Paure e fobie

Gentili Dottori, sono una ragazza di 24 anni che dopo varie riflessioni si è decisa a chiedere aiuto almeno via internet.
La mia è stata un'infanzia sicuramente comune a molti bambini, ma forse io ero troppo sensibile e non riuscivo ad assorbire i colpi.
Ero una bimba cicciottella e questa è una condizione che non ti perdona nessuno, nemmeno gli insegnanti, quindi sono cresciuta tra scherzi e offese di vario genere, con relativi epiteti poco edificanti. Io soffrivo, e ancora oggi mi capita di piangere quando penso con quanta crudeltà venivo presa in giro, come già detto anche dagli insegnanti. All'asilo ero costretta a giocare da sola perchè gli altri bambini non mi volevano con loro, e alle elementari e medie il mio banco era quello attaccato alla cattedra. Ho smesso di studiare dopo le medie, per vari motivi, e anche se oggi il mio non avere un titolo di studi è un cruccio notevole, allora lo vissi con gran sollievo e addirittura felicità, non per la scuola in se poiché in effetti ero una delle migliori, ma per le persone. Andai a lavorare come apprendista parrucchiera, ma lì ben presto ebbi le prime difficoltà: risultato, mi chiudevo nello sgabuzzino a piangere perchè non volevo stare più lì, sofferenza non certo alleviata dal comportamento dei miei cosiddetti colleghi, che prendevano il mio starmene zitta per alterigia. Me ne andai da lì, e dopo un po' riprovai da un'altra parte ma con lo stesso risultato. E poi ancora da un'altra parte, ma niente da fare. Non riesco a stare in un luogo in cui non posso andarmene quando voglio, mi sento prigioniera e soffro da morire, e inoltre non mi piace stare tra la gente, anzi a dirla tutta la gente mi spaventa.
Da una decina d'anni ho problemi con il cibo, ma non anoressia o bulimia, è paura che il cibo possa farmi male, che sia guasto e che possa... uccidermi. Non so se questo disturbo sicuramente serio derivi dal mio essere stata cicciottella (adesso pur non essendo filiforme mi ritengo soddisfatta della mia figura) sta di fatto che ho serie difficoltà. Il cibo spesso è insapore o addirittura amaro, un paio di mesi fa ho perso circa 7 kg in un mese perchè senza quasi rendermene conto avevo pressoché smesso di mangiare, quando me ne resi conto mi spaventai, ho avuto paura di essere caduta nel tunnel dell'anoressia, ma per mia fortuna non è stato così. Ho avuto anche qualche attacco di panico, uno dei quali, il primo che io ricordi, abbastanza grave che mi lasciò terrorizzata. Mi sentivo paralizzata e non riuscivo a muovermi, credevo di morire. E' successo circa 4 anni fa, e da allora solo piccoli accenni ma niente di così traumatizzante. Ma da allora si è scatenata con molta più forza la paura di morire. Ho paura di avere chissà che malattia, mi sento sempre i sintomi di qualcosa, come sento parlare di qualche malattia, irrimediabilmente io me la sento. Ho sempre una frequenza cardiaca elevata, non meno di 85 battiti al minuto che posso arrivare anche a 100-105: da ferma, non in movimento. Il mio medico di famiglia dice di non preoccuparmi, che è solo una questione psichica, ma il pensiero di avere qualcosa a livello cardiaco resta. Sento spesso una sensazione di tensione alla gola, come se "tirasse" o "stringesse", ho pensato fosse la tiroide ma le analisi sono negative. A volte sento anche come se il cuore facesse un battito (o più di uno, non so spiegarlo) più lento ed è una brutta sensazione. Ho spesso dolori allo stomaco, nausea ecc e quindi penso di avere qualcosa anche lì.
Non potrei mai fare l'elenco delle malattie che ho pensato di avere (o penso che potrebbero venirmi) perchè mi vergogno.
La cosa peggiore è forse capire di avere delle fissazioni e delle paure infondate e non riuscire a togliersele dalla mente.
Sto male e me ne rendo conto, gli anni passano e mi ritrovo alla soglia dei 25 anni senza aver concluso niente nella vita, il futuro mi spaventa e non riesco nemmeno ad immaginarlo. Sono andata da due diversi psicologi ma con nessuno dei due mi sono "intesa", nel senso che mi hanno dato due diverse "cause" al mio malessere, che non c'entravano niente l'una con l'altra. Il primo mi prescrisse il Daparox, ma l'ho preso per soli tre mesi e poi smisi di testa mia, senza avvertire astinenza o quanto altro. Il secondo mi prescrisse lo Zoloft, ma non lo presi in quanto già sapevo che non ci sarei più andata. In sostanza la mia esistenza è scandita da:

