Il consiglio che le chiedo è come dover gestire quei momenti
Gentile dottore,
se Le scrivo è perchè, dopo il mio lungo peregrinare, anche in questa sede, per cercare qualche utile consiglio sul mio mal di testa, capisco che questo è anche l'ennesimo dolore che avverto e che mi fa sempre saltare su di una sedia a chiedermi: "sarà mica qualcosa di grave?". Da questo pensiero in poi comincia l'escalation di pensieri uno più terribili dell'altro. Questo breve cappello, serve a capire, che da qualche tempo ho un mal di testa, a mo' di fitte a volte, e poi di dolore generalizzato e/o localizzato in altri, che non fa altro che acutizzare questa mia forte, fortissima paura per le malattie.
Ora io non so se, dopo essere stata tranquillizzata da uno e più dottori, sul mio mal di testa, posso stare tranquilla, ma c'è da dire che la paura che mi assale è sempre più forte e nuova, dinanzi a doloretti nuovi e più forti a volte.
Forse capisco che la mia paura , potrebbe anche prendere il nome di ipocondria o qualcosa del genere, e allora il consiglio che Le chiedo è come dover gestire quei momenti in cui, mi assale una paura niente male, quei momenti in cui penso già alle cose più irreparabili.
Vorrei riuscire ad automedicare i miei pensieri e la mia paura in quegli attimi, e invece devo sempre ricorrere a tanti dottori, oramai divenuti amici, o anche in famiglia, a voler ripetere la solita domanda "secondo te ho qualcosa di grave". Spero sia stata di una spiegazione chiara, e mi auguro di vero cuore in un buon consiglio.
Cordialmente.
se Le scrivo è perchè, dopo il mio lungo peregrinare, anche in questa sede, per cercare qualche utile consiglio sul mio mal di testa, capisco che questo è anche l'ennesimo dolore che avverto e che mi fa sempre saltare su di una sedia a chiedermi: "sarà mica qualcosa di grave?". Da questo pensiero in poi comincia l'escalation di pensieri uno più terribili dell'altro. Questo breve cappello, serve a capire, che da qualche tempo ho un mal di testa, a mo' di fitte a volte, e poi di dolore generalizzato e/o localizzato in altri, che non fa altro che acutizzare questa mia forte, fortissima paura per le malattie.
Ora io non so se, dopo essere stata tranquillizzata da uno e più dottori, sul mio mal di testa, posso stare tranquilla, ma c'è da dire che la paura che mi assale è sempre più forte e nuova, dinanzi a doloretti nuovi e più forti a volte.
Forse capisco che la mia paura , potrebbe anche prendere il nome di ipocondria o qualcosa del genere, e allora il consiglio che Le chiedo è come dover gestire quei momenti in cui, mi assale una paura niente male, quei momenti in cui penso già alle cose più irreparabili.
Vorrei riuscire ad automedicare i miei pensieri e la mia paura in quegli attimi, e invece devo sempre ricorrere a tanti dottori, oramai divenuti amici, o anche in famiglia, a voler ripetere la solita domanda "secondo te ho qualcosa di grave". Spero sia stata di una spiegazione chiara, e mi auguro di vero cuore in un buon consiglio.
Cordialmente.
[#1]
Gentile Utente,
è necessario spezzare il circolo vizioso nel quale si trova imprigionata nel quale si sente costretta a dover ricevere continue rassicurazioni sul suo stato di salute che non rappresentano la soluzione ai suoi problemi, anzi, ne sono parte.
L'indicazione è quindi quella di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta in presenza al fine di affrontare e risolvere in modo idoneo ed efficace i suoi disagi.
Molti auguri
è necessario spezzare il circolo vizioso nel quale si trova imprigionata nel quale si sente costretta a dover ricevere continue rassicurazioni sul suo stato di salute che non rappresentano la soluzione ai suoi problemi, anzi, ne sono parte.
L'indicazione è quindi quella di rivolgersi ad uno psicologo/psicoterapeuta in presenza al fine di affrontare e risolvere in modo idoneo ed efficace i suoi disagi.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
[#2]
>>> Vorrei riuscire ad automedicare i miei pensieri
>>>
Gentile ragazza, è proprio questo tentativo che la sta facendo peggiorare. Deve rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, non per trovare risposte ai suoi dubbi, ma per far sì di non aver più bisogno di farsi le domande. In altre parole, per guarire dalla sua ansia.
Cordiali saluti
>>>
Gentile ragazza, è proprio questo tentativo che la sta facendo peggiorare. Deve rivolgersi a uno psicologo/psicoterapeuta, non per trovare risposte ai suoi dubbi, ma per far sì di non aver più bisogno di farsi le domande. In altre parole, per guarire dalla sua ansia.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Ex utente
Ringrazio intanto entrambi e per la tempestività e per la molteplicità delle risposte.
Ciò detto però, mi preme chiedere se potrei avere una qualche perla di saggezza, un consiglio cioè.
Mi sono rivolta anche ad una psicologa che mi ha consigliato una medicina, a questa non ha aggiungo ahimè una medicina anche della parola o dei consigli, ma una medicina ansiolitico che sia.
E' questo ciò che mi ha spinto a chiedere dei consigli a coloro che trattano, se pur on line, le problematiche nel campo entro il quale sono specializzati, altrimenti avrei fatto a meno.
