Non vivo bene
Salve, ho 30 anni e da sempre sono ipocondriaca. Ho un ossessiva paura della morte, di fare del male a me e a qualcuno e poi di prendermi una terribile malattia. Queste paure non si presentano tutte insieme ma una alla volta...ci sono stati dei periodi lunghi in cui stavo bene ma ormai da un anno intero sono quasi sempre presenti. Sono laureata in scienze dell'educazione, lavoro a sostegno dell'handicap e da due anni frequento il corso di laurea in tnpee. Tutte le volte che torno a casa da lezioni tipo neurologia ho il terrore. Il corso di studi mi appassiona ma alcune materie nello stesso tempo mi terrorizzano. Credo che queste paure mi rendano nella vita e nei miei rapporti privati molto insicura e a volte mi sono trovata ad agire in maniera non corretta nei confronti delle persone con cui ho relazioni private rendendole poco autentiche e facendo crescere in me dei terribili rimorsi e sensi di colpa. Vorrei vivere bene, godere a pieno della vita, del mio rapporto di coppia, del rapporto con le persone care. Invece spesso mi sento un' egoista, inadeguata e come se non mi meritassi di avere accanto le persone fantastiche che ho. Tutto ciò non mi impedisce di fare le cose quotidiane, anzi cerco di fare mille cose proprio per non pensare. So che probabilmente questo è un modo per scappare dai miei pensieri, perchè comunque dentro di me ho quasi sempre il terrore. So che dovrei parlarne con qualcuno e che probabilmente ci sono delle cose che mi sono capitate e che non ho mai risolto veramente, il fatto è che sono una lavoratrice/studentessa fuori sede e devo pensare a me stessa anche economicamente e purtroppo questo mi lascia poco tempo. Economicamente non posso permettermi uno psicoterapeuta privato e di certo non posso pensare di seguire un percorso in convenzione in orari serali. Poi mi chiedo l'aiuto mi servirebbe davvero a imparare a gestire le mie ansie o a questo punto è troppo tardi?
Grazie
Grazie
[#1]
Gentile ragazza, vediamo la cosa da un altro punto di vista: finora le è servito tentare di risolvere da sola il problema?
Il solo fatto che lei scriva a degli psicologi per chiedere: "Sarà che ho davvero bisogno di voi?" dice parecchie cose.
Non si tratta di "parlarne con qualcuno" perché da problemi come quelli che descrive non si esce solo parlando. Se ne esce attraverso un percorso terapeutico adeguato. Deve perciò rivolgersi a uno specialista, ad esempio lo psicologo/psicoterapeuta. Legga questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Se s'informa vedrà che andare in terapia non significa necessariamente dover fare 2-3 sedute la settimana per anni. Potrebbe costarle meno di quanto pensa.
Cordiali saluti
Il solo fatto che lei scriva a degli psicologi per chiedere: "Sarà che ho davvero bisogno di voi?" dice parecchie cose.
Non si tratta di "parlarne con qualcuno" perché da problemi come quelli che descrive non si esce solo parlando. Se ne esce attraverso un percorso terapeutico adeguato. Deve perciò rivolgersi a uno specialista, ad esempio lo psicologo/psicoterapeuta. Legga questi articoli:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Se s'informa vedrà che andare in terapia non significa necessariamente dover fare 2-3 sedute la settimana per anni. Potrebbe costarle meno di quanto pensa.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#4]
Sì, c'è, eccolo qui:
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Cordiali saluti
http://www.centroditerapiastrategica.org/ita/affiliati%20prof%20ita.htm
Cordiali saluti
[#6]
Gentile ragazza, se il problema è di tipo economico, tenga presente che nella Sua zona ci sono diverse strutture convenzionate con l'ASL dove può rivolgersi per una consultenza con la finalità di chiarire meglio il disagio:
- presso l'Ospedale San Carlo di Milano c'è il servizio di psicologia clinica (dr. Giorgio De Isabella)
- presso l'Ospedale di Sesto San Giovanni c'è il servizio di psicologia clinica, la cui attesa è molto breve.
- Ospedale San Raffaele, Villa Turro
Saluti,
- presso l'Ospedale San Carlo di Milano c'è il servizio di psicologia clinica (dr. Giorgio De Isabella)
- presso l'Ospedale di Sesto San Giovanni c'è il servizio di psicologia clinica, la cui attesa è molto breve.
- Ospedale San Raffaele, Villa Turro
Saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#7]
Utente
Gentile Dor.ssa,
purtroppo è anche una questione di tempo. Considerando gli orari ambulatoriali non credo che potrò usufruire di tale servizio, per cui necessariamente dovrò rivolgermi a un privato e le mie possibilità economiche sono, al momento, limitate. Pensavo ci fosse l'anonimato sulla mia "Zona" di residenza,questa cosa mi ha spiazzata un pò!
Comunque oggi pom ero in fase acuta e avevo bisogno di sentirmi dire cose del tipo che non diventerò pazza, che non farò fisicamente del male nè a me nè ai miei cari e che si può stare molto meglio con l'aiuto di una persona competente.
La realtà è che forse tutto questo io già lo so, sto solo aspettando il momento giusto per fare un percorso terapeutico. Sono una persona intelligente, molto solare e piena di interessi ma quando ho una crisi acuta divento piccola piccola, comincio a somatizzare e provo un bisogno impellente di parlarne con qualcuno. Dopo passa tutto e torno a star bene, ma è tutto così precario...! E' vero che chi ha una buona resilienza non può "spezzarsi" o prima o poi mi frantumerò in mille pezzi?
Grazie per la sua risposta!!!
Cordiali saluti.
purtroppo è anche una questione di tempo. Considerando gli orari ambulatoriali non credo che potrò usufruire di tale servizio, per cui necessariamente dovrò rivolgermi a un privato e le mie possibilità economiche sono, al momento, limitate. Pensavo ci fosse l'anonimato sulla mia "Zona" di residenza,questa cosa mi ha spiazzata un pò!
Comunque oggi pom ero in fase acuta e avevo bisogno di sentirmi dire cose del tipo che non diventerò pazza, che non farò fisicamente del male nè a me nè ai miei cari e che si può stare molto meglio con l'aiuto di una persona competente.
La realtà è che forse tutto questo io già lo so, sto solo aspettando il momento giusto per fare un percorso terapeutico. Sono una persona intelligente, molto solare e piena di interessi ma quando ho una crisi acuta divento piccola piccola, comincio a somatizzare e provo un bisogno impellente di parlarne con qualcuno. Dopo passa tutto e torno a star bene, ma è tutto così precario...! E' vero che chi ha una buona resilienza non può "spezzarsi" o prima o poi mi frantumerò in mille pezzi?
Grazie per la sua risposta!!!
Cordiali saluti.
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 2.2k visite dal 11/01/2011.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.