Bisessualità maschile
Salve medici italia,sono di nuovo in questa rubrica per chiedere ancora un consiglio riguardo la mia confusione sessuale,chiedo scusa per l'insistenza ma ho delle domande ben precise da fare.Ho 20 anni ed ho scoperto di essere bisessuale,mi eccito tranquillmente con una donna e con un uomo ma penso comunque di essere più pendente dalla parte omosessuale,ho fatto troppi pensieri sugli uomini senza prima testare e capire se veramente mi piacesse il sesso con loro.sono passivo ma mi sono accorto di non provare nessun piacere nel farmi penetrare,a differenza penso che il sesso con una donna sia molto bello e che mi piaccia molto,ho letto alcune cose su internet molto interessanti riguardo la sessualità tra queste mi è capitato di leggere di alcuni cerotti ormonali che i bisessuali possono applicare per curare determinate cose ma comunque non ho capito bene di cosa si trattasse,mi chiedo esiste un qualche aiuto medico sulla terra che possa aiutare una persona nella mia situazione???un qualche medicinale spacifico???esistono i trans che fanno cure ormonali,un uomo può diventare donna e viceversa!!ma se una persona si sente attratta da ambe2 i sessi che fa???come convivere con questa condizione??grazie mille per l'attenzione riservatami,cordiali saluti...
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Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, dalla storia dei suoi consulti emerge una notevole preoccupazione relativa al suo orientamento sessuale.
Come le è stato indicato in un precedente consulto, vivere ansiosamente un aspetto di sè non fa che aumentare il senso di comfusione che lei avverte; per fronteggiarlo, cerca dei rimedi (come i cerotti) senza aver chiarito a sè stesso quale sia il suo problema (vuole comprendere se è bisessuale? vuole accettare la sua sessualità? prova emozioni negative all'idea di essere bisessuale? si sente confuso perchè prova eccitazione all'idea di rapporti omosessuali ma poi in sostanza non le piacciono? etc...).
Per chiarirsi il problema (e se non si chiarisce il problema, non comprendo come aiutarla a cercare una soluzione) le è stata indicata la strada del consulto con uno psicologo. L'ha fatto?
Cordialmente
Come le è stato indicato in un precedente consulto, vivere ansiosamente un aspetto di sè non fa che aumentare il senso di comfusione che lei avverte; per fronteggiarlo, cerca dei rimedi (come i cerotti) senza aver chiarito a sè stesso quale sia il suo problema (vuole comprendere se è bisessuale? vuole accettare la sua sessualità? prova emozioni negative all'idea di essere bisessuale? si sente confuso perchè prova eccitazione all'idea di rapporti omosessuali ma poi in sostanza non le piacciono? etc...).
Per chiarirsi il problema (e se non si chiarisce il problema, non comprendo come aiutarla a cercare una soluzione) le è stata indicata la strada del consulto con uno psicologo. L'ha fatto?
Cordialmente
[#2]
Gent.le ragazzo,
la costruzione della propria identità sessuale è un processo complesso che può essere caratterizzata da momenti di confusione e disorientamento.
Il fatto di avere fantasie omosessuali e di avere avuto esperienze in tal senso non significa necessariamente che sia bisessuale, se il rapporto sessuale per lei non è gratificante questo è un aspetto da non trascurare o peggio, ignorare.
Prima di prendere in considerazione cure ormonali o altri interventi più o meno invasivi le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta per un colloquio e approfondire questi aspetti al fine di migliorare la sua autoconsapevolezza e riconquistare un rapporto più sereno con la sessualità.
Cordialmente
la costruzione della propria identità sessuale è un processo complesso che può essere caratterizzata da momenti di confusione e disorientamento.
Il fatto di avere fantasie omosessuali e di avere avuto esperienze in tal senso non significa necessariamente che sia bisessuale, se il rapporto sessuale per lei non è gratificante questo è un aspetto da non trascurare o peggio, ignorare.
Prima di prendere in considerazione cure ormonali o altri interventi più o meno invasivi le consiglio di rivolgersi ad uno psicologo-psicoterapeuta per un colloquio e approfondire questi aspetti al fine di migliorare la sua autoconsapevolezza e riconquistare un rapporto più sereno con la sessualità.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Gent.le utente
sembra davvero preoccupato e confuso rispetto alle differenti emozioni che percepisce sul suo orientamento sessuale. In particolare mi sembra che viva questa ambivalenza in maniera problematica, ossai avere queste differenti forme di attrazione è sbagliato e doloroso quindi serve un rimedio. Capisco che non è semplice convivere con queste due polarità e quindi vorrebbe più chiarezza in lei, ma proprio attraverso un percorso di psicoterapia può essere aiutato a dipanare la nebbia, ad accettare quello che realmente è, etero, omo o bisessuale che sia. Ed eventualmente è possibile cambiare solo quelle parti di sè che si sono davvero accettate!
Ci rifletta!
Saluti
sembra davvero preoccupato e confuso rispetto alle differenti emozioni che percepisce sul suo orientamento sessuale. In particolare mi sembra che viva questa ambivalenza in maniera problematica, ossai avere queste differenti forme di attrazione è sbagliato e doloroso quindi serve un rimedio. Capisco che non è semplice convivere con queste due polarità e quindi vorrebbe più chiarezza in lei, ma proprio attraverso un percorso di psicoterapia può essere aiutato a dipanare la nebbia, ad accettare quello che realmente è, etero, omo o bisessuale che sia. Ed eventualmente è possibile cambiare solo quelle parti di sè che si sono davvero accettate!
Ci rifletta!
