Ansia da esame
Gentile dottore,
sono una studentessa universitaria ed ho 22 anni. All'inizio del corso ad ogni esame avevo malessere, ansia, paura di svenire (perché era un periodo in cui svenivo spesso anche per malessere fisico), nonostante fossi preparata all'esame avevo vuoti di memoria tale da non riuscire a parlare e mi bloccavo, incapace di capire cosa mi stesse accadendo in quel momento o meglio non lo volevo accettare, perché nonostante ce la mettessi tutta non ottenevo risultati. Da premettere che prima di ogni esame avevo una leggera ansia, ma nel momento in cui mi sedevo sulla sedia iniziava la tachicardia. Dopo qualche esame rimandato sono riuscita a sbloccarmi e finalmente a superare con voti alti gli esami, ma l'ansia non se ne va'. Ho letto come si manifesta l'ansia da esame e a parte l'insonnia (durante la notte prima dell'esame la mia mente cerca di schematizzare e rielaborare tutto quello che ho studiato, proprio per evitare blocchi di memoria, senza che io riesca a controllare quello che mi accade, tranne all'ultimo esame sono riuscita a controllare il tutto e a dormire), la difficoltà di memorizzare i concetti tale da innervosirmi e sono costretta a fare numerose pause, all'esame mi capita di balbettare, mi trema la voce, e nell'attesa ho il terrore che arrivi il mio turno. Prima dell'esame sono tranquilla, rido e scherzo con i colleghi, ho una forte nausea e dolori di pancia. Non mi fisso molto sullo studio tale da non dormire la notte, anzi dopo le 20/21 smetto di studiare e divago la mia mente, però pretendo di sapere tutto. Prima di un esame mi ripeto che ce la posso fare, di stare tranquilla e cerco di regolare il respiro. Se ho studiato molto bene non vedo l'ora di fare l'esame, ma il problema nasce tra il momento in cui il professore mi chiama e la fine dell'esame. Ogni esame anche se va bene è per me un trauma. L'ultimo esame risale a due giorni fa', la professoressa ha notato il livello alto di ansia e mi ha fatta iniziare a parlare da dove volevo, ma perché senza accorgermene ho saltato un argomento ho preso 23, tranquilla ho rifiutato il voto, ma la professoressa non ha voluto, secondo lei venendomi incontro. Lì sono entrata in crisi non per il voto, ma perché nonostante avessi insistito non ho potuto rifiutarlo aumentando l'ansia da esame. Ho paura di fare brutta figura davanti al professore, ai colleghi, agli amici, a chiunque. Spesso mi viene l'ansia quando devo parlare e so che gli altri stanno intenti ad ascoltarmi, per me è come se mi stessero valutando, anche se mi impegno sempre a superare ogni difficoltà, nonostante il malessere. Io vorrei solo studiare normalmente senza fare fatica a memorizzare i concetti e ad ogni esame non stare così male. Non voglio pensare a quando dovrò discutere la tesi, perché oltre alla commissione di laurea ci saranno anche la mia famiglia e amici e vorrei tanto discutere la tesi all'insaputa di tutti.
sono una studentessa universitaria ed ho 22 anni. All'inizio del corso ad ogni esame avevo malessere, ansia, paura di svenire (perché era un periodo in cui svenivo spesso anche per malessere fisico), nonostante fossi preparata all'esame avevo vuoti di memoria tale da non riuscire a parlare e mi bloccavo, incapace di capire cosa mi stesse accadendo in quel momento o meglio non lo volevo accettare, perché nonostante ce la mettessi tutta non ottenevo risultati. Da premettere che prima di ogni esame avevo una leggera ansia, ma nel momento in cui mi sedevo sulla sedia iniziava la tachicardia. Dopo qualche esame rimandato sono riuscita a sbloccarmi e finalmente a superare con voti alti gli esami, ma l'ansia non se ne va'. Ho letto come si manifesta l'ansia da esame e a parte l'insonnia (durante la notte prima dell'esame la mia mente cerca di schematizzare e rielaborare tutto quello che ho studiato, proprio per evitare blocchi di memoria, senza che io riesca a controllare quello che mi accade, tranne all'ultimo esame sono riuscita a controllare il tutto e a dormire), la difficoltà di memorizzare i concetti tale da innervosirmi e sono costretta a fare numerose pause, all'esame mi capita di balbettare, mi trema la voce, e nell'attesa ho il terrore che arrivi il mio turno. Prima dell'esame sono tranquilla, rido e scherzo con i colleghi, ho una forte nausea e dolori di pancia. Non mi fisso molto sullo studio tale da non dormire la notte, anzi dopo le 20/21 smetto di studiare e divago la mia mente, però pretendo di sapere tutto. Prima di un esame mi ripeto che ce la posso fare, di stare tranquilla e cerco di regolare il respiro. Se ho studiato molto bene non vedo l'ora di fare l'esame, ma il problema nasce tra il momento in cui il professore mi chiama e la fine dell'esame. Ogni esame anche se va bene è per me un trauma. L'ultimo esame risale a due giorni fa', la professoressa ha notato il livello alto di ansia e mi ha fatta iniziare a parlare da dove volevo, ma perché senza accorgermene ho saltato un argomento ho preso 23, tranquilla ho rifiutato il voto, ma la professoressa non ha voluto, secondo lei venendomi incontro. Lì sono entrata in crisi non per il voto, ma perché nonostante avessi insistito non ho potuto rifiutarlo aumentando l'ansia da esame. Ho paura di fare brutta figura davanti al professore, ai colleghi, agli amici, a chiunque. Spesso mi viene l'ansia quando devo parlare e so che gli altri stanno intenti ad ascoltarmi, per me è come se mi stessero valutando, anche se mi impegno sempre a superare ogni difficoltà, nonostante il malessere. Io vorrei solo studiare normalmente senza fare fatica a memorizzare i concetti e ad ogni esame non stare così male. Non voglio pensare a quando dovrò discutere la tesi, perché oltre alla commissione di laurea ci saranno anche la mia famiglia e amici e vorrei tanto discutere la tesi all'insaputa di tutti.
