Perversione sessuale orribile
Premetto che più che una risposta da un psicologo sarebbe adatto uno psicosessuologo data la natura del consulto.
Nell'altro consulto ho espresso la mia ossessione per le dimensioni del pene e per l'effetto visivo eccitante che può dare alle donne un pene di grandi dimensioni rispetto ad uno di piccole. Vi consiglio di leggere alla veloce l'altro consulto per farvi un'idea e per capire la dinamica.
Comunque pochi giorni fà mi è saltato in mente un pensiero, un immagine:
La mia fidanzata che mi tradiva con il mio migliore amico solo perchè più dotato di me (quindi aveva una maggiore eccitazione sessuale nei suoi confronti). In questo pensiero, le dimensioni del pene erano l'UNICA ragione per cui mi tradiva. Io non avevo nessun ruolo se non quello di "quello che guarda"
La cosa che mi colpisce è che ho trovato questa fantasia allo stesso tempo MOLTO eccitante ma altrettanto Ripugnante e denigratoria nei miei confronti.
Sinceramente non so da dove sia saltata fuori, ma facendo qualche ricerca ho scoperto che questa è la tipica fantasia di uomini, spesso affetti da micropenia, che a causa della loro "inadeguatezza" pagano uomini ben dotati per soddisfare le mogli e che trovano eccitante essere traditi solo per QUEL Motivo.
Non ho affatto problemi di dimensioni, anche se sono stato convinto anni fà.
Nella vita reale non permetterei mai che accadesse, però solo il fatto di trovare eccitante una cosa del genere mi turba molto, insomma quasi mi faccio schifo.
Ho avuto dei gravi cali di autostima nel periodo dei 13-14 anni e per un momento sempre a quell'età ho creduto di essere bisessuale, è stato un brutto periodo ma non ho mai fatto niente e di sicuro non trovo eccitante la figura di un uomo-ragazzo anche se oggettivamente bello.
Non voglio dirvi di farmi sparire dalla mente questa cosa, non avete mica la bacchetta magica. Chiedo solo una cosa: Una fantasia del genere, in un ragazzo di 17 anni (che non ha ALCUN problema di natura sessuale), da dove può derivare? Mi rendo conto di non essere normale e vorrei sapere il perchè.
Sò già che non siete quì per giudicare, ma mi vergogno anche a scrivere quì nel completo anonimato e sono sicuro che anche voi trovare tuttò ciò bizzarro... se non "da malato".
Vi ringrazio
Nell'altro consulto ho espresso la mia ossessione per le dimensioni del pene e per l'effetto visivo eccitante che può dare alle donne un pene di grandi dimensioni rispetto ad uno di piccole. Vi consiglio di leggere alla veloce l'altro consulto per farvi un'idea e per capire la dinamica.
Comunque pochi giorni fà mi è saltato in mente un pensiero, un immagine:
La mia fidanzata che mi tradiva con il mio migliore amico solo perchè più dotato di me (quindi aveva una maggiore eccitazione sessuale nei suoi confronti). In questo pensiero, le dimensioni del pene erano l'UNICA ragione per cui mi tradiva. Io non avevo nessun ruolo se non quello di "quello che guarda"
La cosa che mi colpisce è che ho trovato questa fantasia allo stesso tempo MOLTO eccitante ma altrettanto Ripugnante e denigratoria nei miei confronti.
Sinceramente non so da dove sia saltata fuori, ma facendo qualche ricerca ho scoperto che questa è la tipica fantasia di uomini, spesso affetti da micropenia, che a causa della loro "inadeguatezza" pagano uomini ben dotati per soddisfare le mogli e che trovano eccitante essere traditi solo per QUEL Motivo.
Non ho affatto problemi di dimensioni, anche se sono stato convinto anni fà.
Nella vita reale non permetterei mai che accadesse, però solo il fatto di trovare eccitante una cosa del genere mi turba molto, insomma quasi mi faccio schifo.
Ho avuto dei gravi cali di autostima nel periodo dei 13-14 anni e per un momento sempre a quell'età ho creduto di essere bisessuale, è stato un brutto periodo ma non ho mai fatto niente e di sicuro non trovo eccitante la figura di un uomo-ragazzo anche se oggettivamente bello.
Non voglio dirvi di farmi sparire dalla mente questa cosa, non avete mica la bacchetta magica. Chiedo solo una cosa: Una fantasia del genere, in un ragazzo di 17 anni (che non ha ALCUN problema di natura sessuale), da dove può derivare? Mi rendo conto di non essere normale e vorrei sapere il perchè.
