Ansia attacchi di panico e fobia
Mia madre di 85 anni autosufficente soffre di ansia e attacchi di panico e fobia e ha paura di rimanere sola anche per pochi minuti dal 2007 a causa degli acufeni ci siamo rivolti a un neurologo e per 3 anni l'ha curata con 7 gocce di EN 5 di LEVOPRAID insieme 3 volte al giorno una capsula di efexor 37,5 e una compressa di mirtazapina la sera prima di andare a letto ed è andata bene adesso è ricaduta in modo più forte e il dottore (neurologo)di fiducia ha aggiunto 5 gocce di ALPRAZOLAM 3 volte al giono insieme alle altre gocce ma non stiamo vedendo nessun risultato. quando sà che deve rimanere sola incomincia ad avere tremori mal di stomaco formicolii agli arti. cosa mi consigliate? GRAZIE DELLA VOSTRA RISPOSTA
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Gentile Signora,
l'età della mamma depone a favore di una gestione soprattutto neurologica del problema, per cui ne parlerei con il neurologo che la segue, sottolineando il disagio di questa situazione in modo più incisivo se serve.
Per il resto cercate di starle vicino e di trasmetterle il vostro amore, anche se immagino che a volte la situazione vi sembra molto pesante.
l'età della mamma depone a favore di una gestione soprattutto neurologica del problema, per cui ne parlerei con il neurologo che la segue, sottolineando il disagio di questa situazione in modo più incisivo se serve.
Per il resto cercate di starle vicino e di trasmetterle il vostro amore, anche se immagino che a volte la situazione vi sembra molto pesante.
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
[#2]
Consiglierei di sentire il parere di un geriatra per la valutazione generale dello stato di salute e le indicazioni più opportune circa la posologia dei farmaci che deve assumere, poi suggerirei di affiancare alla mamma una compagnia, una signora che non le sia sgradita e che si contenti di una onesta retribuzione, per le ore o i giorni in cui deve rimanere sola.
Dr.ssa Emanuela Carosso
Psicologa - Psicoterapeuta, Psicologa Forense
www.studiocarossopsicologia.com
[#3]
Utente
Ringrazio i dottori per la risposta ma ho dimenticato di precisare ke mia madre a parte i reumatismi non ha nessuna patologia prende una compressa della pressione per prevenire. il neurologo sia quello di fiducia sia un altro dicono che è un ansia infondata non ha nessun motivo di essere ansiosa e di avere questi attacchi di panico lo fa soltanto per attirare l'attenzione essendo una donna coccolata sia dal marito sia dai figli ecco perchè ho chiesto un parere per sapere come dobbiamo comportarci scusate e grazie ancora
[#4]
Gentile utente se i neurologi hanno scartato cause organiche ad hanno evidenziato la genesi relazionale del problema
(..)il neurologo sia quello di fiducia sia un altro dicono che è un ansia...lo fa soltanto per attirare l'attenzione (..)
allora vi è la necessità di una consulenza psicologica. Un terapeuta di orientamento famigliare sarebbe opportuno.
saluti
(..)il neurologo sia quello di fiducia sia un altro dicono che è un ansia...lo fa soltanto per attirare l'attenzione (..)
allora vi è la necessità di una consulenza psicologica. Un terapeuta di orientamento famigliare sarebbe opportuno.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#6]
Utente
grazie ai vostri consigli di 3 anni fà per l'ansia di mia madre(88 anni) mi sono rivolta a un psichiatra che ha curato mia madre con il TAVOR oro solubile 2,5mg metà la mattina intero dopopranzo e metà la sera,20 gocce di citalopram e mirtazapina una prima di andare a letto.Con questa cura è andata bene fino a quest'inverno,l'anno scorso mio padre si è ammalato e mia madre la assistito,l'ansia non l'ha pensata più.Dopo la morte di mio padre è stata serena per tre mesi dopo ha incominciato a stare di nuovo male.Siamo ritornate dal psichiatra e ha cambiato le gocce di CITALOPRAM con LUDIOMIL 50mg 1 la mattina 1 dopo pranzo.Ora non sò da cosa dipende ma mia madre con l'ansia stà sempre peggio si sente male dolore al plesso solare e panico in più si trova in uno stato confusionale.
possono essere gli effetti collaterali del LUDIOMIL?
