Anorgasmia o mini pene?

Salve,le pongo subito il mio tormentoso problema.Durante il rapporto sessuale con il mio partner non avverto nulla.
Solo nel ricevere stimolazioni manuali e orali prima della penetrazione raggiungo l'orgasmo clitorideo, mi si accende di più il desiderio che inevitabilmente viene smorzato durante il rapporto dall'assenza di percezione.
Dopo pochi minuti io non avverto più il partner internamente..mentre l'atmosfera intorno era fino ad un attimo prima perfetta e romantica diventa appunto ostile o paragonabile ad una sala da ginnastica. La sensazione è frustrante.
Continuare significa non esserci nè col corpo nè con la mente. Mentre lui è attento e mostra la sua presenza emotiva.
Non ho mai avuto questo genere di problemi. Tutto questo mi smarrisce.Ne ho parlato con lui che attribuisce il tutto alla sfera emotiva mia.. per i nostri trascorsi burrascosi .Ho cercato di credere che potesse passare ma così non è .
Da un po' di tempo sto considerando la possibilità che siano le sue dimensioni ( per me minime ) ad essere non soddisfacenti, e non mi sto riferendo all'orgasmo bensì alla mancata percezione. I miei precedenti partners erano abbastanza dotati, ma non ho mai affrontato questo rapporto con preconcetti o pregiudizi.
Ora sono molto confusa.. inutile dire che l'intera relazione risente di questo disagio .
Spesso mi creano fastidio anche le tenerezze( che percepisco spesso come ricerche di affetto simili a quelle dei bambini) di cui oggi sono stufa.
Che fare? Potrei conoscerne l'ipotetica causa di tutto questo? Cosa effettivamente devo prendere in considerazione?
Indubitabilmente ho avuto un calo del desiderio sessuale nei confronti del mio partner ed è sparita la passionalità assieme alla seduzione..cose di cui avrei tremendamente voglia perchè per la sottoscritta sono elementi essenziali.
All'inzio in questa relazione sembrava tutto più forte o forse avrò visto male? é la prima volta che mi imbatto in una situazione simile, mai mi è capitato neanche in assenza di emotività o di amore con i precedenti partners .
In attesa la ringrazio.
Cordiali saluti.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazza, il modo in cui parla del suo ragazzo attuale e dei precedenti "partners" fa percepire un atteggiamento abbastanza freddo e distaccato da parte sua. Ciò potrebbe tradursi in scarsa sensibilità anche fisica, oltre che emotiva, che potrebbe essere magari chiarita meglio per mezzo di colloqui psicologici.

È difficile che le dimenzioni di un pene siano talmente ridotte da risultare impercettibili alla donna.

Se con i partner precedenti questo problema non c'era, potrebbe riguardare la relazione attuale più che le dimensioni fisiche.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Salve dr.Santonocito,
grazie per la celere risposta .
Le chiarisco subito che sono distrutta da questa problematica e cerco di analizzarla con maggiore distacco.
Questo problema si è verificato da un anno a questa parte e si è acuito negli ultimi mesi conflagrando nella totale assenza di percezione.
Dal punto di vista emotivo come può immaginare c'è delusione ed amarezza,queste hanno sommerso l'amore che ci lega che talvolta sembra indebolirsi a causa di queste mancanze.
Inoltre nei mesi passati mi sono svuotata emotivamente nel fronteggiare le problematiche psico-fisiche del mio partner e le eventuali infantilità che ha manifestato durante il nostro rapporto.
Per un periodo ci siamo lasciati sono stata con un'altra persona con cui ho avuto un rapporto sessuale da definirsi NORMALE.
Oggi che siamo tornati insieme vorrei poter individuare le ragioni che determinano il problema esposto.
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Mi sembra che quel NORMALE basti da solo per rispondere al suo dubbio. A questo punto il problema diventa non l'individuare le ragioni (i perché), ma il chiedersi COSA sta ottenendo ancora da questo rapporto. Riflessione che potrebbe fare più agevolmente chiedendo un consulto psicologico.

