Confusione identità sessuale ed eccessivo legame famiglia

Gentili medici, sono un ragazzo di 20 anni e spero vivamente che possiate aiutarmi ad alleviare un mio devastante disagio circa il mio orientamento sessuale. Premetto schematicamente alcune informazioni sul mio conto:_Sono sempre stato e lo sono tuttora un ragazzo timido, poco espansivo con chi non conosco, estremamente a disagio a parlare di sesso e dedito unicamente e quasi maniacalmente allo studio. passo circa dieci o più ore al giorno a studiare, esco poco e mi sento inadeguato fisicamente (sono basso e non sicuro di sè) e non mi sento un vero "uomo" (nel senso che non mi sento virile o disinvolto come sembrano esserlo la maggior parte dei ragazzi).
-Da sempre ho un rapporto viscerale con mia madre che amo follemente e dalla quale sento di dipendere in tutto e per tutto. Il apporto con mio padre è invece talvolta di contrasto ideologico e non (vengo spesso criticato di non essere dedito alle questioni partiche e tecniche..tipo passione ed interesse per le auto, il calcio...)Alla luce di ciò volevo dirvi che, escludendo l'infanzia e la prima adolescenza (13- 14 anni) nella quale come tutti ho cercato un confronto verbale o visivo con glia altri ragazzi, confrontandosi sessualmente sulle proprie caratteristiche, da circa l'età di 15 anni nella mia mente si sono formate fantasie erotiche rispetto a persone del mio steso sesso. non so come inoltre, ma da qualche anno sono caduto in una sorta di dipendenza dalla pornografia (principalmente omosessuale, ma non solo) e mi sono ritrovato a fare fantasie su ragazzi che mi capitava di vedere. a tutto ciò non davo peso minimamente perchè non mi sono mai sentito gay né ho mai provato un minimo interesse affettivo verso uomini. sento solo un'attrazione verso il corpo di uomini prestanti e virili (credo che in loro vada ricercando quelle caratteristiche e quell'essere uomo che io non sento minimamente di avere). cosa particolare è che una volta fatte varie fantasie quella persona che me li aveva ispirati, non mi suscita più alcun interesse inoltre anche nei video non mi interessavano tutti gli uomini ma solo alcuni, mentre altri mi creavano disgusto.Nei video etero invece mi eccitavo ad immedesimarmi nell'uomo che provoca oralmente piacere alla donna. io ho sempre creduto che le donne mi piacessero (l'unica persona di cui mi sono follemente innamorato è una ragazza) anche se nelle immagini di riviste o televisione non riesco sempre ad eccitarmi nel vederle( mi sento a disagio con le donne alte, aggressive e disinvolte) ed inoltre le migliori fantasie erotiche fatte riguardano donne.(quando immagino di fare l'amore penso solo a donne)il fatto è che al solo pensiero di un fidanzamento mi sento male e d angosciato senza saperne il perchè.ho paura di dover "abbandonare" il rapporto esclusivo con mia madre e di dover assumere un ruolo da UOMO sicuro e prestante che non sento di avere.il guardare alcuni uomini molto prestanti mi crea uno stato di disagio ed interesse che passa poi presto.Potete dare un parere?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
"al solo pensiero di un fidanzamento mi sento male e d angosciato senza saperne il perchè.ho paura di dover "abbandonare" il rapporto esclusivo con mia madre e di dover assumere un ruolo da UOMO sicuro e prestante"

Caro ragazzo,

hai individuato il nocciolo del problema.
Il rapporto esclusivo e soffocante con tua madre non ti permette di progredire e costruire un futuro separandoti da lei, e l'assenza di modelli maschili accessibili e a te vicini non ti permette di immaginare che potrai diventare un uomo non "inferiore" agli altri.
In questo tuo padre non ti aiuta, perchè sembra avere una visione da clichè di come dovrebbe essere un "vero uomo" (tutto calcio & motori).

