Fobie
buon giorno
sono molto imbarazzata nel scrivere questo mio problema ma ormai sono arrivata al limite!
sono una ragazza di 21 e Circa tre anni fa ho avuto una forma di influenza intestinale che mi causava diarrea.
Una sera sono uscita con gli amici ma all' improvviso sono dovuta tornare a casa in fretta e furia perchè avevo letteralmente addosso.Fortunamente il viaggio verso casa è duarato pochisssimo e non è successo nulla di sconveniente ma purtroppo da quell' eppisodio mi è rimasta la paura di farmela addosso quando sono fuori casa.
Il problema è che non mi godo più la vita, sono sempre terrorizzata, scruto le strade per vedere se ci sono bar, evito viaggi lunghi ed esco raramente.
Poi quando esco la maggior parte delle volte non sento la necessità di farla, però la cosa è estenuante...
Se devo uscire sto almeno un buon quarto d' ora in bagno per riuscire a farla per evitare di "star male" fuori, però ovviamente la cosa è insopportabile.
che faccio?
sono molto imbarazzata nel scrivere questo mio problema ma ormai sono arrivata al limite!
sono una ragazza di 21 e Circa tre anni fa ho avuto una forma di influenza intestinale che mi causava diarrea.
Una sera sono uscita con gli amici ma all' improvviso sono dovuta tornare a casa in fretta e furia perchè avevo letteralmente addosso.Fortunamente il viaggio verso casa è duarato pochisssimo e non è successo nulla di sconveniente ma purtroppo da quell' eppisodio mi è rimasta la paura di farmela addosso quando sono fuori casa.
Il problema è che non mi godo più la vita, sono sempre terrorizzata, scruto le strade per vedere se ci sono bar, evito viaggi lunghi ed esco raramente.
Poi quando esco la maggior parte delle volte non sento la necessità di farla, però la cosa è estenuante...
Se devo uscire sto almeno un buon quarto d' ora in bagno per riuscire a farla per evitare di "star male" fuori, però ovviamente la cosa è insopportabile.
che faccio?
[#1]
Gentile signorina,
è possibile che dopo quell'episodio lei abbia sviluppato un disturbo d'ansia.
Non ci sono misure pratiche che le possiamo consigliare di seguire, dal momento che lei stessa si rende conto che il problema risiede nei pensieri che da quel momento ha iniziato a sviluppare.
Può rivolgersi di persona ad uno psicologo per parlarne e lavorare sul problema, eventualmente contattandone uno che utilizzi anche il Training Autogeno. Si tratta di una tecnica di rilassamento che le permetterebbe di gestire l'ansia mentre lavora per eliminarne la cause, e che le sarebbe utile imparare ed utilizzare quando si sente maggiormente in preda alle preoccupazioni che ha descritto.
Cordialmente,
è possibile che dopo quell'episodio lei abbia sviluppato un disturbo d'ansia.
Non ci sono misure pratiche che le possiamo consigliare di seguire, dal momento che lei stessa si rende conto che il problema risiede nei pensieri che da quel momento ha iniziato a sviluppare.
Può rivolgersi di persona ad uno psicologo per parlarne e lavorare sul problema, eventualmente contattandone uno che utilizzi anche il Training Autogeno. Si tratta di una tecnica di rilassamento che le permetterebbe di gestire l'ansia mentre lavora per eliminarne la cause, e che le sarebbe utile imparare ed utilizzare quando si sente maggiormente in preda alle preoccupazioni che ha descritto.
Cordialmente,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile ragazza, se fa un giro per il sito troverà parecchi casi di racconti con lo stesso suo sintomo. Si tratta di una comune forma d'ansia. Deve rivolgersi allo specialista, ad esempio lo psicologo/psicoterapeuta.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Utente
buona sera!
innanzi tutto ringrazio entrambi i dottori per le risposte date.
Pensavo di non ricevere risposte visto la singolarità (a mio parere) del problema.
Alla Dott.ssa Flavia Massaro chiedo se secondo lei è un problema difficile da rimuovere, cioè son già stata in cura per un pò da due specialisti diversi, per 2 diversi motivi e in due periodi diversi dell mia vita ma nn ho mai avuto risultati soddisfacenti. L a proposta training autogeno mi piace! voglio controllare queste mie ansie e buttarle letteralmente fuori a calci! e ricominciare a vivere!mi precludo vacanze e divertimenti per una stupidata.
