Volevo sapere anche questi sono disturbi legati all'ansia

salve!ho già scritto altre volte e ringrazio per la vostra disponibilità.Io ho un disturbo d'ansia da più di un anno e sono in cura da uno psicoterapeuta che mi ha aiutato tantissimo, infatti è da qualche mese che non ho più veri e propri attacchi di panico anche se si presentano sempre vari sintomi che mi turbano ma fino ad ora sto riuscendo sempre a superarli. è da 3 giorni però che ho una forte paura di poter impazzire e perdere il controllo fino al punto di poter fare del male a chi mi sta vicino o di compiere qualcosa di irrazionale... cosa che mi fa stare molto male a tal punto che più cerco di eliminare questi pensieri ed immagini negative....e più mi tormentano!volevo sapere anche questi sono disturbi legati all'ansia?
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 232 12
Gentilissimo ragazzo la paura di perdere il controllo e di impazzire sono aspetti correlati ai disturbi d'ansia. Ma nello specifico il fatto che lei lamenti pensieri e immagini intrusivi egodistonici, ovvero contro le sua volontà, come quello di potere fare del male a chi le sta vicino, farebbero protendere( ma è solo una ipotesi) per un disturbo di tipo ossessivo, che è comunque senpre legato all'ansia. Detto questo, dato che lei pare essere soddisfato del suo psicoterapeuta, le suggerisco di parlarne con lui. Quando si è seguiti da uno specialista e nel quale si afferma una certa fiducia, parlare con altri professionisti potrebbe alimentare una certa confusione che non farebbe bene alla psicoterapia.

Con la speranza di averle prodotto delle indicazioni utilo, potrebbe indicarmi quale è l'approccio terapeutico che segue il suo psicoterapeuta?

nell'attesa porgo cordiali saluti,

Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com

[#2]
Utente
Utente
sicuramente gliene parlerò al prox incontro ... ho chiesto su internet perchè essendo un sintomo nuovo e non potendone parlare col mio psicoterapeuta momentaneamente, ho preferito sapere se tutto ciò è correlato al mio stato d'ansia..!la terapia che faccio è terapia breve strategica!
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 232 12
Il fatto che lei sappia quale è il modello che state utilizzando è un bene, cosi anche che lei parlerà di questo problema con il suo terapeuta il prossimo incontro, "Ottima decisione".
Con la speranza di avere soddisfatto la sua domanda, le auguro un felice anno nuovo e un grande in bocca al lupo per la sua psicoterapia
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, se sta facendo una terapia strategica deve parlarne con il terapeuta, che certamente disporrà degli strumenti per aiutarla anche in questo.

Come le ha spiegato il collega sia gli attacchi di panico che i pensieri ossessivi sono entrambi disturbi d'ansia. I sintomi dell'ansia possono "evolversi" nel tempo e non è raro che un panicante inizi a preoccuparsi. Si passa dagli evitamenti (scansare le situazioni ansiogene quando si presentano) alle precauzioni (mettere in atto pensieri o manovre per prevenire che tali situazioni possano presentarsi).

Ne parli con il terapeuta, gli spieghi bene cosa sente.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
ora che gli attacchi di panico sono passati è normale che Lei si senta un po' spaesata e disorientata di fronte a pensieri e ad emozioni simili.

La cosa un po' strana è il fatto che dopo un anno di terapia breve strategica Lei non riesca a tollerare la momentanea assenza del Suo terapeuta (o l'impossibilità a contattarlo) e caschi proprio in una condotta comportamentale (cercare spiegazioni su internet) che solitamente andrebbe evitata.

Come immagino il terapeuta le abbia insegnato, la ricerca di rassicurazioni (es su internet appunto) tende a far aumentare l'ansia, e quindi ad alimentare alcuni circuiti di pensiero (come quelli ossessivi, tipo il timore di poter perdere il controllo, di fare male a qualcuno, ecc.).

Ma di base forse Lei prova ancora un certo "senso di vulnerabilità", come se si aspettasse, prima o poi, di peggiorare di nuovo, sensazione che non la fa sentire del tutto auto-efficace ("non ce la posso fare se le cose peggiorano").

Potrebbe essere interessante per il Suo terapeuta poter leggere questi nostri scambi di mail: magari potreste partire proprio dal fatto che Lei ha sentito il bisogno di chiedere altri pareri. Sono informazioni molto importanti per noi terapeuti, quindi non abbia timore a trasferirle.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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