Sò già che non siete quì per giudicare, ma mi vergogno anche a scrivere quì nel completo anonimato e sono sicuro che anche voi trovare tuttò ciò bizzarro... se non "da malato".
Vi ringrazio
[#1]
Anzitutto a me non risulta che le donne provino eccitazione sessuale alla vista di attributi sessuali maschili di grandi dimensioni. Se ciò avviene, sembrerebbero provare esperimenti americani, avviene sottosoglia di consapevolezza, ma sono piuttosto dell'idea che sia un pregiudizio maschile, basato sul tipo di eccitazione visiva a cui sono soggetti i maschi stessi.
Il fatto che lei, alla sua età, abbia dubbi relativi ad una possibile bisessualità, mi paiono del tutto normali: la confusione sul proprio orientamento sessuale è una fase che attraversa, tra pubertà ed adolescenza, la maggior parte dei giovani di entrambi i sessi.
Quanto alla sua fantasia sessuale, è evidente che trae potere proprio dalla sua carica trasgressiva, come tutte le fantasie sessuali e, come tutte le fantasie sessuali, dipende dalla maturità, dall'autocontrollo e dal buon senso, decidere se, ed in che grado, sia lecito e meriti metterla in pratica.
Se poi sente il bisogno di un aituo psicologico, non esiti a chiederlo, tramite il servizio sanitario nazionale, sulle cui modalità di intervento potrà informarla il suo medico di base, oppure privatamente.
Cordiali saluti.
Il fatto che lei, alla sua età, abbia dubbi relativi ad una possibile bisessualità, mi paiono del tutto normali: la confusione sul proprio orientamento sessuale è una fase che attraversa, tra pubertà ed adolescenza, la maggior parte dei giovani di entrambi i sessi.
Quanto alla sua fantasia sessuale, è evidente che trae potere proprio dalla sua carica trasgressiva, come tutte le fantasie sessuali e, come tutte le fantasie sessuali, dipende dalla maturità, dall'autocontrollo e dal buon senso, decidere se, ed in che grado, sia lecito e meriti metterla in pratica.
Se poi sente il bisogno di un aituo psicologico, non esiti a chiederlo, tramite il servizio sanitario nazionale, sulle cui modalità di intervento potrà informarla il suo medico di base, oppure privatamente.
Cordiali saluti.
Dr.ssa Emanuela Carosso
Psicologa - Psicoterapeuta, Psicologa Forense
www.studiocarossopsicologia.com
[#2]
Gentile ragazzo tutto ciò che racconta appartiene ai fisiologici dubbi che emergono alla sua età così come le fantasie che, da un lato, eccitano per la loro dimensione erotica e carica trasgrassiva e dall'atro, sono rifiutate per un'attribuzione moralistica dettata da credenze di fondo per le quali certe cose non devono essere desiderate. Un conflitto fisiologico che entra nella quotidianeità di molti giovani e meno giovani che , di certo, non possono essere ritenuti anormali o malati.
saluti
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#3]
Gent.le ragazzo,
mi dispiace deluderla ma le sue fantasie non sono perverse o patologiche sono solo il risultato di una "proiezione" delle sue insicurezze sulla sua ragazza alla quale attribuisce il suo desiderio un organo genitale con maggiori dimensioni.
Come le ha spiegato la collega non sono certo le dimensioni la fonte del desiderio e dell'eccitazione sessuale femminile.
L'importante è che lei cerchi di non colpevolizzarsi perché questo non farebbe altro che incidere negativamente sulla sua autostima rinforzando una decodifica distorta (dalla sua insicurezza) della realtà.
mi dispiace deluderla ma le sue fantasie non sono perverse o patologiche sono solo il risultato di una "proiezione" delle sue insicurezze sulla sua ragazza alla quale attribuisce il suo desiderio un organo genitale con maggiori dimensioni.
Come le ha spiegato la collega non sono certo le dimensioni la fonte del desiderio e dell'eccitazione sessuale femminile.
L'importante è che lei cerchi di non colpevolizzarsi perché questo non farebbe altro che incidere negativamente sulla sua autostima rinforzando una decodifica distorta (dalla sua insicurezza) della realtà.
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Gentile ragazzo,
concordo sostanzialmente con l'opinione già espressa dai colleghi.
Aggiungerei una questione che ritengo molto importate: la distinzione tra fantasia e desiderio è fondamentale per l'equilibrio psicologico di una persona, e in ambito sessuale questo trova risccontri particolarmente evidenti.