Al momento non possiedi insomma gli strumenti necessari per costruire un'identità matura, e questa mancanza ti porta a misurarti con gli altri ragazzi amplificandone i pregi e sminuendone i difetti (non mi pare infatti che la maggior parte dei ragazzi siano "virili o disinvolti" come sembrano a te).
In questa situazione fossi in te cercherei di evitare i confronti, perchè è chiaro che sono viziati dalla tua scarsa autostima e dalla tendenza a sopravvalutare le altrui virtù.
Tutto ciò probabilmente ti porta a provare attrazione per i modelli maschili presenti nella pornografia omo ed etero, come hai giustamente osservato, che possiedono alcune caratteristiche che anche tu vorresti avere.

Dal momento che hai una buona capacità di riflessione, e che mi pare tu stia vivendo un disagio significativo, ti consiglio davvero di contattare uno psicologo per esporre di persona i tuoi dubbi e parlare della situazione.
Penso proprio che un percorso psicologico ti sarebbe di grande aiuto, quindi pensaci.

Ti faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Gentilissima dott.ssa Massaro, la ringrazio infinitamente per avermi risposto. Quello che vorrei ulteriormente chiederle è se l'ipotesi che un mio intrinseco senso di inadeguatezza fisico e sessuale (per il resto non mi sento affatto inadeguato) che provo da sempre, può aver influito sul mio modo di intendere la sessualità portandomi a "rifugiarmi" quasi maniacalmente nella pornografia a sfondo principalmente omosessuale e paralizzarmi di fronte al rapporto con le donne (nel senso che anche eventuali fantasie erotiche su di esse vengono fatte sempre separatamente e non in loro presenza e inoltre quando nella fantasia stessa compare la figura di un altro uomo mi sento a disagio)? voglio dire, questa mia idea è solo un tentativo di arrampicarmi sugli specchi o potrebbe essere plausibile? Talvolta quando vedo in giro uomini o ragazzi estremamente disinvolti e prestanti, sento una sensazione di disagio mista ad eccitazione la quale può terminare in fantasie erotiche ma mai nel desiderio di una qualsiasi forma di rapporto sessuale o sentimentale con loro. è come se la mia testa fosse programmata, quando mi trovo con gli altri, a scrutare esclusivamente il mondo maschile per contemplarne la prestanza. Mi è capitato molte volte di condividere la camera durante viaggi o comunque in altre circostanze, di stare assiduamente con ragazzi e a livello diretto non c'è stato mai un interessamento a fare qualcosa con loro. ci sono solo state fantasie che si sviluppavano dopo. non c'è mai stato un coinvolgimento emotivo, cosa che c'è stata invece con l'unica ragazza della quale io sono tuttora realmente interessato. no riesco a comprendere quale sia la linea di confine tra disagio nel vedere un uomo con un fisico perfetto e sicuro di sè ed un'eventuale interesse sessuale.Nel senso: il fatto che in me si crei questa strana sensazione dalla quale è esclusa qualsiasi voglia di realizzare le fantasie o di avere una relazione, può significare che io sia omosessuale? devo aggiungere che fino a qualche mese fa questa situazione non mi creava alcun problema. il vedere quei video e il fare quelle fantasie le ritenevo una sorta di sfogo e, non so neanche io il perchè, non me ne curavo affatto nè ho mai sentito il benchè minimo bisogno di frequentare chat o locali gay per provare a fare un'esperienza e vedere se mi possa piacere. sono davvero confuso: può esserci in me qualcosa di irrisolto nel passato che mi crei questa strana sensazione rispetto a taluni uomini particolarmente prestanti e che al contempo mi dia l'impressione che nessuna, o quasi, donna riesca ad attrarmi a primo impatto. Io mi sento così: intossicato rispetto a quello che ho fatto fino ad ora con i video e le fantasie verso uomini e come bloccato nel riuscire a cercare un rapporto con una donna. Mi perdoni la lunghezza ma ho voluto precisare bene delle sensazioni. Grazie molte
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Perchè i figli possano sviluppare un'immagine di sè positiva e successivamente un'identità adulta "risolta" i genitori devono assolvere ad una serie di funzioni psicologiche e questo probabilmente non è accaduto nel tuo caso (tua madre ha mantenuto un rapporto simbiotico con te e tuo padre ti rivolge frasi svalutanti).
Ti sei quindi finora "arrangiato" come hai potuto, hai guardato agli altri maschi come ad eventuali modelli ma la tua autostima carente ha fatto sì che tu te ne sentissi schiacciato più che ispirato.
Come hai poi già detto la fruizione di materiale gay si può inserire in questo discorso perchè è come se tu stessi guardando dei "modelli" più che degli "oggetti del desiderio".
Non mi pare quindi che tu sia gay, ma che l'insicurezza, la giovane età e appunto l'assenza di figure maschili che ti introducano nel mondo adulto ti abbia portato ad ammirare negli altri quello che secondo te di manca.
Il fatto che la tua mente abbia poi elaborato delle fantasie al riguardo non deve stupirti, è il suo modo di funzionare ed è tutt'altro che raro che persone eterosessuali abbiano fantasie omosessuali che non dipendono dall'essere gay.

