Disagio interiore
Salve a tutti,vi spiego, sono un ragazzo di 24 anni da tempo afflitto da un disagio interiore che è peggiorato negli ultimi 6 mesi per la perdita del lavoro.Sono insicuro ed ho difficoltà a guardare la gente negli occhi,quando mi guardano negli occhi mi sento come se mi stessero violando(ho notato che quando sono di buon umore questo problema diminuisce drasticamente e questo mi da una speranza) Da circa una settimana non riesco a dormire,mi sento i muscoli del corpo in tensione e quando cerco di dormire la mia mente resta attiva,nel senso che continua a pensare..adesso non riesco a dormire da circa 7 giorni e di giorno sono teso e mi sento gli occhi asciutti ed ho un po d'ansia(potreste dirmi se è normale) ogni imprevisto o stupidagine mi infastidisce come una cosa quasi grave...tendo ad essere pessimista ed ho perso di autostima(penso di aver deluso gli alitri e principalemtne me stesso) Ho paura di non migliorare, ho paura di rimanere per sempre in questo stato..
Volevo chiedervi se secondo voi tutto questo è reversibile o se sono condannato a vivere così...
purtroppo sono molto afflitto per il fatto di essere invalido al 75% e di non riuscire a trovare lavoro...
Cosa mi consigliate? sono messo male? potrò tornare ad apprezzare la vita?
grazie a tutti per il vostro tempo
Volevo chiedervi se secondo voi tutto questo è reversibile o se sono condannato a vivere così...
purtroppo sono molto afflitto per il fatto di essere invalido al 75% e di non riuscire a trovare lavoro...
Cosa mi consigliate? sono messo male? potrò tornare ad apprezzare la vita?
grazie a tutti per il vostro tempo
[#1]
Gentile Utente,
ben ritrovato. Poco tempo fa Lei ha postato un'altra richiesta, nella quale le è stato consigliato:
a- di non richiedere troppe rassicurazioni (perchè fanno solo aumentare l'ansia)
b- di rivolgersi ad un professionista
Ha preso in seria considerazione questi consigli?
Lei potrà di certo ritornare ad apprezzare questa vita, ma prima deve curare l'ansia, e non ci sono vie di mezzo: serve un supporto psicoterapeutico adeguato.
Forza allora, non perda altro tempo sul pc.
ben ritrovato. Poco tempo fa Lei ha postato un'altra richiesta, nella quale le è stato consigliato:
a- di non richiedere troppe rassicurazioni (perchè fanno solo aumentare l'ansia)
b- di rivolgersi ad un professionista
Ha preso in seria considerazione questi consigli?
Lei potrà di certo ritornare ad apprezzare questa vita, ma prima deve curare l'ansia, e non ci sono vie di mezzo: serve un supporto psicoterapeutico adeguato.
Forza allora, non perda altro tempo sul pc.
[#2]
Gent.le ragazzo,
ha fatto bene a scriverci perché in questi momenti è molto più facile chiudersi in sé stessi ripiegandosi in un atteggiamento di vittimismo.
Al contrario, è importante continuare che a cercare di mantenere un atteggiamento di apertura anche se ci sono momenti di sconforto e di demotivazione. Sarebbe consigliabile il sostegno di uno psicologo-psicoterapeuta e, parallelamente, provare ad entrare in contatto con associazioni di volontariato che si occupano di accompagnare i disabili in percorsi di inserimento professionale.
Cordialmente
ha fatto bene a scriverci perché in questi momenti è molto più facile chiudersi in sé stessi ripiegandosi in un atteggiamento di vittimismo.
