Blocchi psicologici durante la lezione di danza
Gentile staff,
desidero esporre una situazione a dir poco imbarazzante che mi sta portando a odiare una disciplina che desideravo imparare da secoli: la danza orientale.
Premetto che ho un handicap visivo a causa del quale sono lenta a impararare e che ho alle spalle 3 anni di insegnamento sbagliato a causa del quale devo correggere posture sbagliate ed altre cose tecniche.
A questo aggiungete che quando vedo che tutto il gruppo riesce a stare dietro all'insegnante durante la coreografia, io, che invece sono costretta a fermarmi, in quei momenti vengo assalita da un vero e proprio blocco psicologico misto a crisi isterica ed attacco di panico: mi sento così umiliata che in preda al nervosismo scoppio a piangere e pianto in asso la lezione con tutte che mi corrono dietro per impedirmelo (e quando fanno così mi sento soffocare), perché mi sento ridicola e deficiente e ho tanta voglia di mollare il corso, perché tanto rovino solo la lezione alle altre).
Forse il mio handicap visivo mi rende un po' più insicura e goffa rispetto alla gente "normale"?
Forse troppe energie sprecate in passato (ora ho 31 anni) a fare controvoglia cose cui sono stata costretta e che odiavo (tipo lo studio universitario, quando avrei voluto fare tutt'altro) potrebbero aver provocato questa mia voglia di non volere più lottare per i miei traguardi, foss'anche per cose che mi piacciono davvero (tipo il canto e la recitazione) ma per coltivare le quali penso che oramai sia troppo tardi e quindi mollo dopo un po' (mi è accaduto anche con il corso di teatro)?
Spero vivamente in un Vostro parere, perché non riesco più ad andare avanti così.
Grazie in anticipo.
anonima
desidero esporre una situazione a dir poco imbarazzante che mi sta portando a odiare una disciplina che desideravo imparare da secoli: la danza orientale.
Premetto che ho un handicap visivo a causa del quale sono lenta a impararare e che ho alle spalle 3 anni di insegnamento sbagliato a causa del quale devo correggere posture sbagliate ed altre cose tecniche.
A questo aggiungete che quando vedo che tutto il gruppo riesce a stare dietro all'insegnante durante la coreografia, io, che invece sono costretta a fermarmi, in quei momenti vengo assalita da un vero e proprio blocco psicologico misto a crisi isterica ed attacco di panico: mi sento così umiliata che in preda al nervosismo scoppio a piangere e pianto in asso la lezione con tutte che mi corrono dietro per impedirmelo (e quando fanno così mi sento soffocare), perché mi sento ridicola e deficiente e ho tanta voglia di mollare il corso, perché tanto rovino solo la lezione alle altre).
Forse il mio handicap visivo mi rende un po' più insicura e goffa rispetto alla gente "normale"?
Forse troppe energie sprecate in passato (ora ho 31 anni) a fare controvoglia cose cui sono stata costretta e che odiavo (tipo lo studio universitario, quando avrei voluto fare tutt'altro) potrebbero aver provocato questa mia voglia di non volere più lottare per i miei traguardi, foss'anche per cose che mi piacciono davvero (tipo il canto e la recitazione) ma per coltivare le quali penso che oramai sia troppo tardi e quindi mollo dopo un po' (mi è accaduto anche con il corso di teatro)?
Spero vivamente in un Vostro parere, perché non riesco più ad andare avanti così.
Grazie in anticipo.
anonima
[#1]
Cara Amica,
forse dovrebbe concentrarsi meno sugli altri partecipanti e più sul piacere di imparare qualcosa che desiderava "da secoli".
Mi sembra infatti che la sua frustrazione nasca dal confronto, ma lei non sta disputando una gara: tutti hanno i loro tempi, e se siete lì per svolgere un'attività piacevole non deve avere importanza il fatto che ognuno apprende con modalità differenti rispetto agli altri.
Non mi sembra che lei sia una persona "che molla", se ha già 3 anni di studi di danza alle spalle e continua nonostante sappia che deve correggere un apprendimento errato e i disturbi visivi non la agevolino di certo.
A meno che lei non viva del disagio anche in altri contesti e situazioni direi che cercando di concentrarsi sull'aspetto ludico della danza e di non pensare agli altri potrà riuscire a sentirsi meno scoraggiata.
Se invece stesse sperimentando reazioni ansiose e/o depressive anche in altri contesti le consiglierei di rivolgersi di persona ad uno psicologo che la aiuti a capire da dove nascono le sue reazioni e a superarle.
Tanti cari auguri,
forse dovrebbe concentrarsi meno sugli altri partecipanti e più sul piacere di imparare qualcosa che desiderava "da secoli".
Mi sembra infatti che la sua frustrazione nasca dal confronto, ma lei non sta disputando una gara: tutti hanno i loro tempi, e se siete lì per svolgere un'attività piacevole non deve avere importanza il fatto che ognuno apprende con modalità differenti rispetto agli altri.
Non mi sembra che lei sia una persona "che molla", se ha già 3 anni di studi di danza alle spalle e continua nonostante sappia che deve correggere un apprendimento errato e i disturbi visivi non la agevolino di certo.
A meno che lei non viva del disagio anche in altri contesti e situazioni direi che cercando di concentrarsi sull'aspetto ludico della danza e di non pensare agli altri potrà riuscire a sentirsi meno scoraggiata.
Se invece stesse sperimentando reazioni ansiose e/o depressive anche in altri contesti le consiglierei di rivolgersi di persona ad uno psicologo che la aiuti a capire da dove nascono le sue reazioni e a superarle.
Tanti cari auguri,
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
[#2]
Psicologo
Gentile Signorina,
immagino che la situazione le crei un forte disagio. Dalle sue parole emergono chiare la sensazione di sconforto, la voglia di scappare ma anche quella di non arrendersi, e la paura di qualcosa che emerge così forte e che non sa bene come gestire.
Come detto dalla collega, può provare a vedere se questa situazione si risolve da sola, ma se invece ne sente il desiderio e il bisogno, può rivolgersi a uno psicologo con cui affrontare questa difficoltà, così come anche trovare risposte alle domande che ci rivolge riguardo alla sua situazione attuale e passata.
In bocca al lupo e ci faccia sapere!
immagino che la situazione le crei un forte disagio. Dalle sue parole emergono chiare la sensazione di sconforto, la voglia di scappare ma anche quella di non arrendersi, e la paura di qualcosa che emerge così forte e che non sa bene come gestire.
Come detto dalla collega, può provare a vedere se questa situazione si risolve da sola, ma se invece ne sente il desiderio e il bisogno, può rivolgersi a uno psicologo con cui affrontare questa difficoltà, così come anche trovare risposte alle domande che ci rivolge riguardo alla sua situazione attuale e passata.
In bocca al lupo e ci faccia sapere!
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 16/01/2011.
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