Capisci anche tu che il discorso è lungo e complesso, e potrai affrontarlo di persona consultando uno psicologo.
L'ultima cosa che vorrei dirti è che il senso di inadeguatezza non è da considerarsi "intrinseco" (necessitato, oggettivo, inalienabile), quanto piuttosto appreso e quindi modificabile.
Devi partire da questa evidenza per iniziare un lavoro su di te, sono sicura che potrai avere buoni risultati.
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Utente
Utente
Devo davvero ringraziarla dott.ssa perchè mi ha ridato un po' di speranza e di chiarezza, confermando alcune delle spiegazioni che mi ero dato al mio comportamento allontanando così l'idea che questi pensieri fossero solo un tentativo della mia mente di negare l'evidenza e di ingannarsi da sola. spero, anche con l'aiuto di uno psicologo, di riuscire ad epurare la mia mente da tutto quello che essa ha accumulato durante questi lunghi anni (recuperando i canoni di quello che possa significare una vera e sana attrazione, cosa che mi sembra di aver perso di vista) e a costruirmi una identità stabile e completa.Un 'ultima cosa: secondo lei è dunque possibile che questo stato di cose che abbiamo analizzato insieme possa far sì che davanti a donne, oggettivamente bellissime, ma sicure di sè e "aggressive" scatti in me un meccanismo che mi fa sentire inadeguato e quindi non in grado di poter provare eccitazione nei loro confronti? Le chiedo questo perchè ho constato che le mie fantasie erotiche verso le donne si rivolgono sempre a ragazze dolci come dire "timide" (come se la mia personalità poco propensa ad imporsi possa adattarsi alla loro). Anche la mia "angoscia" nell'immaginare un'eventuale relazione con una donna (il che implicherebbe in me una necessità di maturare e assumere sicurezza) potrebbe quindi dipendere dal mio eccessivo legame al "nido familiare" e dalla poca stima che ho di me come "uomo"? Devo dirle infatti che da quando, circa due mesi fa ho smesso di vedere qui video o fare quelle fantasie a sfondo omosessuale "che quasi mi imponevo da solo di vedere", non ne sento affatto il bisogno. l'unica paura rimasta è quella di provare una qualche sorta di attrazione nei confronti di altri uomini (con le caratteristiche che abbiamo analizzato)come mi sembrava ormai naturale che dovesse essere. Secondo lei, una volta riuscito ad acquisire maggiore sicurezza e stima di me stesso potrebbe cessare questo senso di attrazione-disagio provato in talune circostanze?
Grazie ancora di cuore e complimenti per il servizio svolto che per persone che si trovano in forte disagio come me, rappresenta la possibilità di recuperare la propria stabilità emotiva. Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Lavorando su te stesso con l'aiuto di uno psicologo supererai tutto, perchè da quello che hai scritto sembra proprio che il tuo disagio dipenda dal discorso dell'identità adulta da costruire e dalle difficoltà che trovi - sia a causa del legame eccessivamente stretto con tua madre, sia della mancanza di sostegno da parte di una figura maschile che si ponga come modello e ti "traghetti" nel mondo adulto.
Anche l'attrazione per ragazze non aggressive deriva dall'insicurezza: se non ti senti "all'altezza" sarai difficilmente attratto da donne sicure e aggressive, che ti metterebbero a disagio.