Al contrario, è importante continuare che a cercare di mantenere un atteggiamento di apertura anche se ci sono momenti di sconforto e di demotivazione. Sarebbe consigliabile il sostegno di uno psicologo-psicoterapeuta e, parallelamente, provare ad entrare in contatto con associazioni di volontariato che si occupano di accompagnare i disabili in percorsi di inserimento professionale.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#3]
Ex utente
Grazie a tutti per il vostro tempo.Dottore ero sicurissimo che mi avrebbe risposto lei.Nel periodo dopo aver postato la prima domanda, mi sono sentito meglio per cui avevo deciso di non consultare uno psicologo, ma oggi è successa una cosa molto strana che mi ha fatto preoccupare.Ero in un colloquio di gruppo ed ero imbarazzato;quando è toccato a me parlare era talmente ansioso che si è oscurata la vista per circa un secondo e la voce mi usciva a stento.Non so cosa mi sia preso, sono sempre stato un tipo insicuro, però anche molto simpatic per cui ingannavo tutti fingendomi sicuro magari buttando qualche battuta..credetemi ci riuscivo benissimo.Potevo considerarmi un leader ovunque andavo,ho avuto anche tantissime ragazze.Però da circa un anno non ho più retto a mantenere la maschera,ho deciso che fosse sbagliato indossarla e volevo essere me stesso.Sbagliato ma me stesso,capite?Non so se l'oscuramento della vista fosse una causa dell'HALCION(che uso da 3 giorni) fatto sta che sono agitato la notte da una settimana e non dormo.da circa 3 giorni come su detto uso HALCIon solo che ha un effetto strano,come se fossi in un altra realtà,agitato e triste.Per cui da oggi sto usando ALPRAZIG gocce.Cosa ne pensate di questo farmaco?Comunque mia madre mi ha gia prenotato,su mia richiesta, una visita all'USL da uno psicologo,però vorrei sapere se gli psicologi che lavorano presso enti pubblici sono abbastanza bravi o se mi converrebbe consultare un privato.Grazie a tutti di cuore.
Un altra cosa,che tipo di psicologo dovrei consultare?
Un altra cosa,che tipo di psicologo dovrei consultare?
[#4]
Gent.le ragazzo,
chi le ha prescritto l'Halcion? E' importante che lei abbia uno specialista (neurologo e/o psichiatra) al quale fare riferimento in caso di dubbi sugli effetti dei farmaci.
Gli psicologi non sono medici e non possono prescrivere farmaci, quindi non possono darle informazioni in merito.
Per quanto riguarda lo psicologo, non possiamo dare giudizi sui colleghi né tanto meno generalizzare, in ogni caso (pubblico o privato) per fare psicoterapia lo psicologo deve essere anche psicoterapeuta cioè specializzato in psicoterapia, cosa che può verificare facilmente consultando il sito web dell'ordine degli psicologi.
Cordialmente
chi le ha prescritto l'Halcion? E' importante che lei abbia uno specialista (neurologo e/o psichiatra) al quale fare riferimento in caso di dubbi sugli effetti dei farmaci.
Gli psicologi non sono medici e non possono prescrivere farmaci, quindi non possono darle informazioni in merito.
Per quanto riguarda lo psicologo, non possiamo dare giudizi sui colleghi né tanto meno generalizzare, in ogni caso (pubblico o privato) per fare psicoterapia lo psicologo deve essere anche psicoterapeuta cioè specializzato in psicoterapia, cosa che può verificare facilmente consultando il sito web dell'ordine degli psicologi.
Cordialmente
[#5]
Gentile Utente,
probabilmente lo psicoterapeuta più indicato nel Suo caso dovrebbe avere una preparazione specifica nel trattamento dei disturbi d'ansia (ad es terapia cognitivo-comportamentale), per cui quando si rivolgerà all'ASL chieda informazioni in questo senso.
Ma si ricordi che cosa le ho consigliato: basta chiedere rassicurazioni via web, altrimenti le cose peggioreranno.
probabilmente lo psicoterapeuta più indicato nel Suo caso dovrebbe avere una preparazione specifica nel trattamento dei disturbi d'ansia (ad es terapia cognitivo-comportamentale), per cui quando si rivolgerà all'ASL chieda informazioni in questo senso.
Ma si ricordi che cosa le ho consigliato: basta chiedere rassicurazioni via web, altrimenti le cose peggioreranno.
