Adolescenza
Gent.dott.vorrei porre una domanda riguardante mia figlia di 14 anni, noi abitiamo al nord, ma lei è nata al sud ci siamo trasferiti quando lei aveva 4 anni e non vuole accettare questo trasferimento si ritorna al sud durante l'estate, lei lì sta molto bene ci sono i nonni e le cugine della sua stessa età e poi ha tanti amici, escono da soli,si divertono cosa che al nord non succede,ogni tanto va a farsi una pizza o al cinema, ha molte amiche anche qui, ma tente sempre ad isolarsi perchè non li piace stare al nord, lei preferisce stare nel meridione....è un continuo rinfacciarmelo, e noi si è spiegato anche i tanti motii perchè ci siamo dovuti trasferire, ne soffre tantissimo, al punto che ogni volta che si riparte è una tragedia, a natale noi non siamo andati ma a lei l'abbiamo mandata.....con la promessa che ogni volta che ha un pò di ferie a scuola si manda.....ma neanche questo riesce a farla reagire.....come ci dobbiamo comportare? grazie......
[#1]
Gentile signora, la modalità preferita dei 14enni di rapportarsi ai genitori è lamentarsi, in un modo o nell'altro. Quindi se non fosse stato per quello è probabile che vostra figlia si sarebbe lamentata di qualche altra cosa. Evitate d'impelagarvi in discussioni che riguardano questo punto. Se poi sentite di non essere in grado di gestire da soli la situazione, chiedete un consulto di persona a uno psicologo psicoterapeuta, meglio se a indirizzo familiare-relazionale o strategico.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Gentile signora,
l'adolescenza è un periodo complesso sia per i ragazzi che per i genitori. Il "rinfacciamento" è una delle modalità che gli adolescenti adottano nel rapportarsi ai genitori.
Anche il bisogno di spazi propri è tipico dell'adolescenza, la preoccupazione potrebbe nascere se l'isolamento pervadesse in modo consistente la vita di sua figlia (ma questo non lo possiamo valutare da qui con pochi elementi).
Se ritiene le difficoltà in atto di difficile gestione, potrebbe chiedere un consulto in presenza ad un terapeuta familiare, così come le ha suggerito il collega.
Legga magari questo articolo
http://www.psicologia-benessere.it/Infanziaeadolescenza/Ladolescenza/tabid/90/Default.aspx
Molti auguri
l'adolescenza è un periodo complesso sia per i ragazzi che per i genitori. Il "rinfacciamento" è una delle modalità che gli adolescenti adottano nel rapportarsi ai genitori.
Anche il bisogno di spazi propri è tipico dell'adolescenza, la preoccupazione potrebbe nascere se l'isolamento pervadesse in modo consistente la vita di sua figlia (ma questo non lo possiamo valutare da qui con pochi elementi).
Se ritiene le difficoltà in atto di difficile gestione, potrebbe chiedere un consulto in presenza ad un terapeuta familiare, così come le ha suggerito il collega.
Legga magari questo articolo
http://www.psicologia-benessere.it/Infanziaeadolescenza/Ladolescenza/tabid/90/Default.aspx
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#3]
"escono da soli, si divertono cosa che al nord non succede, ogni tanto va a farsi una pizza o al cinema, ha molte amiche anche qui, ma tende sempre ad isolarsi perchè non le piace stare al nord"
Cara signora,
se sua figlia gode di maggiore libertà nei periodi di permanenza al sud è normale che senta la differenza e che non sia contenta di non stare lì tutto l'anno.
E' però importante che abbia delle amiche anche dove abitate, perchè significa che non si è chiusa totalmente.
Lei scrive che la ragazza tende comunque ad isolarsi: potrebbe farle notare che se cambiasse atteggiamento nei confronti delle amiche del nord potrebbe divertirsi di più anche durante l'anno.
Può essere che le lamentele nascondano una richiesta di maggiore indipendenza e autonomia da voi, quindi potreste riflettere sulle regole che avete posto e chiedervi se non potete iniziare a lasciarle maggiore autonomia in qualcosa.
Come altra soluzione potreste anche prospettarle la possibilità di trasferirsi al sud quando avrà terminato la scuola: visto che avete dei parenti che possono ospitarla non si tratterebbe di lasciarla andare allo sbaraglio.
Forse la prospettiva di andare a vivere là le permetterebbe di avere un obiettivo e la porterebbe ad abbandonare l'atteggiamento rivendicativo nei vostri confronti.