Se vuoi tienimi aggiornata sulla situazione, e stai tranquillo perchè a tutto c'è rimedio!
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Utente
Utente
Grazie ancora dott.ssa Massaro. Vedrò quanto prima di contattare uno psicologo e di lavorare su questa situazione. Secondo lei per iniziare può andar bene rivolgersi ad un consultorio pubblico? chiedo questo perchè non so se riesco a sostenere le spese per uno psicologo privato dato che sono uno studente e dato che vorrei tener fuori da questa situazione la mia famiglia. è una questione che vorrei affrontare da solo anche perchè credo che cercare di affrontare questo disagio e queste mie difficoltà con le mie forze e senza ricorrere alla sicurezza della mia famiglia possa essere un primo passo per recuperare quella sicurezza e quell'identità autonoma che ancora non ho. Cosa ne pensa. La terrò sicuramente aggiornata di eventuali svolgimenti. Speriamo bene! Grazie ancora
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Non saprei dirti. Di solito i servizi pubblici non dispongono di risorse sufficienti e offrono un numero limitato di colloqui, ma non ho idea di quale sia la situazione nella tua zona.
Non ti resta che provare ad informarti!
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Utente
Utente
Comprendo perfettamente e vedrò di informarmi sul servizio offerto. Secondo lei, al fine di valutare al meglio la situazione, un buon psicoterapeuta che "trattamento" dovrebbe propormi di fare? Nel senso lei, se fossi un suo "paziente" che lavoro farebbe su di me. Le faccio questa domanda perchè ho acquisito molta fiducia in lei e la prendo come metro di paragone per valutare quello che mi verrà detto dagli psicologi ai quali cercherò di rivolgermi. Mi perdoni per l'eccessivo disturbo. Grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Se non l'hai già fatto puoi leggere questo articolo per farti un'idea di alcuni orientamenti in psicoterapia:
www.medicitalia.it/minforma/Psicoterapia/533/Mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico

Secondo me ti può essere utile un percorso di tipo psicoanalitico: esistono diverse forme di psicoterapia psicoanalitica che si sono sviluppate a partire dalle originarie teorie psicoanalitiche, ma che hanno caratteristiche che si differenziano dalla psicoanalisi classica (che comunque sarebbe ugualmente indicata).
Non direi che esistono controindicazioni per altri orientamenti, ma a mio parere questa può essere la strada da prendere.
Fammi sapere cosa decidi di fare!
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Utente
Utente
Gentile dottoressa la ringrazio per la celere risposta. In questi giorni stavo riflettendo. Volevo chiederle se da quanto ci siamo detti fino ad ora secondo lei può influire sulla mia crisi di identità attuale il fatto che fino ad ora non sono mai stato fidanzato nè ho avuto rapporti con donne? La cosa mi mette da una parte molta ansia perchè mi rendo conto che oggettivamente sembra che quasi nessuna (tranne una) ragazza possa interessarmi e dall'altra mi fa pensare che per comprendere effettivamente la mia identità sessuale non posso prescindere da eventuali rapporti con un' eventuale partner. Inoltre volevo chiederle secondo lei cosa può significare il fatto che io abbia a lungo visto tali video e fatto tali fantasie senza farmene un problema (anche se a volte riflettevo e inconsciamente mi dicevo che non era una cosa normale) provandone eccitazione. mi sono accorto inoltre che la mia attrazione era principalmente per la circostanza che si creava nel video più che per l'uomo in sè e per sè. inoltre nelle mie fantasie non ho mai immaginato di abbracciare o baciare altri uomini. spesso erano fantasie nelle quali vedevo fare cose da parte di altri uomini tra di loro. é normale infine il fatto che adesso sia terrorizzato dal vedere in televisione o in altri luoghi uomini perchè credo che mi possano interessare? in realtà sono molto preoccupato per il fatto che quella strana sensazione di disagio-eccitazione non mi è mai capitata in presenza di donne ma solo di uomini. mi perdoni e se ha tempo e disponibilità mi faccia sapere cosa ne pensa. Grazie
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Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
Gentile ragazzo,

