Nascita fratellino/sorelllina su bambini 8-10 anni
Buongiorno.
Io e mia moglie abbiamo un figlio di 8 anni che ci dà tantissime soddisfazioni, a scuola, a casa, nelle relazioni con gli altri amichetti ecc.
Egli è molto legato a noi, riceve e dà molto affetto e dialogo ma talvolta presenta atteggiamenti un pò puerili.
Ad es. spesso si fà ancora imboccare mentre a tavolino gioca o si addormenta la sera nel suo letto mentre la madre gli fà compagnia per poi lasciarlo dormire da solo.
Io e mia moglie siamo ancora giovani e vorremmo un altro figlio/a. Mia moglie è preoccupata dell'impatto su di lui di questa nascita, mentre io sostengo che, gelosia a parte, essendo già autonomo e ragionante la compagnia sarebbe fondamentale per il suo sviluppo psicologico (e anche per quello di tutta la famiglia), una occasione per crescere e responsabilizzarsi, la vita come bene inestimabile.
Mia moglie è pessimista, io sono ottimista (l'amore non si divide, raddoppia). Vorremmo un parere.
Io e mia moglie abbiamo un figlio di 8 anni che ci dà tantissime soddisfazioni, a scuola, a casa, nelle relazioni con gli altri amichetti ecc.
Egli è molto legato a noi, riceve e dà molto affetto e dialogo ma talvolta presenta atteggiamenti un pò puerili.
Ad es. spesso si fà ancora imboccare mentre a tavolino gioca o si addormenta la sera nel suo letto mentre la madre gli fà compagnia per poi lasciarlo dormire da solo.
Io e mia moglie siamo ancora giovani e vorremmo un altro figlio/a. Mia moglie è preoccupata dell'impatto su di lui di questa nascita, mentre io sostengo che, gelosia a parte, essendo già autonomo e ragionante la compagnia sarebbe fondamentale per il suo sviluppo psicologico (e anche per quello di tutta la famiglia), una occasione per crescere e responsabilizzarsi, la vita come bene inestimabile.
Mia moglie è pessimista, io sono ottimista (l'amore non si divide, raddoppia). Vorremmo un parere.
[#1]
Psicologo, Psicoterapeuta
Gentile utente, il dialogo in una coppia è L'Ingrediente Fondamentale.
Mi sembra che, divergenze a parte, lei e sua moglie vi confrontiate sui temi centrali della vostra famiglia, e questo è sicuramente un punto a vostro favore.
Credo che possiamo provare a spostare il problema dalla questione "a nostro figlio un fratellino farà bene/male" a "noi vorremmo/non vorremmo avere un altro figlio".
Tenere in considerazione i bisogni di vostro figlio è molto amorevole e comprensibile: in questo caso, però mi sembra che voi stiate subordinando la scelta di avere un altro figlio (scelta che è SOLO VOSTRA) ai bisogni del vostro primogenito, e non li stiate semplicemente prendendo in considerazione.
Pensate sia una buona idea?
Cordiali saluti
Mi sembra che, divergenze a parte, lei e sua moglie vi confrontiate sui temi centrali della vostra famiglia, e questo è sicuramente un punto a vostro favore.
Credo che possiamo provare a spostare il problema dalla questione "a nostro figlio un fratellino farà bene/male" a "noi vorremmo/non vorremmo avere un altro figlio".
Tenere in considerazione i bisogni di vostro figlio è molto amorevole e comprensibile: in questo caso, però mi sembra che voi stiate subordinando la scelta di avere un altro figlio (scelta che è SOLO VOSTRA) ai bisogni del vostro primogenito, e non li stiate semplicemente prendendo in considerazione.
Pensate sia una buona idea?
Cordiali saluti
[#2]
Utente
Gentile Dottore,
la ringraziamo per la risposta, abbiamo intuito quale sia il problema che c'è dietro alla nostra domanda e quale sia il modo di agire.
Terremo in considerazione il suo consiglio, ossia che il riappropriarci delle nostre scelte non significa "prevaricare" le volontà di nostro figlio. Nonostante ciò, vorrei comunque sapere quali potrebbero essere le reazioni di nostro figlio, se potrebbe poi prevalere il senso di responsabilità (vista l'età ormai grande), magari emulando i genitori, se sarebbe il pretesto per sganciarsi un pò dai giochi, fatto salvo possibili atteggiamenti regressivi.
Io sostengo che una compagnia a casa migliorerebbe gli equilibri, lo spronerebbe nei rapporti sociali, rafforzerebbe l'autonomia ed in definitiva renderebbe tutti un pò più maturi e mia moglie meno "dipendente" da lui.