Cordialmente,
Cara signora,
se sua figlia gode di maggiore libertà nei periodi di permanenza al sud è normale che senta la differenza e che non sia contenta di non stare lì tutto l'anno.
E' però importante che abbia delle amiche anche dove abitate, perchè significa che non si è chiusa totalmente.
Lei scrive che la ragazza tende comunque ad isolarsi: potrebbe farle notare che se cambiasse atteggiamento nei confronti delle amiche del nord potrebbe divertirsi di più anche durante l'anno.
Può essere che le lamentele nascondano una richiesta di maggiore indipendenza e autonomia da voi, quindi potreste riflettere sulle regole che avete posto e chiedervi se non potete iniziare a lasciarle maggiore autonomia in qualcosa.
Come altra soluzione potreste anche prospettarle la possibilità di trasferirsi al sud quando avrà terminato la scuola: visto che avete dei parenti che possono ospitarla non si tratterebbe di lasciarla andare allo sbaraglio.
Forse la prospettiva di andare a vivere là le permetterebbe di avere un obiettivo e la porterebbe ad abbandonare l'atteggiamento rivendicativo nei vostri confronti.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#4]
Utente
grazie per i vs consigli, in effetti le amiche le ha anche qui, non tende del tutto a non uscire, ma ogni cosa che fa o facciamo lei è un continuo dire se eravamo giù....questo non succedeva, ora ha avuto un consulto a scuola con la psicologa....la dott.mi ha telefonata dicendomi che devo farle fare qualche seduta...per evitare che si chiuda troppo in sè stessa, mio marito mi brontola dicendo che la colpa è mia che ho incominciato io a farla andare giù, durante le vacanze ma io credevo di fare meglio,invece forse ho fatto peggio....sapete consigliarmi se è il caso di farle davvero fare qualche seduta, e se faccio bene o male a continuarla a mandare nel meridione....questi adolescenti non sai cosa vogliano..noi genitori sbagliamo sempre...credo che sia il mestiere più difficile..io dico sempre oggi questi ragazzi hanno troppo....grazie per le vs risposte almeno anche noi avremmo un consiglio cosa fare....
[#5]
Dipende, se vostra figlia è d'accordo ad andare dalla psicologa potrebbe aiutarla. Ma se non vuole, forzare sarebbe controproducente.
Oltretutto i professionisti seguono approcci diversi, dal mio punto di vista potrebbe essere opportuno farla voi genitori, qualche seduta, proprio perché dice di sentirsi inadeguata. Una consulenza genitoriale con un terapeuta a indirizzo familiare-relazionale o strategico potrebbe aiutarvi.
L'adolescenza è un'età in cui non si è né bambini né adulti, quindi molto del comportamento dell'adolescente dipende da ciò che fanno i genitori. Non si è ancora autonomi.
Cordiali saluti
Oltretutto i professionisti seguono approcci diversi, dal mio punto di vista potrebbe essere opportuno farla voi genitori, qualche seduta, proprio perché dice di sentirsi inadeguata. Una consulenza genitoriale con un terapeuta a indirizzo familiare-relazionale o strategico potrebbe aiutarvi.
L'adolescenza è un'età in cui non si è né bambini né adulti, quindi molto del comportamento dell'adolescente dipende da ciò che fanno i genitori. Non si è ancora autonomi.
Cordiali saluti
[#6]
"mio marito mi brontola dicendo che la colpa è mia che ho incominciato io a farla andare giù, durante le vacanze ma io credevo di fare meglio,invece forse ho fatto peggio....noi genitori sbagliamo sempre".
Come le dicevo, il periodo adolescenziale mette in crisi non solo i ragazzi, ma anche i genitori. Suggerisco a voi genitori di non cercare colpe o pensare di aver commesso errori, ma di trovare un buon modo ora per affrontare questo periodo di crescita che non riguarda solo sua figlia, ma l'intera famiglia.
E' utile che come genitori seguiate una linea comune e condivisa cercando anche di mantenere viva la dimensione dell'ascolto e del dialogo con vostra figlia.
Non sempre però è semplice riuscirci, rivolgersi ad un terapeuta familiare potrebbe esservi utile.
Cordialmente
Come le dicevo, il periodo adolescenziale mette in crisi non solo i ragazzi, ma anche i genitori. Suggerisco a voi genitori di non cercare colpe o pensare di aver commesso errori, ma di trovare un buon modo ora per affrontare questo periodo di crescita che non riguarda solo sua figlia, ma l'intera famiglia.
