Prese di giro
Sono cresciuta in una famiglia che mi ha sempre dato molto affetto, e la mia infanzia (1-10 anni) l'ho vissuta a stretto contatto con i nonni paterni, poichè i miei genitori lavoravano fino al pomeriggio. Io ho il ricordo di sensazioni positive, di benessere, se ripenso a quei momenti (io che gioco col nonno, mia nonna che mi viene a prendere a scuola, mi porta ai giardini ecc..). Fin dall'asilo con la maggior parte dei bambini mi trovavo a disagio, ricordo che l'ultimo anno d'asilo, quando entravo in classe, mi rifugiavo in un angolo e giocavo con delle costruzioni perchè mi vergognavo d'essere lì.
Alle elementari avevo 2-3 amiche, ho più ricordi positivi che negativi. Il pomeriggio andavo a una scuola di musica e lì per la prima volta ho sentito il senso di inadeguatezza a causa di una maestra che fece un paragone.
A ginnastica artistica una mia compagna mi diceva, guardandomi "che schifo" perchè ero cicciottella.. e alla fine ho smesso d'andare.
In 5 i maschi mi chimavano scimmia.. ed mi son trovata a finire le elementari contenta di non dover sentirmi più chiamare così.
Alle medie, dopo un primo anno di rinnovamento, i nuovi compagni (maschi) mi affibbiarono un altro nomignolo.. e ho passato due anni bruttissimi contenta ancora una volta di andarmene via, al liceo. Stessa cosa alla chiesa, in forma più lieve, non ho visto l'ora di finire la cresima..
I primi due anni del liceo son stati bellissimi, avevo 3 compagne con cui mi divertivo e stavo bene ma poi gli ultimi 3 anni (in base all'indirizzo scelto cambiavano le classi) sono stati un inferno. Non mi prendevano in giro, solo che c'era dialogo zero (era una classe abbastanza problematica) così non sono mai andata a una gita, in classe parlavo solo con una persona e mi rifugiavo nel pomeriggio (conservatorio, dove sono sempre stata bene); insomma anche il liceo l'ho finito col conto alla rovescia!
La mia situazione di ora, riassumendo è: mai una relazione con un ragazzo, 2 amiche con cui ho legami complicati, ossessivi, o morbosi (che maschero per non perderle), difficoltà a essere spontanea con chi non conosco o peggio, conosco poco.
Quello che mi chiedo è se la situazione in cui mi trovo ora (questa difficoltà relazionale) possa dipendere dal continuo passaggio da una presa di giro a un'altra nell'infanzia e adolescenza..
Grazie
Alle elementari avevo 2-3 amiche, ho più ricordi positivi che negativi. Il pomeriggio andavo a una scuola di musica e lì per la prima volta ho sentito il senso di inadeguatezza a causa di una maestra che fece un paragone.
A ginnastica artistica una mia compagna mi diceva, guardandomi "che schifo" perchè ero cicciottella.. e alla fine ho smesso d'andare.
In 5 i maschi mi chimavano scimmia.. ed mi son trovata a finire le elementari contenta di non dover sentirmi più chiamare così.
Alle medie, dopo un primo anno di rinnovamento, i nuovi compagni (maschi) mi affibbiarono un altro nomignolo.. e ho passato due anni bruttissimi contenta ancora una volta di andarmene via, al liceo. Stessa cosa alla chiesa, in forma più lieve, non ho visto l'ora di finire la cresima..
I primi due anni del liceo son stati bellissimi, avevo 3 compagne con cui mi divertivo e stavo bene ma poi gli ultimi 3 anni (in base all'indirizzo scelto cambiavano le classi) sono stati un inferno. Non mi prendevano in giro, solo che c'era dialogo zero (era una classe abbastanza problematica) così non sono mai andata a una gita, in classe parlavo solo con una persona e mi rifugiavo nel pomeriggio (conservatorio, dove sono sempre stata bene); insomma anche il liceo l'ho finito col conto alla rovescia!
La mia situazione di ora, riassumendo è: mai una relazione con un ragazzo, 2 amiche con cui ho legami complicati, ossessivi, o morbosi (che maschero per non perderle), difficoltà a essere spontanea con chi non conosco o peggio, conosco poco.
Quello che mi chiedo è se la situazione in cui mi trovo ora (questa difficoltà relazionale) possa dipendere dal continuo passaggio da una presa di giro a un'altra nell'infanzia e adolescenza..
Grazie
[#1]
Gentile utente,
ciò che noi siamo, i nostri punti di forza così come le nostre difficoltà,dipendono da molte variabili tra loro interconnesse tra le quali la nostra storia di vita personale e familiare. Nonostante la sua articolata descrizione non è possibile da qui comprendere le cause del suo disagio nel relazionarsi.
Tuttavia il punto da prendere in considerazione (perlomeno in questa sede)non sono tanto le cause delle sue difficoltà, quanto il modo per riuscire ad affrontarle in maniera efficace.
Le sarebbe utile a questo scopo rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta per poter ricevere un aiuto idoneo in merito a quanto lei ha esposto.
Molti auguri
ciò che noi siamo, i nostri punti di forza così come le nostre difficoltà,dipendono da molte variabili tra loro interconnesse tra le quali la nostra storia di vita personale e familiare. Nonostante la sua articolata descrizione non è possibile da qui comprendere le cause del suo disagio nel relazionarsi.
Tuttavia il punto da prendere in considerazione (perlomeno in questa sede)non sono tanto le cause delle sue difficoltà, quanto il modo per riuscire ad affrontarle in maniera efficace.
Le sarebbe utile a questo scopo rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta per poter ricevere un aiuto idoneo in merito a quanto lei ha esposto.
Molti auguri
Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it
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Gentile utente,
ciò che noi siamo, i nostri punti di forza così come le nostre difficoltà,dipendono da molte variabili tra loro interconnesse tra le quali la nostra storia di vita personale e familiare. Nonostante la sua articolata descrizione non è possibile da qui comprendere le cause del suo disagio nel relazionarsi.
Tuttavia il punto da prendere in considerazione (perlomeno in questa sede)non sono tanto le cause delle sue difficoltà, quanto il modo per riuscire ad affrontarle in maniera efficace.
Le sarebbe utile a questo scopo rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta per poter ricevere un aiuto idoneo in merito a quanto lei ha esposto.
Molti auguri
ciò che noi siamo, i nostri punti di forza così come le nostre difficoltà,dipendono da molte variabili tra loro interconnesse tra le quali la nostra storia di vita personale e familiare. Nonostante la sua articolata descrizione non è possibile da qui comprendere le cause del suo disagio nel relazionarsi.
Tuttavia il punto da prendere in considerazione (perlomeno in questa sede)non sono tanto le cause delle sue difficoltà, quanto il modo per riuscire ad affrontarle in maniera efficace.
Le sarebbe utile a questo scopo rivolgersi in presenza ad uno psicologo/psicoterapeuta per poter ricevere un aiuto idoneo in merito a quanto lei ha esposto.
Molti auguri
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Gentile ragazza, le prese in giro sono state lo stimolo esterno, ma il disagio dipende dal modo in cui ha reagito lei e da come, tutt'oggi, sta continuando oa portarsi dentro quei ricordi, ossessivamente.
Cordiali saluti
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 01/01/2011.
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