Paura della morte (tramite cibo e malattie)
Paura della gente


Da circa un anno si sono aggiunte le allucinazioni, di notte mentre sono a letto, probabilmente nel dormiveglia, vedo vari animaletti sul muro, sul comodino e anche sul letto: scorpioni, scarafaggi, ragni, anche un serpente. Ho visto anche due gatti, uno dei quali insanguinato, spuntare da dietro il mio comò. Mi sono dovuta alzare per andare a guardare! Fino ad ora ho sempre pensato che io in realtà sognassi tutto questo e poi, tanta era la paura, mi svegliassi di soprassalto e non realizzavo di essermi svegliata. Ma leggendo le lettere degli altri utenti - poche, perchè le mie paure mi consigliano di non leggere i problemi altrui per non sentirli poi io - mi sono resa conto che non stavo sognando, ma erano prodotti della mia mente. Ah, vedo anche - adesso di meno - cose informi che volano sul soffitto, non saprei spiegare cosa, e altre che invece strisciano sul pavimento. Mi succede anche di sentirmi scuotere con forza, e non riuscire né a svegliarmi né a muovermi, mi sveglio terrorizzata e se mi riaddormento, mi capita di riprendere la brutta sensazione da dove l'avevo lasciata.

Sono sola, non ho amici né parenti a parte i miei genitori e mio fratello. Mi ritengo asociale e anaffettiva, non riesco a socializzare né ad affezionarmi a qualcuno, sono attratta dagli uomini ma non sono particolarmente interessata all'amore e se qualcuno prova ad avvicinarsi, io scappo. Non ho un carattere facile e sicuramente sono aggressiva, anche se lo sono sempre e solo perchè mi sento costantemente attaccata e presa in giro. Non mi fido di nessuno e vedo nemici ovunque. Quando ne parlo con mia madre le dico che se da piccola erano loro (la gente) a non volermi, adesso che per loro sono "accettabile", sono io a non volere stare con loro.

La mia vita è un mezzo disastro, non riesco ad andare a lavorare e la gente si chiede perchè, ovviamente non posso raccontargli che non sto bene ( c'è ancora chi considera questi disturbi come sinonimo di follia) e quindi pensano che io sia semplicemente una scansafatiche.
Il che non è assolutamente vero perchè in casa non mi risparmio. Non ho particolari interessi o passioni, solo qualche libro ma più passa il tempo e più mi è difficile leggere, non riesco a concentrarmi, mi stanco facilmente. Sto bene solo in casa e nonostante le mie paure, le mie ansie e le mie ossessioni, non mi dispiace stare da sola, tranne quando non mi sento particolarmente bene perchè temo di sentirmi male sul serio, e se non c'è nessuno come faccio?
Ho anche paura degli shock anafilattici, se devo prendere qualche medicina "nuova" devo iniziare sempre di mattina e non devo essere sola, perchè ho paura di sentirmi male. Se sono compresse non propriamente piccole, ho anche difficoltà ad inghiottirle.

Sono un disastro, ho scritto una lettera un po' confusa e me ne rendo conto, ma non riesco a chiedere aiuto meglio di così.
Cosa posso fare per "aiutarmi"? Sì, perchè sono convinta che il primo aiuto bisogna che venga da se stessi.


