Genitori e contraccezione
Buongiorno, sono una ragazza di 22 anni e il mio più che la richiesta di un consulto vuole essere quella di un consiglio. Sto con un ragazzo da un bel po' di anni e abbiamo sempre usato il profilattico come metodo anticoncezionale soprattutto per le mie titubanze che ora vi espongo. So perfettamente di essere ormai maggiorenne e di poter andare liberamente da un ginecologo a farmi prescrivere un anticoncezionale ormonale ma la cosa che mi frena è fare le cose di nascosto dai miei. Essendo dei genitori un po' "all'antica" e anche se ovviamente sanno della storia con il mio ragazzo, credo che suppongano che abbiamo rapporti ma diciamo che in linea di massima non si tratta l'argomento. Quindi come conciliare il fatto che non parliamo di cose così personali con la mia antipatia per "i sotterfugi"?!?
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Gentile ragazza, non si tratta di sotterfugi ma del proprio mondo intimo che non necessariamente deve essere vissuto e/o condiviso con i genitori.
Metta in discussione questa credenza e vedrà che vivrà meglio l'intera questione.
saluti
Metta in discussione questa credenza e vedrà che vivrà meglio l'intera questione.
saluti
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Ex utente
La ringrazio per la celere risposta. Senza dubbio ha ragione ma il problema continua a porsi per due motivi:
- io sono una studentessa quindi comunque mi mantengono loro ed è per questo che non mi va a genio l'idea di farlo senza dirglielo ma comunque diciamo che passerei sopra questa cosa;
- il secondo motivo però è di tipo pratico, se mai per una qualche ragione mi dovessi sentire male nessuno saprebbe che farmaci sto assumendo.
- io sono una studentessa quindi comunque mi mantengono loro ed è per questo che non mi va a genio l'idea di farlo senza dirglielo ma comunque diciamo che passerei sopra questa cosa;
- il secondo motivo però è di tipo pratico, se mai per una qualche ragione mi dovessi sentire male nessuno saprebbe che farmaci sto assumendo.
[#3]
Gent.le ragazza,
la sua preoccupazione può anche essere legittima ma risolvibile da un punto di vista pratico, ad esempio portando con sé una sorta di carta d'identità sanitaria nella quale siano indicate le informazioni necessarie come l'appartenenza al gruppo sanguigno ecc.,
ma forse a quel punto lei inizierà a preoccuparsi che i suoi genitori possano scoprire l'esistenza di tale documento e saremmo sempre allo stesso punto.
Come vede si tratta da un lato di difendere la sua privacy e dall'altro di accettare l'idea che in caso di necessità possa essere violata, sono certa che i suoi genitori riusciranno a farsene una ragione.
In bocca al lupo
la sua preoccupazione può anche essere legittima ma risolvibile da un punto di vista pratico, ad esempio portando con sé una sorta di carta d'identità sanitaria nella quale siano indicate le informazioni necessarie come l'appartenenza al gruppo sanguigno ecc.,
ma forse a quel punto lei inizierà a preoccuparsi che i suoi genitori possano scoprire l'esistenza di tale documento e saremmo sempre allo stesso punto.
Come vede si tratta da un lato di difendere la sua privacy e dall'altro di accettare l'idea che in caso di necessità possa essere violata, sono certa che i suoi genitori riusciranno a farsene una ragione.
In bocca al lupo
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#4]
Ex utente
Si avete ragione, si tratta in sostanza di riuscire ad essere meno dipendenti da loro e di decidermi.
Però ha ragione pure sul fatto che continuano ad esserci altri elementi che in un certo senso mi bloccano come ad esempio la possibilità che alla visita si scopra qualcosa che non posso tener loro nascosto o il fatto che in passato le poche cose che ho cercato di tenere per me poi sono saltate fuori: certo erano altri tempi, io ero più piccola ma non avrei voglia di discussioni. Se ne farebbero una ragione, come dice lei, ma solo dopo avermi stressato parecchio e io sono per il quieto vivere!
Però ha ragione pure sul fatto che continuano ad esserci altri elementi che in un certo senso mi bloccano come ad esempio la possibilità che alla visita si scopra qualcosa che non posso tener loro nascosto o il fatto che in passato le poche cose che ho cercato di tenere per me poi sono saltate fuori: certo erano altri tempi, io ero più piccola ma non avrei voglia di discussioni. Se ne farebbero una ragione, come dice lei, ma solo dopo avermi stressato parecchio e io sono per il quieto vivere!
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Le potremmo suggerire di dire loro che ha la necessità di assumere la pillola per la presenza di disturbi per i quali può essere prescritta (come la sindrome premestruale), ma quello che dal nostro punto di vista è rilevante è farle notare che prima o poi dovrà porsi in maniera maggiormente autonoma nei confronti dei suoi genitori, e che da entrambe le parti sarà necessario il riconoscimento dell'adultità dell'altro.
Se il problema della pillola può essere aggirato adducendo motivi di salute per la sua assunzione, questo non sarà possibile in altri ambiti: le suggerisco di iniziare a pensare che i suoi genitori potrebbero anche avere una reazione diversa da quella che lei si aspetta se parlasse loro di argomenti personali.
Cordialmente,
Se il problema della pillola può essere aggirato adducendo motivi di salute per la sua assunzione, questo non sarà possibile in altri ambiti: le suggerisco di iniziare a pensare che i suoi genitori potrebbero anche avere una reazione diversa da quella che lei si aspetta se parlasse loro di argomenti personali.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
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Ex utente
Mi avete certamente dato uno spunto su cui riflettere...anche se comunque credo di conoscerli abbastanza bene per sapere cosa aspettarmi, ci penserò su! Le bugie sono proprio la cosa che vorrei evitare, piuttosto allora preferisco viverla come una cosa del tutto personale (che peraltro è) e semplicemente non trattare l'argomento. Tuttavia ritengo che talvolta per i genitori sia difficile accettare la maturità dei figli almeno finchè questi ultimi continuano a vivere con i primi o comunque ne dipendono economicamente.
Vi ringrazio, sicuramente non esiterò a ricontattarvi se dovessi avere qualche altro dubbio!
Vi ringrazio, sicuramente non esiterò a ricontattarvi se dovessi avere qualche altro dubbio!
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 25/01/2011.
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