Depressione cronica
Salve, prima di chiedervi consiglio vi rendo partecipi della mia storia in poche parole:
sono nato in una famiglia che credo di non meritare, dalla nascita fino all'età dei miei 16 anni sono stato sotto i piedi e i pugni di un padre violento, negli anni di maggiore giovinezza ero sempre distratto, difficilmente capivo i discorsi e ovviamente andavo malissimo a scuola (per questo deriso e umiliato dai compagni e anche in famiglia), questo fino all'età dei 16 anni in cui ho preso la terza media serale, da allora le cose non sono molto cambiate, non prendo più botte ovviamente ma sono rimasto sociopatico, me la prendo spesso per niente incolpando tutto e tutti, vivo per gran parte della mia giornata in camera mia quando non cerco lavoro, se vado a dormire non riesco a prendere subito sonno, soffro di fotofobia, spesso piango senza un motivo, sono un tipo apparentemente calmo nei modi di fare e di parlare ma dentro sento di essere molto nervoso (la forma di onicofagia ne è la prova), ho trascorso bei momenti nella vita quando ho avuto una "storia d'amore clandestina" (sono stato l'amante di lei) durata 3 anni, le paranoie e la mia possessività(che non riuscivo a tenere a bada) nei suoi confronti l'hanno fatta allontanare da me, da allora, i problemi che ho riportato sono peggiorati e non riesco a trovare una via di uscita, mi manca la voglia di fare, mi alzo dal letto sempre stanco e mi manca la voglia di "fare".
cerco sempre di evitare il contatto con la folla perché mi rende nervoso e mi fa sentire a disagio, la stessa cosa vale se devo fare qualcosa di fronte ad altra gente sia di fronte a conoscenti sia di fronte a sconosciuti, difficilmente riesco a portare a termine dei lavori che inizio e spesso li faccio male(questo mi lascia intendere di essere inadeguato a qualsiasi attività).
anni fa ho cercato la via del suicidio ma mi hanno fermato, ci ho riprovato non troppo tempo fa imbottendomi di medicine di vario genere ma mi hanno mandato all'ospedale in tempo, io non so proprio cosa fare, la mia vita la vedo vuota e priva di significato, non ho più stimoli in niente, non voglio riprovare a suicidarmi perché ho capito che farei del male alle poche persone che mi stanno vicine, vi prego aiutatemi...
sono nato in una famiglia che credo di non meritare, dalla nascita fino all'età dei miei 16 anni sono stato sotto i piedi e i pugni di un padre violento, negli anni di maggiore giovinezza ero sempre distratto, difficilmente capivo i discorsi e ovviamente andavo malissimo a scuola (per questo deriso e umiliato dai compagni e anche in famiglia), questo fino all'età dei 16 anni in cui ho preso la terza media serale, da allora le cose non sono molto cambiate, non prendo più botte ovviamente ma sono rimasto sociopatico, me la prendo spesso per niente incolpando tutto e tutti, vivo per gran parte della mia giornata in camera mia quando non cerco lavoro, se vado a dormire non riesco a prendere subito sonno, soffro di fotofobia, spesso piango senza un motivo, sono un tipo apparentemente calmo nei modi di fare e di parlare ma dentro sento di essere molto nervoso (la forma di onicofagia ne è la prova), ho trascorso bei momenti nella vita quando ho avuto una "storia d'amore clandestina" (sono stato l'amante di lei) durata 3 anni, le paranoie e la mia possessività(che non riuscivo a tenere a bada) nei suoi confronti l'hanno fatta allontanare da me, da allora, i problemi che ho riportato sono peggiorati e non riesco a trovare una via di uscita, mi manca la voglia di fare, mi alzo dal letto sempre stanco e mi manca la voglia di "fare".
cerco sempre di evitare il contatto con la folla perché mi rende nervoso e mi fa sentire a disagio, la stessa cosa vale se devo fare qualcosa di fronte ad altra gente sia di fronte a conoscenti sia di fronte a sconosciuti, difficilmente riesco a portare a termine dei lavori che inizio e spesso li faccio male(questo mi lascia intendere di essere inadeguato a qualsiasi attività).
anni fa ho cercato la via del suicidio ma mi hanno fermato, ci ho riprovato non troppo tempo fa imbottendomi di medicine di vario genere ma mi hanno mandato all'ospedale in tempo, io non so proprio cosa fare, la mia vita la vedo vuota e priva di significato, non ho più stimoli in niente, non voglio riprovare a suicidarmi perché ho capito che farei del male alle poche persone che mi stanno vicine, vi prego aiutatemi...
