Paura della gravidanza
Salve mi chiamo Valentina e ho 25 anni,il mio problema è quello della gravidanza.Convivo da quasi 6 anni col mio ragazzo e molte volte pensiamo a quanto sia bello poter avere un figlio,a me piacerebbe molto averne uno,ma non so per quale motivo ogni volta che ho un ritardo mi sento malissimo,ansia a non finire paura di dover affrontare tutto quel percorso e il parto ma soprattutto se dovessi restare incinta il mio chiamiamolo "problema" è doverlo riferire a mio padre,proverei un "senso di vergogna" non so neanch'io,tremerei..eppure io e il mio papà abbiamo sempre avuto un bel rapporto certo non abbiamo mai parlato di amore sesso matrimonio figli proprio perchè proviamo forse timidezza.ma non riesco a capire perchè penso sempre a questa cosa che non mi fa stare affatto bene..e poi per quale motivo se mi piacerebbe tanto avere un bimbo quando si arriva al dunque mi tiro sempre indietro e non riesco a lasciarmi andare?forse mi capita questo perchè non sono pronta?e poi perchè mi intimidisco se dovessi rivelare una possibile gravidanza a mio padre?ringrazio in anticipo e porgo cordiali Saluti.
Valentina
Valentina
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile signora, "desiderare qualcosa" non significa affatto "non averne paura"!
Molte giovani donne, specialmente se alla prima gravidanza, vivono l'idea di questa esperienza in modo ambivalente: la desiderano, la considerano il compimento della loro femminilità, accarezzano l'idea di un nucleo familiare che si amplia etc., ma allo stesso tempo temono i cambiamenti del proprio corpo, le reazioni dei propri familiari, gli inevitabili stravolgimenti che comporterà alla propria esistenza.
Lei ci dice:
>>e poi per quale motivo se mi piacerebbe tanto avere un bimbo quando si arriva al dunque mi tiro sempre indietro e non riesco a lasciarmi andare?forse mi capita questo perchè non sono pronta?e poi perchè mi intimidisco se dovessi rivelare una possibile gravidanza a mio padre?
Queste domande sono molto inutili. Primo perchè non hanno risposta, secondo perchè "aprono" ulteriori domande inutili, come la deduzione che, se ha dei dubbi, allora non è pronta.
Tutti abbiamo dei dubbi; non c'è nulla di male ad averli, mentre al contrario fa male se uno pensa di aver bisogno delle "certezze".
Cordiali saluti
Molte giovani donne, specialmente se alla prima gravidanza, vivono l'idea di questa esperienza in modo ambivalente: la desiderano, la considerano il compimento della loro femminilità, accarezzano l'idea di un nucleo familiare che si amplia etc., ma allo stesso tempo temono i cambiamenti del proprio corpo, le reazioni dei propri familiari, gli inevitabili stravolgimenti che comporterà alla propria esistenza.
Lei ci dice:
>>e poi per quale motivo se mi piacerebbe tanto avere un bimbo quando si arriva al dunque mi tiro sempre indietro e non riesco a lasciarmi andare?forse mi capita questo perchè non sono pronta?e poi perchè mi intimidisco se dovessi rivelare una possibile gravidanza a mio padre?
Queste domande sono molto inutili. Primo perchè non hanno risposta, secondo perchè "aprono" ulteriori domande inutili, come la deduzione che, se ha dei dubbi, allora non è pronta.
Tutti abbiamo dei dubbi; non c'è nulla di male ad averli, mentre al contrario fa male se uno pensa di aver bisogno delle "certezze".
Cordiali saluti
[#2]
Cara Valentina,
è normale provare dei timori quando si cerca una gravidanza: qualcuno si concentra sugli aspetti fisici, qualcun'altro si preoccupa di poter essere un buon genitore e dell'opportunità di far nascere una creatura "in questo mondo orribile".
Potrebbe parlare con un'ostetrica per farsi spiegare come funzionano davvero le cose, perchè continuando a pensarci senza averne fatto esperienza rischia di crearsi delle immagini mentali da film horror e di ingigantire gli aspetti dei quali ha paura fino a considerarli inaffrontabili.
Riguardo al timore di parlarne con suo padre concordo sul fatto di evitare di farsi domande inutili, che contribuiscono solo ad allungare la lista dei "contro" rispetto ai "pro".
Taglierei la testa al toro e andrei da lui a chiedergli se gli piacerebbe diventare nonno.
Può iniziare a parlarne con sua madre, che saprà consigliarla su quali parole utilizzare e che sarà sicuramente contenta della prospettiva di avere un nipotino.
Le faccio tanti auguri, ci faccia sapere se ci sono novità!
è normale provare dei timori quando si cerca una gravidanza: qualcuno si concentra sugli aspetti fisici, qualcun'altro si preoccupa di poter essere un buon genitore e dell'opportunità di far nascere una creatura "in questo mondo orribile".
Potrebbe parlare con un'ostetrica per farsi spiegare come funzionano davvero le cose, perchè continuando a pensarci senza averne fatto esperienza rischia di crearsi delle immagini mentali da film horror e di ingigantire gli aspetti dei quali ha paura fino a considerarli inaffrontabili.
Riguardo al timore di parlarne con suo padre concordo sul fatto di evitare di farsi domande inutili, che contribuiscono solo ad allungare la lista dei "contro" rispetto ai "pro".
Taglierei la testa al toro e andrei da lui a chiedergli se gli piacerebbe diventare nonno.
Può iniziare a parlarne con sua madre, che saprà consigliarla su quali parole utilizzare e che sarà sicuramente contenta della prospettiva di avere un nipotino.
Le faccio tanti auguri, ci faccia sapere se ci sono novità!
Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.9k visite dal 13/01/2011.
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