Leggera insonnia

Salve sono un ragazzo di 25 anni e soffro d'ansia da circa 2 mesi. Sto facendo una cura a base di daparox e lorazepam dorom e una cura psicologica e sto avendo dei buoni risultati. L'unico "problema?" che mi è rimasto riguarda la notte in quanto non riesco a dormire più di 4-5 ore a notte da circa un mese e ho un sonno anche abbastanza frammentario con qualche risveglio durante la notte.. Mentre prima riuscivo tranquillamente a dormire almeno 6-7 ore ininterrottamente. Ho parlato circa due settimane fa con il mio neurologo di questo problemino e mi ha aumentato un po la dose farmacologica (il primo mese avevo una dose molto ridotta) ma il risultato è che di giorno sto nettamente meglio, ma la notte mi è rimasto queso problema.. Ho provato anche con qualche aiuto naturale tipo camomille ogni sera ma niente.. Comunque tengo a precisare che durante il giorno non ho nessun problema e mi sento bene lo stesso, faccio tutto quello che faccio sempre senza grosse difficoltà, a parte qualche sbadiglio e un po di sonnolenza ma nulla più.. Non mi pesa più di tanto questa situazione nella notte, però ecco dura da 1 mese e vorrei capire se è colpa ancora dell'ansia che mi è rimasta nell'inconscio e se a lungo andare queste "ore piccole" possono crearmi problemi. Concludo dicendo che nn voglio assolutamente prendere altri medicinali tipo sonniferi eccetera. Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro ragazzo,

ha fatto molto bene ad occuparsi subito del problema e a non lasciar passare del tempo dopo che l'ansia è comparsa.

Come già saprà, l'insonnia può essere legata sia all'ansia sia alla depressione, ma essendo lei seguito dal punto di vista sia psicologico sia medico direi che è in buone mani e che dovrebbe parlare con gli specialisti che l'hanno in cura del disagio che le provoca la riduzione del sonno.

E' un'ottima cosa che gli altri sintomi si siano ridotti e che lei stia riuscendo a svolgere normalmente le attività quotidiane, ma non tutti i sintomi impiegano lo stesso tempo per passare e deve quindi avere un po' di pazienza, cercando magari di non dare troppo peso alla quantità di ore che riesce a dormire per evitare di far diventare un'ossessione questo pensiero.

Le faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile utente , in molte occasioni vi è una sottovalutazione dei tempi dedicati al sonno e il vero problema è più la preoccupazione per l'insonnia che l'insonnia stessa.
Se durante il giorno non nè sente il peso allora smetta di preoccuparsi. Il fatto che ora dorme qualche ora in meno rispetto al solito è del tutto irrilevante.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Innanzi tutto valuti l'influenza di questa insonnia nelle ore di veglia. Cioè se è più stanco, se si sente assonnato, se in qualche modo vi è un'influenza negativa.

Non c'è un numero di ore preciso che devono essere dormite per sentirsi normali.

Consideri che dormire serve a riposarsi, se è riposato allora stia pure tranquillo.
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Utente
Utente
Vi ringrazio molto per le risposte.. Molto gentili e tempestivi. Proverò a non preoccuparmi e stare più tranquillo possibile, se poi avviserò qualche problema durante il giorno ne parlerò cn i dottori che mi seguono
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, come le dice il collega De Vincentiis l'insonnia deriva spesso dal preoccuparsi dell'eventualità di non potersi addormentare. In pratica si finisce per parlare a se stessi e ripetersi di continuo: "Ecco, lo sapevo, anche stasera non mi addormento!" Ciò provoca ulteriore ansia e irritazione che, come comprenderà, tutto fanno meno che favorire il sonno.

Dovrebbe perciò far inserire nella psicoterapia per l'ansia che sta facendo un lavoro specifico per eliminare questo tipo di preoccupazione.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Utente
Utente
Gentili dottori sono lieto nel comunicarvi che da un pò di giorni dormo meglio.. Ma volevo porvi un altra domanda.. da ieri sera sono tornato a sentire un sintomo dell'ansia.. i tuffi al cuore, le extrasistoli (che non sentivo da ormai qualche settimana), le sento sia a riposo sia sotto sforzo (da ieri svolgo un lavoro un po faticoso).. Sia il mio neurologo, che il mio psicologo, che il cardiologo in precedenza (le prime volte che si manifestavano) mi hanno sempre detto di stare sereno e che sono dovute sempre all'ansia, io ho chiesto al cardiologo se sia opportuno anche un ecd sotto sforzo ma mi ha risposto che nn ce n'è bisogno (l'ultimo ecd sotto sforzo l'ho fatto 4 anni fa risultato senza problemi) però ecco questi "tuffi al cuore" mi hanno sempre un po spaventato, e ora che sono tornati mi danno molto fastidio.. anche se nel lavoro continuo negli sforzi senza fermarmi nonostante tutto perchè mi sono un pò stufato di avere paura.. Vorrei un parere su questo fatto da parte vostra, grazie in anticipo
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> però ecco questi "tuffi al cuore" mi hanno sempre un po spaventato
>>>

Certo, perché è un ansioso.

