Dimenticare un amore
Gentili dottori,
Vi scrivo per chiedere un consiglio.Malgrado il mio possa essere considerato un problema di poco conto,per me non lo è,proseguendo nella lettura del testo ne capirete il motivo.Sono fidanzata da molti anni,la mia storia si puo dire salda,ma in questi anni è stata caratterizzata da molti alti e bassi..non so se sto con questo ragazzo per abitudine,ma pensando a quanto mi abbia fatto penare,non riesco piu ad aprire il mio cuore a lui, né tanto meno a fidarmi,tanto piu adesso che mi parla di matrimonio.Veniamo al dunque:da circa un anno mi frequento con un ragazzo che mi ha da subito colpita, entrando in empatia con me,ha il mio stesso modo di pensare, di agire, riesce a darmi attenzioni,a farmi sentire speciale,a rispettarmi..insomma,ha tutto cio che avrei desiderato da parte del mio attuale fidanzato ma che egli non mi ha mai dato!entrambi abbiamo scoperto di essere innamorati l'uno dell'altro, non avremmo mai creduto che la nostra amicizia evolvesse in questo modo e con tale irruenza, ma purtroppo è successo.Nulla ci impedisce di crearci un futuro, se non il fatto che lui è musulmano praticante e io cristiana praticante(secondo la sua religione io dovrei convertirmi all'islam)purtroppo o per fortuna, non mi sento di affrontare questo passo, in quanto ho sempre creduto che la fede sia una cosa molto personale,anche sotto questo aspetto lui mi ha sempre rispettata e anch'io, non ho tradito fisicamente il mio fidanzato proprio per i miei valori morali, ma mentre posso controllare il mio corpo, ahimé non posso dire la stessa cosa per il mio cuore..lui va per conto suo, non riesco a fermarlo, continua a correre imperterrito sebbene io mi imponga di non pensare a questo amore impossibile..non si puo nulla contro i sentimenti, lo so..il problema è che questo ragazzo lo vedo tutti i giorni, non posso per alcun motivo sottrarmi alla sua presenza,entrambi scoppiamo in lacrime quando ci vediamo, entrambi soffriamo,ma il problema è sempre quello,nessuno dei due vuole rinunciare al proprio credo,ed è giusto così,è giusto che si lasci all'altro la libertà..purtroppo però non riesco a non pensare a lui,piango in continuazione,sto molto male(e anche lui)il mio attuale fidanzato sembra si stia risvegliando proprio adesso che in me è morto tutto,non riesco piu neanche a dirgli che lo amo!mi spiace per questa situazione,ma come ho già detto,è qualcosa che sfugge alla parte conscia di me..non riesco a controllare l'amore che provo per il musulmano.Valuto l'idea di lasciare il mio attuale fidanzato,o di riprovarci,ma la paura che possa commettere gli stessi errori me lo impedisce,cosi come il pensiero fisso a quest'altro uomo,chiamatelo amore o ossessione,non ne ho idea, so solo che è un sentimento molto forte da parte di entrambi,e purtroppo,per il motivo su indicato, impossibile!mi chiedo se riuscirò a dimenticarlo pur vedendolo quotidianamente,non riesco neanche piu a dormire,è un pensiero costante!
