O non mi danno nemmeno ascolto

salve, da due anni che ho perso il posto di lavoro,e mi sto accorgendo che ultimamente sto incominciando a soffrire di depressione.mi accorgo che sono sempre triste,preoccupato,nervoso,e mi arrabbio per niente o mi da fastidio anche la presenza delle persone(anche famigliari).non so piu come fare per stare calmo,non ho nemmeno una ragazza per potermi sfogare un po.in casa non posso parlare che a volte dicono che sono io,o non mi danno nemmeno ascolto.per fortuna che ho un'amica che ogni tanto vado a casa per giocare un po con la sua bambina.non so piu che fare a volte preferirei morire,per non sapere piu niente e per non soffrire piu.la mia vita e cambiata drasticamente non so piu che fare.ho tentato anche ad andarmene dal mio paese per cercare lavoro altrove,ma non ci sono riuscito.cosa mi consigliate.io non voglio ricorrere gia da adesso ai medicinali.vi ringrazio
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Dr.ssa Emanuela Carosso Psicologo, Psicoterapeuta 50
Lo stress a cui è sottoposto potrebbe da solo giustificare la sua sintomatologia, che avrebbe in questo caso origine reattiva.
Trovare una occupazione, anche a livello di volontariato, potrebbe ridarle un orizzonte e aumentare la sua autostima, oltre che fornirle occasioni di intrecciare nuove relazioni che potrebbero, in un secondo momento, esserle d'aiuto.
Inoltre potrebbe informarsi presso gli enti preposti alla formazione della sua zona di residenza, per trovare un corso gratuito di riqualificazione professionale, in seguito al quale sarebbe più facile rientrare nel mondo del lavoro.

Dr.ssa Emanuela Carosso
Psicologa - Psicoterapeuta, Psicologa Forense
www.studiocarossopsicologia.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
il problema che nella mia zona di residenza non c'e niente,e i corsi anno un costo.e non posso affrontarli.comunque grazie delle risposta.distinti saluti.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
(..)in casa non posso parlare che a volte dicono che sono io,o non mi danno nemmeno ascolto (..)
gentile utente sembra che allo stato attuale abbia un notevole bisogno di poter elaborare le sue preoccupazioni e di condividere il suo malessere. Tuttavia , chi le sta a fianco, non essendo un professionista, è legittimato a dare quelle classiche risposte che, in molte accasioni, peggiorano addirittura il problema, facendola, forse, sentire colpevolizzato e/o non compreso. Ma oltre a discutere è fondamentale trovare strategie psicologiche che la mettano in grado di affrontare con maggiori energie determinate difficoltà oggettive. L'aiuto di un terapeuta non dovrebbe scartarlo.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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