Mia moglie infatti nutre un affetto esagerato e di conseguenza ha paura solo di non poterlo più seguire come adesso (è davvero un male o forse è un bene "svegliare" madre e figlio ?). Averne due la metterebbe al riparo da eventuali delusioni con uno, nei casi avversi della vita. Talvolta mia moglie è anche pessimista su questo mondo e sulle prospettive della società ma le ho spiegato che difficoltà ci sono state in ogni epoca eppure quel "mondo" è andato sempre avanti, siamo soltanto noi "padroni" del nostro destino.
Grazie e aspettiamo la sua risposta.
la ringraziamo per la risposta, abbiamo intuito quale sia il problema che c'è dietro alla nostra domanda e quale sia il modo di agire.
Terremo in considerazione il suo consiglio, ossia che il riappropriarci delle nostre scelte non significa "prevaricare" le volontà di nostro figlio. Nonostante ciò, vorrei comunque sapere quali potrebbero essere le reazioni di nostro figlio, se potrebbe poi prevalere il senso di responsabilità (vista l'età ormai grande), magari emulando i genitori, se sarebbe il pretesto per sganciarsi un pò dai giochi, fatto salvo possibili atteggiamenti regressivi.
Io sostengo che una compagnia a casa migliorerebbe gli equilibri, lo spronerebbe nei rapporti sociali, rafforzerebbe l'autonomia ed in definitiva renderebbe tutti un pò più maturi e mia moglie meno "dipendente" da lui.
Mia moglie infatti nutre un affetto esagerato e di conseguenza ha paura solo di non poterlo più seguire come adesso (è davvero un male o forse è un bene "svegliare" madre e figlio ?). Averne due la metterebbe al riparo da eventuali delusioni con uno, nei casi avversi della vita. Talvolta mia moglie è anche pessimista su questo mondo e sulle prospettive della società ma le ho spiegato che difficoltà ci sono state in ogni epoca eppure quel "mondo" è andato sempre avanti, siamo soltanto noi "padroni" del nostro destino.
Grazie e aspettiamo la sua risposta.
[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta
Lo scenario che lei prospetta (ovvero la "rottura dell'idillio" tra sua moglie ed il suo primogenito) è realisticamente possibile.
A quel punto, le strade sono molteplici: ad esempio, il papà potrebbe riappropriarsi di un ruolo che forse si è sentito in parte sottratto, la mamma potrebbe ridefinire il suo ruolo, includendo il nuovo arrivo nelle sue cure, il vostro figliolo potrebbe, magari dopo qualche "sbandamento", accogliere il fratellino o la sorellina con emozioni comprensibilmente ambivalenti, ed infine elaborare il suo ruolo di primogenito (ovvero "del figlio grande", a dispetto della tenera età).
Per ottenere questo risultato, dovrete lavorare tutti e tre come squadra: se desidera, potrà far leggere questo scambio di messaggi a sua moglie, e magari discutere serenamente con lei delle opportunità che vi si prospettano. Certo, un nuovo figlio può modificare gli equilibri; ma questo non è necessariamente un male.
Per le difficoltà che un eventuale pargolo potrà incontrare nella sua vita futura... beh, uno dei "superpoteri" dei genitori è proprio la capacità di amare i figli, facendosi carico della responsabilità di allevarli, sia che piova sia che faccia sereno; e non ho motivo di dubitare che possiate farlo, come miliardi di genitori prima di voi.
Cordialmente
A quel punto, le strade sono molteplici: ad esempio, il papà potrebbe riappropriarsi di un ruolo che forse si è sentito in parte sottratto, la mamma potrebbe ridefinire il suo ruolo, includendo il nuovo arrivo nelle sue cure, il vostro figliolo potrebbe, magari dopo qualche "sbandamento", accogliere il fratellino o la sorellina con emozioni comprensibilmente ambivalenti, ed infine elaborare il suo ruolo di primogenito (ovvero "del figlio grande", a dispetto della tenera età).
Per ottenere questo risultato, dovrete lavorare tutti e tre come squadra: se desidera, potrà far leggere questo scambio di messaggi a sua moglie, e magari discutere serenamente con lei delle opportunità che vi si prospettano. Certo, un nuovo figlio può modificare gli equilibri; ma questo non è necessariamente un male.
Per le difficoltà che un eventuale pargolo potrà incontrare nella sua vita futura... beh, uno dei "superpoteri" dei genitori è proprio la capacità di amare i figli, facendosi carico della responsabilità di allevarli, sia che piova sia che faccia sereno; e non ho motivo di dubitare che possiate farlo, come miliardi di genitori prima di voi.
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2k visite dal 27/12/2010.
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