Cordiali saluti
[#4]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Salve dottor Santonocito,
ho riflettuto sul quesito che mi ha posto ..
Ebbene sarebbe l'uomo ideale se non ci fosse il problema di cui le ho parlato .
Mi trovo bene con questa persona in ogni contesto sociale, in ogni situazione bella o brutta che sia.
Sicuramente ci sono dei difetti, ma quelli chi non li ha?..Tra essi posso annoverare dei picchi di immaturità, una paura di perdermi( oggi ben celata) e quindi restrizione degli spazi personali ..
Indubbiamente mi sono ritrovata ad essere quella forte della coppia .. ma oggi non è più così...
Insomma abbiamo tutte le carte in regola per funzionare come coppia.. soprattutto se si lascia fluire l'emotività che ci lega.. ( che spesso freno io per non rimanere delusa) ma proprio oggi si presenta questo problema !
Quest'inesistenza del piacere che talvolta, graziandomi , mi permette di provare un piacere a metà sembra una cosa di cui mi devo rassegnare a meno che non cambio partner?
Sta dicendomi che tutto dipende dalla mia emotività e da un qualcosa da ricercare in me stessa che non va ?
E' possibile che chi è maggiormente dotato venga percepito molto di più rispetto ad un'altra che lo è poco soprattutto per il diametro ?
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Indubbiamente mi sono ritrovata ad essere quella forte della coppia
>>>

Potrebbe essere ancora così, solo che lei non è più disposta a sopportare questo ruolo.

>>> E' possibile che chi è maggiormente dotato venga percepito molto di più rispetto ad un'altra che lo è poco soprattutto per il diametro ?
>>>

Lo ha detto lei stessa: se non fosse per "quello" sarebbe la persona ideale. Quindi il problema è "quello", non altri.

Per questo le dico che il suo disagio potrà essere superato solo uscendo dal dilemma: lo lascio per "quello" rinunciando a tutti i suoi lati positivi, oppure ci resto e mi tengo i lati positivi, ma sopportando "quello"?

Cordiali saluti
[#6]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
I motivi per cui chiedo il consulto:
- ho avuto tale problema;
- ne ho parlato con una donna più matura di me: mi ha raccontato di esperienze analoghe alla mia .. mi sono convinta che certe problematiche esistono realmente e che non sono frutto della mia fantasia o voci del popolino;
- quando ne ho parlato con lui, questi ha reagito rassicurandomi che fosse normale rintracciando invece le cause eziologiche del problema nei trascorsi turbolenti che avevano intaccato la nostra emotività ;
- ho dato fede a lui, riprovandoci ma il problema è rimasto tale e quale ;
- lui dice che passerà;
Siccome oltre al senso di colpa sto cominciando a pensare di avere a questo punto, qualche disturbo ,stando ai fatti lei cosa mi può dire?
Esiste davvero allora la possibilità di un'incompatibilità sessuale che lui continua a rifiutare nel momento in cui io glielo ribadisco?
Sono la prima a presentare una tale situazione problematica???
La ringrazio infinitamente.
[#7]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Dobbiamo sfatare a questo punto un malinteso, che mi pare stia per nascere: se ha bisogno di una consulenza psicologica deve richiederla a un professionista di persona, attraverso questo servizio NON possiamo fare interventi diretti tesi a risolvere problemi.

Quello che era possibile risponderle in base a ciò che ci ha detto, è quanto le ho risposto. Le confermo che tante persone - per non dire tutte o quasi - si trovano di fronte a un dilemma come il suo almeno una volta nella vita.

Ma se vuole scioglierlo deve chiedere un consulto di persona e non aspettarsi di arrivarci per via logica, del tipo "ho ragione io o hai ragione tu". In amore le logiche non sono quelle razionali.

Cordiali saluti
[#8]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
La ringrazio per la disponibilità .
Dottore, ho esposto il problema in maniera totale temendo di essere stata poco chiara.

Credo che un medico sia in grado di individuare con una ricca anamnesi la natura di un determinato problema ossia se si tratta di un qualcosa che dipende da me o dalla scelta del partner..
é questo che sto cercando di capire!

Non ho richiesto nulla di specifico .. mi pare ..

Se intendessi avere un consulto psicologico saprei come fare prendendo in considerazione quanto mi ha esposto nella mai.

Intanto la ringrazio per la sensibile attenzione.
Cordiali saluti.
[#9]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
>>> Credo che un medico sia in grado di individuare con una ricca anamnesi la natura di un determinato problema ossia se si tratta di un qualcosa che dipende da me o dalla scelta del partner..
é questo che sto cercando di capire!
>>>

Anche questo è un malinteso: da qui non si possono nemmeno fare diagnosi né valutazioni diagnostiche!

In altri termini io non posso dirle dove sta il problema senza conoscere né lei né il suo ragazzo!

Non è realistico aspettarsi una risposta definitiva alla sua domanda in questa sede. Io le ho già espresso il mio parere: il problema non sta tanto nelle dimensioni del pene del suo ragazzo o in lei. Sta nel fatto che lei non è soddisfatta sessualmente nei rapporti che ha con lui.

Ma si tratta di un parere da prendere con le molle, con tutti i limiti del mezzo che le ho detto. Oltre questo non è possibile, da qui, approfondire la valutazione.

