Rapporti relazionali

Buona sera a tutti, vi scrivo per chiedervi un parere riguardo alla mia situazione psicologica attuale...
Sono un ragazzo di 20 anni, non ho mai avuto una relazione fino ad oggi, anche se le occasioni per averle le ho avute più volte (non penso di essere un brutto ragazzo, anzi). Il fatto è che l'idea di avere una relazione mi spaventa, forse perchè vedo il rapproto che c'è tra i miei genitori (praticamente nullo) e non voglio che una mia ipotetica relazione possa finire così. A dire il vero non sento nemmeno il bisogno di avere una relazione, avrei paura di essere costretto in qualche modo, di non avere più la mia libertà o di perdere gli amici per stare con una sola persona (lo dico perchè ho avuto amici che si sono comportati così, o perchè mi rendo conto che l'essere fidanzati comporterebbe diverse "responsabilità" ed impegni che non mi va di avere...).
In questi anni ho riflettuto molto sui miei problemi e sulle mie inibizioni, e mi sono reso conto che quando faccio amicizia trovo più semplice familiarizzare con i ragazzi che con le ragazze, per il terrore che poi io possa piacere in qualche modo alla ragazza e che mi proponga poi di stare insieme... La cosa invece non mi succede coi ragazzi, perchè bene o male non temo l'eventualità di potergli piacere, e di conseguenza di trovarmi in situazioni difficili come quella descritta sopra. Non saprei cosa pensare nè cosa fare, tanto che non so nemmeno se definirmi bisessuale, disinteressato, fobico, traumatizzato o chissà che cosa... Spero che qualcuno di voi potrà darmi qualche opinione a riguardo. Grazie a tutti per l'attenzione.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile ragazzo, per una valutazione precisa della tua posizione è necessario che ti rivolga in persona a un collega psicologo/psicoterapeuta.

A occhio e croce, potrebbe trattarsi di una semplice mancanza d'esperienza e dell'avversione nell'osservare la scarsa qualità della relazione che c'è fra i tuoi genitori. Anche l'ansia potrebbe averci messo lo zampino, rendendoti difficile avvicinarti alle ragazze anche per la possibilità - sempre presente in quest'ambito - di ricevere un rifiuto.

In ogni caso la medicina migliore è farsi avanti, sbucciarsi le ginocchia, rialzarsi e continuare ad andare avanti.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Caro ragazzo,

i genitori (a volte purtroppo) sono il modello di coppia che abbiamo davanti agli occhi per decenni, e che influenza profondamente il nostro modo di relazionarci all'altro sesso e le nostre aspettative sulla riuscita più o meno felice delle relazioni che possiamo instaurare.

Il tuo essere spaventato dalla possibilità di impegnarti in una relazione fa sì che tu non senta il bisogno di averne una: non sentiamo il bisogno di vivere quello che ci spaventa, in ogni ambito.

Penso però che accanto alle influenze negative del modello dei tuoi genitori tu (come molti altri) sia combattuto fra l'idea di crescere e quella di prolungare l'infanzia.
Crescere significa anche prendere decisioni e fare scelte che comportano sacrifici e rinunce, mentre il mondo dell'infanzia e dell'adolescenza è caratterizzato dall'apertura a tutte le possibilità, dall'imperare della fantasia che non è ancora stata messa alla prova dalla realtà e dal suo effetto limitante.
Tu dici infatti:

"avrei paura di essere costretto in qualche modo, di non avere più la mia libertà o di perdere gli amici per stare con una sola persona".

Forse anche per questo non sei pronto ad avere una ragazza, la vedi come una situazione di rinuncia e non pensi ai lati positivi di una relazione.
Penso che quando incontrerai una ragazza che ti piace sul serio tutte queste paure spariranno, perchè ti interesserà solo stare con lei.
Avrai poi la possibilità di negoziare gli aspetti che ti interessa preservare, come il tuo rapporto con gli amici o interessi che non condivideresti con la ragazza. Non pensare che un rapporto debba essere automaticamente totalizzante, se ti fidanzerai con una ragazza intelligente riuscirete entrambi a conservare i vostri spazi e questo farà solo bene alla vostra coppia.

La tua domanda sulla bisessualità è dettata dall'ansia, perchè se non provi attrazione sessuale per gli altri ragazzi sei eterosessuale.
Anche il fatto di preferire il gruppo dei maschi alla "commistione" con le femmine è un segno di non raggiunta maturità, non preoccupartene eccessivamente perchè sei ancora molto giovane.

Se con il tempo vedessi che questa situazione persiste o che ti causa eccessivo disagio potrai rivolgerti ad uno psicologo (cosa che comunque potresti fare anche ora) per farti supportare e aiutare a smarcarti dalle influenze negative del rapporto fra i tuoi genitori.

Un caro saluto

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Grazie a tutti per le risposte e per l'attenzione. Vorrei solo precisare un paio di cose, avendo letto l'ultimo post alla dottoressa Flavia Massaro. Non ho problemi nel socializzare con le ragazze(si potrebbe dire che ho più amiche che amici), ma i prolemi vengono solo nel momento in cui mi rendo conto che da parte della ragazza inizia a nascere qualcosa. A quel punto vado nel panico. Per quanto riguarda l'attrazzione verso lo stesso sesso direi solamente che riguarda il lato estetico; nel senso che mi soffermo molto nel guardare chi magari ha un bel corpo e dei bei muscoli. Non so se questo possa essere dovuto al fatto che io magari provo una mezza specie di invidia per un corpo palestrato che non ho e che mi piacerebbe avere, o magari per la sicurezza e la "determinazione" (che non ho) che può comunicare una figura massiccia...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233
Penso proprio che si tratti di semplice ammirazione per una forma fisica che ti piacerebbe avere.

Riguardo al rapporto con le ragazze vale quanto detto sopra: se si tratta di un problema di "maturazione" potrai vedere dei cambiamenti, ma se la situazione ti creasse disagio crescente potrai sempre sentire di persona uno psicologo.

Io comunque per ora non mi preoccuperei: dovresti preoccuparti se incontrassi una ragazza che ti piace (e alla quale piaci) e continuassi ad avere pensieri sulla libertà e l'impegno che ti impedissero di iniziare una relazione, perchè vorrebbe dire che hai delle difficoltà sulle quali è meglio intervenire.
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Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Capisco... è che a 20 anni vedo tutti i miei amici che non fanno che parlare di ragazze e di fidanzamenti, ed io mi sento sempre un po' fuori dal coro... non mi sento molto normale, ecco... Spero davvero di incontrare presto la persona giusta..