Mancanza di fiducia
Buonasera gentili Medici,
dopo anni che provo a trovare una soluzione da sola mi arrendo ed eccomi qua a scrivervi per cercare di capire come poter risolvere questo mio senso di vuoto che mi rende così triste e insofferente.
Ho quasi 24 anni e sono 6 anni che sto con un ragazzo molto serio e responsabile. Abbiamo un rapporto chiuso perchè negli anni passati ci sono stati parecchi motivi di gelosia reciproca, i quali ci hanno portato ad impostare la nostra storia in questo modo e a non lasciare spazio ad esterni, quindi la sera non usciamo mai separati se non in casi rarissimi. Mi sono ritrovata spiazzata quando lui all'improvviso ha deciso di allentare un po' la situazione circa due anni fa. Non riesco a capire dal suo comportamento se questo allentare è dovuto ad una crescita e maturità della nostra storia oppure ad un calo di interesse nei mei confronti.
Sto male quando non lo vedo, sto male quando non mi dice quello che prova per me, quando lo vedo distante penso subito che non mi voglia più, che non abbia più interesse... Mentre io non mi stanco mai di dirgli quanto tenga a lui, di abbracciarlo forte e coccolarlo; è un impulso che non riesco a controllare, ne ho bisogno, sento il costante bisogno del suo affetto, e se non contraccambia per motivi vari e assolutamente giustificati, ci soffro fino a star male sul serio, tanto logorata da sentire forti dolori allo stomaco, e forse il cercare di pretendere lo stesso affetto da lui non mi aiuta affatto perchè mi rendo conto che non sempre uno è disposto alle coccole per motivi d stanchezza oppure problematiche al lavoro ecc... e so che se continuo così lo perderò davvero. Oggi mi ha detto di stare un po' tranquilla e di smetterla di stressarmi così la vita. Passo ore ed ore a pensare a lui, a rileggere le sue lettere e i bigliettini che ogni tanto mi scrive, dopodichè sto molto meglio, mi sento un'altra persona, ritrovo la sicurezza e la serenità perse, mi sento fiduciosa in lui, nella nostra storia e sono davvero felice; perchè in fondo è così che dovrebbe sentirsi una ragazza quando le vengono scritte e dette certe cose riguardanti il futuro, no?
Basta però una piccola mancanza da parte sua, una battuta storta, un comportamento che non mi piace e tutte le mie sicurezze saltano.
Non riesco a fidarmi, ho sempre la sensazione di perderlo, ho paura che possa trovare un'altra.
Ogni volta che ci salutiamo, magari anche dopo 4 o 5 ore che siamo stati insieme, mi piange il cuore e vorrei passarcene altrettante.
Non mi basta mai. Questa ossessione mi crea ulteriori problemi: il più importante è che non riesco a pensare a me stessa e ai miei studi nonostante io sappia bene che forse una laurea ed un lavoro serio potrebbero essere la risposta ai miei problemi dal momento che lui ha già comprato una casa e a volte mi fa capire che sta aspettando soltanto che io lavori per avere la possibilità di mantenerci...e ne sono felice, finchè riperdo fiducia in me stessa e in lui,e sprofondo di nuovo nel male
dopo anni che provo a trovare una soluzione da sola mi arrendo ed eccomi qua a scrivervi per cercare di capire come poter risolvere questo mio senso di vuoto che mi rende così triste e insofferente.
Ho quasi 24 anni e sono 6 anni che sto con un ragazzo molto serio e responsabile. Abbiamo un rapporto chiuso perchè negli anni passati ci sono stati parecchi motivi di gelosia reciproca, i quali ci hanno portato ad impostare la nostra storia in questo modo e a non lasciare spazio ad esterni, quindi la sera non usciamo mai separati se non in casi rarissimi. Mi sono ritrovata spiazzata quando lui all'improvviso ha deciso di allentare un po' la situazione circa due anni fa. Non riesco a capire dal suo comportamento se questo allentare è dovuto ad una crescita e maturità della nostra storia oppure ad un calo di interesse nei mei confronti.