Mi spiego: eccitarsi formulando un determinato tipo di fantasia non significa desiderare realmente che determinate cose avvengano. Dato che la sessualità necessita - per un'espressione ottimale - del contributo emotivo e "cerebrale" (non eistono solo i riflessi fisiologici dati dalla stimolazione), le fantasie permettono proprio la possibilità di lasciarsi andare, di viaggiare con la propria mente immaginandosi realtà alternative. Ma che tali rimangono!
Cordialità,
concordo sostanzialmente con l'opinione già espressa dai colleghi.
Aggiungerei una questione che ritengo molto importate: la distinzione tra fantasia e desiderio è fondamentale per l'equilibrio psicologico di una persona, e in ambito sessuale questo trova risccontri particolarmente evidenti.
Mi spiego: eccitarsi formulando un determinato tipo di fantasia non significa desiderare realmente che determinate cose avvengano. Dato che la sessualità necessita - per un'espressione ottimale - del contributo emotivo e "cerebrale" (non eistono solo i riflessi fisiologici dati dalla stimolazione), le fantasie permettono proprio la possibilità di lasciarsi andare, di viaggiare con la propria mente immaginandosi realtà alternative. Ma che tali rimangono!
Cordialità,
Roberta Cacioppo - Psicologa Psicoterapeuta Sessuologa clinica -
www.psicoterapia-milano.it
www.sessuologia-milano.it
[#5]
Ex utente
Vi ringrazio per le numerose risposte, che ho letto con la massima attenzione.
Sono felice di non essere malato o quant'altro.
Per rispondere ad dottor De Vincentiis, credo che il fatto che io trovi (anche) ripugnante questa fantasia non sia dovuto a dei canoni morali inconsci, ma più che altro al fatto di essere in questo modo deriso, da lei, da lui o da le persone che conosco... per il fatto che se succedesse e venisse fuori ne riceverei un trauma psicologico tanto forte da non poterlo superare. Ma questa è solo una mia ipotesi... non se sono sicuro e credo che la cosa migliore sia cercare di non pensarci.
Vi ringrazio di nuovo.
Buona serata.
Sono felice di non essere malato o quant'altro.
Per rispondere ad dottor De Vincentiis, credo che il fatto che io trovi (anche) ripugnante questa fantasia non sia dovuto a dei canoni morali inconsci, ma più che altro al fatto di essere in questo modo deriso, da lei, da lui o da le persone che conosco... per il fatto che se succedesse e venisse fuori ne riceverei un trauma psicologico tanto forte da non poterlo superare. Ma questa è solo una mia ipotesi... non se sono sicuro e credo che la cosa migliore sia cercare di non pensarci.
Vi ringrazio di nuovo.
Buona serata.
[#6]
"se succedesse e venisse fuori ne riceverei un trauma psicologico tanto forte da non poterlo superare."
non è trasformando le sue paure in ossessioni che riuscirà ad "esorcizzarle", come lei stesso ha evidenziato, più che la fantasia in sé, ciò che la terrorizza è il giudizio degli altri, al quale attribuisce un enorme potere: quello di essere in grado di traumatizzarla semplicemente attraverso la loro derisione. Che ne pensa?
non è trasformando le sue paure in ossessioni che riuscirà ad "esorcizzarle", come lei stesso ha evidenziato, più che la fantasia in sé, ciò che la terrorizza è il giudizio degli altri, al quale attribuisce un enorme potere: quello di essere in grado di traumatizzarla semplicemente attraverso la loro derisione. Che ne pensa?
[#7]
Ex utente
Credo che lei abbia colto nel segno.
In effetti sono sempre molto preoccupato del giudizio altrui, e in particolare dei conoscenti.
Sò che è intile preoccuparsi di ciò che pensano gli altri nei mei confronti...ma non credo di potermene fregare.
In ogni caso, rispetto al periodo dei 13-14 anni sono migliorato moltissimo, prima se qualcuno anche solo ipotizzava qualcosa nei miei confronti io passavo le giornate a pensarci e cercare, goffamente, di rimediare anche per cose che non avevo fatto e che pensavano solo loro... insomma cercare di cambiare loro pensieri su di me (il che è assurdo).
In effetti sono sempre molto preoccupato del giudizio altrui, e in particolare dei conoscenti.
Sò che è intile preoccuparsi di ciò che pensano gli altri nei mei confronti...ma non credo di potermene fregare.