Al Dr. Giuseppe Santonocito invece rispondo che il mio nn è un sintomo comune d'ansia ma bensì la mia ansia nasce dall' ansia di dover andare in bagno sempre!
In attesa di Vostre
Cordiali saluti
innanzi tutto ringrazio entrambi i dottori per le risposte date.
Pensavo di non ricevere risposte visto la singolarità (a mio parere) del problema.
Alla Dott.ssa Flavia Massaro chiedo se secondo lei è un problema difficile da rimuovere, cioè son già stata in cura per un pò da due specialisti diversi, per 2 diversi motivi e in due periodi diversi dell mia vita ma nn ho mai avuto risultati soddisfacenti. L a proposta training autogeno mi piace! voglio controllare queste mie ansie e buttarle letteralmente fuori a calci! e ricominciare a vivere!mi precludo vacanze e divertimenti per una stupidata.
Al Dr. Giuseppe Santonocito invece rispondo che il mio nn è un sintomo comune d'ansia ma bensì la mia ansia nasce dall' ansia di dover andare in bagno sempre!
In attesa di Vostre
Cordiali saluti
[#5]
Gentile Utente,
il suo e' comunque un disturbo d'ansia che andrebbe approfondito in quanto, ci ha già descritto alcuni comportamenti (controllare se vi sono bar, cercare di uscire di casa unicamente dopo lo svuotamento etc) che la limitano fortemente e che, non le permettono di vivere pienamente e di lasciarsi andare.
Una parte del suo problema potrebbe essere relato proprio a quest'ultimo importante elemento: quanto spesso si lascia andare? quanto spesso lei non controlla cio' che fa oppure i segnali che le invia il suo corpo?
La saluto cordialmente,
il suo e' comunque un disturbo d'ansia che andrebbe approfondito in quanto, ci ha già descritto alcuni comportamenti (controllare se vi sono bar, cercare di uscire di casa unicamente dopo lo svuotamento etc) che la limitano fortemente e che, non le permettono di vivere pienamente e di lasciarsi andare.
Una parte del suo problema potrebbe essere relato proprio a quest'ultimo importante elemento: quanto spesso si lascia andare? quanto spesso lei non controlla cio' che fa oppure i segnali che le invia il suo corpo?
La saluto cordialmente,
Dr. Emanuel Mian,PhD
Psicologo-Psicoterapeuta
Riceve a Roma, Milano,Monza,Trieste e Udine
www.emotifood.it
[#6]
Utente
Gentile Dr. Emanuel Mian
mi sa che ha colto nel segno.
Nel senso che se proprio devo dirla tutta per me lasciarmi andare non è proprio una passeggiata; cioè sento di essere una persona molto rigida sotto certi aspetti, ad esempio le cose devono essere fatte sempre in una certa maniera e sto bene solo se sono padrona degli eventi, ora che ci penso tendo a controllare un pò tutto quello che mi circonda.
Lei intende questo con il concetto di lasciarsi andare??
In attesa di Sue
Cordiali saluti
mi sa che ha colto nel segno.
Nel senso che se proprio devo dirla tutta per me lasciarmi andare non è proprio una passeggiata; cioè sento di essere una persona molto rigida sotto certi aspetti, ad esempio le cose devono essere fatte sempre in una certa maniera e sto bene solo se sono padrona degli eventi, ora che ci penso tendo a controllare un pò tutto quello che mi circonda.
Lei intende questo con il concetto di lasciarsi andare??
In attesa di Sue
Cordiali saluti
[#7]
>>> sento di essere una persona molto rigida sotto certi aspetti, ad esempio le cose devono essere fatte sempre in una certa maniera e sto bene solo se sono padrona degli eventi, ora che ci penso tendo a controllare un pò tutto quello che mi circonda
>>>
Questo tratto si chiama ossessività, è anch'esso da ricondurre all'ansia e può essere presente insieme a una fobia. La tendenza a voler controllare tutto può portare la persona a prendere precauzioni per far sì di non incontrare le situazioni preoccupanti. Legga questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
Cordiali saluti
>>>
Questo tratto si chiama ossessività, è anch'esso da ricondurre all'ansia e può essere presente insieme a una fobia. La tendenza a voler controllare tutto può portare la persona a prendere precauzioni per far sì di non incontrare le situazioni preoccupanti. Legga questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/125-l-evitamento-nei-disturbi-d-ansia-e-nelle-fobie.html
Cordiali saluti
[#8]
Utente
Dr Santocinto
mi sembra di capire che comunque la via più giusta per la guarigione è la terapia.
