Problemi in famiglia
Buonasera,
sono una ragazza di 22 anni, mi rivolgo a voi perchè non so proprio come comportarmi e soprattutto vorrei capire raccontando la mia storia a voi se ho davvero bisogno di rivolgermi ad uno psicologo e quindi se necessito di una terapia.
Circa una ventina di giorni fa c'è stata una lite pesante in famiglia tra persone a cui sono molto affezionata, a cui io ho assistito!Durante la lite sono state usate parole davvero pesanti e atteggiamenti che non mi sarei mai aspettata da certe persone e in più una di loro si è sentita male...Da quel giorno non riesco più ad avere una vita mia perchè continuo a essere usata come "intermediaria" e le cose che mi vengono dette sono pesanti.Faccio fatica a prendere sonno, non riesco più a studiare e l'altra notte ho avuto un attacco di panico (almeno credo si tratti di questo...avevo palpitazioni tremori e giramenti di testa)...continuo a pensare a quel giorno e non riesco a smettere di farlo!Le cose tra queste persone non si sono ancora sistemate e io non so cosa fare!
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta!
Cordiali saluti
sono una ragazza di 22 anni, mi rivolgo a voi perchè non so proprio come comportarmi e soprattutto vorrei capire raccontando la mia storia a voi se ho davvero bisogno di rivolgermi ad uno psicologo e quindi se necessito di una terapia.
Circa una ventina di giorni fa c'è stata una lite pesante in famiglia tra persone a cui sono molto affezionata, a cui io ho assistito!Durante la lite sono state usate parole davvero pesanti e atteggiamenti che non mi sarei mai aspettata da certe persone e in più una di loro si è sentita male...Da quel giorno non riesco più ad avere una vita mia perchè continuo a essere usata come "intermediaria" e le cose che mi vengono dette sono pesanti.Faccio fatica a prendere sonno, non riesco più a studiare e l'altra notte ho avuto un attacco di panico (almeno credo si tratti di questo...avevo palpitazioni tremori e giramenti di testa)...continuo a pensare a quel giorno e non riesco a smettere di farlo!Le cose tra queste persone non si sono ancora sistemate e io non so cosa fare!
Vi ringrazio anticipatamente per la risposta!
Cordiali saluti
[#1]
Gentile Amica,
più che la psicoterapia le potrebbero essere utili delle sedute di sostegno psicologico svolte con l'obiettivo di capire cosa l'ha colpita in questa maniera e ha incrinato la sua serenità ed il suo equilibrio.
Credo che la sua sia una reazione forse esagerata ad una situazione che metterebbe in difficoltà chiunque, e che quindi non si possa parlare di "patologia" (nè di conseguenza di "terapia").
Lei avrebbe bisogno di un supporto psicologico per chiarire a sè stessa la situazione e affrontarla sentendosene anche meno coinvolta, cosa che evidentemente non riesce a fare da sola.
Tanti cari auguri,
più che la psicoterapia le potrebbero essere utili delle sedute di sostegno psicologico svolte con l'obiettivo di capire cosa l'ha colpita in questa maniera e ha incrinato la sua serenità ed il suo equilibrio.
Credo che la sua sia una reazione forse esagerata ad una situazione che metterebbe in difficoltà chiunque, e che quindi non si possa parlare di "patologia" (nè di conseguenza di "terapia").
Lei avrebbe bisogno di un supporto psicologico per chiarire a sè stessa la situazione e affrontarla sentendosene anche meno coinvolta, cosa che evidentemente non riesce a fare da sola.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Gentile Utente,
tre settimane sono davvero poche per metabolizzare quanto è successo nella tua famiglia: prova a darti ancora un po' di tempo, e cerca di accettare le tue reazioni, tutto sommato coerenti.
Insomma, assistere ad un brutto litigio e venire coinvolti nelle dinamiche conflittuali può come minimo comportare un'alterazione della qualità del sonno e, perchè no, qualche episodio di ansia.
Questa esperienza ti serve per capire un altro piccolo pezzo di te stessa, ovvero la tua sensibilità. Non aver fretta quindi di soffocare le tue emozioni: cerca di capirle e di contestualizzarle.
Sarà meno difficile di quanto immagini, vedrai.
tre settimane sono davvero poche per metabolizzare quanto è successo nella tua famiglia: prova a darti ancora un po' di tempo, e cerca di accettare le tue reazioni, tutto sommato coerenti.
Insomma, assistere ad un brutto litigio e venire coinvolti nelle dinamiche conflittuali può come minimo comportare un'alterazione della qualità del sonno e, perchè no, qualche episodio di ansia.
Questa esperienza ti serve per capire un altro piccolo pezzo di te stessa, ovvero la tua sensibilità. Non aver fretta quindi di soffocare le tue emozioni: cerca di capirle e di contestualizzarle.
Sarà meno difficile di quanto immagini, vedrai.
[#3]
Ex utente
Grazie mille per le vostre risposte e per i consigli che mi avete dato.