E' utile che come genitori seguiate una linea comune e condivisa cercando anche di mantenere viva la dimensione dell'ascolto e del dialogo con vostra figlia.
Non sempre però è semplice riuscirci, rivolgersi ad un terapeuta familiare potrebbe esservi utile.
Cordialmente
[#7]
Sull'opportunità di sottoporre la ragazza alle sedute concordo con quanto detto dal dr. Santonocito, non è il caso di obbligarla e una consulenza potrebbe essere molto utile a lei e suo marito come genitori.
Le consiglio di parlare alla ragazza e di cercare di capire cosa le manca della vita che può fare quando è al sud (considerando che se vi recate là per le vacanze certe circostanze saranno per forza diverse): se vostra figlia desidera più autonomia potreste parlarne e decidere di accontentarla sotto qualche aspetto, e anche se il punto fosse un altro potrete sempre discuterne assieme.
Esiste sempre la possibilità che dopo il diploma si trasferisca: i prossimi anni faranno emergere la vera natura di queste lamentele e vi faranno capire se si tratta di un capriccio/pretesto per litigare, o di un reale desiderio che in futuro sarà esaudibile.
Le consiglio di parlare alla ragazza e di cercare di capire cosa le manca della vita che può fare quando è al sud (considerando che se vi recate là per le vacanze certe circostanze saranno per forza diverse): se vostra figlia desidera più autonomia potreste parlarne e decidere di accontentarla sotto qualche aspetto, e anche se il punto fosse un altro potrete sempre discuterne assieme.
Esiste sempre la possibilità che dopo il diploma si trasferisca: i prossimi anni faranno emergere la vera natura di queste lamentele e vi faranno capire se si tratta di un capriccio/pretesto per litigare, o di un reale desiderio che in futuro sarà esaudibile.
[#8]
Utente
Grazie per i vs consigli..Noi abbiamo affrontato molte volte con mia figlia questo argomento,mi rivolgo al dott.
Massaro,che mi chiede cosa le manca...lì anche i ragazzi sono più cordiali, le loro organizzazioni, i loro interessi,sono molto più uniti...anche se non sempre possono uscire,trovano comunque il modo come passare il tempo,anche durante l'inverno...al nord purtroppo noi genitori siamo molto impegnati rispetto a quelli del sud facciamo una vita più frettolosa quindi non si ha il tempo di potare avanti e dietro anche se cerchiamo di farlo almeno io c'è la metto tutta...cerco di non vietarli niente,ovviamente nei limiti,ma se ha voglia di uscire l'accontento...è una ragazzina poi che a scuola mi da molte soddisfazioni ecco perchè cerco di premiarla, infatti a Natale lei è scesa giù 15gg da sola so che lì ci sono i nonni sono tranquilla, altro punto è molto legata a due cugine della sua stessa età, anche questo influisce molto perchè tante volte loro la telefonano e raccontano..le loro giornate, continuo a dire che sbaglia...che un giorno capirà e se noi genitori ci siamo trasferiti quando era piccola un motivo ci sarà stato..ma nonostante tutte le spiegazioni, continua a ripeterci sempre le solite cose...
Massaro,che mi chiede cosa le manca...lì anche i ragazzi sono più cordiali, le loro organizzazioni, i loro interessi,sono molto più uniti...anche se non sempre possono uscire,trovano comunque il modo come passare il tempo,anche durante l'inverno...al nord purtroppo noi genitori siamo molto impegnati rispetto a quelli del sud facciamo una vita più frettolosa quindi non si ha il tempo di potare avanti e dietro anche se cerchiamo di farlo almeno io c'è la metto tutta...cerco di non vietarli niente,ovviamente nei limiti,ma se ha voglia di uscire l'accontento...è una ragazzina poi che a scuola mi da molte soddisfazioni ecco perchè cerco di premiarla, infatti a Natale lei è scesa giù 15gg da sola so che lì ci sono i nonni sono tranquilla, altro punto è molto legata a due cugine della sua stessa età, anche questo influisce molto perchè tante volte loro la telefonano e raccontano..le loro giornate, continuo a dire che sbaglia...che un giorno capirà e se noi genitori ci siamo trasferiti quando era piccola un motivo ci sarà stato..ma nonostante tutte le spiegazioni, continua a ripeterci sempre le solite cose...
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.8k visite dal 01/02/2011.
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