Sogni terrifici

Egregi dottori, vorrei avere un parere su questo mio caso.
Non mi capita frequentemente per fortuna ma a volte alla mattina svegliandomi e poi riaddormentandomi, sento una strana sensazione una fase di torpore nella quale so già che inizieranno i miei incubi. A quel punto cerco di non riaddormentarmi ma...troppo tardi. Sembra reale non è un sogno brutto dove ti svegli ed hai ricordi negativi come credo abbiamo tutti quanti. E' un incubo o non so cosa ma è come se lo vivessi direttamente in prima persona. Non riesco a parlare, ad aprire gli occhi, a reagire, sento come se qualcuno volesse schiacciarmi o soffocarmi con le mani e non riesco a muovermi, a parlare o reagire, nell'incubo cerco di aprire la luce ma non funziona niente intorno a me, la persona che sono in quell'incubo a sua volta in seconda persona cerca di dirsi svegliati che stai male, prova a reagire ma niente e continuano ombre voci tutto intorno a me con quella strana pesantezza del mio corpo che mi impedisce di reagire. Poi mi sveglio ma non sono tachicardica ne sudata ma spaventata per la stranezza di ciò che vivo. E' davvero orribile.
Che significato può avere?
Grazie.
Cordiali saluti.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Signora,
purtroppo su questo sito non forniamo interpretazioni dei sogni, poichè è una tecnica che richiede uno specifico contesto terapeutico.

Rimane il fatto che Lei si sente piuttosto angosciata, magari tutto questo è legato ad un periodo difficile che sta attraversando, che influisce sulla qualità del Suo sonno.
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Utente
Utente
Gentile dottore non richiedevo di interpretarmi i sogni, forse ho espresso male la mia richiesta. Una persona estremamente ansiosa può vivere inconsiamente l'ansia attraverso questo tipo di incubo?
Grazie.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Certo, proprio perchè l'ansia influsce sull'umore e l'umore influisce sulla qualità del sonno.

La produzione onirica è legata infatti alla qualità del Suo sonno.

Lei si riconosce ansiosa, cosa sta facendo per gestire questo tipo di problema?
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Utente
Utente
Sono da poco sotto controllo neurologico che mi sta portando ad una diagnosi quasi definitiva di attacco di panico. Essendo per me la prima volta che mi ritrovavo a provare certi sintomi , stiamo scartando ogni causa organica attraverso esami diagnostici, perchè come lei sa ogni sintomo sembra quasi una "malattia organica".
Ma la diagnosi di attacchi di panico è quasi "vicina".
Quindi probabilmente credo c'entri tutto questo, anche se il neurologo mi ha detto che queste cose ansiose si pagano anche a distanza di tempo.........

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Benissimo,
ottima strategia quella di escludere la presenza di disturbi organici.

Le allego due articoli su ansia e attacchi di panico

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/205-caro-psicologo-mi-sento-ansioso-i-disturbi-d-ansia-e-la-terapia-cognitivo-comportamentale.html

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/315-il-panico-e-l-agorafobia.html

Se ha voglia e tempo li legga e veda dove si ritrova: magari potrebbero aiutarla in questo processo diagnostico.
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Utente
Utente
Dottore, grazie di cuore,li leggerò sicuramente.
Cordialità.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Grazie a Lei di averci scritto.
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Dr.ssa Emanuela Carosso Psicologo, Psicoterapeuta 50
Da quanto racconta lei sembra soffrire di un disturbo di del sonno, una parassonnia nota come paralisi ipnopompica, caratterizzata da uno stato cosciente o paracosciente in presenza del perdurare della naturale atonia muscolare del sonno. E' un disallineamento tra stato psichico e fisico, un anticipo del risveglio completo, che anche se pare durare a lungo, in realtà difficilmente supera i pochi secondi. Durante questa fase di confine tra sonno e veglia possono presentarsi
percezioni interne ed esterne elaborate erroneamente dal cervello che confondono l'individuo, lasciandolo in preda a fantasie allucinatorie che lo disorientano e lo spaventano, prima che il processo di risveglio sia completato.
Nella sua città esiste un centro di medicina del sonno dove potrebbe trovare assistenza specialistica specifica per la problematica presentata:

Centro Medicina del Sonno
Servizio di Neurofisiopatologia - Dipartimento delle Scienze Motorie
Università di Genova
Ospedale S. Martino
Piazza R. Benzi 10 - 12126 Genova
Tel. 010 3537460 - 3537465 - 3537461 - 5554108 - 5554109

Dr.ssa Emanuela Carosso
Psicologa - Psicoterapeuta, Psicologa Forense
www.studiocarossopsicologia.com

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Utente
Utente
Dottoressa La ringrazio di questa risposta e di questo consiglio.. Non ho mai pensato che potesse esserci una causa derivata da una alterazione del sonno. Non è una malattia giusto? forse è legata a chi soffre di ansia? perchè non ne ho mai sentito parlare tra le persone che conosco di cose del genere, forse cè una predisposizione della persona ?. Il fatto è che mi accade unicamente al mattino quando magari sono sveglia già in piedi e ritorno a letto per motivi di festa dal lavoro o per malattia. NOn mi è mai capitato di sera o notte fonda.
Grazie.
Cordiali saluti.
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Dr.ssa Emanuela Carosso Psicologo, Psicoterapeuta 50
Il tipo di disturbo che presenta è tipico del risveglio mattutino, un po' meno frequentemente dell'addormentamento serale (paralisi e allucinazioni ipnagogiche). E' stato correlato con la carenza di sonno, ed anche con squilibri degli elettroliti. Può più facilmente generare ansia che esserne derivato, almeno così mi risulta. Se si presenta in associazione con altra sintomatologia, può fare sospettare una narcolessia: per questo sarebbe consigliabile contattare il centro di medicina del sonno più vicino per procedere ad un inquadramento diagnostico puntuale, da cui potranno discendere le terapie più opportune. Aggiungo che presso il centro potrà trovare, oltre la competenza specifica per il suo problema, anche maggiori informazioni sull'epidemiologia, il decorso, la prognosi dei casi simili al suo ed, in ultima analisi, le rassicurazioni di cui necessita.
Auguri.
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Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
Gentile signora,

se dovesse trattarsi effettivamente di Paralisi del Sonno (ipnagogica o ipnopompica), consideri che comunque se non accade di frequente, può rientrare nella normalità.
A volte gli episodi si manifestano più facilmente nei periodi di stress.

Se dovessero ripetersi ancora, provi a dire a se stessa, se riesce, mentre li vive, che si tratta solo di una semplice alterazione dei processi legati al risveglio, che non c'è nulla da temere, che tutte le sensazioni che prova sono illusorie e che passeranno presto, e non si sforzi di aprire gli occhi o di muoversi.

Se però nota che gli episodi si fanno molto frequenti, o se comunque la preoccupano, fa bene ad approfondire con accertamenti, e a togliersi definitivamente il pensiero.

Cordialmente,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#12]
Utente
Utente
Gentili dottoresse vi ringrazio per la cortesia delle risposte.
Dott.ssa Di Muro, le prime volte che facevo questi "incubi" ero totalmente presa da loro che non potevo fare altro che abbandonarmi ad essi, li vivevo proprio male.
Ora che ho capito la differenza nel tipo di addormentamento che mi porta ad avere questi incubi, la differenza è che la persona che sono in quella specie di incubo riesce a dire svegliati svegliati che stai male.......e così per fortuna accade che mi sveglio, è come se mi preparassi ad affrontarli proprio perchè ho imparato a riconoscere la fase dell'addormentamento.
L'unica cosa che mi dava preoccupazione ed è per questo che vi ho scritto era che potesse essere invece un problema di disagio psicologico interno e non una forma di "paralisi ipnagogica", come potrebbe invece essere leggendo le vostre cortesi risposte.
Grazie di cuore.
[#13]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23


Gentile Signora,

I sogni sono la via dell'inconscio, sia per Freud sia per Jung che per altri.
Gli eventi dei sogni sono tanti e tali che sono inclassificabili....
Quello che lei racconta è un evento non interno al sogno, ma al modo in cui si manifesta. Anche qui c'è un'infinità di forme del verificarsi del sogno.
La cosa più interessante è quel riaddormentarsi, sicura che poi verrà un sogno-incubo paralizzante ed angosciante.
Mi piacerebbe tanto saperne di più, dal vivo, ma lei è a Genova ed io a Macerata. Racconti ancora dei fenomeni che prova.
Ad. es.: ha mai sentito nella fase di addormentamento di scendere verso il basso, e pian piano, una fase di totale rilassamento e, paura per paura, ha cercato di uscirne... ma invano, perché era come paralizzata... e allora se appena riusciva a muovere, ma con grande sforzo di volontà e di movimento, il dito mignolo della mano riusciva a riprendere vita tutto il corpo e a risvegliarsi... ma un risveglio totale che poi non l'avrebbe più rifatta addormentare? Senza accelerazione dei battiti cardiaci, né respiro affannoso, né sudorazione.....
Soltanto un chiedersi: ma che diavolo mi stava succedendo?