Vorrei sapere da chi potrei ricevere un supporto psicologico adeguato anche perchè negli ultimi giorni è sorto anche un altro problema e cioè quello di aver bisogno di uscire e non stare in casa (dove è avvenuto il litigio) e soprattutto molte volte preferirei non sentire le persone coinvolte perchè quando non le sento sto meglio ma poi vengo assalita da un obbligo morale di vedere e sentire queste persone anche perchè si tratta di persone di una certa età.
cordiali saluti
Vorrei sapere da chi potrei ricevere un supporto psicologico adeguato anche perchè negli ultimi giorni è sorto anche un altro problema e cioè quello di aver bisogno di uscire e non stare in casa (dove è avvenuto il litigio) e soprattutto molte volte preferirei non sentire le persone coinvolte perchè quando non le sento sto meglio ma poi vengo assalita da un obbligo morale di vedere e sentire queste persone anche perchè si tratta di persone di una certa età.
cordiali saluti
[#4]
Psicologo
Gentile signorina,
qualora voglia rivolgersi a uno psicologo in un servizio pubblico, può rivolgersi al DSM della sua ASL o ai consultori.
Nel privato invece può provare a fare una ricerca su internet o chiedere ad amici se qualcuno già conosce un professionista di fiducia.
Ci faccia sapere!
qualora voglia rivolgersi a uno psicologo in un servizio pubblico, può rivolgersi al DSM della sua ASL o ai consultori.
Nel privato invece può provare a fare una ricerca su internet o chiedere ad amici se qualcuno già conosce un professionista di fiducia.
Ci faccia sapere!
[#5]
Gentile Utente,
puoi cercare uno psicologo nella lista del nostro sito, oppure tra i soci iscritti al sito www.aiamc.it
Buon lavoro.
puoi cercare uno psicologo nella lista del nostro sito, oppure tra i soci iscritti al sito www.aiamc.it
Buon lavoro.
[#6]
Ex utente
Buonasera,
grazie mille per le informazioni...oggi sto davvero male...una delle persone coinvolta nella lite continua a chiamarmi e dirmi che sta male...io mi sento in colpa anche se non centro nulla e se queste persone dovessero stare male o dovesse succedere qualcosa di brutto non riuscirei a perdonamelo...sono nel panico più totale e la mia vita si sta rovinando...AIUTO!
grazie mille per le informazioni...oggi sto davvero male...una delle persone coinvolta nella lite continua a chiamarmi e dirmi che sta male...io mi sento in colpa anche se non centro nulla e se queste persone dovessero stare male o dovesse succedere qualcosa di brutto non riuscirei a perdonamelo...sono nel panico più totale e la mia vita si sta rovinando...AIUTO!
[#7]
Gent.le ragazza,
sembra che a crearle disagio sia non solo la risonanza emotiva derivante dall'aver assistito al litigio ma, il fatto di essersi involontariamente assunta il ruolo di mediatrice tra le persone coinvolte, cosa che peggiora ulteriormente il suo livello di stress.
Forse sarebbe utile sottrarsi a questi gioco di "condizionamenti incrociati", che si trova a gestire suo malgrado, restituendo a queste persone la responsabilità di prendersi cura del proprio disagio, eventualmente consigliando loro di ricorrere all'aiuto di uno specialista (psicologo-psicoterapeuta.
Cordialmente
sembra che a crearle disagio sia non solo la risonanza emotiva derivante dall'aver assistito al litigio ma, il fatto di essersi involontariamente assunta il ruolo di mediatrice tra le persone coinvolte, cosa che peggiora ulteriormente il suo livello di stress.
Forse sarebbe utile sottrarsi a questi gioco di "condizionamenti incrociati", che si trova a gestire suo malgrado, restituendo a queste persone la responsabilità di prendersi cura del proprio disagio, eventualmente consigliando loro di ricorrere all'aiuto di uno specialista (psicologo-psicoterapeuta.
Cordialmente
Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it
[#8]
"una delle persone coinvolta nella lite continua a chiamarmi e dirmi che sta male...io mi sento in colpa anche se non c'entro nulla"
Cosa pensa che voglia questa persona da lei?
Pare infatti che la stiano utilizzando non solo come mediatrice, ma forse anche come valvola di sfogo e come soggetto da colpevolizzare, se lei finisce col sentirsi addirittura in colpa e si sta assumendo di fatto la responsabilità del benessere delle persona coinvolte.
Da momento che razionalmente sa non solo di non avere colpe, ma di non avere proprio nulla a che fare con quanto successo, faccia uno sforzo e dica a tutti chiaro e tondo che non vuole più essere interpellata sulla questione.
Immagino che non sarà facile, ma deve almeno provarci perchè sembra che la situazione le stia davvero provocando un malessere ingestibile e spetta a lei proteggere sè stessa dal male che (penso involontariamente) le stanno facendo.
Cosa pensa che voglia questa persona da lei?
Pare infatti che la stiano utilizzando non solo come mediatrice, ma forse anche come valvola di sfogo e come soggetto da colpevolizzare, se lei finisce col sentirsi addirittura in colpa e si sta assumendo di fatto la responsabilità del benessere delle persona coinvolte.