leggendola colpisce il fatto che ogni volta che le si danno delle risposte lei si senta dapprima rassicurato, ma poi la sua mente, rimuginando sul suo timore fondamentale (essere gay), riesca a scovare nuovi dubbi. Tutto questo rischia di aprire una spirale senza fine, che si arrotola su se stessa e continua a girare attorno a quel timore di fondo.

Le si potrebbe rispondere che, con ogni probabilità, il fatto di non essere mai stato con una ragazza incide sicuramente sui suoi timori, che è normale che il disagio-eccitazione non le capiti con le donne (sentirsi attratto da una donna potrebbe solo rassicurarla, quindi non c'è motivo che le crei anche disagio!), e che le fantasie omosex in cui lei è spettatore sono ancora una volta indice del loro carattere fondamentalmente "compensatorio" rispetto alle sue insicurezze. Ma servirebbe davvero? Oppure la sua mente (chi cerca, trova!) troverebbe inevitabilmente altro materiale per nuovi dubbi?

Il rischio da cui vorrei metterla in guardia è quello di cadere nella rimuginazione ossessiva. Il fatto che prima non si preoccupasse delle sue fantasie, e poi abbia iniziato a farlo, può essere un indizio in questo senso. E' molto frequente, infatti, che le ossessioni si focalizzino sulla paura di essere gay.

Quindi, per il suo bene, sarebbe preferibile prendersi momentaneamente una pausa da questi pensieri, e "postecipare" ulteriori dubbi al momento in cui consulterà uno psicologo in presenza, di modo che sia possibile iniziare ad impostare un trattamento, oltre che chiarificare ulteriormente la situazione.

Le facciamo i nostri migliori auguri!