[#1]
Gentile ragazzo posso chiederle come mai non ha pensato di intraprendere un psicoterapia?
Nell'attesa porgo cordiali saluti
Nell'attesa porgo cordiali saluti
Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com
[#2]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, il primo passo lo ha fatto chiedendo aiuto.
Le può sembrare piccolo, ma, senza accorgersene, si è messo nella posizione di chi vuole "risolvere un problema".
I problemi hanno svariate soluzioni, ognuna delle quali ha dei costi differenti. Ad esempio, lei ha individuato uno dei costi del suicidio, ovvero il fatto che gli altri soffrano. Ce ne sono parecchi altri, tra cui il fatto che ci si perde "quello che sarebbe potuto succedere se...".
Dalla sua richiesta non è possibile sapere se le si addica "l'etichetta di depresso". Soggettivamente, riferisce di avvertire un profondo senso di disperazione e di sconforto, unito ad una scarsa fiducia nelle sue potenzialità ed a difficoltà interpersonali.
Ognuno di questi fattori, di per sè (e soprattutto online), non consente di effettuare una diagnosi.
La strada migliore che posso suggerirle è quella di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta e/o ad uno Psichiatra, per cominciare un percorso di cura incisivo, che la rimetta in strada con i "copertoni adatti".
Data la sua giovane età, cosa ci perde a tentare?
Cordiali saluti
Le può sembrare piccolo, ma, senza accorgersene, si è messo nella posizione di chi vuole "risolvere un problema".
I problemi hanno svariate soluzioni, ognuna delle quali ha dei costi differenti. Ad esempio, lei ha individuato uno dei costi del suicidio, ovvero il fatto che gli altri soffrano. Ce ne sono parecchi altri, tra cui il fatto che ci si perde "quello che sarebbe potuto succedere se...".
Dalla sua richiesta non è possibile sapere se le si addica "l'etichetta di depresso". Soggettivamente, riferisce di avvertire un profondo senso di disperazione e di sconforto, unito ad una scarsa fiducia nelle sue potenzialità ed a difficoltà interpersonali.
Ognuno di questi fattori, di per sè (e soprattutto online), non consente di effettuare una diagnosi.
La strada migliore che posso suggerirle è quella di rivolgersi ad uno Psicoterapeuta e/o ad uno Psichiatra, per cominciare un percorso di cura incisivo, che la rimetta in strada con i "copertoni adatti".
Data la sua giovane età, cosa ci perde a tentare?
Cordiali saluti
[#3]
Ex utente
cari dottori, vi ringrazio innanzitutto per la celere risposta da parte di entrambi, effettivamente ho omesso di dirvi che sono stato da psicologi alle età di 6, 10 e 16 anni, queste tre volte per i maltrattamenti ricevuti, all'età dei 20 anni ho voluto provare ad andarci di mia iniziativa (sono entrato con tante domande e ne sono uscito con ancor più domande) ma uscendo senza alcun risultato, con la dottoressa in questione ho avuto quasi 10 sedute che non mi hanno portato a niente, solo altre domande...
secondo il mio medico di famiglia sono un "purista" per quanto riguarda il consumo di medicinali, non ne voglio usare soprattutto psicofarmaci in quanto li reputo puro inquinamento sia fisico e mentale...
Dott. Calì le riporto quanto mi ha scritto:
<<Dalla sua richiesta non è possibile sapere se le si addica "l'etichetta di depresso".>>
leggendo questo ho provato un po di timore, se non sono depresso cosa sono? il mio primo pensiero è che sono un inutile fallito...
il solo fatto che riconosco di essere depresso è in realtà segno che io non lo sia? mi viene difficile crederlo, anche se uno è depresso non credo che non voglia guarirne
quante sedute occorrono a uno psicologo per effettuare una diagnosi attendibile?
grazie ancora per le risposte e l'attenzione che mi state dedicando.
cordiali saluti anche a voi
secondo il mio medico di famiglia sono un "purista" per quanto riguarda il consumo di medicinali, non ne voglio usare soprattutto psicofarmaci in quanto li reputo puro inquinamento sia fisico e mentale...
Dott. Calì le riporto quanto mi ha scritto:
<<Dalla sua richiesta non è possibile sapere se le si addica "l'etichetta di depresso".>>
leggendo questo ho provato un po di timore, se non sono depresso cosa sono? il mio primo pensiero è che sono un inutile fallito...
il solo fatto che riconosco di essere depresso è in realtà segno che io non lo sia? mi viene difficile crederlo, anche se uno è depresso non credo che non voglia guarirne
quante sedute occorrono a uno psicologo per effettuare una diagnosi attendibile?
grazie ancora per le risposte e l'attenzione che mi state dedicando.
cordiali saluti anche a voi
[#4]
Psicologo, Psicoterapeuta
In genere, la fase di valutazione occupa le prime sedute, in numero variabile (in genere, non più di 4-5 sedute per quanto riguarda il modello Cognitivo-Comportamentale).