Saluti
Dott.ssa Maria Cristina Bivona
Psicoterapeuta e Sessuologa
Roma- Tivoli 347 0550866
www.psicologotivoli.com
[#4]
Ex utente
grazie mille per i consulti siete davvero molto gentili e premurosi,si ho iniziato un percorso di psicoterapia,lo psicoterapeuta mi ha detto chiaro e tondo di non essere gay perchè mi eccito con le donne e mi piace farci sesso,secondo lui sono diventato omosessuale per tutta una serie di condizioni ambientali,quali la società ma in primis la mancanza di affetto da parte di mio padre.Mi è mancato davvero un padre ed ho davvero avuto paura di lui tantè che tutt'ora non ho un minimo rapporto!!mi sento bisessuale non cè nulla da fare,mi vien voglia di baciare una donna e mi eccito all'idea di farci del sesso ma mi succede anche con un uomo solo che l'unica cosa che cambia è l'effetto del dopo e cioè:con un uomo dopo mi sento vuoto,con una donna sto benissimo.Il punto principale delle mie ansie e delle mie paure è questo,da quando sto andando da questo psicoterapeuta ho iniziato a fare pensieri solo sulle donne,risultato:forti stati d'ansia in tutto il corpo,sudorazione alle mani,stati psicosomatici facciali,rossore agli occhi e la cosa più brutta e che in presenza di un uomo si muove da solo il pene,mi ha prescritto molti medicinali,ma sono troppo impaurito da tutti questi effetti negativi che mi preludono il fatto di vivere serenamente la giornata.secondo voi tutti questi stati da cosa sono dovuti??non riesco a capire cosa devo fare e che scelte fare anche perchè cmq lo psicoterapeuta mi ha detto tranquillamente che aldilà di tutti io finirò con una donna se lo voglio,ma non capisco come faccio a convivere con questa mia situazione.grazie mille per l'attenzione,distinti saluti...
[#5]
Gent.le ragazzo,
lo specialista che la sta seguendo è uno psichiatra-psicoterapeuta? Quali farmaci le ha prescritto
Per quanto riguarda l'ansia forse potrebbe esserle utile fare delle sedute di rilassamento psico-corporeo (training autogeno) che l'aiuterebbero a ristabilire un rapporto più sereno con il suo corpo e ad acquisire una migliore capacità di rilassarsi e quindi vivere la sessualità in modo più gratificante.
Per quanto riguarda l'interpretazione delle origini della sua "presunta" bisessualità non credo sia molto utile a favorire un processo di accettazione di sè, lei ha bisogno di imparare a confrontarsi con gli aspetti del suo modo di essere che tende a rifiutare, al fine di accettarli e di integrarli in una visione di sè più ampia e sfaccettata e che di conseguenza le consentirà di trovare le risposte alle domande che ora la stanno angosciando.
Cordialmente
lo specialista che la sta seguendo è uno psichiatra-psicoterapeuta? Quali farmaci le ha prescritto
Per quanto riguarda l'ansia forse potrebbe esserle utile fare delle sedute di rilassamento psico-corporeo (training autogeno) che l'aiuterebbero a ristabilire un rapporto più sereno con il suo corpo e ad acquisire una migliore capacità di rilassarsi e quindi vivere la sessualità in modo più gratificante.
Per quanto riguarda l'interpretazione delle origini della sua "presunta" bisessualità non credo sia molto utile a favorire un processo di accettazione di sè, lei ha bisogno di imparare a confrontarsi con gli aspetti del suo modo di essere che tende a rifiutare, al fine di accettarli e di integrarli in una visione di sè più ampia e sfaccettata e che di conseguenza le consentirà di trovare le risposte alle domande che ora la stanno angosciando.
Cordialmente
[#6]
Ex utente
Lo specialista che mi segue è uno psicoterapeuta,mi ha prescritto mgk vis per la tensione facciale perchè mi ballano gli occhi e altre parti,poi per i sintomi psicosomatici paroxetina che è molto fort e la temo molto,pe il bruciore agli occhi tobradex.gli esercizi i rilassamento corporeo che dice lei dove si fanno di preciso???possono essermi davvero utili???Sono davvero distrutto perchè comunque non so e non riesco a capire cosa voglio è proprio una confusione sessuale bruttissima,una specie di tunnel nero dal quale ho paura di non uscirne,lei pensa che comunque sono giovani e che la mia giovane età mi possa aiutare oppure orai ho già passato l'adolescenza e devo rimanere per forza così???
[#7]
Gent.le utente,
il rilassamento può esserle utile se inserito all'interno di una psicoterapia ma non tutti gli psicologi-psicoterapeuti lo utilizzano, probabilmente lei è in cura da uno psichiatra-psicoterapeuta quindi dovrebbe affrontare con lui durante i colloqui di psicoterapia i suoi timori relativi agli effetti degli psicofarmaci.
Sono d'accordo con lei per quanto riguarda l'età è sicuramente una risorsa però non deve diventare un alibi per delegare l'assunzione di responsabilità che sta alla base di un percorso di crescita personale che dovrebbe essere facilitato dallo specialista e consentirle di recuperare fiducia nelle sue risorse personali.
il rilassamento può esserle utile se inserito all'interno di una psicoterapia ma non tutti gli psicologi-psicoterapeuti lo utilizzano, probabilmente lei è in cura da uno psichiatra-psicoterapeuta quindi dovrebbe affrontare con lui durante i colloqui di psicoterapia i suoi timori relativi agli effetti degli psicofarmaci.
Sono d'accordo con lei per quanto riguarda l'età è sicuramente una risorsa però non deve diventare un alibi per delegare l'assunzione di responsabilità che sta alla base di un percorso di crescita personale che dovrebbe essere facilitato dallo specialista e consentirle di recuperare fiducia nelle sue risorse personali.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 42.6k visite dal 01/02/2011.
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