Perversioni sessuali
Salve, avrei bisogno di un parere in merito al mio compagno. Con lui ho una storia di 12 anni, cominciata quando io ne avevo 15. Sottolineo la mia giovanne età che mi porta a dedurre di aver ricevuto un condizionamento che oggi mi confonde riguarado a cosa è normale o meno. Molte delle cose che vedo di lui non le reputo sane, ma a volte temo di esagerare nel giudizio.Per questo, sperando di essere più obiettiva possibile nella descrizione,confido in un vostro parere.Quando l'ho conosciuto mi è subito saltata all'occhio la sua passione per una tipologia di sesso "poco delicata". Era attratto da oggetti come cinture falliche o peni finti. Ho ancche appurato da subito l'eccessivo tempo passato su internet alla ricerca di materiale porno.I primi tempi ha cercato di rendermi una sua compagna di giochi Con scarsi risultati.Dopo qualche anno ho "scoperto" le sue visite a prostitute.Scoperto,si è aggrappato a me come se fossi una terapeuta, più che fidanzata, manifestando lui stesso che "qualcosa non andava".Ci sono stati periodi in cui sembrava che avesse represso tutto,periodi in cui qualche piccola traccia internettiana manifestava sempre il suuo interesse verso un tipo di sesso non del tutto congeniale alle mie aspettative (io ero vergine richiedevo dolcezza, delicatezza, dedizione). Ho sempre percepito qualcosa di distorto, lui non mi ha mai negato che ci fosse. una volta è anche stato da un terapeuta, che non l'ha convinto e la cosa è terminata dopo poche sedute. Il sesso tra di noi è scarso e freddo, in lui sento una difficoltà a vivere il sesso come qualcosa di emotivo. E poi l'epilogo finale, giorni fa gli scopro un'identità virtuale in cui è chiaro il suo interesse per i trans, ne è attratto, li stima, li cerca. E non solo, anche per il mondo dei "dominatori". La cosa che più mi colpisce è che "oltre lo schermo", lui è una persona molto bigotta e anche omofobica, sono stati evidenti i suoi giudizi dispreggiativi verso i gay (l'attrazione per un trans non ha una componente di omosessualità?). Inoltre ha una vita sociale dove l'immagine pubblica è determinate e spesso con me si è mostrato anche "bigotto", poco libero da schemi e molto ancorato ai giudizi degli altri.Negli anni c'è stata un alternanza di richieste d'aiuto da parte sua che mi ha responsabilizzata molto, ma ci sono stati anche periodi in cui evitatava l'argomento alle mie richieste. Ora mi chiedo che tipo di problema ha, ho bisogno, ingenuamente, di sapere se certe cose sono normali o meno e vi chiedo di considerare la mia poca esperienza, ho avuto solo lui. Io con i miei scarsi strumenti ce la sto mettendo tutta per affrontare la cosa guardandola da tutte le angolazioni.
Vorrebbe sposarmi. A volte ho la sensazione che si, mi voglia bene,ma implicitamente, abbia bisogno di me semplicemnte per mantenere integro qualcoa di "pulito" nella sua vita, una parvenza di normalità.
E io ho paura per il mio futuro con questi presupposti.
Confido in vostri pareri
Rosalba
Vorrebbe sposarmi. A volte ho la sensazione che si, mi voglia bene,ma implicitamente, abbia bisogno di me semplicemnte per mantenere integro qualcoa di "pulito" nella sua vita, una parvenza di normalità.
E io ho paura per il mio futuro con questi presupposti.
Confido in vostri pareri
Rosalba
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Cara Rosalba,
non deve meravigliarsi del fatto che
"oltre lo schermo, lui è una persona molto bigotta e anche omofobica, sono stati evidenti i suoi giudizi dispregiativi verso i gay".
Gli uomini che vivono con inquietudine certe proprie tendenze si comportano pubblicamente in modo tale da scoraggiare qualunque possibilità che altre persone si accorgano di come sono in realtà.
Chi calca troppo la mano nell'affermare una determinata caratteristica di sè stesso sta molto probabilmente nascondendo qualcosa, e ha la necessità di crearsi degli alibi e una parvenza sociale lontanissima dalla sua realtà privata ed interiore.
Nello specifico è molto probabile che il suo fidanzato viva con estremo disagio i propri desideri, e cerchi di convincere gli altri di essere diverso da come è in realtà: in questa sorta di "recita" non è da escludere che il desiderio di sposarla sia l'ennesimo tassello utile a costruire una parvenza di normalità.
Il giudizio sulla qualità più o meno patologica dei suoi desideri sessuali non è prescindibile dal contesto di coppia: se lei condividesse le sue inclinazioni non sussisterebbe alcun problema e vivreste un'intimità condivisa ed appagante.