>>> ora che sono tornati mi danno molto fastidio.. anche se nel lavoro continuo negli sforzi senza fermarmi nonostante tutto perchè mi sono un pò stufato di avere paura
>>>

Bene, ma allora dovrebbe ricevere aiuto specialistico, ad esempio psicoterapeutico, SPECIFICO per l'ansia. Se l'ansia è tuttora presente e lei si è stufato, significa che forse avrà ottenuto "buoni risultati" per altri versi, ma non per l'ansia, che è ancora lì.

Legga questi per informarsi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm

Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentili dottori.. Erano due mesi che stavo bene e l'ansia si faceva sentire in maniera molto lieve in rare occasioni.. Da due giorni ho diminuito il dosaggio degli ansiolitici come mi ha detto il neurologo, in virtù di questo netto miglioramento che ho avuto ma da questi due giorni non mi sento molto bene.. Mi sento debole, ho delle sensazioni di svenimento e sono anche abbastanza depresso, ho avuto anche delle crisi di pianto improvvise, sbalzi d'umore improvvisi che nn so spiegare neanche io perchè fino a pochi giorni fa stavo benissimo e la mia vita va abbastanza bene sia in campo sentimentale sia in campo lavorativo.. Volevo sapere se questo malessere dipende soltanto dalla diminuzione dei farmaci.. E aggiungo che il giorno prima di questa diminuzione faramcologica parlando con il mio psicologo mi disse che secondo lui dovevo continuare con il dosaggio che avevo prima, perchè l'ansia nn è del tutto sparita.. Grazie dell'attenzione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non possiamo ovviamente darle indicazioni sul piano farmacologico, non essendo medici.
Vorrei invece chiederle aveva se qualche particolare aspettativa nei confronti di questa diminuzione di dosaggio.
E' infatti possibile che, dopo aver sentito il parere del suo psicologo, lei si sia preoccupato del fatto che diminuendo la dose avrebbe potuto vivere qualche disagio.
E' così?
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Utente
Utente
Si da un lato sono sempre stato preoccupato per i disagi che avrei potuto incontrare e che puntualmente ho incontrato.. Ma dall'altro non vedevo l'ora di diminuirli.. Perchè francamente non posso stare tutta la vita a prendere ansiolitici per stare meglio, forse sono arrabbiato con me stesso perchè pensavo di aver sconfitto l'ansia ma non è così.. E sono anche preoccupato perchè sono 4 mesi che prendo ansiolitici.. ho paura mi facciano male a lungo andare anche se il mio psicologo mi ha sempre tranquillizzato su questo punto..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Forse non era ancora il momento di scalare, ma penso che lei possa essere vittima dell'effetto nocebo, che è l'effetto opposto al placebo (attendersi che qualcosa faccia male renderà molto più probabile che faccia male davvero).
A volte i farmaci sono indispensabili e non è una sconfitta prenderli, soprattutto se nel frattempo si sta seguendo un percorso psicologico e si sta quindi lavorando sulle cause dei problemi.
Ne riparli con il suo psicologo, chiaritevi su quest'argomento ed eventualmente ne riparli anche con il medico.
L'importante è che non pensi che se per il momento prende dei farmaci questo abbia altri significati, perchè non ne ha e si tratta solo di un mezzo per aiutarla a stare meglio.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
avendo uno specialista di riferimento la sua terapia farmacologica viene monitorata quindi non corre alcun rischio per la sua salute.