Buon sonno e buoni sogni.

Cordialmente.
[#14]
Utente
Utente
Egregio dottore, buonasera.
Quella fase di riaddormentamento che provo è riconoscibile per una semplice ma per me certa differenza.
Quando alla sera vado a letto, inizia come per tutti la fase del rilassamento, poi piano piano, il sonno, passando per ogni sua fase , arriva. Questo è normale per tutti direi ed anche per me ogni sera.

Quella fase che invece mi fa distinguere il mio incubo è totalmente diversa-

In breve.
Mi accade generalmente quando non stò bene anche solo per una banale influenza.
Mi alzo da letto tutto normale, ritorno a letto e nel giro di poco, pur non sapendo quantificare il tempo perché è come se passassi dall’essere sveglia al sonno profondo improvvisamente, provo ad aprire gli occhi ma non ci riesco le palpebre sono pesantissime , mi dico apri gli occhi che altrimenti hai gli incubi ma non riesco, da questo percepisco la stranezza. Dalle palpebre pesantissime, dal mio corpo sempre più pesante.
Non riesco a capire se è già iniziato l’incubo in quella fase ma so perfettamente che riesco a dirmi realmente: “ NOOOO adesso ho gli incubi”, quindi definirei una fase a metà e metà visto che riesco ad accorgermene. E da lì inizia tutto.

La differenza ultimamente è che avendo imparato a riconoscere quella fase di riaddormentamento, fase nella quale avverto disagio perché so già che avrò degli incubi, riesco a gestire la persona che sono in quell’incubo
Ora riesco a muovermi a lottare, l’ultima volta mi gridavo svegliati svegliati che stai male e……. mi sono svegliata di soprassalto.
Non mi sveglio mai lentamente muscolo dopo muscolo ma subito apro gli occhi quasi di soprassalto , mai tachicardia mai sudata, ma tanto turbata per l’accaduto.
Sembra tutto reale.
Spero nel grande caos delle mie parole di aver spiegato ciò che accade.
La saluto cordialmente.


[#15]
Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 708 23
Gentile Utente,

E' stata chiara ed esauriente.
Sto cercando di mettermi nei suoi panni, ma capirà che è tremendamente difficile.
I fenomeni legati all'addormentamento sono tanti e tali da essere difficilmente classificabili.
Mi dica: sono più frequenti vicino al ciclo mestruale? Sono più intensi per cause legate all'ansia e o per uno stato d'animo turbato da eventi esterni o intrapsichici? (cioè interni a sé?: Amore, tensione,affetti, lavoro stressante etc. ?).
Si faccia un diario, veloce e con pochi appunti, ma in modo tale da poter capire se ci sono variabili che entrano in gioco.
Il sonno REM è immediato? O mantiene lucidità mentale e di ragionamento logico?
Potrebbe essere una formna di narcolessia, ma del tutto diversa da quella che viene normalmente individuata nei soggertti e descrita nei trattati.
Potrebbe trattarsi di una forma di paralisi ipnagogica.
C'è una discordanza tra corpo e mente.
Ovvero puiò essere un'illusione ipnagogica. Veda in Wikipedia "Illusione ipnagogica". Il sogno ipnagogico era già noto alla fine del '800, Ne parla anche Jung nel primo ventennio del '900 o giù di lì.
Ma anche questa forma non è proprio la sua perché la sua mente è vivida. Però poi l'allucinazione come elementi di sogno terrifico, come lei lo deficinisce, viene.
La mente ha sensazioni visive e uditive, non reali, quindi di tipo allucinatorio, anche molto intenso, acuto e vivace.

Non vorrei confonderle le idee.

Non credo he siano pericolose, né che alludano o sottintendano altro.

Ci risentiamo, comunque.

La vita, non onirica, va bene?


Cordialmente.