Sapevo da me di dovermi rivolgere a chi di dovere, e non essendo per nulla una sprovveduta l'ho fatto già, questo mio chiedere era ed è un modo per avere una dritta, non certo per risolvere ed uscire con una bacchetta magica da questo mio impasse, ma poteva essere qualcosa.
Cordialmente.
Ciò detto però, mi preme chiedere se potrei avere una qualche perla di saggezza, un consiglio cioè.
Mi sono rivolta anche ad una psicologa che mi ha consigliato una medicina, a questa non ha aggiungo ahimè una medicina anche della parola o dei consigli, ma una medicina ansiolitico che sia.
E' questo ciò che mi ha spinto a chiedere dei consigli a coloro che trattano, se pur on line, le problematiche nel campo entro il quale sono specializzati, altrimenti avrei fatto a meno.
Sapevo da me di dovermi rivolgere a chi di dovere, e non essendo per nulla una sprovveduta l'ho fatto già, questo mio chiedere era ed è un modo per avere una dritta, non certo per risolvere ed uscire con una bacchetta magica da questo mio impasse, ma poteva essere qualcosa.
Cordialmente.
[#4]
Gentile utente,
gli psicologi non prescrivono farmaci. A che tipo di specialista si è rivolta?
La "dritta" che le abbiamo dato io e il mio collega è quella utile poiché da qui on line non ci è possibile purtroppo poterla aiutare quanto lei meriterebbe, dati i limiti del mezzo.
Davvero non sono i consigli, che lasciano il tempo che trovano, che possono aiutarla in modo concreto, ma un lavoro serio con uno specialista in presenza.
Le consiglio la lettura di questa articolo al link:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html funziona.
Cordialmente
gli psicologi non prescrivono farmaci. A che tipo di specialista si è rivolta?
La "dritta" che le abbiamo dato io e il mio collega è quella utile poiché da qui on line non ci è possibile purtroppo poterla aiutare quanto lei meriterebbe, dati i limiti del mezzo.
Davvero non sono i consigli, che lasciano il tempo che trovano, che possono aiutarla in modo concreto, ma un lavoro serio con uno specialista in presenza.
Le consiglio la lettura di questa articolo al link:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html funziona.
Cordialmente
[#5]
Ex utente
Cara dott.ssa,
la ringrazio e a quel puzzle dove sembrerebbe manchi un tassello, così non è, perchè quella psicologa di cui Le parlavo, per vie traverse, mi ha detto di chiedere al mio medico di base di farmi prescrivere qualcosa che potesse lenire questo mio problema. Non mi ero tanto dilungata in tal senso, pur sapendo che non è pratica dei psicologi, quanto dei psichiatri, adoperare metodi farmacologici. Se ho glissato su tali particolari, è perchè, sono una ragazza giovane, attiva, che non ha alcun problema se non quello di avere una fifa assurda delle malattie, e i minimi rumorini e dolorini che avverto li prendo per chissà cosa. "L'esperta" alla quale mi sono rivolta mi ha detto subito che qualsiasi discorso dovesse essere supportato da qualche farmaco, se pur blando, ma data la mia giovane età e i miei studi, che cerco di mantenere brillanti, sinceramente non mi andava prendere dei farmaci che non risolvessero il mio problema.
per l'appunto avevo bisogno di qualche "dritta". Leggerò con molta attenzione il link da Lei propostomi e vedrò di capire qualcosa in più.....
Una felice serata.
la ringrazio e a quel puzzle dove sembrerebbe manchi un tassello, così non è, perchè quella psicologa di cui Le parlavo, per vie traverse, mi ha detto di chiedere al mio medico di base di farmi prescrivere qualcosa che potesse lenire questo mio problema. Non mi ero tanto dilungata in tal senso, pur sapendo che non è pratica dei psicologi, quanto dei psichiatri, adoperare metodi farmacologici. Se ho glissato su tali particolari, è perchè, sono una ragazza giovane, attiva, che non ha alcun problema se non quello di avere una fifa assurda delle malattie, e i minimi rumorini e dolorini che avverto li prendo per chissà cosa. "L'esperta" alla quale mi sono rivolta mi ha detto subito che qualsiasi discorso dovesse essere supportato da qualche farmaco, se pur blando, ma data la mia giovane età e i miei studi, che cerco di mantenere brillanti, sinceramente non mi andava prendere dei farmaci che non risolvessero il mio problema.
per l'appunto avevo bisogno di qualche "dritta". Leggerò con molta attenzione il link da Lei propostomi e vedrò di capire qualcosa in più.....
Una felice serata.
[#6]
L'ipocondria è una malattia come altre, non si cura a forza di "dritte", né con le "perle" né con i "consigli", ma attraverso un aiuto specialistico adeguato.
Non cada nella trappola "siccome è 'solo' una mia idea allora ce la devo fare da sola", servirà solo a farle perdere tempo e a lasciar radicare maggiormente i sintomi.
Cordiali saluti
Non cada nella trappola "siccome è 'solo' una mia idea allora ce la devo fare da sola", servirà solo a farle perdere tempo e a lasciar radicare maggiormente i sintomi.
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 2.9k visite dal 04/01/2011.
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