La sua fretta non farà altro che alimentare l'ansia, che per essere affrontata e superata non va solo contenuta farmacologicamente, ma approfondita durante la psicoterapia.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Utente
Utente
Grazie delle risposte, ho chiamato il mio psicologo e mi ha detto di tornare alla dose precedente.. e già da oggi sto meglio, credo che come dice la dottoressa non era ancora il momento di scalare.. Anche perchè mi è sfuggito un fatto accaduto il 18 marzo, ero in partenza per il nord italia per 3 giorni (io sono del centro-sud) e mentre ero in viaggio in treno mi ero accorto di aver dimenticato i medicinali.. Ho resistito per quasi tutto il viaggio ma verso gli ultimi scali ho cominciato a sentire già i primi sintomi di astinenza.. Vampate di caldo, sensazioni di svenimento ecc.. Che sono durate anche la mattina dopo finchè non ho ricomprato i farmaci e sono tornato a stare bene.. Devo avere più pazienza e non pensare che mi facciano male, anche perchè appena scalo il dosaggio o lo salto mi riprendono tutti quei sintomi..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
lei sembra aver sviluppato una sorta di sudditanza psicologica verso la terapia farmacologica, come se il suo potere personale fosse azzerato dall'effetto dei farmaci.
La psicoterapia le consentirà di spostare l'attenzione dagli effetti dei farmaci, efficaci sul sintomo ma non sulla causa, alla consapevolezza di sé e delle sue risorse personali altrettanto utili per fronteggiare gli attacchi d'ansia.
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Utente
Utente
In effetti devo lavorare ancora molto sull'aspetto psicologico.. Spero di trovare una via d'uscita perchè le mie paure sono concentrate sull'ansia stessa, la paura dell'ansia mi frega ancora perchè attraverso la psicoterapia e la cura farmacologica stavo ottenendo dei buoni risultati.. Ho ripreso in mano la mia vita.. Sono tornato a guidare, ho una ragazza e lavoro.. E Non ho avuto eventi traumatici in passato.. Se penso alle persone che stanno male e soffrono veramente cose molto più gravi mi prenderei a schiaffi da solo..
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
L'instaurarsi dell'ansia anticipatoria in questi casi diventa il nemico quotidiano che minaccia la sua tranquilità, come dice lei stesso ha già avuto notevoli miglioramenti ora si tratta di continuare ad avere fiducia e ad impegnarsi nel suo percorso, ma non si colpevolizzi inutilmente il suo disagio non è fine a sé stesso, al contrario può rapprensentare una preziosa opportunità per entrare in contatto profondo con sè stesso.
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Utente
Utente
Qualche giorno fa mentre mi preparavo x andare a lavoro ho dimenticato di prendere la dose del mattino.. Ed ero cosciente di averla dimenticata, però lavorando non ho accusato nessun grosso disagio, a parte un po di agitazione iniziale.. Questo è dovuto al fatto che avevo la mente impegnata ed ero attivo fisicamente.. Il mio problema è che i sintomi fisici dell'ansia mi hanno sempre messo paura e più ci penso più mi vengono.. La soluzione sarebbe "basta non pensarci".. Ma non è per niente facile non ripensare a una cosa così brutta.. Per questo nonostante i miglioramenti ancora adesso alcune volte non riesco a gestirle bene, soprattutto quando sono da solo e non sono impegnato.. Devo riuscire a smettere di avere paura e ad accettare tutto questo.. In realtà da un lato non avrei neanche bisogno di un parere psicologico perchè sono consapevole che con la mia ansia solo io posso farci i conti.. Però dall'altro lato le rassicurazioni e la comprensione di una persona con cui mi confido in tutto e per tutto mi fa bene
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"In realtà da un lato non avrei neanche bisogno di un parere psicologico perchè sono consapevole che con la mia ansia solo io posso farci i conti.. Però dall'altro lato le rassicurazioni e la comprensione di una persona con cui mi confido in tutto e per tutto mi fa bene"

Andare da uno psicologo e contemporaneamente pensare che solo tu puoi risolvere il problema, e che lui al massimo ti può ascoltare e rassicurare, non è molto produttivo.
Gliene hai parlato?

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Però dall'altro lato le rassicurazioni e la comprensione di una persona con cui mi confido in tutto e per tutto mi fa bene
>>>

Si sbaglia di grosso. All'ansioso le rassicurazioni fanno male, non bene.

Le rassicurazioni sono come una droga, che lì per lì la fanno sentire meglio, ma a lungo andare alimentano il problema.

Lei deve fare un lavoro psicoterapeutico specifico per l'ansia, perché uscire dall'ansia non significa ricevere rassicurazioni, significa non aver più bisogno di riceverne.

Cordiali saluti
[#20]
Utente
Utente
Il mio psicologo mi ha aiutato molto in realtà.. Mi ha fatto capire che ogni sintomo fisico è dovuto solo alla mia testa e che devo accettare l'ansia senza aver paura.. Mi ha dato delle motivazioni in più.. Le sue rassicurazioni riguardano più che altro l'aspetto "fisico", cioè che fisicamente sto bene e non ho assolutamente nulla, perchè sono un pò fissato col cuore, ho una leggera ipocondria dovuta ai sintomi che avevo e che ogni tanto si ripresentano anche adesso, tutto qua. Comunque sono d'accordissimo che non devo aver più bisogno di ricevere queste rassicurazioni.. Devo lavorarci meglio
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Devo lavorarci meglio
>>>

Se intende dire "da solo", sta di nuovo sbagliando.

Ostinarsi a volersi risolvere da soli problemi di questo tipo è spesso solo una gran perdita di tempo, un ottimo modo per demotivarsi e per cronicizzare il problema.

Cordiali saluti
[#22]
Utente
Utente
No no intendevo dire con il mio psicologo ovviamente.. Prima dicendo che solo io posso fare i conti con la mia ansia intendevo dire solamente che le cose devono prima partire da noi stessi, non intendevo dire che le sedute non mi sono d'aiuto, anzi! Altrimenti non ci sarei andato e non ci andrei più.. Comunque vi ringrazio molto per la pazienza e disponibilità nelle risposte, come sempre.. Molto gentili davvero !
Insonnia

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