Mi sembra però che lei abbia sempre sofferto nel vedere che lui ha determinate inclinazioni, e che quello che può essere considerato accettabile in adolescenza (la fruizione di pornografia) sia continuato anche in età adulta, affiancato dalla frequentazione di transessuali che le suscita ulteriori interrogativi.
Probabilmente lui si rende tutt'ora conto che qualcosa "non va", e che i tentativi falliti di farsi aiutare prima da lei e poi da uno psicoterapeuta non dovrebbero portarlo ad archiviare il problema, ma se mai a cercare ulteriori soluzioni.
Il mio consiglio è quello di parlargli apertamente della necessità di contattare un nuovo terapeuta, eventualmente recandovi da lui in coppia, e di non accettare di sposarlo fin quando nutrirà i dubbi che ha esposto.
Non vorrei infatti che la mancanza di altre esperienze in campo sentimentale la portasse a sottovalutare il potenziale pericolo insito nello sposare un uomo sul quale nutre molti dubbi, e che ritiene non equilibrato e problematico.
Tanti cari auguri,
non deve meravigliarsi del fatto che
"oltre lo schermo, lui è una persona molto bigotta e anche omofobica, sono stati evidenti i suoi giudizi dispregiativi verso i gay".
Gli uomini che vivono con inquietudine certe proprie tendenze si comportano pubblicamente in modo tale da scoraggiare qualunque possibilità che altre persone si accorgano di come sono in realtà.
Chi calca troppo la mano nell'affermare una determinata caratteristica di sè stesso sta molto probabilmente nascondendo qualcosa, e ha la necessità di crearsi degli alibi e una parvenza sociale lontanissima dalla sua realtà privata ed interiore.
Nello specifico è molto probabile che il suo fidanzato viva con estremo disagio i propri desideri, e cerchi di convincere gli altri di essere diverso da come è in realtà: in questa sorta di "recita" non è da escludere che il desiderio di sposarla sia l'ennesimo tassello utile a costruire una parvenza di normalità.
Il giudizio sulla qualità più o meno patologica dei suoi desideri sessuali non è prescindibile dal contesto di coppia: se lei condividesse le sue inclinazioni non sussisterebbe alcun problema e vivreste un'intimità condivisa ed appagante.
Mi sembra però che lei abbia sempre sofferto nel vedere che lui ha determinate inclinazioni, e che quello che può essere considerato accettabile in adolescenza (la fruizione di pornografia) sia continuato anche in età adulta, affiancato dalla frequentazione di transessuali che le suscita ulteriori interrogativi.
Probabilmente lui si rende tutt'ora conto che qualcosa "non va", e che i tentativi falliti di farsi aiutare prima da lei e poi da uno psicoterapeuta non dovrebbero portarlo ad archiviare il problema, ma se mai a cercare ulteriori soluzioni.
Il mio consiglio è quello di parlargli apertamente della necessità di contattare un nuovo terapeuta, eventualmente recandovi da lui in coppia, e di non accettare di sposarlo fin quando nutrirà i dubbi che ha esposto.
Non vorrei infatti che la mancanza di altre esperienze in campo sentimentale la portasse a sottovalutare il potenziale pericolo insito nello sposare un uomo sul quale nutre molti dubbi, e che ritiene non equilibrato e problematico.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
>>> La cosa che più mi colpisce è che "oltre lo schermo", lui è una persona molto bigotta e anche omofobica
>>>
Gentile ragazza, questo non deve colpirla, perché è un dato di fatto anche troppo comune: chi disprezza compra, dice il proverbio.
>>> E io ho paura per il mio futuro con questi presupposti.
>>>
Ne avrei anch'io. Credo che dovreste fare, entrambi, una riflessione seria per capire cos'è che vi lega. La possibilità da parte di lui di avere un alibi di normalità come sospetta lei, è certo una possibilità. Ma si pone anche il problema inverso: che cos'è che *lei* si aspetta da un uomo così particolare?
Cordiali saluti
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Gentile ragazza, questo non deve colpirla, perché è un dato di fatto anche troppo comune: chi disprezza compra, dice il proverbio.
>>> E io ho paura per il mio futuro con questi presupposti.
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Ne avrei anch'io. Credo che dovreste fare, entrambi, una riflessione seria per capire cos'è che vi lega. La possibilità da parte di lui di avere un alibi di normalità come sospetta lei, è certo una possibilità. Ma si pone anche il problema inverso: che cos'è che *lei* si aspetta da un uomo così particolare?
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.1k visite dal 31/01/2011.
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