Da momento che razionalmente sa non solo di non avere colpe, ma di non avere proprio nulla a che fare con quanto successo, faccia uno sforzo e dica a tutti chiaro e tondo che non vuole più essere interpellata sulla questione.
Immagino che non sarà facile, ma deve almeno provarci perchè sembra che la situazione le stia davvero provocando un malessere ingestibile e spetta a lei proteggere sè stessa dal male che (penso involontariamente) le stanno facendo.
[#9]
Ex utente
Buongiorno dott.ssa Flavia Massaro,
il problema è che le persone coinvolte sono i miei genitori e i miei nonni...può comprendere bene che per quanto riguarda i nonni sono persone di una certa età a cui ho provato a far capire che io voglio starne fuori ma a quanto pare non riescono a farlo a differenza dei miei genitori che con me non toccano mai o quasi mai l'argomento.
Quello che forse mi ha più colpito e che ancora oggi mi fa così male da farmi vivere in uno stato di forte ansia e stress è stato il fatto che mio nonno durante la lite si è sentito male (pressione alta e respiro affannoso) e, conoscendo le persone la mia più grande paura è che se dovesse succedere qualcosa forse non smetterebbero mai di rinfacciarlo!!!
Io soprattutto in questo periodo vado spesso dai miei nonni a trovarli e vederli giù di morale mi fa tremendamente male anche se penso che nella maggior parte dei casi si comportino in questo modo pensando che io rifesca tutto ai miei genitori e magari che le cose in questo modo si sistemino.
Quindi rispondendo alla sua domanda io penso che queste persone vogliano che io cerchi di sistemare le cose, ma io non posso farlo perchè ogni persona ha le proprie idee e i propri modi di vivere la situazione.
Io non so più come comportarmi e avevo anche pensato di andare via per un periodo di tempo ma non so se sia la cosa giusta, so solo che non posso vivere in questa situazione anche perchè faccio fatica a dormire e non ho concentrazione per lo studio!
Cordiali saluti
il problema è che le persone coinvolte sono i miei genitori e i miei nonni...può comprendere bene che per quanto riguarda i nonni sono persone di una certa età a cui ho provato a far capire che io voglio starne fuori ma a quanto pare non riescono a farlo a differenza dei miei genitori che con me non toccano mai o quasi mai l'argomento.
Quello che forse mi ha più colpito e che ancora oggi mi fa così male da farmi vivere in uno stato di forte ansia e stress è stato il fatto che mio nonno durante la lite si è sentito male (pressione alta e respiro affannoso) e, conoscendo le persone la mia più grande paura è che se dovesse succedere qualcosa forse non smetterebbero mai di rinfacciarlo!!!
Io soprattutto in questo periodo vado spesso dai miei nonni a trovarli e vederli giù di morale mi fa tremendamente male anche se penso che nella maggior parte dei casi si comportino in questo modo pensando che io rifesca tutto ai miei genitori e magari che le cose in questo modo si sistemino.
Quindi rispondendo alla sua domanda io penso che queste persone vogliano che io cerchi di sistemare le cose, ma io non posso farlo perchè ogni persona ha le proprie idee e i propri modi di vivere la situazione.
Io non so più come comportarmi e avevo anche pensato di andare via per un periodo di tempo ma non so se sia la cosa giusta, so solo che non posso vivere in questa situazione anche perchè faccio fatica a dormire e non ho concentrazione per lo studio!
Cordiali saluti
[#10]
Se il problema è fra i suoi genitori e i suoi nonni la storia potrebbe aver avuto inizio molto prima del litigio, che può essere solo la causa scatenente della situazione di conflitto aperto che la sua famiglia sta vivendo.
Ovviamente lei non c'entra nulla, ma sono comprensibili l'apprensione e il dispiacere che sente.
Il fatto che lei pensi che i suoi nonni pensino che lei riferisca quello che le dicono, e che quindi i suoi genitori sappiano e possano agire di conseguenza, crea ulteriore confusione perchè ci sono troppi passaggi comunicativi solo presunti (visto che lei non riferisce quanto dettole) ma probabilmente trattati invece come reali dai suoi nonni.
Dica loro chiaramente che non parla coi suoi genitori della questione, così almeno sgombrerà il campo dagli equivoci che sorgono in questo genere di situazioni.
Ovviamente lei non c'entra nulla, ma sono comprensibili l'apprensione e il dispiacere che sente.
Il fatto che lei pensi che i suoi nonni pensino che lei riferisca quello che le dicono, e che quindi i suoi genitori sappiano e possano agire di conseguenza, crea ulteriore confusione perchè ci sono troppi passaggi comunicativi solo presunti (visto che lei non riferisce quanto dettole) ma probabilmente trattati invece come reali dai suoi nonni.
Dica loro chiaramente che non parla coi suoi genitori della questione, così almeno sgombrerà il campo dagli equivoci che sorgono in questo genere di situazioni.
Questo consulto ha ricevuto 10 risposte e 2.3k visite dal 17/01/2011.
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