Ansia, principio di depressione, tiroide
Buonasera, scrivo per il mio compagno che ha 25 anni.
Da un annetto ha cominciato a soffrire di una lieve ansia, solamente quando si avvicinava per lui un avvenimento di particolare importanza.
E quindi, tachicardia, stato di agitazionee confusione, che nel giro di poco tempo passava. In particolare, essendo lui un calciatore, quando si avvicinava l'ora di andare in campo. L'ansia nasceva dal fatto che spesso non riuscendo ad allenarsi non era in perfetta forma, e aveva paura di non stare bene in campo(Come una volta gli era successo). Ha eseguito ogni tipo di esame, elettrocardiogramma, esami del sangue e altri di accertamento, e non ha niente e; in perfetta salute.
Quest'anno diciamo che gioca ad un livello inferiore, quindi piu' rilassato per quel che riguarda le partite, pero ha cominciato a soffrire di quei disturbi anche sul lavoro. Ce da dire che fa l'operaio in una fabbrica metalmeccanica, quindi un lavoro pesante, anche come ambiente. Dall'estate, in cui faceva particolarmente caldo, gli e' successo di star male una volta, cioe' sempre quei sintomi, per un tempo piu' prolungato, e da allora ha sempre la paura che gli succeda,e in forma lieve gli viene mal di testa, si sente confuso, come da svenire, tremiti. Un paio di mesi fa Gli e' stato riscontrato un problema di tiroide,e ora assume eutirox da 75mg. Puo' esserci un nesso tra questo stato e il problema alla tiroide? Ultimamente poi gli e' venuto anche un inizio di depressione, dico io, cioe' pensa che non stara' mai bene, non gli piace piu' il suo lavoro,con me sta bene,pero' e' arrivato anche a dire che farei meglio a lasciarlo, perche' non potra' mai darmi un futuro sereno. Io ovviamente lo rassicuro e gli sto vicino aiutandolo sempre come posso. Vorrei fare di piu'. Potete suggerirmi cosa sarebbe meglio fare? Parlare con l'endocrinologo affinche' trovi il giusto dosaggio per non farlo stare in quello stato? Consultare uno psicoterapeuta perche' lo aiuti a superare le sue insicurezze e paure? Vorrei evitare i farmaci perche' credo che non ne abbia bisogno, poiche' sono poche le volte di profonda crisi...e preferirei non cominciare con cose che potrebbero creargli dipendenza. Spero possiate aiutarmi in fretta,perche' vorrei fare qualcosa al piu' presto. Se vorrete ulteriori spiegazioni di vari sintomi sono pronta a darvele, poiche' non so se sono stata molto chiara, visto che e' una cosa che mi tocca molto. Grazie per l'attenzione.A presto spero!!!
Da un annetto ha cominciato a soffrire di una lieve ansia, solamente quando si avvicinava per lui un avvenimento di particolare importanza.
E quindi, tachicardia, stato di agitazionee confusione, che nel giro di poco tempo passava. In particolare, essendo lui un calciatore, quando si avvicinava l'ora di andare in campo. L'ansia nasceva dal fatto che spesso non riuscendo ad allenarsi non era in perfetta forma, e aveva paura di non stare bene in campo(Come una volta gli era successo). Ha eseguito ogni tipo di esame, elettrocardiogramma, esami del sangue e altri di accertamento, e non ha niente e; in perfetta salute.
Quest'anno diciamo che gioca ad un livello inferiore, quindi piu' rilassato per quel che riguarda le partite, pero ha cominciato a soffrire di quei disturbi anche sul lavoro. Ce da dire che fa l'operaio in una fabbrica metalmeccanica, quindi un lavoro pesante, anche come ambiente. Dall'estate, in cui faceva particolarmente caldo, gli e' successo di star male una volta, cioe' sempre quei sintomi, per un tempo piu' prolungato, e da allora ha sempre la paura che gli succeda,e in forma lieve gli viene mal di testa, si sente confuso, come da svenire, tremiti. Un paio di mesi fa Gli e' stato riscontrato un problema di tiroide,e ora assume eutirox da 75mg. Puo' esserci un nesso tra questo stato e il problema alla tiroide? Ultimamente poi gli e' venuto anche un inizio di depressione, dico io, cioe' pensa che non stara' mai bene, non gli piace piu' il suo lavoro,con me sta bene,pero' e' arrivato anche a dire che farei meglio a lasciarlo, perche' non potra' mai darmi un futuro sereno. Io ovviamente lo rassicuro e gli sto vicino aiutandolo sempre come posso. Vorrei fare di piu'. Potete suggerirmi cosa sarebbe meglio fare? Parlare con l'endocrinologo affinche' trovi il giusto dosaggio per non farlo stare in quello stato? Consultare uno psicoterapeuta perche' lo aiuti a superare le sue insicurezze e paure? Vorrei evitare i farmaci perche' credo che non ne abbia bisogno, poiche' sono poche le volte di profonda crisi...e preferirei non cominciare con cose che potrebbero creargli dipendenza. Spero possiate aiutarmi in fretta,perche' vorrei fare qualcosa al piu' presto. Se vorrete ulteriori spiegazioni di vari sintomi sono pronta a darvele, poiche' non so se sono stata molto chiara, visto che e' una cosa che mi tocca molto. Grazie per l'attenzione.A presto spero!!!
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Gentile ragazza, se il suo compagno abbia bisogno di farmaci o altre cure dev'essere lo specialista a stabilirlo. Se è un paziente tiroideo dovrebbe essere visitato anche dallo psichiatra, perché la tiroide può essere coinvolta nella genesi di problemi psichici. In altre parole, ansia e umore alterato potrebbero dipendere dalla tiroide.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Ex utente
Gentile dr.Santonocito, la ringrazio per la sua risposta. Quindi mi conferma che questi stati d'animo possono essere causati dai problemi di tiroide... Abbiamo cercato molto una causa,ma ne dottore di base,ne l'endocrinologo che lo ha in cura,ha mai accennato a questa ipotesi... Il prossimo controllo l'avrà solo tra qualche mese,è quindi il caso che lo contattiamo e ci saprà lui indicare a chi rivolgerci? O possiamo contattare noi stessi uno specialista? Un ultima cosa,secondo lei,è una cosa che può essere superata,e quindi potrà tornare a stare come prima? Di nuovo grazie e cordiali saluti.
[#3]
Seguite certamente le visite di controllo prescritte dai curanti attuali, ma come le dicevo sarebbe opportuna una visita specialistica anche da uno psichiatra. Potrà essere lui a dirvi che prospettive di cura e guarigione ci sono. Potete contattare qualsiasi specialista privatamente, da soli. Nel servizio pubblico invece avete bisogno della richiesta del medico di famiglia.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 11/01/2011.
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