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Gentile ragazza,
lei ha fornito una descrizione davvero ben articolata, ma ci dica cortesemente qual'è la domanda?
lei ha fornito una descrizione davvero ben articolata, ma ci dica cortesemente qual'è la domanda?
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
Gentila ragazza, vuole farci una domanda precisa o preferisce che le diamo noi un parere?
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#5]
Utente
Prima ne parlavo ma nessuno ti prende sul serio, anzi per loro è colpa mia che non ho studiato bene, quando invece mi sono sempre impegnata per cercare di dare il massimo. C'è anche chi cerca di sostenerti, ma sempre banalizzando tutto. Ti dicono che se l'esame non è andato bene o un voto un po' più basso che non fa niente, il prossimo andrà meglio, ma a me non importa quanto prendo. Se non studio so di meritare un voto basso, ma se ho studiato e vengo valutata con un voto inferiore al livello delle conoscenze apprese in questo caso sto male. Poi invece ho iniziato a non dire neanche quando faccio gli esami almeno posso evitare di rispondere se mi chiedono com'è andato. All'ultimo esame, invece, esausta di questa situazione ne ho parlato con un amico.
[#6]
Gentile utente,
non sarebbe male approfondire altre aree: solamente in occasione degli esami lei sente questo disagio?
In caso affermativo credo sarebbe pertanto opportuna una valutazione specialistica.
non sarebbe male approfondire altre aree: solamente in occasione degli esami lei sente questo disagio?
In caso affermativo credo sarebbe pertanto opportuna una valutazione specialistica.
Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com
[#7]
Utente
Non solo durante gli esami, anche quando faccio colloqui di lavoro oppure quando devo parlare davanti a molte persone e stanno intenti ad ascoltarmi, per me è come se mi stessero valutando. Però, a parte durante gli esami, inizio solo a tremare, ma parlo tranquillamente e nessuno se ne rende conto. Poi per mio carattere tendo sempre ad affrontare ogni difficoltà. Ad esempio, se c'è una cosa che mi costa fatica a farla la faccio. Per gli altri sono molto disinvolta, sono io che parlo con i professori, instauro velocemente amicizie, se si discute su qualcosa partecipo anche io.
[#8]
>>> All'ultimo esame, invece, esausta di questa situazione ne ho parlato con un amico.
>>>
E quindi confermando a se stessa di aver bisogno del supporto esterno, perché da sola sente di non farcela. Resiste, resiste, poi non ce la fa più e cede, sfogandosi.
>>> se ho studiato e vengo valutata con un voto inferiore al livello delle conoscenze apprese in questo caso sto male
>>>
Questo fa pensare che non si tratti solo di ansia, ma anche dell'idea che qualcuno che ha potere su di lei potrebbe facilmente farla cadere vittima di un'ingiustizia.
Ritengo che dovrebbe ricevere una valutazione psicologica più esatta, possibilmente da uno psicologo/psicoterapeuta esperto di disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
>>>
E quindi confermando a se stessa di aver bisogno del supporto esterno, perché da sola sente di non farcela. Resiste, resiste, poi non ce la fa più e cede, sfogandosi.
>>> se ho studiato e vengo valutata con un voto inferiore al livello delle conoscenze apprese in questo caso sto male
>>>
Questo fa pensare che non si tratti solo di ansia, ma anche dell'idea che qualcuno che ha potere su di lei potrebbe facilmente farla cadere vittima di un'ingiustizia.
Ritengo che dovrebbe ricevere una valutazione psicologica più esatta, possibilmente da uno psicologo/psicoterapeuta esperto di disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
[#9]
Utente
Non è tanto il fatto di ricevere un'ingiustizia, ma che il livello di studio è più alto del voto dato e per colpa di quest'ansia mi valutano inferiormente.
Si, magari vorrei andare da uno psicologo che mi aiuti, ma privato costa tanto, invece per andare da uno psicologo della asl serve sicuramente la richiesta dal medico curante ed io anche se è una cosa normale non avrei il coraggio a chiedergli di scriverla.
Si, magari vorrei andare da uno psicologo che mi aiuti, ma privato costa tanto, invece per andare da uno psicologo della asl serve sicuramente la richiesta dal medico curante ed io anche se è una cosa normale non avrei il coraggio a chiedergli di scriverla.
[#10]
Il livello di studio è più alto forse proprio a causa dell'ansia.
Alcuni psicologi seguono approcci brevi che non implicano oneri economici così pesanti. Fare una consulenza psicologica potrebbe costarle meno di quanto pensa. Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Alternativamente un primo passo sarebbe rivolgersi al centro ascolto studenti della sua facoltà.
Cordiali saluti
Alcuni psicologi seguono approcci brevi che non implicano oneri economici così pesanti. Fare una consulenza psicologica potrebbe costarle meno di quanto pensa. Legga qui:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
Alternativamente un primo passo sarebbe rivolgersi al centro ascolto studenti della sua facoltà.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 13 risposte e 13.4k visite dal 14/01/2011.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.