Resto in attesa di un riscontro,
cordialmente
am
Vi scrivo per chiedere un consiglio.Malgrado il mio possa essere considerato un problema di poco conto,per me non lo è,proseguendo nella lettura del testo ne capirete il motivo.Sono fidanzata da molti anni,la mia storia si puo dire salda,ma in questi anni è stata caratterizzata da molti alti e bassi..non so se sto con questo ragazzo per abitudine,ma pensando a quanto mi abbia fatto penare,non riesco piu ad aprire il mio cuore a lui, né tanto meno a fidarmi,tanto piu adesso che mi parla di matrimonio.Veniamo al dunque:da circa un anno mi frequento con un ragazzo che mi ha da subito colpita, entrando in empatia con me,ha il mio stesso modo di pensare, di agire, riesce a darmi attenzioni,a farmi sentire speciale,a rispettarmi..insomma,ha tutto cio che avrei desiderato da parte del mio attuale fidanzato ma che egli non mi ha mai dato!entrambi abbiamo scoperto di essere innamorati l'uno dell'altro, non avremmo mai creduto che la nostra amicizia evolvesse in questo modo e con tale irruenza, ma purtroppo è successo.Nulla ci impedisce di crearci un futuro, se non il fatto che lui è musulmano praticante e io cristiana praticante(secondo la sua religione io dovrei convertirmi all'islam)purtroppo o per fortuna, non mi sento di affrontare questo passo, in quanto ho sempre creduto che la fede sia una cosa molto personale,anche sotto questo aspetto lui mi ha sempre rispettata e anch'io, non ho tradito fisicamente il mio fidanzato proprio per i miei valori morali, ma mentre posso controllare il mio corpo, ahimé non posso dire la stessa cosa per il mio cuore..lui va per conto suo, non riesco a fermarlo, continua a correre imperterrito sebbene io mi imponga di non pensare a questo amore impossibile..non si puo nulla contro i sentimenti, lo so..il problema è che questo ragazzo lo vedo tutti i giorni, non posso per alcun motivo sottrarmi alla sua presenza,entrambi scoppiamo in lacrime quando ci vediamo, entrambi soffriamo,ma il problema è sempre quello,nessuno dei due vuole rinunciare al proprio credo,ed è giusto così,è giusto che si lasci all'altro la libertà..purtroppo però non riesco a non pensare a lui,piango in continuazione,sto molto male(e anche lui)il mio attuale fidanzato sembra si stia risvegliando proprio adesso che in me è morto tutto,non riesco piu neanche a dirgli che lo amo!mi spiace per questa situazione,ma come ho già detto,è qualcosa che sfugge alla parte conscia di me..non riesco a controllare l'amore che provo per il musulmano.Valuto l'idea di lasciare il mio attuale fidanzato,o di riprovarci,ma la paura che possa commettere gli stessi errori me lo impedisce,cosi come il pensiero fisso a quest'altro uomo,chiamatelo amore o ossessione,non ne ho idea, so solo che è un sentimento molto forte da parte di entrambi,e purtroppo,per il motivo su indicato, impossibile!mi chiedo se riuscirò a dimenticarlo pur vedendolo quotidianamente,non riesco neanche piu a dormire,è un pensiero costante!
Resto in attesa di un riscontro,
cordialmente
am
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, la condizione che descrive è quella di una scelta impossibile.
Non sente di scegliere liberamente nè il suo attuale fidanzato, da cui si sente emotivamente distaccata, nè il ragazzo da cui si sente attratta, ma da cui è divisa da motivi religiosi.
Anche "non scegliere" è per lei sbagliato, perchè rimane a rimuginare sulla sua situazione senza fare un passo avanti, nè indietro.
Scegliere quando l'alternativa è "un guadagno" su tutti i fronti è facile; quando invece sono in ballo anche i costi, non è altrettanto semplice o immediato.
Cosa è disposta a perdere? Quali costi è disposta a pagare? A cosa è disposta a rinunciare?
Non potrà avere tutto. A lei la valutazione su "quanto è disposta a spendere" per perseguire ciò che vuole.
Cordiali saluti
Non sente di scegliere liberamente nè il suo attuale fidanzato, da cui si sente emotivamente distaccata, nè il ragazzo da cui si sente attratta, ma da cui è divisa da motivi religiosi.
Anche "non scegliere" è per lei sbagliato, perchè rimane a rimuginare sulla sua situazione senza fare un passo avanti, nè indietro.
Scegliere quando l'alternativa è "un guadagno" su tutti i fronti è facile; quando invece sono in ballo anche i costi, non è altrettanto semplice o immediato.
Cosa è disposta a perdere? Quali costi è disposta a pagare? A cosa è disposta a rinunciare?
Non potrà avere tutto. A lei la valutazione su "quanto è disposta a spendere" per perseguire ciò che vuole.