Grazie a chi ha avuto la pazienza di leggermi e ne avrà per rispondermi.
[#1]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,
la sofferenza che traspare dalla sua lettera è evidente e sintomatica di una situazione complessa ma affrontabile.
Il mio consiglio è di non perdere tempo e rivolgersi ad un Medico specializzato in Psichiatria poichè da quello che lei ha detto i suoi sono sintomi curabili. Ovviamente la scelta del terapeuta è fondamentale nella misura in cui lei deve trovare una persona di cui fidarsi e con cui iniziare un trattamento adeguato. Si faccia magari consigliare per la scelta dal suo medico di base.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

[#2]
Psichiatra attivo dal 2007 al 2012
Psichiatra
Gentile utente,
in considerazione della sintomatologia che descrive, penso sia necessario un inquadramento diagnostico preciso dei suoi disturbi e per tale motivo ritengo sia consigliabile una consulenza specialistica psichiatrica.

Cordiali saluti
Dr. Giuseppe Ruffolo
www.psichiatria-online.it
www.forumpsichiatria.it
[#3]
Dr. Vito Fabio Paternò Psichiatra, Psicoterapeuta 586 22
Gentile utente,
come detto dai colleghi la situazione che sta vivendo è certamente dolorosa ed importante, ma allo stesso modo ritengo di poterLe dire che può essere curata.
Le consiglio di non fermarsi a chiedere aiuto solo via internet, ma di affidarsi ad uno Psichiatra per impostare una terapia al più presto.

Cordialmente.

Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it

Cordialmente
Dott. Vito Fabio Paternò

www.cesidea.it
info@cesidea.it

[#4]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
Gentili Dottori, Vi ringrazio per le Vostre cortesi parole,e cercherò di seguire i Vostri consigli. Purtroppo però, devo ammettere che la ricerca del medico che possa aiutarmi concretamente sarà quantomeno difficoltosa, in quanto non so a chi rivolgermi. Il mio medico di base non credo possa aiutarmi in merito, anzi si è proposto di scrivermi egli stesso qualche ansiolitico se la Valeriana che mi ha prescritto non sortisse l'effetto sperato. Capirete che se lo facesse, non lo prenderei... non è uno psicologo o uno psichiatra, benchè ottimo medico.
Gli specialisti dai quali sono stata, mi erano stati indicati da terzi, altrimenti non avrei saputo come muovermi, non ho conoscenze, neanche di fama. Ho cercato già su questo sito ma non ho trovato nulla di soddisfacente.

Cordiali saluti e grazie di nuovo.
[#5]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
gentile utente,
ho letto la sua lettera, veramente molto toccante. Pur facendo questo lavoro mi trovo spesso ad essere veramente dispiaciuto per quanta sofferenza può provare una persona

Secondo me, come le è già stato consigliato, lei dovrebbe effettuare una visita psichiatrica. Per questo lei potrebbe guardare il sito www.pagineutili.it e cercare nella categoria psichiatria, io ho provato poco fa e si trovano Specialisti della zona di Cosenza.

Il mio consiglio è quello di associare alla figura dello psichiatra quella di uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale (può eventualmente controllare il sito www.aiamc.it)

Spero lei riesca a trovare la strada giusta verso la serenità

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#6]
Attivo dal 2007 al 2007
Ex utente
La ringrazio Dr. Bulla, sono rimasta sorpresa dal fatto che lei si sia preso il disturbo di fare una ricerca su pagineutili.it per me.

A volte, anzi spesso, una parola di conforto e solitarietà aiuta tantissimo, dà fiducia negli altri.

Chissà possa trovare un dottore comprensivo come lei.

Buona giornata e grazie ancora.

DCA: Disturbi del Comportamento Alimentare

I disturbi alimentari (DCA), come anoressia, bulimia e binge eating, sono patologie legate a un comportamento disfunzionale verso il cibo. Sintomi, cause, cura.

Leggi tutto