O è demenza senile galoppante visto che 4 mesi fà era ansiosa ma lucida.
grazie per la vostra risposta
possono essere gli effetti collaterali del LUDIOMIL?
O è demenza senile galoppante visto che 4 mesi fà era ansiosa ma lucida.
grazie per la vostra risposta
[#7]
Gentile Utente,
per sapere con precisione di che cosa si tratta, vista anche l'età della signora, dovreste tornare prima dal neurologo cui era già in cura.
Cordiali saluti,
per sapere con precisione di che cosa si tratta, vista anche l'età della signora, dovreste tornare prima dal neurologo cui era già in cura.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
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Gentile Utente,
è necessario una visita neurologica per una diagnosi differenziale che valuti se i sintomi di sua madre siano attribuibili a possibili effetti collaterali dei farmaci o siano l’inizio di patologie organiche tipiche della tarda età.
Inoltre, le consiglierei di integrare la visita neurologica con un esame neuropsicologico, fatto da uno psicologo esperto in neuropsicologia, a mio avviso utile per:
- ottenere un quadro completo della salute di sua madre, considerandone l’efficienza cognitiva;
- contribuire alla diagnosi di patologie neurologiche, anche quando gli strumenti neuroradiologici non rivelano, a volte negli stadi iniziali della patologia, ancora anomalie.
Questo al fine di pianificare, eventualmente, un trattamento di riabilitazione cognitiva che possa rallentare gli effetti sulla qualità di vita di patologie di tipo neurodegenerative.
è necessario una visita neurologica per una diagnosi differenziale che valuti se i sintomi di sua madre siano attribuibili a possibili effetti collaterali dei farmaci o siano l’inizio di patologie organiche tipiche della tarda età.
Inoltre, le consiglierei di integrare la visita neurologica con un esame neuropsicologico, fatto da uno psicologo esperto in neuropsicologia, a mio avviso utile per:
- ottenere un quadro completo della salute di sua madre, considerandone l’efficienza cognitiva;
- contribuire alla diagnosi di patologie neurologiche, anche quando gli strumenti neuroradiologici non rivelano, a volte negli stadi iniziali della patologia, ancora anomalie.
Questo al fine di pianificare, eventualmente, un trattamento di riabilitazione cognitiva che possa rallentare gli effetti sulla qualità di vita di patologie di tipo neurodegenerative.
Cordiali Saluti
Dr. Stefano Maranto - Psicologo
Consulenze e formazione on-line
[#9]
Utente
gentili dottori dall'ultima volta che ho scritto mia madre sta peggiorando giorno dopo giorno,da 1 mese e più non conosce la casa in cui viviamo da 52 anni appena è successo glielo detto al medico curante perchè il psichitra che la segue non riuscivo a contattarlo in nessun modo e il medico di famiglia ha detto che è qualche farmaco nuovo,il farmaco nuovo era il "LUDIOMIL 50mg" e me l'ha fatto sospendere nel frattempo sono riuscita a parlarne con il psichiatra che la segue e ha detto comunque di aspettare un mese da quando ha smesso di prendere il farmaco per vedere se era il farmaco o altro e mi ha dato la prenotazione l'8 aogosto adesso mia madre non conosce più nemmeno me che vivo con lei
cosa gli sta succedendo? c'è qualche cura che la possa aiutare a ricordare?
grazie per la vostra risposta
cosa gli sta succedendo? c'è qualche cura che la possa aiutare a ricordare?
grazie per la vostra risposta
Questo consulto ha ricevuto 9 risposte e 3.1k visite dal 03/02/2011.
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