Fastidi che diventano fissazioni
Salve, volevo chiedere un consulto riguardo ad un problema che sta diventando per me molto importante, e per il quale non so che tipo di strategia adottare per cercare di risolverlo. Premetto che sono una persona psicologicamente abbastanza complicata, ho avuto una lunga storia di disturbi alimentari che sono riuscita a risolvere circa 6-7 anni fa, ed ho inoltre diverse situazioni particolari..non riesco ad andare in bagno la mattina se qualcuno è presente, ovvero devo essere da sola e non devo sentire rumori che mi infastidiscono..tipo il cane che abbaia..altrimenti mi blocco e mi innervosisco in modo esagerato... Accanto a queste cose, ci sono inoltre rumori che mi infastidiscono e che non riesco a sopportare. In particolare il rumore del respiro..ovvero il mio ragazzo convivente ha il respiro pesante in quanto poliallergico e con il setto nasale un pò deviato, dormiamo in camere separate in quanto a causa di questo e del russare io proprio non riesco a dormire con lui, ultimamente però i suoi problemi nasali sono incrementati e questo rumore lo sento molto anche mentre mangia o mentre camminiamo per strada..il fatto è che per me è veramente insopportabile, mi fisso su questo e non penso ad altro, e continuamente ascolto per paura di sentire ancora quel rumore. Non riesco più a stare con lui serenamente, a mangiare tranquillamente con lui, perchè ho una continua angoscia. E credo che se anche adesso tornasse a fare rumore come qualche mese fa (quando non mi dava così fastidio)..ormai mi sono fissata su questa cosa e anche se lo sentissi una volta al giorno..starei perennemente con l'angoscia...Il fatto è che se ripenso al passato, ricordo che quando andavo in giro con mia sorella..non sopportavo il fatto di sentire il suo respiro..che camminando si faceva più pesante. Il fatto è che queste fissazioni mi vengono anche su altri fronti..tempo fa non sopportavo al lavoro l'aria condizionata,e mi sentivo impazzire, e per circa 15 giorni ero angosciatissima, stavo proprio male fisicamente per questa cosa, mi è passata quell'angoscia così forte ma comunque ancora oggi non sopporto la sensazione dell'aria in faccia,e se per qualche motivo sono costretta a starci..mi sembra di impazzire e comunque non capisco più niente e sto proprio male. Infine...quando ancora abitavo con i miei genitori..non sopportavo il rumore che faceva mio padre mentre mangiava..e proprio non riuscivo a stare nella stessa stanza se lui stava mangiando..era veramente una cosa insostenibile per me..
Quello che mi chiedo è: il fastidio del rumore del respiro, ad esempio, è una questione psicologica oppure veramente ci può essere qualche motivazione fisiologica di questa iperstimolazione a tale tipo di rumore? Ho visto che esiste questo tipo di patologia chiamata misofonia..Ovvero non so come cercare di risolvere queste problematiche..se rivolgermi ad uno psicologo/psicoterapeuta o ad altri tipi di specialisti.
Grazie mille per la disponibilità,
Cordiali Saluti
Quello che mi chiedo è: il fastidio del rumore del respiro, ad esempio, è una questione psicologica oppure veramente ci può essere qualche motivazione fisiologica di questa iperstimolazione a tale tipo di rumore? Ho visto che esiste questo tipo di patologia chiamata misofonia..Ovvero non so come cercare di risolvere queste problematiche..se rivolgermi ad uno psicologo/psicoterapeuta o ad altri tipi di specialisti.
Grazie mille per la disponibilità,
Cordiali Saluti
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In base a ciò che scrive mi sento di consigliarLe una visita da un professionista della salute mentale - Psicoterapeuta o Psichiatra - per i seguenti motivi:
1) Questa sua ipersensibilità a tal specifico rumore mi sembra che abbia radici più nella sua storia relazionale che in una disfunzione fisiologica, altrimenti si lamenterebbe in generale dei rumori invece di un rumore così specifico.
