Ricordo

salve, vorrei esporle un mio problema (causa, forse, anche del mio d.o.c).
all’età di 13 anni mi è capitato di “giocare” col pene del mio cane, il fatto è che la cosa mi fa venire la nausea, per non parlare dell’immoralità del gesto.
non ho quel tipo di perversioni, ma credo assolutamente che la causa fosse la repressione sessuale(in quanto omosessuale), e l’impossibilità di sfogare e praticare la mia omosessualità sui ragazzi coetanei..
vorrei chiederle se è possibile in qualche modo eliminare (o spostare nel subconscio) questo ricordo
grazie mille
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Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 221 6
Gentile ragazzo, forse avrà già notato che più ci si sforza di non pensare a qualcosa (e quindi di dimenticarla), più di fatto si da attenzione e importanza a quella cosa (e quindi ci si pensa).

Non è possibile eliminare con precisione chirurgica un ricordo, né rimuoverlo a comando, ma la memoria è dinamica, e l'organizzazione mentale delle nostre esperienze e del loro significato è molto plastica e modificabile.

Di fronte ad un ricordo che la turba molto, le strade sono principalmente due: rielaborare quell'esperienza, dando ad essa il giusto peso e significato in modo da sfrondarla di tutto ciò che irrazionalmente la angoscia, oppure, se ciò che l'infastidisce è solo il presentarsi costante del ricordo alla mente, smettere di darvi importanza, trattandolo come un pensiero stupido che non merita alcuna attenzione, che si presenti o meno alla mente. Tollerarlo (e ignorarlo) quando si presenta, come fosse un capriccio della mente (e, si sa, i capricci vanno ignorati, altrimenti si consolidano).

Però, se effettivamente questo pensiero è parte di un DOC (chi le ha diagnosticato questo disturbo?) il trattamento adeguato del pensiero/ricordo rientrerebbe all'interno di una psicoterapia, che non ci ha detto se ha già intrapreso oppure no.

Cordiali saluti,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, se le è stato diagnosticato un Doc, il suo voler cancellare ricordi e pensieri sgradevoli è da ricondurre a quello, non a qualche altra cosa. Quindi deve curare il Doc, riuscendo a fare la qual cosa automaticamente non sentirà più il bisogno di scacciare i pensieri dalla mente.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
grazie mille per le risposte, comunque tempo fa avevo cominciato una terapia psichiatrica, ma ho mollato dopo un mese perchè il dottore che mi seguiva era incompetente e mi riempiva di farmaci e basta, ma non gli ho mai parlato di questo ricordo, che per un periodo della mia adolescenza avevo rimosso ma poi ritornato a galla quando ho cominciato ad avere delle ossessioni (che han iniziato ad essere di tipo sessuale, ma poi si è generalizzata).
il fatto è che attribuivano la causa del mio doc alla separazione dei miei genitori e all'allontananza di mio padre quando avevo 17 anni.
dovrei sicuramente riniziare una psicoterapia, ma parlare di quel ricordo mi mette ansia e mi fa provare vergogna e paura di essere giudicato un malato deviato anche se non ho quelle perversioni.
grazie mille ancora
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> ma parlare di quel ricordo mi mette ansia e mi fa provare vergogna e paura di essere giudicato un malato deviato anche se non ho quelle perversioni
>>>

Ma questo fa parte del suo problema, non ne è un aspetto secondario.

Non è come vergognarsi di una ferita. Il suo tentare continuamente di tener nascosti questi pensieri - anche a se stesso - è l'ESSENZA stessa del problema.

E lo psicoterapeuta è la persona più adatta con cui parlarne, lui non la giudicherà perché il suo lavoro consiste nell'aiutare le persone, non nel giudicarle.

Cordiali saluti