Assenza di emozioni

Salve, sono una ragazza di 29 anni, e da qualche mese ormai non riesco più a condurre una vita normale. Sono stata dal neurologo e fatto una risonanza magnetica ma dicono che non ho nulla a livello fisico. Non è possibile, prima piangevo tanto quindi si pensava che fossi depressa, e tutti continuano a pensarlo ma io non lo sono e ne sono certa. Il problema è che non sento niente. Non ho alcun tipo di emozioni, quando prima sono stata sempre molto sensibile. Non provo nessuna sensazione, non ho la sensazione della fame, della sete, del sonno, della paura, dell'ansia, dell'amore, niente solo vuoto. Ma quel che è peggio non riesco più a fare nulla, non riesco a parlare di niente, con nessuno, non riesco a lavorare nè a studiare. sento solo il tempo che scorre e io non faccio nulla. potrebbe sembrare semplice così ma non capisco più nulla. che devo fare per favore?dovrei essere disperata ma non riesco ad esserlo.so solo che sento vuoto.sono in un vuoto. Non so neanche come classificare il problema.è come se non esistessi.Non riesco a stare con i miei amici, con la mia famiglia.mi sento un oggetto.non riesco a dare neanche delle spiegazioni logiche a chi mi sta vicino, ho provato ad andare pure dalla psicologa ma non so spiegarle cosa sento perchè non sento niente. e chiaramente penso al suicidio. non c'è vita.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicoterapeuta, Psicologo 4.9k 87
Gent.le ragazza.
lei dice che questo disagio è iniziato qualche mese fa ma prima com'era la sua vita?
Quella che lei descrive è un sorta di "anestesia emozionale" totale ma forse, se ha sentito il bisogno di scriverci c'è ancora una parte di lei che sente il desiderio di vivere.
A volte quando la sofferenza diventa intensa, senza rendercene conto, per difenderci mettiamo una "distanza" tra noi e le nostre emozioni perché solo in questo modo riusciamo ad andare avanti.
Naturalmente questo ci porta ad allontanarci da noi stessi riducendo progressivamente la capacità di Sintonizzarci con i nostri stati d'animo, i nostri vissuti, di qui la sensazione di vuoto esistenziale che lei avverte.
Per quanto riguarda la psicoterapia, è possibile che la demotivazione che avverte in questo momento, abbia condizionato anche l'instaurarsi di una relazione empatica con lo psicoterapeuta.
Forse vale la pena fare un altro tentativo, scegliendo un altro specialista, le consiglio la lettura di questo articolo

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/153-perche-iniziare-una-psicoterapia.html

sperando possa esserle utile.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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