2) Lei stessa usa termini come "Fissazioni", "Angoscia" che indicano più uno stato psichico disforico piuttosto che un problema organico;
3) Lei collega questo fastidio a dei ricordi specifici relazionali: il rumore del suo ragazzo le ricorda quando viveva con i suoi genitori, ecc...
Personalmente cercherei di capire con Lei cosa questo specifico sintomo nasconde. Si rivolga con fiducia ad uno specialista nella sua città. Le auguro un felice anno nuovo e una veloce risoluzione di questa problema, mi tenga informato.
1) Questa sua ipersensibilità a tal specifico rumore mi sembra che abbia radici più nella sua storia relazionale che in una disfunzione fisiologica, altrimenti si lamenterebbe in generale dei rumori invece di un rumore così specifico.
2) Lei stessa usa termini come "Fissazioni", "Angoscia" che indicano più uno stato psichico disforico piuttosto che un problema organico;
3) Lei collega questo fastidio a dei ricordi specifici relazionali: il rumore del suo ragazzo le ricorda quando viveva con i suoi genitori, ecc...
Personalmente cercherei di capire con Lei cosa questo specifico sintomo nasconde. Si rivolga con fiducia ad uno specialista nella sua città. Le auguro un felice anno nuovo e una veloce risoluzione di questa problema, mi tenga informato.
Dr. Stefano Scatena - Psicologo
Riceve a Viterbo, in Via San Lorenzo,37
Tel. 328/8135777 www.stefanoscatena.it
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Gentile ragazza come lei stessa noterà nel racconto della storia del problema, l'attenzione selettiva verso alcuni tipi di rumori ed il livello di fastdio si e' progressivamente esteso ed aumentato nel tempo. Si potrebbe supporre che nel tempo la costante associazione tra rumore e disagio abbia generato un vero e proprio condizionamento. In altri termini ciò potrebbe volete dire di avere sviluppato una forma specifica di fobia verso i rumori. Consideri quanto le riferisco come ipotesi di orientamento, in quanto una valutazione più attendibile deve essere fatta presso lo studio di uno psicologo psicoterapeuta. Senza togliere niente agli altri approcci e per quello che conosco meglio, la psicoterapia cognitivo comportamentale e' molto efficace nei processi di decondizionamento, ovvero il superamento delle fobie. Con la speranza di esserne stato utile, rimango a sua disposizione e cordialmente la saluto
Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com
[#3]
Utente
Grazie mille per i consigli che mi avete dato. Ho dimenticato di scrivere che qualche mese fa avevo iniziato un percorso di terapia strategica breve per cercare di risolvere il problema al quale avevo accennato sul fatto di andare in bagno solo se sono da sola..e tutto ciò che ne è correlato..ma ho interrotto prima della decima seduta (che doveva essere l'ultima) in quanto non avevo notato alcun beneficio. Mi era stato detto che nel 95% dei casi con la terapia strategica breve queste cose si risolvono...e invece evidentemente ricado nel 5%...Ho contattato oggi invece la psicologa con la quale ho cercato di risolvere il problema alimentare, dopo un percorso di quasi 3 anni..domani vado ad esporle la cosa sperando che mi dica che possa essere una cosa risolvibile...
Grazie ancora per i vostri preziosi consigli.
Cordiali Saluti
Grazie ancora per i vostri preziosi consigli.