Cordiali saluti
[#10]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Nessun fraintendimento dottore, mi spiace se mi sarò espressa male tanto da lasciarle intendere una richiesta di diagnosi o di una risoluzione del problema.
Sono perfettamente conscia dei limiti del mezzo e della mancata conoscenza dei soggetti del suddetto problema.

Avevo solo da chiarirmi le idee.
Le ripeto che dall'esterno mi è stato detto una cosa , nel rapporto mi viene detto tutt'altro.
Io non ho molta esperienza se non quella che le ho riportato.

In questi casi si sceglie di netto e basta ?
Qual'è il ventaglio delle possibilità da valutare per venirne fuori?
Cosa potrebbe generare questa mancata sensibilità? in molti forum che ho visitato ho trovato pareri che non avevano nessun fondamento scientifico e sinceramente non sono portata a fidarmi .
Crede che sarebbe opportuno consultare un sessuologo ?

La ringrazio nuovamente .. e le chiedo scusa se le ho trasmesso altro con le mie domande.



[#11]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Il termine "sessuologo" da solo non vuol dire nulla e non è un titolo riconosciuto dallo Stato. Deve cercare uno psicologo/psicoterapeuta, eventualmente esperto in disturbi sessuali. Ma il prerequisito è che sia uno psicoterapeuta.

>>> Le ripeto che dall'esterno mi è stato detto una cosa , nel rapporto mi viene detto tutt'altro.
>>>

>>> Io non ho molta esperienza se non quella che le ho riportato.
>>>

Eh, il problema è questo!

Non solo ha poca esperienza, ma va a chiedere pareri a chi per forza di cose le darà una risposta parziale e scontata!

Se interroga il suo ragazzo su qual è il problema la risposta sarà scontata. Se chiede alla donna matura con esperienza, analogamente, le darà una risposta altrettanto scontata.

Invece la domanda la deve riportare all'unico professionista che per suo status è tenuto all'imparzialità: lo psicologo/psicoterapeuta.

Quando avrà scelto un nominativo verifichi che sia regolarmente iscritto all'Albo degli psicologo/psicoterapeuti, attraverso questo link:

https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi

Cordiali saluti
[#12]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

come in ogni cosa è opportuno fare chiarezza per poter scegliere la strada più opportuna.

I piani di intervento a mio modo di vedere sono duplici.

Il primo piano è avere una diagnosi precisa riferita alla problematica sessuale: vale a dire se il problema è inerente l'area del desiderio sessuale, dell'eccitamento sessuale o dell'orgasmo; se il problema è presente da sempre od è inserto ultimamente; ecc.

Per fare ciò è necessaria una valutazione sessuologica (presso un medico o psicologo formato ed esperto in materia).

Il secondo piano è relazionale: vale a dire nel suo rapporto con il partner attuale.
In tal senso è opportuno comprendere l'eventuale interfernza sessuale nel rapporto relazionale e studiare l'ipotetico intervento terapeutico in merito.
[#13]
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Salve Dr.Garbolino grazie per aver lasciato il suo intervento.
Le spiego subito che le mie sensazioni,oggi, mi fanno pensare di non essere compatibile con il mio partner poichè spesso non nutro desiderio sessuale nei suoi confronti( forse perchè so come va a finire),altre volte è come se i suoi atteggiamenti me lo facessero passare, altre ancora non mi sento attratta dal suo membro ,anzi .

Quando invece si riesce a stare insieme, spinti dal desiderio, vado incontro ad una mancata percezione(che non è nè piacere nè fastidio: è al grado zero) oppure se riesco a sentirlo comunque non raggiungo l'orgasmo ( vaginale).

Cosa che non è accaduta quando ho fatto l'amore con un'altra persona.Con ciò ho potuto appurare di non essere completamente anestetizzata..

C'è la possibilità che tutto questo sia legato alle dimensioni o la scienza medica esclude questa opzione?

Dal punto di vista relazionale abbiamo avuto problematiche forse in me non è stato tutto completamente risolto .

Forse come dice il suo collega avrò chiesto alle persone sbagliate per capirne qualcosa in più .. ora mi trovo qui .. a chiedere un parere a voi medici che so che non mi darete altrettante risposte scontate.
Appena mi sarò possibile consulterò lo specialista .
In attesa la ringrazio ancora.
[#14]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente,

non credo (posto che i limiti del contesto sono vincolanti ad una obiettiva valutazione) che il problema risieda nelle "dimensioni" del pene...

Ritengo, ancor di più sulla base di quanto da lei espresso, di valutare nel modo da me indicato la problematica presentata.

Certamente quanto prima consulta uno specialista quanto prima si riesce a comprendere l'esatta dimensione del problema.