Sto male quando non lo vedo, sto male quando non mi dice quello che prova per me, quando lo vedo distante penso subito che non mi voglia più, che non abbia più interesse... Mentre io non mi stanco mai di dirgli quanto tenga a lui, di abbracciarlo forte e coccolarlo; è un impulso che non riesco a controllare, ne ho bisogno, sento il costante bisogno del suo affetto, e se non contraccambia per motivi vari e assolutamente giustificati, ci soffro fino a star male sul serio, tanto logorata da sentire forti dolori allo stomaco, e forse il cercare di pretendere lo stesso affetto da lui non mi aiuta affatto perchè mi rendo conto che non sempre uno è disposto alle coccole per motivi d stanchezza oppure problematiche al lavoro ecc... e so che se continuo così lo perderò davvero. Oggi mi ha detto di stare un po' tranquilla e di smetterla di stressarmi così la vita. Passo ore ed ore a pensare a lui, a rileggere le sue lettere e i bigliettini che ogni tanto mi scrive, dopodichè sto molto meglio, mi sento un'altra persona, ritrovo la sicurezza e la serenità perse, mi sento fiduciosa in lui, nella nostra storia e sono davvero felice; perchè in fondo è così che dovrebbe sentirsi una ragazza quando le vengono scritte e dette certe cose riguardanti il futuro, no?
Basta però una piccola mancanza da parte sua, una battuta storta, un comportamento che non mi piace e tutte le mie sicurezze saltano.
Non riesco a fidarmi, ho sempre la sensazione di perderlo, ho paura che possa trovare un'altra.
Ogni volta che ci salutiamo, magari anche dopo 4 o 5 ore che siamo stati insieme, mi piange il cuore e vorrei passarcene altrettante.
Non mi basta mai. Questa ossessione mi crea ulteriori problemi: il più importante è che non riesco a pensare a me stessa e ai miei studi nonostante io sappia bene che forse una laurea ed un lavoro serio potrebbero essere la risposta ai miei problemi dal momento che lui ha già comprato una casa e a volte mi fa capire che sta aspettando soltanto che io lavori per avere la possibilità di mantenerci...e ne sono felice, finchè riperdo fiducia in me stessa e in lui,e sprofondo di nuovo nel male
[#1]
Gentile ragazza, da quello che dice sembra che lei abbia una vera e propria dipendenza dal suo ragazzo. Come ogni dimensione psichica immaginabile, anche il bisogno dell'altro può avere vari gradi d'intensità, da leggero, medio, a forte fino a patologico. Dovrebbe riflettere se non sia il caso di richiedere una valutazione specialistica, perché potrebbero esserci gli estremi di una patologia.
L'allentare la presa da parte del suo ragazzo è probabilmente dovuto al fatto che ogni rapporto, per quanto desiderabile, se si ripiega troppo su se stesso alla fine diventa asfissiante. Ogni cosa portata all'estremo si ribalta facilmente nel suo contrario.
Cordiali saluti
L'allentare la presa da parte del suo ragazzo è probabilmente dovuto al fatto che ogni rapporto, per quanto desiderabile, se si ripiega troppo su se stesso alla fine diventa asfissiante. Ogni cosa portata all'estremo si ribalta facilmente nel suo contrario.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Più si vuole tenere stretta una persona e più lei scappa..prova a non stargli addosso e a farti vedere più indipendente,vedrai che si avvicinerà lui.
Sicuramente il fatto di essere stati un pò isolati per del tempo ha portato lui a voler evadere un pochino,il che è anche normale perchè chiudersi esclusivamente in un rapporto a due è limitante.
Cerca degli spazi tuoi che ti facciano stare bene:hobby, sport e amicizie, vedrai che starai meglio anche tu.
E poi credi di più in te stessa,apparirà anche ai suoi occhi!
Sicuramente il fatto di essere stati un pò isolati per del tempo ha portato lui a voler evadere un pochino,il che è anche normale perchè chiudersi esclusivamente in un rapporto a due è limitante.
Cerca degli spazi tuoi che ti facciano stare bene:hobby, sport e amicizie, vedrai che starai meglio anche tu.
E poi credi di più in te stessa,apparirà anche ai suoi occhi!