In ogni caso, rispetto al periodo dei 13-14 anni sono migliorato moltissimo, prima se qualcuno anche solo ipotizzava qualcosa nei miei confronti io passavo le giornate a pensarci e cercare, goffamente, di rimediare anche per cose che non avevo fatto e che pensavano solo loro... insomma cercare di cambiare loro pensieri su di me (il che è assurdo).
[#8]
Ex utente
Aggiungo che quindi la mia paura (se la fantasia dovesse avverarsi, speriamo di no), è che la gente, venendolo a sapere mi prenda in giro per il resto della mia vita.
Fin da piccolo sono stato oggetto di derisione (a causa del mio ex sovrappeso) e di un vero e proprio "bullismo psicologico" atto a isolarmi...infatti ricordo benissimo che spesso alle elementari passavo le ricreazioni da solo, a giocare con il fango, perchè gli altri non mi ritenevano adatto per fare qualsiasi altro gioco, e perchè avevo paura di essere giudicato.
Questo è sfociato in una situazione in cui io ero sempre alle spalle del mio miglior amico di quel tempo, al quale praticamente affidavo la mia protezione e il dovere di rispondere e reagire alle derisioni al posto mio.
Lui poi era il mio esatto contrario... estroverso, popolare, con molte ragazze al seguito ecc.
Non nascondo che l'ho sempre invidiato tantissimo...anche alle medie sono stato "bullato", ma lì con l'aiuto di un'altro amico ho imparato a ribellarmi e a farmi rispettare).
Arrivato a questo punto, ho praticamente abbandonato il mio ex migliore amico, evitandolo...sempre per invidia...credo che ancora mi porti del rancori e ne ha tutti i motivi.
Non so se ho divagato ma potrebbe essere tutto collegato... o sbaglio?
Fin da piccolo sono stato oggetto di derisione (a causa del mio ex sovrappeso) e di un vero e proprio "bullismo psicologico" atto a isolarmi...infatti ricordo benissimo che spesso alle elementari passavo le ricreazioni da solo, a giocare con il fango, perchè gli altri non mi ritenevano adatto per fare qualsiasi altro gioco, e perchè avevo paura di essere giudicato.
Questo è sfociato in una situazione in cui io ero sempre alle spalle del mio miglior amico di quel tempo, al quale praticamente affidavo la mia protezione e il dovere di rispondere e reagire alle derisioni al posto mio.
Lui poi era il mio esatto contrario... estroverso, popolare, con molte ragazze al seguito ecc.
Non nascondo che l'ho sempre invidiato tantissimo...anche alle medie sono stato "bullato", ma lì con l'aiuto di un'altro amico ho imparato a ribellarmi e a farmi rispettare).
Arrivato a questo punto, ho praticamente abbandonato il mio ex migliore amico, evitandolo...sempre per invidia...credo che ancora mi porti del rancori e ne ha tutti i motivi.
Non so se ho divagato ma potrebbe essere tutto collegato... o sbaglio?
[#9]
Gent.le ragazzo,
se rilegge le sue parole noterà come la sua capacità di introspezione le ha consentito di risalire alle origini della sua scarsa considerazione di sé che, pur essendo gradualmente aumentata, è ancora pesantemente condizionata da una sorta di complesso d'inferiorità che la induce a diffidare di sé stesso.
Ognuno di noi tende naturalmente a realizzare la propria individualità ma, a volte, bisogna fare in modo che le condizioni diventino facilitanti e questo, ci impone di assumerci la responsabilità di concederci il diritto di esprimere i nostri sentimenti, non perché siamo disinteressati dall'opinione/giudizio dell'altro, ma perché non siamo disposti a "delegare" all'altro il potere di farci sentire una persona sbagliata.
se rilegge le sue parole noterà come la sua capacità di introspezione le ha consentito di risalire alle origini della sua scarsa considerazione di sé che, pur essendo gradualmente aumentata, è ancora pesantemente condizionata da una sorta di complesso d'inferiorità che la induce a diffidare di sé stesso.
Ognuno di noi tende naturalmente a realizzare la propria individualità ma, a volte, bisogna fare in modo che le condizioni diventino facilitanti e questo, ci impone di assumerci la responsabilità di concederci il diritto di esprimere i nostri sentimenti, non perché siamo disinteressati dall'opinione/giudizio dell'altro, ma perché non siamo disposti a "delegare" all'altro il potere di farci sentire una persona sbagliata.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 9.3k visite dal 07/02/2011.
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