Vede, attribuirsi lo status di "depresso" è un tentativo che lei fa per cercare di comprendere cosa le stia succedendo, mentre l'etichetta "inutile fallito" è probabilmente parte del suo problema.
>>anche se uno è depresso non credo che non voglia guarirne
Volere è una cosa, muoversi nella giusta direzione è un'altra. Per questo le suggerivo di rivolgersi ad un professionista, ma con una precisazione: lo scelga bene.
Intendo dire che è suo diritto informarsi, conoscere, chiedere. Cominci da questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
può darle informazioni su diverse opportunità che le si prospettano rivolgendosi ad un terapeuta.
Se lo riterrà opportuno, potrà aggiornarci sulle sue scelte.
Cordialmente
Vede, attribuirsi lo status di "depresso" è un tentativo che lei fa per cercare di comprendere cosa le stia succedendo, mentre l'etichetta "inutile fallito" è probabilmente parte del suo problema.
>>anche se uno è depresso non credo che non voglia guarirne
Volere è una cosa, muoversi nella giusta direzione è un'altra. Per questo le suggerivo di rivolgersi ad un professionista, ma con una precisazione: lo scelga bene.
Intendo dire che è suo diritto informarsi, conoscere, chiedere. Cominci da questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html
può darle informazioni su diverse opportunità che le si prospettano rivolgendosi ad un terapeuta.
Se lo riterrà opportuno, potrà aggiornarci sulle sue scelte.
Cordialmente
[#5]
Ex utente
Lo ritengo molto opportuno e doveroso da parte mia aggiornarvi sulle mie scelte prossime, e la ringrazio nuovamente per il tempo a me dedicato
ho letto la pagina del link che mi ha postato, in particolare su quanto riguarda la terapia cognitivo-comportamentale, vorrei però sapere qualcosa di più sulla terapia ipnotica, se è efficace e quanto lo sia e, in quali casi è consigliata
mi vedo 33enne e la sola idea del fatto che non ho mai raggiunto nessuno dei miei (possibili) obiettivi (come ad esempio trovare e mantenere un lavoro fisso) mi abbatte non poco, in genere guardo il presente ma, vedo il futuro più nero dell'attuale presente...
ho letto la pagina del link che mi ha postato, in particolare su quanto riguarda la terapia cognitivo-comportamentale, vorrei però sapere qualcosa di più sulla terapia ipnotica, se è efficace e quanto lo sia e, in quali casi è consigliata
mi vedo 33enne e la sola idea del fatto che non ho mai raggiunto nessuno dei miei (possibili) obiettivi (come ad esempio trovare e mantenere un lavoro fisso) mi abbatte non poco, in genere guardo il presente ma, vedo il futuro più nero dell'attuale presente...
[#6]
Gentile utente, è possibile che uno stato depressivo sia la conseguenza del non riuscire a emanciparsi, a crescere, a ottenere ciò che desidera. In ogni caso una valutazione di persona è necessaria per poterle dire di cosa soffre e, soprattutto, per poterle suggerire un percorso adeguato.
Le terapie ipnotiche non sono "magiche". L'ipnoterapia ha le sue peculiarità, che però non consistono nel renderla in assoluto superiore alle altre. Faccia delle telefonate a vari professionisti, faccia domande e poi chieda un primo appuntamento a quello che la convince di più. Se poi non si troverà bene non sarà costretto a tornarci.
Legga anche questo:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Le terapie ipnotiche non sono "magiche". L'ipnoterapia ha le sue peculiarità, che però non consistono nel renderla in assoluto superiore alle altre. Faccia delle telefonate a vari professionisti, faccia domande e poi chieda un primo appuntamento a quello che la convince di più. Se poi non si troverà bene non sarà costretto a tornarci.