Cordiali saluti
[#2]
Ho l'impressione che lei cerchi un incoraggiamento, una sorta di "va' dove ti porta il cuore". Ci dice che emotivamente ha già deciso, non prova più niente per il suo fidanzato, mentre è innamoratissima del ragazzo musulmano. Ha un'età in cui può scegliere cosa fare della sua vita, eppure esita. Esita a fare una scelta coerente con la potenza del suo incontenibile sentimento. Forse perchè si rende conto, ad un altro livello di pensiero, che esistono scelte reversibili e scelte irreversibili. Fidanzarsi è stata una scelta reversibile, ora può contemplare l'idea di lasciare il suo fidanzato. Nella psicologia della decisione la reversibilità di una scelta ha il suo peso. Se sposasse il suo fidanzato, compirebbe una scelta reversibile sul piano umano e giuridico, esistendo nel nostro paese l'istituto del divorzio, irreversibile sul piano spirituale e religioso, essendo il matrimonio cattolico insolubile, per quanto, in determinate condizioni, la Sacra Rota annulli anche tale vincolo. Quindi, se percepisce che la profondita del suo sentimento è incommensurabile, se sente che non riesce e non riuscirà mai ad amare altri che il ragazzo musulmano, allora agisca in consegueza a tanto sentimento, e sarà tranquilla che nulla in questa vita potrà mai scalfire la sua determinazione di stare con lui, di essere una buona musulmana e di crescere dei figli e delle figlie musulmani. Se è sicura di sè e del suo amore "per tutta la vita", allora faccia quello che sente di desiderare. Se ha qualche minimo dubbio, si figuri molto bene quello a cui potrebbe andare incontro, perchè l'Islam non contempla che una donna, come dire, abbia ripensamenti. Veda lei.
Dr.ssa Emanuela Carosso
Psicologa - Psicoterapeuta, Psicologa Forense
www.studiocarossopsicologia.com
[#3]
Sono fidanzata da molti anni,la mia storia si puo dire salda,ma in questi anni è stata caratterizzata da molti alti e bassi..non so se sto con questo ragazzo per abitudine,ma pensando a quanto mi abbia fatto penare,non riesco piu ad aprire il mio cuore a lui, né tanto meno a fidarmi,tanto piu adesso che mi parla di matrimonio
Gentilissima,
credo proprio che il cuore del problema stia in questi dubbi iniziali con cui apre la sua narrazione. Sembra che il sentimento incontenibile nei confronti del ragazzo musulmano sia rispondente ad un suo bisogno di sentirsi accolta, compresa nella sua totalità e, per questo, sembra più un'idealizzazione necessaria a rispondere al suo intimo bisogno di appartenenza.
Se in una relazione mancano i presupposti di base della fiducia e della libertà forse è necessario aprirsi uno spazio di riflessione sull'opportunità di proseguire tale rapporto.
Le suggerisco di riflettere prima di tutto su questo aspetto per chiarire a se stessa i suoi reali bisogni, e solo poi di prendere in considerazione i sentimenti nei confronti dell'altro ragazzo, in modo tale da poterli leggere "a mente e cuore sgombri" e da poterli vedere nella loro realtà.
Buona riflessione...
Gentilissima,
credo proprio che il cuore del problema stia in questi dubbi iniziali con cui apre la sua narrazione. Sembra che il sentimento incontenibile nei confronti del ragazzo musulmano sia rispondente ad un suo bisogno di sentirsi accolta, compresa nella sua totalità e, per questo, sembra più un'idealizzazione necessaria a rispondere al suo intimo bisogno di appartenenza.
Se in una relazione mancano i presupposti di base della fiducia e della libertà forse è necessario aprirsi uno spazio di riflessione sull'opportunità di proseguire tale rapporto.
Le suggerisco di riflettere prima di tutto su questo aspetto per chiarire a se stessa i suoi reali bisogni, e solo poi di prendere in considerazione i sentimenti nei confronti dell'altro ragazzo, in modo tale da poterli leggere "a mente e cuore sgombri" e da poterli vedere nella loro realtà.
Buona riflessione...
Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 08/02/2011.
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