Anoressia sessuale: problema psicologico o patologico?

Salve,
ho 35 anni è penso di essere arrivato al limite della della depressione, non riesco quasi a guardarmi allo specchio e l' unica cosa positiva della mia vita, oggi, è solo il sorriso di mia figlia di 8 anni che credo sia l' unica a volermi bene ed a credere in me.
So di avere bisogno di aiuto ma mi vergogno a chiederlo e non vedo nessuna via di uscita.

Sono sempre stato timido e riservato, ma nonostante tutto sono sempre riuscito ad affermarmi vedendo la vita in modo positivo, infatti la qualità della mia vita è migliorata anno dopo anno, mi sono innamorato ed ho sposato una bellissima donna con la quale ho avuto una splendida bambina, ed ho trovato un lavoro dipendente con prospettive di carriera presso una grande azienda.

Non è mia intenzione raccontare la mia vita, ma pensandoci credo che i miei problemi più gravi sono iniziati circa tre anni fa quando ho avuto una delusione lavorativa che ha fatto crollare la mia autostima: ho iniziato ad avere ansia ed insonnia, e chiusura me stesso. Oggi non ho amici, ed ho rivolto le mie attenzioni solo a pochi familiari.

Purtroppo mia moglie ha interpretato in modo sbagliato questa mia chiusura pensando che avessi un altra donna, e nonostante abbia tentato di spiegarle che sono depresso, lei non ci crede e di conseguenza il rapporo con lei è andato via via deteriorando. Ma la cosa peggiore è che i rapporti sessuali sono passati da uno a settimana fino a scomparire del tutto da circa sei mesi a questa parte e tutto questo ha alimentato ancora più la tesi di mia moglie. Non ho nessun problema riguardo a coccole ed abbracci, ma non appena mia moglie tenta un bacio più passionale o semplicemente mi sfiora i genitali, la cosa non va oltre perchè mi sento molto turbato.
Penso di non essere impotente perchè mi masturbo (e me ne vergogno tantissimo) davanti a filmati porno almeno due volte a settimana, anche se mi preoccupa il fatto che la mattina appena mi sveglio quasi sempre non ho più l' erezione mattutina.

Proprio non capisco se il mio è un problema pricologico o patologico !!???

Pensando che il problema sia solo il lavoro ,circa un anno fa, ho cercato di reagire iscrivendomo all' università, per poter avere più possibilità, ma mia mogliè non ha accettato questa scelta ed io ne sono rimasto molto deluso. Nonostante tutto ho superato una decina di esami, ma vista la mia condizione attuale, non ho più stimoli per andare avanti.

Penso che l' unica cosa che mi tiene in vita oggi sia solo l'amore che ho per mia figlia, insomma sono un perdente ed ho vergogna a chiedere aiuto a chi mi conosce.
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 232 12
Gentile signore lei parla della sua storia come se questa fosse assolutamente strana la cui responsabilità risiede nel suo fallimento personale. Premetto che la sua storia e' molto più comune di quanto lei possa pensare rispetto ad ogni dimensione lei la voglia analizzare. Il punto critico da superare e' quello di chi vive una storia personale drammatica, che da una parte sente il bisogno di superarla e dall'altra parte si da la risposta di non potercerla fare. E' molto bello sapere che lei abbia un grande affetto e sentimento positivo per la sua bambina e che per il bene di sua figlia lei farebbe qualsiasi cosa. Approfitti di questo bene prezioso che lei sente dentro ed intorno a lei per rivolgersi con fiducia ad uno psicologo psicoterapeuta che possa agevolarla nel recupero delle sue migliori risorse positive. Il suo caso va gestito presso uno studio e ogni scambio di informazioni tramite mail e' utile solo per aiutarla a prendere la decisione di farsi aiutare. Con la speranza di esserne stato utile, rimango a disposizione e porgo cordiali saluti

Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com

[#2]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le utente,
ci sono due livelli sui quali intervenire uno individuale e l'altro relazionale.
A livello individuale credo che questo senso di vergogna sia il primo aspetto da affrontare in un eventuale psicoterapia, perché finora ha "sabotato" qualsiasi processo di cambiamento.
A livello relazionale e quindi nel rapporto di coppia, è necessario riaprire dei canali di comunicazione efficaci che
consentano ad entrambi di sperimentare modalità alternative, non solo a livello sessuale, funzionali ai reciproci bisogni affettivi.
Forse potrebbe essere utile a sua moglie leggere la sua richiesta di consulto, per guardare questa situazione da un altro punto di vista, così come lei dovrà impegnarsi a considerare le aspettative di sua moglie altrettanto degne di considerazione.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#3]
Utente
Utente
Grazie per le tempestive risposte...

In rif Dr. Leonardo Fricano.
Nonostante sia molto aperto di mente il problema è che ho vergogna dei pregiudizi degli altri, e considerato il mio stato emotivo attuale, penso che non riuscirei a sopportare qualche commento fuori luogo da parte di qualche conoscente o familiare.
Mi rendo conto che non ho alternativa e sicuramente troverò il coraggio di farmi aiutare, però prima vorrei capire in che cosa consiste una psicoterapia, i tempi e le modalità: prima di intraprendere questo percorso voglio comunque capire a cosa vado in contro.

In rif. Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Non penso di avere il coraggio di far leggere a mia moglie questa richiesta di consulto, perchè sono sicuro che il fatto che io mi masturbi lo vedrebbe come un tradimento.
Da parte mia all' inizio pensavo fosse solo una trasgressione, ma ora ho i miei dubbi e mi sento molto in colpa. In ogni caso cercherò di parlare con mia moglie spiegandole che ho bisogno di uno psicoterapeuta.

Cordialmente


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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
La psicoterapia solitamente prevede un colloquio a frequenza settimanale poi ci possono essere delle varianti a seconda dell'orientamento dello specialista.
Cordialmente
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Utente
Utente
Comunque non so come andrà a finire anche perchè il problema del lavoro persiste ancora oggi: c'è il mio superiore che sta facendo di tutto per farmi saltare i nervi........... attraverso critiche ed offese ingiustificate sul mio operato.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Se inizierà una psicoterapia potrà affrontare anche questi aspetti e individuare strategie relazionali più adeguate, chiudersi in sé stesso e alimentare il suo risentimento.
Saluti
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