Dr.ssa Sara Pezzoni
www.psicologiaeserenita.com
sarapezzoni@libero.it
[#3]
Gentile ragazza,
i bisogni di un individuo possono andare incontro a trasformazioni nell'arco del tempo, ed ogni cambiamento ha una ripercussione diretta nella coppia.
Da quanto scrive, sembrerebbe che lei abbia delle difficoltà ad analizzare e metabolizzare le motivazioni di questi cambiamenti e le nuove prospettive che possono presentarle.
Uno psicologo potrebbe aiutarla in questo percorso, soprattutto se il disagio a cui fa riferimento inizia a compromettere gli ambiti della sua vita.
La saluto cordialmente
i bisogni di un individuo possono andare incontro a trasformazioni nell'arco del tempo, ed ogni cambiamento ha una ripercussione diretta nella coppia.
Da quanto scrive, sembrerebbe che lei abbia delle difficoltà ad analizzare e metabolizzare le motivazioni di questi cambiamenti e le nuove prospettive che possono presentarle.
Uno psicologo potrebbe aiutarla in questo percorso, soprattutto se il disagio a cui fa riferimento inizia a compromettere gli ambiti della sua vita.
La saluto cordialmente
Dr. Riccardo Cicchetti - Psicologo
Tel: 3474896534
www.studioclinico.it
[#4]
Utente
Il mio bisogno di lui credo proprio che si possa definire patologico. In realtà avevo già pensato di rivolgermi al consultorio, sempre se non sono fuori età. Mi rendo conto di aver davvero bisogno d'aiuto perchè vivo questa storia d'amore come una diciassettenne,mentre lui anche poco fa al telefono mi ha chiesto una storia matura, ma per me: la piccolina di casa, cresciuta nell'ovatta, alla quale nascondevano ogni notizia brutta, alla quale avevano fatto credere che la nonna stesse morendo di "mal di gambe" mentre invece aveva metastasi sparse ovunque che le provocavano dolori allucinanti alle ossa, è davvero difficile imparare a non sognare, non evadere con la mente almeno nell'amore. Sono cresciuta e sono matura sul lavoro e nella vita di tutti i giorni mi prendo responsabilità anche più grandi di me, so affrontare ogni problema con coraggio e dedizione, altrimenti non sarei qui a scrivervi, ma se si tratta dell'amore... il cervello mi va in panne ed entro nel mondo dei sogni, dove il principe azzurro ogni mattina appena alzato ti dice quanto ti ama e ti ricorda quanto sei importante per lui e quanto valga la pena vivere. E se non lo fa ci sto male. Vorrei essere una bella persona, positiva e serena. Miro a questo. Per ora mi sento un ciottoro rotto, malfunzionante e irritante. Credo che l'aiuto di una persona competente sia la soluzione migliore, perchè da sola non saprei proprio da dove partire per aggiustarmi.
Grazie di cuore per le vostre risposte.
Grazie di cuore per le vostre risposte.
[#5]
Psicologo, Psicoterapeuta
Dal suo racconto noto che effettivamente lei tende a demandare al suo compagno la gratificazione, la sicurezza, il piacere, la felicità, la serenità e la tranquillità.
Sarebbe opportuno un percorso che l'aiutasse invece a sentirsi più compatta e fiduciosa permettendosi così non solamente di vivere una relazione emotiva soddisfacente ma anche di potersi permettere una maggiore capacità di osare, sfidarsi.
La decisione di rivolgersi ad un professionista mi sembra opportuna. Nei consultori l'età massima è di 25 anni se non ricordo male ma esiste un numero limitato di sedute. Può sempre rivolgersi alla ASL oppure ad un professionista privato.
In bocca al lupo
Sarebbe opportuno un percorso che l'aiutasse invece a sentirsi più compatta e fiduciosa permettendosi così non solamente di vivere una relazione emotiva soddisfacente ma anche di potersi permettere una maggiore capacità di osare, sfidarsi.
La decisione di rivolgersi ad un professionista mi sembra opportuna. Nei consultori l'età massima è di 25 anni se non ricordo male ma esiste un numero limitato di sedute. Può sempre rivolgersi alla ASL oppure ad un professionista privato.
In bocca al lupo
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 8.5k visite dal 20/01/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.