Ansia per un cambiamento positivo
Buonasera, scrivo per chiedere un piccolo aiuto riguardo all'ansia e ad un cambiamento positivo.
Attualmente sono disoccupata e sto cercando lavoro (faticosamente) da un paio di mesi. Settimana scorsa ho sostenuto un colloquio che è andato bene ed oggi ho visto una seconda persona della stessa azienda. I feedback per ora sembrano positivi, anche se ovviamente non sono sicura al 100% che scelgano me!
Ieri (il giorno prima del colloquio) avevo una super ansia pensando sia al colloquio e sia al cambiamento che dovrei fare nel caso mi prendessero (dovrei trasferirmi in un'altra città). Anche razionalizzando i pensieri non riuscivo a calmarmi. La situazione era ingestibile e ho auto tutto il pomeriggio la tachicardia. La mia psicologa mi ha detto che talvolta è meglio prendere qualcosa che mi tranquillizzi piuttosto che dipendere dall'ansia, così prima di cena ho preso 5 gocce di Lexotan per cercare di calmarmi ma non sono servite a molto. Inoltre ho passato la notte insonne.
Ma perchè ho tutta questa ansia di fronte ad un possibile cambiamento positivo?
Avere di nuovo un lavoro sarebbe in cima alla lista dei miei desideri ma non riesco a capire questa agitazione. Ora che ho finito il colloquio sono ugualmente in pena.
Ho provato ad esporre questo problema anche alla psicologa che ho incontrato tra un colloquio e l'altro ma probabilmente non ci ha dato molto peso e io rimango con questa paura latente.
Grazie in anticipo per l'aiuto!
Attualmente sono disoccupata e sto cercando lavoro (faticosamente) da un paio di mesi. Settimana scorsa ho sostenuto un colloquio che è andato bene ed oggi ho visto una seconda persona della stessa azienda. I feedback per ora sembrano positivi, anche se ovviamente non sono sicura al 100% che scelgano me!
Ieri (il giorno prima del colloquio) avevo una super ansia pensando sia al colloquio e sia al cambiamento che dovrei fare nel caso mi prendessero (dovrei trasferirmi in un'altra città). Anche razionalizzando i pensieri non riuscivo a calmarmi. La situazione era ingestibile e ho auto tutto il pomeriggio la tachicardia. La mia psicologa mi ha detto che talvolta è meglio prendere qualcosa che mi tranquillizzi piuttosto che dipendere dall'ansia, così prima di cena ho preso 5 gocce di Lexotan per cercare di calmarmi ma non sono servite a molto. Inoltre ho passato la notte insonne.
Ma perchè ho tutta questa ansia di fronte ad un possibile cambiamento positivo?
Avere di nuovo un lavoro sarebbe in cima alla lista dei miei desideri ma non riesco a capire questa agitazione. Ora che ho finito il colloquio sono ugualmente in pena.
Ho provato ad esporre questo problema anche alla psicologa che ho incontrato tra un colloquio e l'altro ma probabilmente non ci ha dato molto peso e io rimango con questa paura latente.
Grazie in anticipo per l'aiuto!
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Gentile ragazza, di solito l'ansia non ha un perché, ma ha molti per come. La sua psicologa, piuttosto che suggerirle di prendere qualcosa, visto che gli psicologi non prescrivono farmaci, dovrebbe starle fornendo aiuto diretto su come incidere sui suoi stati ansiosi.
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile Utente,
la Sua ansia anche se spiacevole è comprensibilissima. Lei si chiede perchè ha l'ansia di fronte ad un probabile cambiamento "positivo". In realtà si prova ansia di fronte ad OGNI POSSIBILE cambiamento.
Poi qualcuno ne prova meno, qualcun altro, come Lei, ne risente di più. Ma non è detto che sia per forza un segnale negativo.
Quindi diciamo che è normale provare ansia per Lei in questo momento.
Il problema è che Lei si preoccupa molto di provare una (normale) ansia. E quando ci preoccupiamo dell'ansia questa aumenta in modo considerevole. E' un po' come quando facciamo dei complimenti ad una persona tronfia ed istrionica: questa, quando capisce di aver attirato la nostra attenzione, si "gonfia" e si cmporta in modo ancora più esuberante.
Così funziona l'ansia: più le diamo attenzione più questa si fa sentire.
Un altro problema che possiamo notare è che nonostante sia già seguita da una Psicologa Lei ha sentito la necessità di richiedere un chiarimento qui. Questo potrebbe significare che in fondo non si fida al 100% della Sua terapeuta? Non lo so, però varrebbe la pena farci una riflessione.
Lei deve sentirsi completamente libera di sottolineare le Sue perplessità con la Psicologa: se ritiene che questa non riservi particolare attenzione al Suo problema con l'ansia lo dica. Vedrà che la vostra relazione terapeutica migliorerà considerevolmente.
Le allego questo articolo sull'ansia, se vuole avere maggiori informazioni
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Non abbia paura della Sua ansia, vedrà che affronterà al meglio anche questo imminente cambiamento.
la Sua ansia anche se spiacevole è comprensibilissima. Lei si chiede perchè ha l'ansia di fronte ad un probabile cambiamento "positivo". In realtà si prova ansia di fronte ad OGNI POSSIBILE cambiamento.
Poi qualcuno ne prova meno, qualcun altro, come Lei, ne risente di più. Ma non è detto che sia per forza un segnale negativo.
Quindi diciamo che è normale provare ansia per Lei in questo momento.
Il problema è che Lei si preoccupa molto di provare una (normale) ansia. E quando ci preoccupiamo dell'ansia questa aumenta in modo considerevole. E' un po' come quando facciamo dei complimenti ad una persona tronfia ed istrionica: questa, quando capisce di aver attirato la nostra attenzione, si "gonfia" e si cmporta in modo ancora più esuberante.
Così funziona l'ansia: più le diamo attenzione più questa si fa sentire.
Un altro problema che possiamo notare è che nonostante sia già seguita da una Psicologa Lei ha sentito la necessità di richiedere un chiarimento qui. Questo potrebbe significare che in fondo non si fida al 100% della Sua terapeuta? Non lo so, però varrebbe la pena farci una riflessione.
Lei deve sentirsi completamente libera di sottolineare le Sue perplessità con la Psicologa: se ritiene che questa non riservi particolare attenzione al Suo problema con l'ansia lo dica. Vedrà che la vostra relazione terapeutica migliorerà considerevolmente.
Le allego questo articolo sull'ansia, se vuole avere maggiori informazioni
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html
Non abbia paura della Sua ansia, vedrà che affronterà al meglio anche questo imminente cambiamento.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.8k visite dal 03/02/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.