Sono stremato..
E' da sei mesi che ho una relazione con una ragazza, tutto è iniziato da un rapporto di sesso sfociato in qualcosa di più.. e ora mi ritrovo con un umore altalenante che per quanto possa sforzarmi di non dipendere da lei alla fine non posso farne a meno. Abitiamo in due città diverse e non possiamo vederci sempre, ma lei ha un carattere molto particolare, dei momenti è dolce altri riesce a dirti cattiverie inaudite oppure a tradirti spinta dalla situazione.. così si è creato un circolo vizioso di falsa comunicazione volto al tradimento da entrambe le parti.. In quest'ottica la situazione migliore sarebbe sicuro qlla di allontanarsi ma non so il motivo per cui non riesco a farlo ci ho provato varie volte ma lei senbra tornare dolce come non mai.. Io vorrei solo stare con lei in tranquillita non sono una persona che tradisce e credo nei rapporti di coppia per costruire qlcosa.. lei invece non mi da certezze riesce un giorno a farmi sorridere l'altro a piangere è diventato un pensiero fisso, tutto dipende da lei il mio studio la mia felicità i miei bisogni.. non ce la faccio più.. vorrei uscirne e pensavo di rivolgermi ad una psicoterapeuta.. Di solito non mi lego subito alle persone ma dal terremoto in poi è come se cercassi negli altri dei punti fermi che io non ho.. Ne ho parlato con gli amici e tutti mi hanno detto che è un momento che bisogna non pensarci ma non so come fare ho un pensiero fisso da cui non riesco ad uscirne.. Tutte le mie energie sono impiegnate nel Voglio trovare un modo per stare bene con lei!.. E quando ho risposte che non mi piacciono entro subito in uno stato di depressione diventando demotivato in ogni cosa, delle volte ho anche pensato a farla finita, mi vengono tick e passa la fame.. sto male xkè è come se non avessi via d'uscita...
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Gent.le ragazzo,
"Di solito non mi lego subito alle persone ma dal terremoto in poi è come se cercassi negli altri dei punti fermi che io non ho."
A volte nella vita viviamo delle esperienze che travolgono l'equilibrio esistente e ci costringono a guardarci dentro per ricostruire un nuovo equilibrio su altre basi.
L'esperienza del terremoto ha creato un'insicurezza che la induce a cercare conferme negli altri, anche a costo di diventare dipendente da loro.
La via d'uscita gliela sta indicando proprio la sua disperazione che l'ha spinta a scriverci.
Un colloquio con uno psicoterapeuta potrà consentirle di iniziare un percorso di crescita personale, per evitare che questa situazione diventi troppo invalidante e condizioni in modo significativo la sua vita relazionale.
Cordialmente
"Di solito non mi lego subito alle persone ma dal terremoto in poi è come se cercassi negli altri dei punti fermi che io non ho."
A volte nella vita viviamo delle esperienze che travolgono l'equilibrio esistente e ci costringono a guardarci dentro per ricostruire un nuovo equilibrio su altre basi.
L'esperienza del terremoto ha creato un'insicurezza che la induce a cercare conferme negli altri, anche a costo di diventare dipendente da loro.
La via d'uscita gliela sta indicando proprio la sua disperazione che l'ha spinta a scriverci.
Un colloquio con uno psicoterapeuta potrà consentirle di iniziare un percorso di crescita personale, per evitare che questa situazione diventi troppo invalidante e condizioni in modo significativo la sua vita relazionale.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 1.7k visite dal 21/01/2011.
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