Cordiali Saluti
[#4]
Utente
Gentili Dottori,
volevo farvi ancora qualche domanda. Circa due settimane fa ho iniziato un percorso di psicoterapia, fin'ora ho fatto solo una seduta perchè poi la d.ssa si è ammalata, il fatto è che in questo periodo il fastidio del rumore del respiro del mio ragazzo è diventato veramente insopportabile. Quando sono con lui sto veramente male...pancia, stomaco e testa sono scombussolati..e purtroppo tale situazione mentale continua anche quando non sono con lui o comunque non sento il rumore, mi sento la testa "ovattata" e una continua stretta nella stomaco, mi sento intrappolata dalla mia mente, ovvero io vorrei stare con lui, passare le serate ed i week end tranquillamente, e invece ho questo continuo forte disagio veramente limitante, sto continuamente ad ascoltare il rumore. Non riesco a vedere via d'uscita da questa situazione, se non quello di chiedere al mio ragazzo di rifarsi il setto nasale...ma non lo farebbe mai visto che lui dice di non avere problemi. Posso avere qualche speranza di risolvere tale malessere con la psicoterapia? Ho letto che la misofonia è difficile da trattare, mi sembra di vivere in un incubo...non voglio lasciare il mio ragazzo per questo motivo...non me lo perdonerei mai....
Grazie mille per la vostra disponibilità.
volevo farvi ancora qualche domanda. Circa due settimane fa ho iniziato un percorso di psicoterapia, fin'ora ho fatto solo una seduta perchè poi la d.ssa si è ammalata, il fatto è che in questo periodo il fastidio del rumore del respiro del mio ragazzo è diventato veramente insopportabile. Quando sono con lui sto veramente male...pancia, stomaco e testa sono scombussolati..e purtroppo tale situazione mentale continua anche quando non sono con lui o comunque non sento il rumore, mi sento la testa "ovattata" e una continua stretta nella stomaco, mi sento intrappolata dalla mia mente, ovvero io vorrei stare con lui, passare le serate ed i week end tranquillamente, e invece ho questo continuo forte disagio veramente limitante, sto continuamente ad ascoltare il rumore. Non riesco a vedere via d'uscita da questa situazione, se non quello di chiedere al mio ragazzo di rifarsi il setto nasale...ma non lo farebbe mai visto che lui dice di non avere problemi. Posso avere qualche speranza di risolvere tale malessere con la psicoterapia? Ho letto che la misofonia è difficile da trattare, mi sembra di vivere in un incubo...non voglio lasciare il mio ragazzo per questo motivo...non me lo perdonerei mai....
Grazie mille per la vostra disponibilità.
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Gentile ragazza, comprendo quanto possa essere angosciante l'idea che questo problema possa essere irrisolvibile e dannoso per il proseguo della sua relazione e della vita in genere. Nella realta' questo catastrofismo e' tipico di chi vive un problema che non riesce a risolvere. Lei riconoscerà che nella sua vita le e' capitato altre volte di essere stata così catastrofica e dopo invece le cose si sono risolte. Quello che lei ha iniziato a fare con la psicoterapia e' la scelta giusta, questo e' quello che conta. Da questo momento non cerchi ancora incoraggiamenti da altri professionisti ed eviti di continuare a documentarsi tramite internet, lasci che la sua psicoterapeuta sia il suo solo ed unico referente, per il suo bene questo e' quello che le consiglio. Ogni cosa,attraverso un costante lavoro produce miglioramenti e sono certo questo avverrà anche nel suo caso.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
[#6]
Utente
Gent. Dr Fricano,
la ringrazio molto per la sua risposta, sicuramente mi è capitato molte altre volte di vedere una situazione in modo iper-tragico, e poi di risolverla, o comunque di riuscire a viverla in modo diverso. Spero che anche questa cosa si riesca a risolvere.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Cordiali Saluti
la ringrazio molto per la sua risposta, sicuramente mi è capitato molte altre volte di vedere una situazione in modo iper-tragico, e poi di risolverla, o comunque di riuscire a viverla in modo diverso. Spero che anche questa cosa si riesca a risolvere.
Grazie ancora per la sua disponibilità.
Cordiali Saluti
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Gentile ragazza, concordo pienamente con il collega; ora si è affidata ad una psicoterapeuta e vedrà che presto riuscirà a gestire questo problema. Non vada su internet a cercare spiegazioni che non faranno che peggiorare la situazione. Le auguro un grande in bocca al lupo per il suo percorso terapeutico!
Cari saluti
Cari saluti
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 16.1k visite dal 02/01/2011.
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