Lei precisamente cosa pensa del "mio caso"??( anche se so che è difficile tirare una riga su questa cosa visto che cmq non il materiale a disposizione su cui basarsi è poco).
Ma purtroppo non ho i soldi per pagarla e i miei non vedono la nrcessità di mandarmi da uno specialista perchè hanno sempre pensato che il mio desiderio di "farmi cuare" era solo un bisogno di attenzioni, quindi le poche ore di terapia che ho fatto ho dovuto interromperle perchè loro non volevano che continuassi.
Come si fa a rivolgersi agli psicologi dell usl?
mi sembra di capire che comunque la via più giusta per la guarigione è la terapia.
Lei precisamente cosa pensa del "mio caso"??( anche se so che è difficile tirare una riga su questa cosa visto che cmq non il materiale a disposizione su cui basarsi è poco).
Ma purtroppo non ho i soldi per pagarla e i miei non vedono la nrcessità di mandarmi da uno specialista perchè hanno sempre pensato che il mio desiderio di "farmi cuare" era solo un bisogno di attenzioni, quindi le poche ore di terapia che ho fatto ho dovuto interromperle perchè loro non volevano che continuassi.
Come si fa a rivolgersi agli psicologi dell usl?
[#11]
Io penso che se si ritrova nelle osservazioni del Dr. Mian e se ha questa fobia che descrive, ci sia materiale sufficiente per rivolgersi a uno specialista.
Purtroppo nelle Asl non è semplice trovare psicoterapeuti che usino approcci specifici per i problemi come il suo e l'alternativa di andare privatamente sarebbe preferibile. Esistono approcci brevi mediante i quali potrebbe spendere meno di quanto crede. Legga questi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
A proposito, se sta pensando di risolversi il problema da sola, anche questo potrebbe avere a che fare più con la sua tendenza a controllare da sola le cose che con altro. In tal caso può leggere questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
Purtroppo nelle Asl non è semplice trovare psicoterapeuti che usino approcci specifici per i problemi come il suo e l'alternativa di andare privatamente sarebbe preferibile. Esistono approcci brevi mediante i quali potrebbe spendere meno di quanto crede. Legga questi:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
A proposito, se sta pensando di risolversi il problema da sola, anche questo potrebbe avere a che fare più con la sua tendenza a controllare da sola le cose che con altro. In tal caso può leggere questo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/156-dubbi-e-miti-dell-aspirante-psico-paziente-indeciso.html
Cordiali saluti
[#12]
Utente
Dr Santocinto
la ringrazio i suoi consigli; mi piace molto l' idea della terapia breve strategica e proverò ad informarni per cercare qualche cosa nella mia zona!
Le pongo un ultima domanda: lei cosa pensa dei trininig organizzati da Roberto Re?Perchè mi è stato proposto anche un approcio di quel genere per risolvere "il bagaglio di problemi che mi porto dietro"!
la ringrazio i suoi consigli; mi piace molto l' idea della terapia breve strategica e proverò ad informarni per cercare qualche cosa nella mia zona!
Le pongo un ultima domanda: lei cosa pensa dei trininig organizzati da Roberto Re?Perchè mi è stato proposto anche un approcio di quel genere per risolvere "il bagaglio di problemi che mi porto dietro"!
[#13]
Se di fobia si tratta, ha bisogno non di un training ma di una psicoterapia.
Il coaching e lo sviluppo personale sono belle cose, ma quando si tratta di patologia il coach deve fare un passo indietro e cedere il passo allo psicoterapeuta.
Se poi il professionista è anche psicologo/psicoterapeuta, cosa che potrà verificare inserendo il suo nome qui:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
allora può rivolgersi a lui tranquillamente.
Cordiali saluti
Il coaching e lo sviluppo personale sono belle cose, ma quando si tratta di patologia il coach deve fare un passo indietro e cedere il passo allo psicoterapeuta.
Se poi il professionista è anche psicologo/psicoterapeuta, cosa che potrà verificare inserendo il suo nome qui:
https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi
allora può rivolgersi a lui tranquillamente.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 14 risposte e 2.4k visite dal 21/01/2011.
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