Cordialmente,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

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Utente
Utente
Gentile dott.ssa Di Muro, ha pienamente ragione nel dire che questo mio atteggiamento potrebbe divenire un'ossessione e che dovrei sospendere momentaneamente i miei pensieri fino al consulto con uno psicologo (per il quale ho già provveduto), ma il fatto è che non riesco a spiegarmi come sia possibile quello che mi è accaduto. è come se la mia vita fino ad ora fosse stata impostata nel contemplare le qualità degli altri ragazzi finendo per provarne quel disagio-attrazione, sminuendo inconsciamente le mie e quasi ignorando la possibilità di un confronto con l'altro sesso. Non riesco a capacitarmi come sia possibile che a me non accada, come sembra accada agli altri ragazzi, di essere immediatamente preso da qualsiasi ragazza che mi capita di vedere. è pur vero che la mia vergogna e quasi totalmente assenza di contemplazione del sesso forse mi ha portato ad "auto-censurare" ogni tentativo di approccio in tal senso fino ad una sorta di assuefazione e a sfogare per vie traverse le pur presenti pulsioni erotiche.Mi rassicura molto quanto da lei detto rispetto al fatto che l'essere attratto da una donna non dovrebbe crearmi quel senso di disagio-eccitazione ma rassicurarmi ( è proprio quello che mi accade con una ragazza per la quale provo interesse). Spero di riuscire quanto prima a chiarire la situazione.
Grazie per avermi risposto.
Cordiali saluti
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Utente
Utente
Gentilissime dottoresse Massaro e Di Muro, perdonatemi se torno, a distanza di qualche giorno, a contattarvi. per vari problemi ho dovuto rimandare a Marzo l'incontro con uno psicoterapeuta e per tale ragione volevo, se possibile, chiedervi un altro vostro parere in modo da poter raccogliere spunti di riflessione sui quali esporre poi la mia situazione nell'incontro con lo psicoterapeuta. Volevo chiedere:
1) è giustificato il fatto che nel fruire di materiale gay in modo quasi ossessivo io abbia effettivamente provato forte eccitamento (talvolta con attività di masturbazione) e che al contempo, nonostante la cosa sia andata avanti per molto tempo, non mi fossi mai preoccupato dell'essere gay anche se inconsciamente a volte mi dicevo che se facevo certe cose forse lo ero?
2)quelle poche volte che mi è capitato di vedere uomini nudi in persona (palestra...) la sensazione provata è stata di forte disagio e angoscia che a volte durava per qualche giorno per poi passare. cosa potrebbe significare?
3) mi sono reso conto che ogni volta che vedo una ragazza che potrebbe piacermi, il primo pensiero che mi viene in mente è se quella ragazza può essere adatta a stare con me per "il resto della mia vita", nel senso che non ho mai avuto l'idea di avere una storia tanto per averla. è più forte di me, mi viene sempre da pensare al "Per sempre". questo mi crea una tale ansia e paura da far si che a priori io escluda ogni ipotetico approccio con una ragazza. Potrebbe essere plausibile questa cosa, nel senso potrebbe essere che è come se io mi auto-inibissi per questa inconscia paura' ricordo che quando all'età di circa 15 anni mi fidanzai con quella ragazza di cui ancora sono innamorato, dopo qualche mese mi prese un senso d'ansia improvviso tanto che ci lasciammo. ecco, da quel giorno questo senso di ansia e paura, che non so comprendere, è presente ogni volta che penso ad un fidanzamento. Potrebbe avere significato ciò sul mio essermi poi chiuso in quella dipendenza da video e fantasie gay? vi chiedo questo perchè mi sembra così strano che fino ad oggi, pur avendo 20 anni, non sono riuscito ad essere veramente preso da una ragazza, al di là, della solita che ho già citato.
Spero che riusciate a rispondermi. Vi ringrazio infinitamente. spero così di ruscire a raccogliere quanti più spunti di riflessione possibile da analizzare.
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Utente
Utente
Scusate la mia insistenza. mi è venuta in mente un'altra cosa. Ricordo che fin da piccolo mi è capitato di nutrire un'ammirazione viscerale nei confronti di ragazzi più grandi di me che io prendevo a modello, tendevo a voler imitare e a voler ricevere attenzioni e gratificazioni da loro. Premetto che non c'era nessuna attrazione sessuale nei loro confronti, solo molta ammirazione e quasi un forte desiderio di essere come loro. Un esempio. una volta in un villaggio turistico avevo preso a modello un animatore estremamente socievole e spigliato con tutti. ammiravo la sua capacità di coinvolgere i turisti e di rapportarsi agli altri. Talvolta mi è capitato anche di desiderare che determinate persone ad esempio, prendessero il posto di mio padre e mi dedicassero il loro tempo o che divenissero in qualche modo miei amici.. Non so se possa essere rilevante ma ho notato che talvolta ho fatto fantasie sessuali su personaggi, anche televisivi, che io ammiro per la loro cultura e rilevanza, al di là dell'aspetto fisico. ma come al solito oltre alla fantasia non c'è mai stato alcuna attrazione diretta. è come se fosse un mio modo di "ricondurre" sotto il mio potere (quasi "assoggettare") gli altri uomini a me. sto cercando di scavare dentro me perché, come dicevo, se fossi gay, anche a livello latente, credo che in 20 anni di vita avrei provato un qualche sentimento verso un altro ragazzo. le forme di attrazione e fantasie che ho sono invece tutte a livello di pensieri. non mi è mai passata per la testa il pensiero di dire: chissà se fossimo fidanzati ? nè l'idea di provare a stringere un qualche rapporto con un uomo. sono confuso perché da una parte, pur non sentendo dentro di me l'esigenza di un rapporto con un uomo, non so spiegarmi l'eccitazione provata nel vedere quei video e nel fare quelle fantasie, cosa che che è presente in me fin dall'adolescenza, e dall'altra non riesco a non pensare al sentimento fortissimo che ho provato e provo per quella ragazza che va oltre l'aspetto sessuale e al contempo non capisco perchè questa cosa mi sia successa solo con lei.
Grazie e scusate ancora.