Legga anche questo:
http://www.giuseppesantonocito.it/art_psicoterapia.htm
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#7]
Gentile ragazzo per mia competenza ed esperienza posso risponderle che psicoterapia cognitivo comportamentale ha una buona efficacia nel trattamento dei disturbi ansiosi depressivi. Per quanto riguarda la terapia ipnotica sarebbe opportuno che risponda un collega che la usi. Cordiali saluti
[#8]
Ex utente
salve di nuovo dottori, questa mattina ho provato a fare delle telefonate per informarmi con alcuni psicologi e sui costi in soldoni...
io sui medici della mutua non ho il minimo alone di fiducia e i costi per andare da privati sono troppo cari per me in quanto sono disoccupato, non me la sento di fare debiti anche perché mi vergogno terribilmente a chiedere soldi per andare dallo psicologo (con tutto il rispetto da parte mia), sarei oggetto di scherzi idioti e prese in giro che non ne ho proprio bisogno, aggraverebbe solo la situazione, non ci sono modi alternativi?
ormai anche la salute sia fisica che mentale hanno raggiunto costi proibitivi...
ho paura che non ne uscirò mai
io sui medici della mutua non ho il minimo alone di fiducia e i costi per andare da privati sono troppo cari per me in quanto sono disoccupato, non me la sento di fare debiti anche perché mi vergogno terribilmente a chiedere soldi per andare dallo psicologo (con tutto il rispetto da parte mia), sarei oggetto di scherzi idioti e prese in giro che non ne ho proprio bisogno, aggraverebbe solo la situazione, non ci sono modi alternativi?
ormai anche la salute sia fisica che mentale hanno raggiunto costi proibitivi...
ho paura che non ne uscirò mai
[#9]
Leggendo l'articolo suggerito dal collega Calì si renderà conto che andare dallo psicologo non significa necessariamente fare 2-3 sedute la settimana per anni. Esistono approcci brevi e focalizzati che funzionano in un numero contenuto di sedute.
S'informi bene e faccia delle telefonate prima di deprimersi ANCHE sull'andare dallo psicologo, perché potrebbe costarle meno di quello che pensa.
Cordiali saluti
S'informi bene e faccia delle telefonate prima di deprimersi ANCHE sull'andare dallo psicologo, perché potrebbe costarle meno di quello che pensa.
Cordiali saluti
[#10]
Ex utente
Salve di nuovo dottori, ho chiesto appuntamento e ho consultato diversi psicologi per parlare sulle terapie che loro applicano (di quelli che ho incontrato nessuno pratica quella cognitivo comportamentale), e per quanto riguarda il loro costo (sotto i 50 euro a seduta non li prende nessuno), in questo caso costa molto cara la salute...
della mutua qui a Novara non mi fido in quanto non credo siano affidabili, tutte le voci che ho sentito che hanno avuto a che fare con i dottori della mutua sono rimasti molto delusi per i lavori svolti.
Voi non sapete indirizzarmi a qualcuno meno costoso?
non so più dove sbattere la testa...
della mutua qui a Novara non mi fido in quanto non credo siano affidabili, tutte le voci che ho sentito che hanno avuto a che fare con i dottori della mutua sono rimasti molto delusi per i lavori svolti.
Voi non sapete indirizzarmi a qualcuno meno costoso?
non so più dove sbattere la testa...
[#11]
>>> sotto i 50 euro a seduta non li prende nessuno [...]
costa molto cara la salute...
>>>
Guardi, se è per questo un muratore dalle mie parti prende intorno ai 40-45 euro l'ora. Come le sembra?
Lei chiama muratore e manovale per abbattere una parete divisoria in casa, aprire e chiudere tracce nel muro e per due giorni di lavoro le prendono 2.000 euro.
Non deve guardare solo il costo, ma anche il valore di ciò che ottiene a fronte del denaro. Solo lei può decidere se la sua salute valga o no la spesa di 10-15 sedute (esempio medio di durata di una terapia breve). Deve ragionare in termini d'investimento, non di spesa a fondo perduto.
Oltretutto meno di un tot non è possibile per motivi di regolamenti ordinistici, che ci impongono dei minimi sulle tariffe.
Cordiali saluti
costa molto cara la salute...
>>>
Guardi, se è per questo un muratore dalle mie parti prende intorno ai 40-45 euro l'ora. Come le sembra?
Lei chiama muratore e manovale per abbattere una parete divisoria in casa, aprire e chiudere tracce nel muro e per due giorni di lavoro le prendono 2.000 euro.
Non deve guardare solo il costo, ma anche il valore di ciò che ottiene a fronte del denaro. Solo lei può decidere se la sua salute valga o no la spesa di 10-15 sedute (esempio medio di durata di una terapia breve). Deve ragionare in termini d'investimento, non di spesa a fondo perduto.
Oltretutto meno di un tot non è possibile per motivi di regolamenti ordinistici, che ci impongono dei minimi sulle tariffe.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 12 risposte e 2.7k visite dal 08/01/2011.
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Approfondimento su Disturbi di personalità
I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.