita, prendendosi finalmente cura di sè.
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentile Dottoressa Chiej grazie per il suo interessamento e il suo consiglio mi fanno molto piacere!!!Riguardo alla storia dell'esorcista,adesso molto spesso ci penso e qualche volta parlando con amici di cui mi fido ci scherzo sopra...ma c'è ben poco da scherzare!!!I miei genitori non sanno che io sono stata vittima di abusi,che sentivo mio fratello drogarsi e non glielo dirò mai!!!Ma poi per carità ognuno è libero di credere nella religione che vuole,l'importante è rispettare sempre tutti!!!Però per una sciocchezza,una ragazzata,non sono una ladra,è stata veramente una bravata....ma addirittura l'esorcista!!!Io non è che non provo affetto per loro,però......non mi importa più di tanto!!!Per la gente sarò cattiva,perché lo vedono quando sono insieme a mia madre sono fredda.....ma ormai con me hanno davanti un muro e non si rendono nemmeno conto del perché!!
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentili Dottoresse grazie veramente per l'interessamento che dimostrate,mi è veramente d'aiuto!!
Il mio bambino è stata l'unica cosa bella che mi è capitata in tutta una vita di schifezze...!!!
Prima di avere il bambino lavoravo come cameriera,ma poi sono dovuta stare a casa perché mia mamma non se la sentiva di tenermi il bambino così piccolo.Poi quando lui aveva 3 anni e mezzo sono andata a convivere ma dovevo badare anche ai due figli del mio compagno per cui non potevo lavorare!Ancora adesso non ho un lavoro purtroppo!Le confesso che molte volte ho pensato che se avessi avuto la disponibilità economica per vivere da sola......me ne sarei andata!!Nonostante il mio compagno non sia una persona cattiva non è in grado di darmi l'affetto e la cura di cui io ho bisogno...Adesso per esempio a fine mese devo fare degli incontri in una clinica dove c'è un reparto che cura l'obesità......e la sua risposta cos'è stata??"E provare a chiudere la bocca al posto di mangiare come un maiale??"
Non ha capito nulla!!!!
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Dr.ssa Cristiana Chiej Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 12
Leggendo le sue considerazioni provo molta ammirazione per lei:anche se a quanto pare le persone che la cirondano non riescono a capire quello che prova e il suo disagio, probabilmente per una loro difficoltà,è riuscita a trovare dentro di sè le risorse per mandare avanti una famiglia e crescere non solo sua figlia, ma anche quelli del suo compagno!
Credo che questi incontri di gruppo in clinica possano essere una buona occasione per prendersi un po' di spazio per prendersi cura di sè ed essere sostenuta in questo momento così duro.
Anche lavorare in direzione di una maggiore indipendenza economica, se possibile, sarebbe un passo importante.
cari saluti,
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
E' molto importante che lei inizi ad occuparsi di sè e va benissimo iniziare dal trattamento dell'obesità: con l'occasione può informarsi sulla possibilità di accedere a colloqui psicologici supplementari rispetto a quelli che credo siano già inclusi nel percorso che seguirà.

Le auguro davvero che questo sia il primo passo verso la sua rinascita!
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Attivo dal 2011 al 2014
Ex utente
Gentilissime Dottoresse grazie per la vostra risposta e per il vostro sostegno.Credo che sicuramente un appoggio psicologico possa aiutarmi molto sopratutto per riportare alla normalità la mia distorta percezione dei rapporti affettivi...Nonostante poi tutti questi brutti avvenimenti che mi sono successi,fin da piccola sono sempre stata una bambina molto matura,affidabile e anche solitaria!E anche adesso che sono più grande si potrebbe pensare che sono una persona insicura visto che mi mancano tutti gli appoggi..invece io sono una persona che in ogni situazione prende delle posizioni ben precise e non ho affatto paura di portare avanti le mie convizioni anche contro tutti!!Forse fin troppo....per me o è bianco o è nero...il grigio non esiste!!
Un caloroso saluto...