[#6]
Ex utente
Ok vi ringrazio per l'aiuto.cercherò uno psicoterapeuta specializato in disturbi d'ansia.....speriamo di uscire al più presto da questa situazione....la vita è strana,possono capitare cose che nemmeno ti saresti mai sognato di incontrare...Vi terrò informati e grazie ancora.
buona giornata
buona giornata
[#8]
Gentile ragazzo, consulti questi due articoli per aiutarsi nella scelta del suo terapeuta:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#9]
Ex utente
salve a tutti.Ho contattato uno psichiatra specializzato in materie umanistiche(da quanto ho capito) a cui ho esposto il problema su citato.ne emerso che è un pensiero che ossessivo che la mia mente ha creato e mi ha prescritto dei medicinali.Con questa persona mi sono trovato bene ma non è esperto di terapia cognitivo comportamentale.Adesso sto cercando nella mia città uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale.Vorrei sapere se sto facendo la COSA GIUSTA.Comunque parlare con questa persona mi ha fatto stare meglio.
buona giornata
buona giornata
[#12]
Gentile Utente,
nel post precedente le avevo detto di ridurre le richieste di rassicurazione, perchè non fanno altro che aumentarle i dubbi.
Ma successivamente Lei scrive
"Vorrei sapere se sto facendo la COSA GIUSTA."
Ecco, questa è una richiesta di rassicurazione. Lei deve PROVARE, correndo anche il rischio di sbagliare e di ricominciare tutto da capo.
Provi anche a fidarsi un po' di più del Suo sesto senso, vedrà che le cose le sembreranno meno in salita
nel post precedente le avevo detto di ridurre le richieste di rassicurazione, perchè non fanno altro che aumentarle i dubbi.
Ma successivamente Lei scrive
"Vorrei sapere se sto facendo la COSA GIUSTA."
Ecco, questa è una richiesta di rassicurazione. Lei deve PROVARE, correndo anche il rischio di sbagliare e di ricominciare tutto da capo.
Provi anche a fidarsi un po' di più del Suo sesto senso, vedrà che le cose le sembreranno meno in salita
[#13]
Ex utente
Gentile Dr. Daniel Bulla mi rendo conto e soprattutto ho capito che chiedere rassicurazioni peggiora solo il mio stato, ma io volevo solo sapere,dato che non me ne intendo, se stessi facendo bene a consultare uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale, non volevo avere rassicurazioni sul mio disagio, ma un consiglio sulla strada intrapresa.La ringrazio comunque per la sua disponibilità.
[#14]
Gent.le ragazzo,
lei ha fatto un colloquio diagnostico con uno psichiatra che è un tipo di colloquio diverso da quello che si fa con lo psicologo in psicoterapia.
Consideri che è fondamentale il tipo di relazione che si instaura tra lei e lo psicoterapeuta, al di là dell'approccio di riferimento, senza un'autentica alleanza terapeutica basata sulla fiducia non è possibile facilitare un processo di cambiamento.
Come le ha suggerito il collega, provi a fidarsi delle sue sensazioni, se si sente a suo agio e libero di condividere il suo vissuto, se si sente accolto e non giudicato dal terapeuta ecc.
In realtà si tratta di una scelta reciproca il terapeuta che va bene per lei potrebbe non andare bene per un'altra persona e viceversa.
In bocca al lupo.
lei ha fatto un colloquio diagnostico con uno psichiatra che è un tipo di colloquio diverso da quello che si fa con lo psicologo in psicoterapia.
Consideri che è fondamentale il tipo di relazione che si instaura tra lei e lo psicoterapeuta, al di là dell'approccio di riferimento, senza un'autentica alleanza terapeutica basata sulla fiducia non è possibile facilitare un processo di cambiamento.
Come le ha suggerito il collega, provi a fidarsi delle sue sensazioni, se si sente a suo agio e libero di condividere il suo vissuto, se si sente accolto e non giudicato dal terapeuta ecc.
In realtà si tratta di una scelta reciproca il terapeuta che va bene per lei potrebbe non andare bene per un'altra persona e viceversa.
In bocca al lupo.
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Ex utente
Buongiorno a tutti vi ricontatto per informarvi,per quanto possa riguardarvi : ),che ho contattato uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale che mi sta praticamente resuscitando.prima di questa esperienza non credevo che fosse così importante il vostro lavoro.Comunque rispetto a prima,dopo 4 sedute, sono migliorato a livelli incredibili.Per circa una settimana ricordo che non riuscivo ad entrare nei negozi dalla paura, non riuscivo a guardre negli occhi nessuno.Adesso anche per il contatto oculare la situazione è migliorata,riesco a guardare negli occhi l'interlocutore per circa 4-5 sec anche se non lo faccio naturalmente.Questo mi porta ad uno sforzo muscolare del viso che coinvolge(penso) i muscoli degli occhi e della fronte causandomi un pò di dolore anche alle orecchie.quello che vi sto dicendo è da verificare anche perchè sono raffreddato ed il medico di famiglia mi ha detto che potrebbe essere un infiammazione per via del raffreddore.io comunque credo che sia per causa dello sforzo che si crea nel contatto oculare con l'interlocutore.adesso riesco ad essere più naturale quando guardo le persone e riesco a gestire l'ansia che provavo quando guardavo qualcuno negli occhi,anzi adesso ansia non ne provo quasi più però provo una specie d'imbarazzo.rispetto a prima gli occhi non diventano + rossi e non mi lacrimano più e soprattutto gli insopportabili dolori gastrointestinali che provavo per l'ansia sono spariti,comunque molti miglioramenti devo dire....
Voi come la vedete la situazione? cosa dovrei fare per non provare questi fastidi della tensione muscolare del viso? da parte mia sto comunque in qualche maniera risucendo a rilassarli però volevo un vostro parere.
grazie mille
Voi come la vedete la situazione? cosa dovrei fare per non provare questi fastidi della tensione muscolare del viso? da parte mia sto comunque in qualche maniera risucendo a rilassarli però volevo un vostro parere.
grazie mille
[#16]
Ne ha già parlato al suo terapeuta? Che cosa le ha detto?
Ricordi che chiedere: "Tu cosa ne pensi?" può essere sintomo d'ossessività. Andrebbe chiarito se il parere che sta chiedendo ora a noi sia una normale richiesta di chiarimento, oppure se non sia dettato dall'ossessività.
Dovrebbe parlarne con il suo terapeuta.
Inoltre, tenga anche presente che guardare FISSO negli occhi per più di 1-2 secondi è considerato intrusivo nei riguardi dell'intimità dell'altro. Quando qualcuno ci guarda fisso negli occhi può significare una di due cose: o che gli piacciamo o che ce l'ha con noi. In entrambi i casi genera imbarazzo e può far venir voglia di allontanarsi o scontrarsi.
Impari quindi a modulare il suo sguardo, facendolo oscillare dagli occhi ad altre parti del viso per non apparire inopportuno.
Di nuovo, deve riferirsi al suo terapeuta.
Cordiali saluti
Ricordi che chiedere: "Tu cosa ne pensi?" può essere sintomo d'ossessività. Andrebbe chiarito se il parere che sta chiedendo ora a noi sia una normale richiesta di chiarimento, oppure se non sia dettato dall'ossessività.
Dovrebbe parlarne con il suo terapeuta.
Inoltre, tenga anche presente che guardare FISSO negli occhi per più di 1-2 secondi è considerato intrusivo nei riguardi dell'intimità dell'altro. Quando qualcuno ci guarda fisso negli occhi può significare una di due cose: o che gli piacciamo o che ce l'ha con noi. In entrambi i casi genera imbarazzo e può far venir voglia di allontanarsi o scontrarsi.
Impari quindi a modulare il suo sguardo, facendolo oscillare dagli occhi ad altre parti del viso per non apparire inopportuno.
Di nuovo, deve riferirsi al suo terapeuta.
Cordiali saluti
[#17]
Gentile Utente,
intanto mi rallegra che con il Suo terapeuta Lei si trovi bene: questa è la cosa davvero importante.
E' chiaro che 4 sedute non possono essere risolutive di tutto, per cui non abbia fretta e vedrà che le cose miglioreranno.
le do un altro consiglio: si stampi tutta questa conversazione e la porti al terapeuta, sono certo che gli sarà estremamente utile, e da oggi in poi faccia esclusivo riferimento a lui.
Buon lavoro
intanto mi rallegra che con il Suo terapeuta Lei si trovi bene: questa è la cosa davvero importante.
E' chiaro che 4 sedute non possono essere risolutive di tutto, per cui non abbia fretta e vedrà che le cose miglioreranno.
le do un altro consiglio: si stampi tutta questa conversazione e la porti al terapeuta, sono certo che gli sarà estremamente utile, e da oggi in poi faccia esclusivo riferimento a lui.
Buon lavoro
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 3.8k visite dal 20/01/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.